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Da tempo i sondaggi e le grandi ricerche hanno messo in sordina il sistema dell’inchiesta che invece è alla base di questo Rapporto. L’inchiesta non è stata la semplice somministrazione-ricevimento di un questionario con poche, semplici e sintetiche domande: i formatori dell’Aifos hanno individuato uno per uno i lavoratori cui hanno consegnato il questionario, li hanno assistiti nella compilazione e ne hanno ricevuto la copia direttamente dalle mani degli stessi lavoratori.
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Rapporto Aifos: il parere dei lavoratori sulla formazione
Da tempo i sondaggi e le grandi ricerche hanno messo in sordina il sistema dell’inchiesta che invece è alla base di questo Rapporto. L’inchiesta non è stata la semplice somministrazione-ricevimento di un questionario con poche, semplici e sintetiche domande: i formatori dell’Aifos hanno individuato uno per uno i lavoratori cui hanno consegnato il questionario, li hanno assistiti nella compilazione e ne hanno ricevuto la copia direttamente dalle mani degli stessi lavoratori.
Lo scopo di questo rapporto consiste nell’aver messo a disposizione una serie di dati e di considerazioni derivanti dalla percezione diretta dei lavoratori sui temi della propria salute e sicurezza sul lavoro. A ciascun livello e per i propri compiti e responsabilità rappresenta un contributo da non sottovalutare anche perché il fine ultimo delle leggi e delle norme è quello di diminuire il numero degli infortuni, degli incidenti e delle morti sul lavoro.
Entrando nel dettaglio del Rapporto un dato rilevante che emerge è che circa il 40% dei lavoratori non ha svolto corsi nell’ultimo biennio. Un dato non del tutto positivo se si considera che con Il D.Lgs. 81/2008 ed il recente correttivo del 3 agosto 2009, n. 106 per ridurre gli infortuni sul lavoro prevedono l’obbligatorietà della formazione per accrescere la consapevolezza e la conoscenza dei rischi esistenti in azienda.
Dal rapporto inoltre è emerso
Il 78 per cento dei lavoratori intervistati ha dichiarato di avere imparato a svolgere il proprio lavoro mediante l’esperienza maturata direttamente sul posto del lavoro e che non ha ricevuto nessuna formazione in azienda e che solo il 10 per cento ha iniziato l’attività di affiancamento. L’80 percento dei lavoratori esprime giudizio positivo in merito alla formazione in azienda fatta in affiancamento e con la presenza di un esperto sul posto di lavoro e “vicino alla macchina discutendo con uno o più compagni di lavoro”. Una indicazione che lascia una considerazione: la formazione finora erogata è stata prevalentemente formale e poco adatta a rendere i lavoratori davvero competenti a svolgere la propria attività in sicurezza.
I lavoratori intervistati sono divisi a metà sulla percezione dell’utilità della formazione ricevuta. Questo non vuol dire che c’è da parte dei lavoratori uno scarso interesse verso la formazione visto che il 73 per cento dei lavoratori si dichiara interessato alla formazione e all’aggiornamento sui temi della sicurezza sul lavoro. Questo indica come l’attenzione alla formazione sia un valore più individuale che aziendale.
Dal rapporto infine si deduce che tra i lavoratori esiste una inconscia consapevolezza di dover aumentare la quantità ma soprattutto la qualità della formazione ritenuta importante per circa l’80 per cento degli intervistati per conoscere i problemi legati alla sicurezza.
Cosa ne pensano i lavoratori della formazione.
Per il 73% è importante la formazione e l’aggiornamento sui temi della salute e sicurezza sul lavoro. Ma soprattutto la formazione è importante per favorire l’organizzazione aziendale in quanto per il 73% è convinto che la formazione, l’informazione, l’apprendimento consente di risolvere i problemi lavorativi.
Poco meno dell’80% dei lavoratori collega la formazione alla sicurezza sul lavoro dimostrando una forte consapevolezza sull’importanza che la formazione ha rivestito, negli ultimi anni, nel migliorare il livello di sicurezza sul lavoro.
Il 45% ritiene che una buona formazione è utile per migliorare lo svolgimento dei compiti di lavoro e che per il 66% è importante per migliorare le relazioni con i clienti, mentre c’è un 20% di scetticismo di coloro che credono poco che la formazione possa migliorare le relazioni interne.
Il 62% dei lavoratori intervistati ritiene che la formazione è utile per acquisire una maggiore sicurezza e competenza nello svolgimento delle mansioni e dei ruoli che ricopre in azienda.
L’80% ritiene utile la formazione svolta in azienda ma ritengono utile l’affiancamento e il ricorso ad esperti.
L’approccio alla formazione
Il 78% dei lavoratori non ha ricevuto formazione, ma ha una esperienza maturata direttamente sul posto di lavoro.
Il 40% dei lavoratori non ha svolto corsi nell’ultimo biennio. Da considerare che nell’ultimo biennio è stato pubblicato il testo unico della sicurezza e salute sul lavoro d.lgs. 81/2008 in cui risulta necessaria e obbligatoria la formazione relativa all’aggiornamento. Ancora più grave è se consideriamo le risposte dei Rappresentanti della sicurezza dei lavoratori: il 41% non ha svolto corsi nell’ultimo biennio.
Il 58% ritiene che il corso di formazione è utile ma c’è ancora un 42% che ne dà un giudizio scarso. Il 75% della formazione è promosso dall’azienda mentre il 25% è su iniziativa del lavoratore.
La sicurezza nelle aziende dove si lavora e la conoscenza della sicurezza per il proprio lavoro
Chi ha fatto una formazione specifica sa sicuramente cosa fare in caso di emergenza, ma la percentuale è solo del 10%. Il 20% non sa chi è il medico competente all’interno dell’azienda e un preoccupante 19 per cento non sa cosa esattamente fare in caso di incendio. Un campanello di allarme che evidenzia una formazione minima dei lavoratori e come la formazione viene effettuato in maniera formale.
Il 71 per cento dei lavoratori si rendono conto che la conoscenza, ovvero la formazione in tema di emergenza, è importante ma allo stesso tempo denunciano la non applicazione della norma che preveda come la prima informazione da dare ai lavoratori debba comprendere le misure di emergenza.
Un dato preoccupante è sugli infortuni. Il 30 per cento degli infortuni piccoli e medi - esclusi gli infortuni mortali – coinvolgono una grande percentuale di lavoratori. La metà del campione intervistato dichiara di non avere mai parlato degli infortuni. Questo denota un clima di silenzio all’interno dell’azienda.
Una riflessione
I lavoratori coinvolti nella ricerca hanno evidenziato di ritenere la formazione strumento fondamentale per la tutela della propria salute e sicurezza ma, al contempo, come sia emersa la percezione da parte dei medesimi della scarsa efficacia degli attuali metodi formativi.
Allo stesso tempo i lavoratori dimostrano di conoscere i rischi da lavoro e rivendicano una formazione seria, se possibile svolta in azienda e che, comunque, tenga conto della realtà aziendale e delle esperienze professionali di ognuno.
In questo senso è stato chiesto ai lavoratori ed ai loro Rappresentanti se il Datore di lavoro deve attuare la sicurezza sul serio e non solamente per adempiere alla norma al solo scopo di evitare le sanzioni.
Le risposte concordano e quasi l’80% degli intervistati ritiene che sia importante la sicurezza effettiva e non solo per essere a posto con le carte al fine di evitare le sanzioni.
Ciò a riprova del fatto che spesso la formazione viene attuata solo per il mero adempimento formale e spesso, non si badi, alla sua effettività ed alla sua efficacia quale strumento di prevenzione per la salute e per la crescita culturale dei lavoratori.
I risultati che il Rapporto dell’AIFOS contiene sono ampi e rilevanti, scrive il Ministro Sacconi nella sua prefazione, e sottolineano che i lavoratori coinvolti nella ricerca hanno evidenziato di ritenere la formazione strumento fondamentale per la tutela della propria salute e sicurezza ma, al contempo, come sia emersa la percezione da parte dei medesimi della scarsa efficacia degli attuali metodi formativi.
Entrando nel dettaglio del Rapporto un dato rilevante che emerge è che circa il 40% dei lavoratori non ha svolto corsi nell’ultimo biennio. Un dato non del tutto positivo se si considera che con Il D.Lgs. 81/2008 ed il recente correttivo del 3 agosto 2009, n. 106 per ridurre gli infortuni sul lavoro prevedono l’obbligatorietà della formazione per accrescere la consapevolezza e la conoscenza dei rischi esistenti in azienda.
Dal rapporto inoltre è emerso
Il 78 per cento dei lavoratori intervistati ha dichiarato di avere imparato a svolgere il proprio lavoro mediante l’esperienza maturata direttamente sul posto del lavoro e che non ha ricevuto nessuna formazione in azienda e che solo il 10 per cento ha iniziato l’attività di affiancamento. L’80 percento dei lavoratori esprime giudizio positivo in merito alla formazione in azienda fatta in affiancamento e con la presenza di un esperto sul posto di lavoro e “vicino alla macchina discutendo con uno o più compagni di lavoro”. Una indicazione che lascia una considerazione: la formazione finora erogata è stata prevalentemente formale e poco adatta a rendere i lavoratori davvero competenti a svolgere la propria attività in sicurezza.
I lavoratori intervistati sono divisi a metà sulla percezione dell’utilità della formazione ricevuta. Questo non vuol dire che c’è da parte dei lavoratori uno scarso interesse verso la formazione visto che il 73 per cento dei lavoratori si dichiara interessato alla formazione e all’aggiornamento sui temi della sicurezza sul lavoro. Questo indica come l’attenzione alla formazione sia un valore più individuale che aziendale.
Dal rapporto infine si deduce che tra i lavoratori esiste una inconscia consapevolezza di dover aumentare la quantità ma soprattutto la qualità della formazione ritenuta importante per circa l’80 per cento degli intervistati per conoscere i problemi legati alla sicurezza.
Cosa ne pensano i lavoratori della formazione.
Per il 73% è importante la formazione e l’aggiornamento sui temi della salute e sicurezza sul lavoro. Ma soprattutto la formazione è importante per favorire l’organizzazione aziendale in quanto per il 73% è convinto che la formazione, l’informazione, l’apprendimento consente di risolvere i problemi lavorativi.
Poco meno dell’80% dei lavoratori collega la formazione alla sicurezza sul lavoro dimostrando una forte consapevolezza sull’importanza che la formazione ha rivestito, negli ultimi anni, nel migliorare il livello di sicurezza sul lavoro.
Il 45% ritiene che una buona formazione è utile per migliorare lo svolgimento dei compiti di lavoro e che per il 66% è importante per migliorare le relazioni con i clienti, mentre c’è un 20% di scetticismo di coloro che credono poco che la formazione possa migliorare le relazioni interne.
Il 62% dei lavoratori intervistati ritiene che la formazione è utile per acquisire una maggiore sicurezza e competenza nello svolgimento delle mansioni e dei ruoli che ricopre in azienda.
L’80% ritiene utile la formazione svolta in azienda ma ritengono utile l’affiancamento e il ricorso ad esperti.
L’approccio alla formazione
Il 78% dei lavoratori non ha ricevuto formazione, ma ha una esperienza maturata direttamente sul posto di lavoro.
Il 40% dei lavoratori non ha svolto corsi nell’ultimo biennio. Da considerare che nell’ultimo biennio è stato pubblicato il testo unico della sicurezza e salute sul lavoro d.lgs. 81/2008 in cui risulta necessaria e obbligatoria la formazione relativa all’aggiornamento. Ancora più grave è se consideriamo le risposte dei Rappresentanti della sicurezza dei lavoratori: il 41% non ha svolto corsi nell’ultimo biennio.
Il 58% ritiene che il corso di formazione è utile ma c’è ancora un 42% che ne dà un giudizio scarso. Il 75% della formazione è promosso dall’azienda mentre il 25% è su iniziativa del lavoratore.
La sicurezza nelle aziende dove si lavora e la conoscenza della sicurezza per il proprio lavoro
Chi ha fatto una formazione specifica sa sicuramente cosa fare in caso di emergenza, ma la percentuale è solo del 10%. Il 20% non sa chi è il medico competente all’interno dell’azienda e un preoccupante 19 per cento non sa cosa esattamente fare in caso di incendio. Un campanello di allarme che evidenzia una formazione minima dei lavoratori e come la formazione viene effettuato in maniera formale.
Il 71 per cento dei lavoratori si rendono conto che la conoscenza, ovvero la formazione in tema di emergenza, è importante ma allo stesso tempo denunciano la non applicazione della norma che preveda come la prima informazione da dare ai lavoratori debba comprendere le misure di emergenza.
Un dato preoccupante è sugli infortuni. Il 30 per cento degli infortuni piccoli e medi - esclusi gli infortuni mortali – coinvolgono una grande percentuale di lavoratori. La metà del campione intervistato dichiara di non avere mai parlato degli infortuni. Questo denota un clima di silenzio all’interno dell’azienda.
Una riflessione
I lavoratori coinvolti nella ricerca hanno evidenziato di ritenere la formazione strumento fondamentale per la tutela della propria salute e sicurezza ma, al contempo, come sia emersa la percezione da parte dei medesimi della scarsa efficacia degli attuali metodi formativi.
Allo stesso tempo i lavoratori dimostrano di conoscere i rischi da lavoro e rivendicano una formazione seria, se possibile svolta in azienda e che, comunque, tenga conto della realtà aziendale e delle esperienze professionali di ognuno.
In questo senso è stato chiesto ai lavoratori ed ai loro Rappresentanti se il Datore di lavoro deve attuare la sicurezza sul serio e non solamente per adempiere alla norma al solo scopo di evitare le sanzioni.
Le risposte concordano e quasi l’80% degli intervistati ritiene che sia importante la sicurezza effettiva e non solo per essere a posto con le carte al fine di evitare le sanzioni.
Ciò a riprova del fatto che spesso la formazione viene attuata solo per il mero adempimento formale e spesso, non si badi, alla sua effettività ed alla sua efficacia quale strumento di prevenzione per la salute e per la crescita culturale dei lavoratori.
I risultati che il Rapporto dell’AIFOS contiene sono ampi e rilevanti, scrive il Ministro Sacconi nella sua prefazione, e sottolineano che i lavoratori coinvolti nella ricerca hanno evidenziato di ritenere la formazione strumento fondamentale per la tutela della propria salute e sicurezza ma, al contempo, come sia emersa la percezione da parte dei medesimi della scarsa efficacia degli attuali metodi formativi.
Fonte: Aifos.
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