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Come misurare il rumore nei cantieri edili
Torino, 11 Lug - Il settore delle costruzioni ha delle caratteristiche che lo rendono diverso dagli altri comparti industriali. Ogni sua opera è da considerare un prototipo, dal momento che è impossibile che in un cantiere si possano ripetere le medesime condizioni determinate nella costruzione di un’opera simile.
Per quanto riguarda il rischio Rumore, l’art. 190 comma 5 bis del Dlgs. 81/08 stabilisce che l’emissione sonora di attrezzature di lavoro, macchine e impianti può essere stimata in fase preventiva facendo riferimento a livelli di rumore standard individuati da studi e misurazioni.
Ciò significa che già in fase di progettazione, conoscendo in via preventiva i livelli di emissione sonora delle macchine ed attrezzature, sarà possibile organizzare il cantiere in modo da ridurre il rischio al minimo.
La banca dati contiene i rilievi fonometrici di attrezzature e macchine utilizzate in edilizia, misurate nelle diverse condizioni di utilizzo e tipologie di cantiere.
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La banca dati sarà aperta, in continuo aggiornamento, secondo la metodologia di seguito riportata.
Metodologia
1 Procedure di rilievo della potenza sonora, secondo la norma Uni En Iso 3746 – 2009.
2 Procedure di rilievo della pressione sonora, secondo la norma Uni 9432 - 2008.
3 Schede macchina/attrezzatura complete di:
»» dati per la precisa identificazione (tipologia, marca, modello);
»» caratteristiche di lavorazione (fase, materiali);
»» dati di Lwa e Lpa forniti dal fabbricante;
»» risultati dei rilievi;
»» analisi in frequenza;
»» strumentazione utilizzata.
Utilizzo della banca dati
La banca dati è realizzata in applicazione del comma 5-bis dell’art.190 del DLgs.81/2008 per garantire disponibilità di valori di emissione acustica per quei casi nei quali risulti impossibile disporre di valori misurati sul campo.
In questo contesto il caso più proprio di corretto utilizzo di questa banca dati è in fase di redazione del Psc, durante la progettazione dell’opera, con l’obiettivo primario di permettere la pianificazione delle misure di prevenzione e protezione già in fase preventiva rispetto all’inizio dell’attività, in quanto, non essendo sempre note le aziende che interverranno nel cantiere, non è possibile utilizzare i livelli di rumore delle specifiche valutazioni del rischio rumore.
Altri utilizzi pertinenti sono per escludere la necessità di effettuare misurazioni.
Si rimanda all’emanazione delle procedure standardizzate per la valutazione del rischio ex art. 29 del D.Lgs. 81/08 la possibilità che questa banca dati venga utilizzata ai fini della valutazione del rischio nei cantieri edili.
La banca dati è fruibile online sul sito www.cpt.to.it ed è strutturata su tre livelli.
Nel primo livello, mediante un menù a tendina, è possibile accedere alla banca dati strutturata nel seguente modo:
Tipologia → Marca → Modello
Nel secondo livello compaiono le schede relative alla potenza sonora massima misurata e alla pressione sonora massima misurata all’orecchio operatore.
Nel terzo livello è possibile accedere a tutte le schede di misura suddivise per lavorazione e scegliere le misure relative alle condizioni di lavoro specifiche.
Se non esistono misure effettuate nella condizione ricercata, occorrerà effettuare la misura o utilizzare il valore massimo riportato nelle prime schede.
La banca dati disporrà anche del programma che permette di risalire ai valori di pressione sonora ad una data distanza dalla sorgente, conoscendo la potenza sonora.
La Commissione Consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro ha approvato nella seduta del 20 aprile 2011 il documento inerente “L’aggiornamento della Banca dati CPT Torino”.
Fonte: Edilnews.it
Questo articolo è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.
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Rispondi Autore: eccolo - likes: 0 | 11/07/2011 (11:13:05) |
Avviso tutti che il Database non funziona (attualmente). |