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Per visualizzare questo banner informativo è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'I disturbi dell'apparato oculo-visivo causati da videoterminali
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Rileggendo i contributi pubblicati nel volume XXIX, numero 3 del Giornale di Medicina del Lavoro ed Ergonomia del Centro Studi Fondazione Maugeri, ci siamo imbattuti in un articolo che può essere interessante per tutti coloro che lavorano davanti ad un Astenopia e lavoro al VDT: nostra esperienza”, scritto da C. Fenga, R. Di Pietro, P. Fenga, C. Di Nola, R. Spinella, A. Cacciola, D. Germanò e P. Aragona.
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L’articolo riporta uno studio svolto con lo scopo di valutare la correlazione tra l’insorgenza dell’astenopia ed il lavoro al videoterminale (VDT).
I disturbi dell’apparato oculo-visivo rappresentano infatti uno dei problemi più rilevati dai lavoratori che lavorano davanti a videoterminali e “l’insieme di tali disturbi, che configura una sindrome complessa che prende il nome di “astenopia” consegue al particolare impegno dell’organo della vista durante la fissazione a distanza ravvicinata”.
Scopo del presente studio era quello di valutare la prevalenza di astenopia occupazionale in un campione di videoterminalisti e l’eventuale correlazione tra insorgenza dei sintomi astenopici, lavoro al VDT e presenza di difetti rifrattivi.
Nello studio “sono stati valutati 62 lavoratori (29 maschi e 33 femmine), che lavoravano al VDT per più di 20 ore la settimana, mediante un questionario standardizzato (elaborato dalla Società Italiana di Medicina del Lavoro ed Igiene Industriale).
I risultati dello studio evidenziano che è stata riscontrata una prevalenza di astenopia occupazionale del 51% ed “una correlazione statisticamente significativa tra l’entità dei sintomi astenopici, il numero di ore la settimana e di anni di lavoro al VDT, in particolar modo nei soggetti con presbiopia”.
In particolare dall’analisi statistica “è emerso che i sintomi correlati in modo statisticamente significativo al numero di anni di lavoro al VDT sono: visione sfuocata e sdoppiata, dolenzia perioculare, prurito e secchezza; quelli correlati al numero di ore settimanali di lavoro al VDT in modo significativo sono rappresentati da visione sfuocata, visione sdoppiata, fotofobia, dolore perioculare e lacrimazione; in modo molto significativo l’iperemia ed in modo poco significativo il bruciore”.
Inoltre “la correlazione tra l’entità dei sintomi astenopici e le ore settimanali al VDT indica che un maggiore impegno temporale dell’apparato oculo-visivo nella visione ravvicinata al VDT comporta una maggiore probabilità di comparsa e gravità dei sintomi”.
“Astenopia e lavoro al VDT: nostra esperienza” (formato PDF, 5.84 MB) di C. Fenga, R. Di Pietro, P. Fenga, C. Di Nola, R. Spinella, A. Cacciola, D. Germanò e P. Aragona, nel Giornale di Medicina del Lavoro ed Ergonomia, VOLUME XXIX - N. 3, Luglio/Settembre 2007, pag. 500-501
Tiziano Menduto
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