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"Metodologie e interventi tecnici per la riduzione del rumore negli ambienti di lavoro"
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Le ipoacusie occupano un posto di vertice tra le mallattie professionali denunciate all'Inail.
La riduzione del rumore nei luoghi di lavoro non solo è necessaria per prevenire i danni uditivi nei settori industriali tradizionali, ma anche più in generale per realizzare ambienti di lavoro ergonomici. Il rumore è infatti uno dei parametri che maggiormente contribuiscono rendere meno fruibili i luoghi di lavoro, come uffici, scuole, etc., dove si svolgono attività che richiedono concentrazione, intelligibilità delle conversazioni ed al contempo riservatezza e non interferenza delle comunicazioni stesse.
L’ISPESL e il Coordinamento Tecnico interregionale della prevenzione nei luoghi di lavoro delle Regioni e delle Province autonome, dopo aver realizzato nel 2000 le linee guida per la valutazione del rischio da rumore negli ambienti di lavoro, hanno realizzato un nuovo progetto per la definizione di indicazioni operative per la gestione e la riduzione del rumore.
Il progetto ha portato all'approvazione del Manuale di Buona Pratica “Metodologie e interventi tecnici per la riduzione del rumore negli ambienti di lavoro”, che intende fornire uno schema di riferimento concettuale, tecnico-metodologico e pratico che “orienti tutti gli addetti ai lavori ad una risposta corretta agli adempimenti fissati dalla legge relativamente al rischio rumore, in particolare relativamente all’articolo 41 e 46 del D.Lgs.277/91.”
La pubblicazione vuole fornire lo stato dell’arte sugli aspetti tecnici della prevenzione dei rischi da esposizione a rumore, con particolare attenzione al tema della bonifica, che continua a mostrare carenze e ritardi nelle diverse realtà lavorative, ed a due temi ad essa direttamente correlati e spesso trascurati: la progettazione acustica ex novo degli insediamenti produttivi ed i collaudi acustici degli interventi di bonifica.
“Il Manuale - afferma l’Ispesl - si propone di mettere a disposizione della comunità nazionale informazioni, metodologie e interventi realizzati sul campo, normalmente reperibili solo in un ristretto ambito di addetti ai lavori e di esperti di acustica, utili per garantire il pieno controllo del rischio rumore in tutti i principali comparti produttivi.”
Il testo del Manuale è articolato in tre livelli.
Il primo livello contiene l’articolato essenziale del Manuale di buona pratica ed è rivolto alla generalità dei destinatari e non richiede particolari conoscenze di acustica. Il secondo livello è invece articolato in 27 Schede destinate all’approfondimento tecnico e gestionale degli argomenti trattati nel primo livello.
Infine, il terzo livello contiene una serie di banche dati raccolte alla data del luglio 2004 e riguardanti le normative tecniche e legislative nazionali e internazionali, i materiali e le tecnologie per il fonoassorbimento e il fonoisolamento, i materiali smorzanti e antivibranti, la strumentazione ed i codici di calcolo per l’acustica, le bonifiche effettuate sul territorio ed i risultati raggiunti in termini di efficacia acustica e di costo.
Il terzo livello è destinato ad arricchirsi nel tempo attraverso i successivi aggiornamenti e verrà pertanto reso disponibile solo in formato elettronico
ore 9.00
ATTENZIONE: Il documento è stato rimosso in quanto ci è pervenuta segnalazione dall'Ispesl che la versione resa disponibile dalle Regioni non è quella ufficiale.
Le ipoacusie occupano un posto di vertice tra le mallattie professionali denunciate all'Inail.
La riduzione del rumore nei luoghi di lavoro non solo è necessaria per prevenire i danni uditivi nei settori industriali tradizionali, ma anche più in generale per realizzare ambienti di lavoro ergonomici. Il rumore è infatti uno dei parametri che maggiormente contribuiscono rendere meno fruibili i luoghi di lavoro, come uffici, scuole, etc., dove si svolgono attività che richiedono concentrazione, intelligibilità delle conversazioni ed al contempo riservatezza e non interferenza delle comunicazioni stesse.
L’ISPESL e il Coordinamento Tecnico interregionale della prevenzione nei luoghi di lavoro delle Regioni e delle Province autonome, dopo aver realizzato nel 2000 le linee guida per la valutazione del rischio da rumore negli ambienti di lavoro, hanno realizzato un nuovo progetto per la definizione di indicazioni operative per la gestione e la riduzione del rumore.
Il progetto ha portato all'approvazione del Manuale di Buona Pratica “Metodologie e interventi tecnici per la riduzione del rumore negli ambienti di lavoro”, che intende fornire uno schema di riferimento concettuale, tecnico-metodologico e pratico che “orienti tutti gli addetti ai lavori ad una risposta corretta agli adempimenti fissati dalla legge relativamente al rischio rumore, in particolare relativamente all’articolo 41 e 46 del D.Lgs.277/91.”
La pubblicazione vuole fornire lo stato dell’arte sugli aspetti tecnici della prevenzione dei rischi da esposizione a rumore, con particolare attenzione al tema della bonifica, che continua a mostrare carenze e ritardi nelle diverse realtà lavorative, ed a due temi ad essa direttamente correlati e spesso trascurati: la progettazione acustica ex novo degli insediamenti produttivi ed i collaudi acustici degli interventi di bonifica.
“Il Manuale - afferma l’Ispesl - si propone di mettere a disposizione della comunità nazionale informazioni, metodologie e interventi realizzati sul campo, normalmente reperibili solo in un ristretto ambito di addetti ai lavori e di esperti di acustica, utili per garantire il pieno controllo del rischio rumore in tutti i principali comparti produttivi.”
Il testo del Manuale è articolato in tre livelli.
Il primo livello contiene l’articolato essenziale del Manuale di buona pratica ed è rivolto alla generalità dei destinatari e non richiede particolari conoscenze di acustica. Il secondo livello è invece articolato in 27 Schede destinate all’approfondimento tecnico e gestionale degli argomenti trattati nel primo livello.
Infine, il terzo livello contiene una serie di banche dati raccolte alla data del luglio 2004 e riguardanti le normative tecniche e legislative nazionali e internazionali, i materiali e le tecnologie per il fonoassorbimento e il fonoisolamento, i materiali smorzanti e antivibranti, la strumentazione ed i codici di calcolo per l’acustica, le bonifiche effettuate sul territorio ed i risultati raggiunti in termini di efficacia acustica e di costo.
Il terzo livello è destinato ad arricchirsi nel tempo attraverso i successivi aggiornamenti e verrà pertanto reso disponibile solo in formato elettronico
ore 9.00
ATTENZIONE: Il documento è stato rimosso in quanto ci è pervenuta segnalazione dall'Ispesl che la versione resa disponibile dalle Regioni non è quella ufficiale.
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