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Cos’è la colpa per assunzione, come viene applicata dalla Cassazione ai ruoli di salute e sicurezza in relazione agli standard di diligenza richiesti e perché chi non si sente preparato a svolgere una certa funzione non dovrebbe assumerla.
Le funzioni di alta vigilanza del CSE mal si conciliano con un suo costante intervento nel cantiere finalizzato a "richiamare" le imprese esecutrici sul rispetto delle prescrizioni contenute nel PSC, conosciute (o comunque conoscibili) dalle stesse.
La Suprema Corte, nel fornire le motivazioni del rigetto del ricorso del CSP/CSE fornisce ulteriori chiarimenti si cosa debba intendersi per rischio interferenziale e comportamento eccentrico del lavoratore.
Per l’uso di macchinari non è sufficiente la messa a disposizione dei lavoratori di manuali di istruzione occorrendo invece che il datore di lavoro verifichi che le prescrizioni antinfortunistiche siano state effettivamente assimilate dagli stessi.
Il dolo nei reati antinfortunistici, l’articolo 437 del Codice Penale e la necessaria “diffusività” della situazione di pericolo secondo le pronunce della Corte di Cassazione. Un contributo a cura dell’avv. Carolina Valentino.
Nella nozione di "luogo di lavoro", rilevante ai fini della sussistenza dell'obbligo di attuare le misure antinfortunistiche, rientra ogni luogo in cui viene svolta e gestita una qualsiasi attività implicante prestazioni di lavoro.
Un lavoratore caricato e ucciso da un toro e la responsabilità del datore di lavoro per non avere individuato le necessarie vie di fuga e per la mancata formazione. La sentenza della Cassazione Penale n. 29746 del 22 luglio 2024.
Il metodo di ragionamento da seguire per rispondere alle domande ricorrenti sull’attribuzione delle responsabilità penali a seguito di infortuni o malattie professionali: i principi del codice penale schematizzati con esempi concreti.
Il crollo di una trave in costruzione può ben rappresentare un rischio la cui gestione è di competenza del coordinatore per la sicurezza durante la progettazione e l'esecuzione dei lavori rientrando lo stesso nella sfera di rischio da lui governata.
Per l’infortunio di un lavoratore attaccato e ucciso da un toro in una stalla, condannato dai giudici di merito il datore di lavoro per non avere previsto una idonea via di fuga e per la mancata informazione e formazione del lavoratore.
In caso di infortunio di un dipendente, la condotta del datore di lavoro che non abbia sorvegliato sull’instaurarsi di una pericolosa prassi operativa integra il reato di omicidio o lesioni colpose aggravato dalla violazione delle norme antinfortunistiche
Dalla cattiva verifica dell’idoneità dell’appaltatore quale causa all’assunzione dell’obbligo di vigilanza quale effetto: le responsabilità aggiuntive che il committente si assume fornendo con leggerezza le sue attrezzature alle ditte.
La tutela della sicurezza sul lavoro dei volontari nella Sentenza della Cassazione Penale, Sez. 4, 02 luglio 2024, n. 25756. Posizione di garanzia del datore di lavoro, DPI, formazione, informazione e addestramento.
Al fine di evitare le interferenze dei rischi in cantiere le aree assegnate a imprese diverse devono essere "segregate" nel senso che se confinanti non è sufficiente segnalare il confine, ma è necessario rendere le stesse reciprocamente inaccessibili.
L’incidente sul lavoro e la sentenza della Corte di cassazione nel «caso Corato». La presentazione delle sentenze - primo grado, secondo grado e Cassazione - e i commenti dell’Avv. Aldo Areddu e del Dott. Ugo Tentolini.
Per l’estinzione dei reati di cui all’art. 24 del d.lgs. 758/1994 il contravventore deve eliminare le violazioni secondo quanto indicato dall’organo di vigilanza e poi provvedere al pagamento della sanzione amministrativa nel termine di trenta giorni.
Quando, in quali contratti e da chi devono essere indicati i costi delle misure atte a eliminare o ridurre le interferenze e quali sono gli effetti concreti della nullità del contratto per le parti contraenti e i lavoratori coinvolti.
Il datore di lavoro deve impedire l'instaurarsi da parte dei lavoratori di prassi di lavoro non corrette e latrici di possibili rischi per la loro sicurezza e incolumità e il preposto è chiamato invece a sovraintendere per impedire il loro formarsi.
La figura del “Preposto” all’interno dell’organizzazione aziendale è stata formalmente introdotta dai decreti presidenziali degli anni ’50.
Una sentenza esemplare della Corte di Cassazione per la repressione penale del lavoro nero, del caporalato, della intermediazione illecita di manodopera e dello sfruttamento del lavoro: Cassazione Penale, Sez. 4, 21 giugno 2024, n. 24577.
I doveri relativi alla sicurezza dei lavoratori gravanti sul committente non elidono la posizione di garanzia comunque riconducibile all’appaltatore allorquando destini gli stessi a mansioni pericolose in ragione del contesto in cui esse sì svolgono.
Il datore di lavoro deve vigilare per impedire l'instaurazione di prassi contra legem foriere di pericoli per i lavoratori, specie se adottate con il consenso del preposto, dovendo in tal caso rispondere anche dell’omessa vigilanza sul suo comportamento.
Perché le prescrizioni formulate dal Medico Competente devono essere realmente attuabili alla luce del contesto organizzativo e, a seguire, perché, con quali modalità e quali limiti devono essere attuate da datore di lavoro e dirigenti.
Per "lavoro in quota" debbono intendersi, non solo le operazioni che si svolgano ad un'altezza superiore a due metri da terra bensì tutte le attività che si svolgano su superfici dalle quali i lavoratori possano cadere da un'altezza di oltre due metri.
I parametri e le variabili che il datore di lavoro deve considerare nel valutare il tempo di cui l’RSPP (interno ed esterno) e l’ASPP devono disporre per svolgere con diligenza i compiti inderogabili assegnati direttamente dalla legge.
Le tapparelle chiuse non creano un conveniente sbarramento all'apertura verso il vuoto e potendosi sollevare non possono essere equiparate a protezioni quali parapetti, ringhiere o altre strutture solide fissate al suolo e insuscettibili di essere rimosse
Per l’estinzione dei reati di cui all’art. 24 del d.lgs. 758/1994 il contravventore deve eliminare le violazioni secondo quanto indicato dall’organo di vigilanza e poi provvedere al pagamento della sanzione amministrativa nel termine di trenta giorni.
Una recente sentenza della Cassazione Penale conferma che la formazione dei lavoratori neoassunti deve essere completata prima che gli stessi vengano adibiti alle rispettive mansioni. Gli aspetti normativi e la pronuncia della Corte.
Dalla rimozione della situazione di pericolo al pagamento dell’oblazione amministrativa a seguito di prescrizione dell’organo di vigilanza: a quali condizioni ed entro quali limiti si estinguono (o meno) i reati di salute e sicurezza.
La redazione del Duvri, a carico del committente, serve ad assicurare una valutazione globale dei rischi e costituisce il risultato di una cooperazione e coordinamento tra tutti i datori di lavoro, i quali non sono esonerati dagli obblighi di prevenzione.
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Articoli sulla categoria Sentenze commentate
La colpa di chi non è all’altezza dell’incarico o del compito assunto
26 Settembre 2024Cos’è la colpa per assunzione, come viene applicata dalla Cassazione ai ruoli di salute e sicurezza in relazione agli standard di diligenza richiesti e perché chi non si sente preparato a svolgere una certa funzione non dovrebbe assumerla.
Sulla vigilanza “momento per momento” da parte del CSE
23 Settembre 2024Le funzioni di alta vigilanza del CSE mal si conciliano con un suo costante intervento nel cantiere finalizzato a "richiamare" le imprese esecutrici sul rispetto delle prescrizioni contenute nel PSC, conosciute (o comunque conoscibili) dalle stesse.
Il concetto di interferenza e di eccentricità del rischio
19 Settembre 2024La Suprema Corte, nel fornire le motivazioni del rigetto del ricorso del CSP/CSE fornisce ulteriori chiarimenti si cosa debba intendersi per rischio interferenziale e comportamento eccentrico del lavoratore.
La verifica che i lavoratori siano stati istruiti sull’uso corretto delle attrezzature
16 Settembre 2024Per l’uso di macchinari non è sufficiente la messa a disposizione dei lavoratori di manuali di istruzione occorrendo invece che il datore di lavoro verifichi che le prescrizioni antinfortunistiche siano state effettivamente assimilate dagli stessi.
Il dolo, l’art. 437 c.p. e la “diffusività” della situazione di pericolo
11 Settembre 2024Il dolo nei reati antinfortunistici, l’articolo 437 del Codice Penale e la necessaria “diffusività” della situazione di pericolo secondo le pronunce della Corte di Cassazione. Un contributo a cura dell’avv. Carolina Valentino.
La responsabilità per l’infortunio di un concorrente in uno studio televisivo
9 Settembre 2024Nella nozione di "luogo di lavoro", rilevante ai fini della sussistenza dell'obbligo di attuare le misure antinfortunistiche, rientra ogni luogo in cui viene svolta e gestita una qualsiasi attività implicante prestazioni di lavoro.
Sulle responsabilità per la mancanza di formazione e di vie di fuga
6 Settembre 2024Un lavoratore caricato e ucciso da un toro e la responsabilità del datore di lavoro per non avere individuato le necessarie vie di fuga e per la mancata formazione. La sentenza della Cassazione Penale n. 29746 del 22 luglio 2024.
Chi è responsabile penalmente se si verifica un infortunio in azienda?
5 Settembre 2024Il metodo di ragionamento da seguire per rispondere alle domande ricorrenti sull’attribuzione delle responsabilità penali a seguito di infortuni o malattie professionali: i principi del codice penale schematizzati con esempi concreti.
La responsabilità dell’infortunio per il crollo di una trave in costruzione
2 Settembre 2024Il crollo di una trave in costruzione può ben rappresentare un rischio la cui gestione è di competenza del coordinatore per la sicurezza durante la progettazione e l'esecuzione dei lavori rientrando lo stesso nella sfera di rischio da lui governata.
La responsabilità per la morte di un lavoratore attaccato da un toro
26 Agosto 2024Per l’infortunio di un lavoratore attaccato e ucciso da un toro in una stalla, condannato dai giudici di merito il datore di lavoro per non avere previsto una idonea via di fuga e per la mancata informazione e formazione del lavoratore.
Sul mancato controllo dell’instaurarsi di prassi lavorativa scorretta e rischiosa
29 Luglio 2024In caso di infortunio di un dipendente, la condotta del datore di lavoro che non abbia sorvegliato sull’instaurarsi di una pericolosa prassi operativa integra il reato di omicidio o lesioni colpose aggravato dalla violazione delle norme antinfortunistiche
Quando il committente fornisce le proprie attrezzature all’appaltatore
25 Luglio 2024Dalla cattiva verifica dell’idoneità dell’appaltatore quale causa all’assunzione dell’obbligo di vigilanza quale effetto: le responsabilità aggiuntive che il committente si assume fornendo con leggerezza le sue attrezzature alle ditte.
Una sentenza sulla tutela della sicurezza sul lavoro dei volontari
24 Luglio 2024La tutela della sicurezza sul lavoro dei volontari nella Sentenza della Cassazione Penale, Sez. 4, 02 luglio 2024, n. 25756. Posizione di garanzia del datore di lavoro, DPI, formazione, informazione e addestramento.
Rischi interferenziali: la segregazione delle aree di lavoro
22 Luglio 2024Al fine di evitare le interferenze dei rischi in cantiere le aree assegnate a imprese diverse devono essere "segregate" nel senso che se confinanti non è sufficiente segnalare il confine, ma è necessario rendere le stesse reciprocamente inaccessibili.
Sulle responsabilità del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza
19 Luglio 2024L’incidente sul lavoro e la sentenza della Corte di cassazione nel «caso Corato». La presentazione delle sentenze - primo grado, secondo grado e Cassazione - e i commenti dell’Avv. Aldo Areddu e del Dott. Ugo Tentolini.
Sulla estinzione dei reati in materia di salute e sicurezza sul lavoro
15 Luglio 2024Per l’estinzione dei reati di cui all’art. 24 del d.lgs. 758/1994 il contravventore deve eliminare le violazioni secondo quanto indicato dall’organo di vigilanza e poi provvedere al pagamento della sanzione amministrativa nel termine di trenta giorni.
Nullità dell’appalto privo dei costi interferenziali: le conseguenze
11 Luglio 2024Quando, in quali contratti e da chi devono essere indicati i costi delle misure atte a eliminare o ridurre le interferenze e quali sono gli effetti concreti della nullità del contratto per le parti contraenti e i lavoratori coinvolti.
L’obbligo di impedire l’instaurarsi di prassi di lavoro non sicure
8 Luglio 2024Il datore di lavoro deve impedire l'instaurarsi da parte dei lavoratori di prassi di lavoro non corrette e latrici di possibili rischi per la loro sicurezza e incolumità e il preposto è chiamato invece a sovraintendere per impedire il loro formarsi.
L’obbligo di vigilanza del datore di lavoro sul comportamento del preposto
4 Luglio 2024La figura del “Preposto” all’interno dell’organizzazione aziendale è stata formalmente introdotta dai decreti presidenziali degli anni ’50.
Repressione del lavoro nero, del caporalato e dello sfruttamento: sentenza
2 Luglio 2024Una sentenza esemplare della Corte di Cassazione per la repressione penale del lavoro nero, del caporalato, della intermediazione illecita di manodopera e dello sfruttamento del lavoro: Cassazione Penale, Sez. 4, 21 giugno 2024, n. 24577.
Le responsabilità di committente e appaltatori negli appalti interni
1 Luglio 2024I doveri relativi alla sicurezza dei lavoratori gravanti sul committente non elidono la posizione di garanzia comunque riconducibile all’appaltatore allorquando destini gli stessi a mansioni pericolose in ragione del contesto in cui esse sì svolgono.
Sull’obbligo di vigilanza del datore di lavoro
24 Giugno 2024Il datore di lavoro deve vigilare per impedire l'instaurazione di prassi contra legem foriere di pericoli per i lavoratori, specie se adottate con il consenso del preposto, dovendo in tal caso rispondere anche dell’omessa vigilanza sul suo comportamento.
Quando il giudizio d’idoneità del Medico Competente è con prescrizioni
20 Giugno 2024Perché le prescrizioni formulate dal Medico Competente devono essere realmente attuabili alla luce del contesto organizzativo e, a seguire, perché, con quali modalità e quali limiti devono essere attuate da datore di lavoro e dirigenti.
Sulla protezione degli scavi dal rischio di caduta dall’alto
17 Giugno 2024Per "lavoro in quota" debbono intendersi, non solo le operazioni che si svolgano ad un'altezza superiore a due metri da terra bensì tutte le attività che si svolgano su superfici dalle quali i lavoratori possano cadere da un'altezza di oltre due metri.
Il tempo di cui l’RSPP deve disporre per poter svolgere i suoi compiti
13 Giugno 2024I parametri e le variabili che il datore di lavoro deve considerare nel valutare il tempo di cui l’RSPP (interno ed esterno) e l’ASPP devono disporre per svolgere con diligenza i compiti inderogabili assegnati direttamente dalla legge.
L’obbligo di adottare misure a protezione delle aperture verso il vuoto
10 Giugno 2024Le tapparelle chiuse non creano un conveniente sbarramento all'apertura verso il vuoto e potendosi sollevare non possono essere equiparate a protezioni quali parapetti, ringhiere o altre strutture solide fissate al suolo e insuscettibili di essere rimosse
L’estinzione dei reati in materia di salute e sicurezza sul lavoro di cui all’art. 24 del D. Lgs. n. 758/1994
3 Giugno 2024Per l’estinzione dei reati di cui all’art. 24 del d.lgs. 758/1994 il contravventore deve eliminare le violazioni secondo quanto indicato dall’organo di vigilanza e poi provvedere al pagamento della sanzione amministrativa nel termine di trenta giorni.
Sull’importanza della formazione per i lavoratori neoassunti
31 Maggio 2024Una recente sentenza della Cassazione Penale conferma che la formazione dei lavoratori neoassunti deve essere completata prima che gli stessi vengano adibiti alle rispettive mansioni. Gli aspetti normativi e la pronuncia della Corte.
Come e perché si estinguono i reati contravvenzionali del D.Lgs.81/08
30 Maggio 2024Dalla rimozione della situazione di pericolo al pagamento dell’oblazione amministrativa a seguito di prescrizione dell’organo di vigilanza: a quali condizioni ed entro quali limiti si estinguono (o meno) i reati di salute e sicurezza.
L’obbligo di adottare misure per la protezione dai rischi interferenziali
27 Maggio 2024La redazione del Duvri, a carico del committente, serve ad assicurare una valutazione globale dei rischi e costituisce il risultato di una cooperazione e coordinamento tra tutti i datori di lavoro, i quali non sono esonerati dagli obblighi di prevenzione.
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