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08/09/2015: Adotta Una Tuta. Adotta La Sicurezza
Lanciata la campagna per promuovere la sicurezza sul lavoro per creare una cultura condivisa della sicurezza che possa essere un punto di riferimento a livello nazionale.
Aziende e luoghi di lavoro sempre più sicuri per i milanesi. E’ stata presentata a Palazzo Marino dall’Assessore alle Politiche per il Lavoro, Sviluppo Economico, Università e Ricerca Cristina Tajani “Adotta Una Tuta. Adotta La Sicurezza” la campagna promossa dal Comune di Milano e dal Centro per la prevenzione e la sicurezza nei luoghi di lavoro e di vita, con l’obiettivo di stimolare le aziende del territorio milanese ad avviare pratiche per il miglioramento della salute e della sicurezza dei lavoratori e dei cittadini sia in ambito professionale che negli ambienti di vita. Un progetto nato dalla collaborazione con INAIL, ASL, Direzione Territoriale del Lavoro, Vigili del Fuoco, CIIP, sindacati confederali e categorie datoriali.
"Un progetto per stimolare concretamente le aziende ad impegnarsi nella promozione di buone pratiche in tema di sicurezza e prevenzione e dare visibilità a quelle che sul territorio sono impegnate a offrire e a promuovere lavoro di qualità" cosi commenta l’Assessore alle Politiche per il Lavoro, Sviluppo Economico, Università e Ricerca Cristina Tajani.
L’importanza della diffusione di una nuova cultura della sicurezza trova conferma nei
dati INAIL su scala nazionale che con 663.000 denunce nel corso del 2014, ha visto una diminuzione del 4,6% rispetto al 2013 e di quasi il 24% rispetto al 2010. Di queste denunce gli infortuni sul lavoro effettivamente riconosciuti sono stati a fine 2014 poco più di 437.000, di cui il 18% fuori dall'azienda, ovvero i cosiddetti "infortuni in itinere". Per quanto riguarda gli infortuni mortali si sono registrati 1.107 casi contro i 1.215 del 2013 e i 1.501 del 2010, con una riduzione del 3% sul 2013 e del 31% rispetto al 2010 mentre a Milano, in 5 anni, dal 2009 al 2013, gli infortuni sul lavoro sono diminuiti di più del 29%. Il dato Milanese, supera di gran lunga il trend regionale lombardo che, nello stesso periodo, ha fatto segnare una diminuzione del 16%. Positivi anche i dati INAIL del primo trimestre 2015 che a Milano segnano un -4,8% di infortuni rispetto all’anno scorso (-5,5% in Lombardia).
La campagna “Adotta Una Tuta. Adotta La Sicurezza” è una nuova importante iniziativa del ‘Centro per la cultura della prevenzione nei luoghi di lavoro e di vita’, nato lo scorso 28 aprile. Si tratta del primo spazio rivolto a cittadini, lavoratori, imprese e scuole esplicitamente dedicato ad approfondire le tematiche della sicurezza e della prevenzione attraverso incontri, mostre, laboratori, spettacoli, attività divulgative ed eventi.
“ASL Milano è da sempre impegnata, per vocazione istituzionale, nella promozione della salute e della sicurezza negli ambienti di lavoro e di vita, oltre che nella vigilanza. Per questo ritiene importante promuovere l’iniziativa “Adotta una tuta, adotta la sicurezza”, che ha lo scopo di premiare e soprattutto divulgare esperienze positive realizzate in questo campo" dichiarano il Direttore Generale ASL Milano, Walter Locatelli e il Direttore del Dipartimento di Prevenzione Medico, Susanna Cantoni.
“L’iniziativa si propone come un’occasione per stimolare un confronto tra esperienze rilevatesi positive. Siamo convinti che tali soluzioni, opportunamente pubblicizzate, possano senz’altro contribuire ad aggiungere un ulteriore tassello alla conoscenza e all’approfondimento di problematiche complesse” spiega Antonio Traficante, Direttore Regionale INAIL.
“La scelta dell’espressione utilizzata nel progetto e il riferimento alla “tuta” assume un particolare valore aggiunto per i Vigili del Fuoco che fanno della scelta consapevole ed appropriata dei dispositivi individuali di sicurezza un elemento decisivo e prioritario per l’incolumità delle proprie squadre nell’attività di soccorso” ha aggiunto Silvano Barberi, Comandante Vigili del Fuoco di Milano.
La campagna “Adotta una tuta, adotta la sicurezza” rispecchia l’impegno della DTL nel proporre tematiche specifiche legate alla “gestione della sicurezza” nei luoghi di lavoro e implementare procedure da attuare e testare, nell’ambito cittadino, allo scopo di generare comportamenti di “buona prassi” da estendere a livello nazionale anche mediante proposte di integrazione alle norme vigenti ha affermato Aniello Pisanti, Direttore della Direzione Territoriale del Lavoro di Milano.
"L’obiettivo di questa proposta è pienamente coerente con gli obiettivi di promozione che le associazioni tecnico-scientifiche riunite all’interno della Consulta Interassociativa Italiana per la Prevenzione stanno sviluppando da molti anni.” hanno rimarcato Giancarlo Bianchi, Presidente CIIP e Norberto Canciani, Vice Presidente CIIP.
“Adotta una tuta. Adotta la sicurezza” intende sollecitare le imprese a condividere buone procedure sui temi della salute e della sicurezza. Ogni impresa potrà infatti segnalare le proprie azioni o best practice attuate al proprio interno in tre diversi ambiti: dallo sviluppo di iniziative o attività tendenti a migliorare il clima aziendale e a ridurre il rischio da stress lavoro-correlato, passando dallo sviluppo della cultura della prevenzione sino all’introduzione di modifiche superiori agli standard previsti dalla legge. Un’apposita commissione, composta dai rappresentanti delle istituzioni, delle associazioni sindacali e datoriali, valuterà i progetti pervenuti e designerà i vincitori. Vincitori che verranno proclamati in occasione del WORKERS’ MEMORIAL DAY il prossimo il 28 aprile 2016.
Le imprese che verranno selezionate potranno mostrare una delle tute che compongono l’installazione “100 sogni morti sul lavoro” realizzata del fotografo e designer friulano Gianfranco Angelico Benvenuto, e la locandina con il medesimo soggetto, realizzato a sostegno della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro e di vita, che “rappresenta una marcia collettiva in cui le tute urlano la loro presenza”. Il ricordo di chi sul lavoro ha perso la vita, ma anche di chi è morto perché il lavoro non ce l’ha più o non l’ha trovato.
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