17/01/2018: Allarme per ennesime morti da intossicazione
Un bilancio degli infortuni 2017
Roma, 17 gennaio 2018 - “Ancora una volta dobbiamo dolorosamente partecipare al cordoglio di famiglie di lavoratori vittime di incidenti sul lavoro che lasciano sgomenti per la loro tragica ripetitività” è il primo commento di Franco Bettoni, Presidente dell’ANMIL, per la tragedia consumatasi a Milano nell’azienda Lemina.
“Si allunga la scia di morti sul lavoro causate da intossicazioni in ambienti confinati - prosegue Bettoni - a dimostrazione del fatto che la storia non ci ha insegnato nulla e che è ancora lunga la strada da percorrere per garantire la tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro”.
“Seguiremo con trepidazione nelle prossime ore la situazione - conclude il Presidente dell’ANMIL - ma posso già garantire che con altrettanta attenzione seguiremo le fasi delle indagini e l’accertamento dei fatti per costituirci parte civile nell’eventuale avvio di un procedimento penale, convinti che si debba ormai affermare per questi casi il principio dell’applicazione non solo del risarcimento effettivo, ma anche di quello punitivo in caso di confermate responsabilità”.
UN BILANCIO DEGLI INFORTUNI 2017
“Sotto molti punti di vista, per il nostro Paese, il bilancio 2017 si prospetta come quello di un anno molto particolare, un anno cruciale”, dichiara il Presidente dell’ANMIL Franco Bettoni nel commentare quanto accaduto quest’anno al fine di operare al meglio per il prossimo con l’auspicio di risultati più entusiasmanti. “Si è trattato, infatti, di un anno che ha concluso una serie di cicli decennali che ha segnato un punto di snodo tra il saldo finale di un ciclo e la premessa per l’inizio di nuovi”, aggiunge Bettoni sottolineando ancora che “esattamente dieci anni fa, nel 2008, ci fu l'esplosione della crisi economica in Italia, determinata sì da fattori esterni, ma che agirono solo da innesco ad una crisi strutturale che stava indebolendo l'economia nazionale già dai primi anni 2000, mentre su un altro versante, sempre nel 2008, ci fu l’emanazione del Testo unico sulla sicurezza sul lavoro (d.lgs. 81/2008), pietra miliare nel campo della tutela antinfortunistica. E sempre al 2008 risale l’emanazione della Tabella delle malattie professionali (D.M. 22/07/2008) che aveva dato avvio, in maniera quasi vorticosa, al processo di emersione di quel fenomeno endemico di sottodenuncia delle cosiddette malattie sommerse”.
La congiuntura economica
Dal 2008 in poi gli effetti della crisi sull’economia nazionale sono stati devastanti; ma già da qualche anno si sono intravisti timidi segnali di ripresa che finalmente nel 2017 sembrano definitivamente essersi rafforzati e consolidati.
Nell’anno 2017, secondo le stime dell'ISTAT, il Pil del nostro Paese crescerà dell'1,5%: si tratta certamente di un segnale molto positivo anche se in colpevole ritardo rispetto al resto del mondo. Il livello del Pil italiano del 2017 è ancora inferiore di oltre il 5% rispetto al valore del 2008. Il nostro è l’unico Paese del G7 ad aver registrato, nel corso di questo decennio, una flessione reale del Pil; in altri paesi, come la Spagna, il recupero è ormai completato, mentre Francia e Germania segnano progressi rispettivamente di circa il 5% e il 10%.
Anche per quanto riguarda la Produzione industriale, nella media dei primi dieci mesi del 2017 l'indice è aumentato del 2,9%, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. I comparti che registrano la maggiore crescita tendenziale sono: Fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (+8,6%); Riparazione e installazione di macchine ed apparecchiature (+8,3%); Fabbricazione mezzi di trasporto (+8,1).
L'accelerazione della dinamica dell'attività economica, particolarmente significativa per le attività industriali e manifatturiere, è associata a un assorbimento di lavoro da parte del sistema produttivo che continua la sua fase di espansione: le Ore lavorate crescono complessivamente del 2,4% su base annua, sulla scia della crescita della produzione.
Anche la dinamica dell’Occupazione risulta favorevole: nel terzo trimestre 2017 si registra una crescita di 303 mila occupati (+1,3%), con accentuazione particolare per i dipendenti (+2,3%), soprattutto a termine. La crescita dell'occupazione riguarda entrambi i generi e tutte le ripartizioni geografiche, ma si mostra più intensa per le donne e nel Mezzogiorno; torna a crescere anche l'occupazione per i giovani 15-34 anni, sia in termini congiunturali che tendenziali.
Tutti gli indicatori economici, dunque, concordano sul fatto che la crisi economica sembra ormai superata e si prospetta una visione più ottimistica per un nuovo ciclo (speriamo lunghissimo) di recupero di lavoro, potere di acquisto e, in definitiva, di benessere per tutti i cittadini.
Gli infortuni sul lavoro
L’evoluzione del fenomeno infortunistico nell’ultimo decennio si è sviluppata quasi perfettamente in linea con la dinamica economica appena esposta. Già da alcuni decenni il fenomeno infortunistico ha fatto registrare nel nostro Paese un calo continuo sia per gli infortuni che per le morti sul lavoro. Ma tale flessione si è notevolmente accentuata a partire proprio dal 2008 e fino al 2014, gli anni cioè della profonda crisi economica, di cui si è detto, e che, producendo un forte taglio di produzione e lavoro (sia in termini di occupati che di ore lavorate), ha ridotto l’esposizione al rischio, quindi gli infortuni stessi.
Nel 2015 e 2016, a seguito dei primi segnali di ripresa produttiva, il calo degli infortuni ha cominciato a dare segni di un sensibile rallentamento finché nel 2017 ha iniziato, già dai primi mesi, una crescita via via più consistente che comunque si è attenuata nell’ultimo mese di novembre. Sulla base dei più recenti dati, relativi ai primi undici mesi del 2017 (rilevati dall’Open Data dell’INAIL) gli infortuni sul lavoro sono aumentati dello 0,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (circa 2.000 infortuni in più); l’incremento era stato molto più sostenuto nei mesi precedenti sfiorando +2% e solo nell’ultimo mese, come detto, ha rallentato.
Un percorso pressoché analogo si riscontra per le morti sul lavoro che erano scese dai 1.200 casi del 2008 a 1.170 nel 2014 per risalire a 1.286 nel 2015 e ridiscendere a 1.104 nel 2016. Nel 2017, infine, sempre con riferimento ai dati disponibili del periodo 1 gennaio-30 novembre, si assiste ad una crescita dell’1,8% (17 casi in più), che con molta probabilità porterà ad un saldo annuo finale intorno a +2%.
Per la prima volta, dopo oltre 25 anni, si assiste dunque ad una crescita contemporanea sia di infortuni che di morti sul lavoro e, anche se si tratta di dati parziali e provvisori, riteniamo che dopo dieci mesi, sia molto alto il rischio di un bilancio finale annuo dello stesso segno.
I settori che fanno registrare i maggiori aumenti in termini infortunistici sono proprio quelli legati ad attività industriali in cui si riscontrano più marcati segnali di ripresa produttiva, vale a dire: l’Industria metallurgica (+6,3 %), i Trasporti (+4,0%), la Metalmeccanica (+3,7%) e i Servizi alle imprese (+1,9%). Per contro, tra i settori in diminuzione troviamo: l’Agricoltura, che prosegue nella sua tendenza storica al ribasso con un calo infortunistico pari a -5,2%; la Pubblica Amministrazione (-9,8%), le Attività finanziarie ed assicurative (-8,6%) e la Sanità (-2,8%), ovvero tutti settori in cui la ripresa produttiva ha avuto scarsissimo impatto.
Anche a livello territoriale i maggiori incrementi infortunistici si registrano nelle aree più industrializzate e produttive del Centro-Nord ed in particolare in Lombardia (+2,7), Emilia Romagna (+2,6%), Trentino (+2,5%) e Lazio (+1,3%). Le regioni più “virtuose” risultano essere, quasi tutte quelle del Centro-Sud, in particolare Molise (-14,9%), Umbria (-6,3%) e Puglia (-3,2%).
Le malattie professionali
Anche per le malattie da lavoro il 2008 è stato l’anno di inizio di un ciclo molto particolare durante il quale vi è stata, in tutte le aree geografiche del Paese, una crescita molto sostenuta delle denunce che si è protratta fino al 2016. Ma in questo caso l’andamento è stato fortemente influenzato da un fattore di natura esclusivamente tecnica dovuto al fatto che, con l’aggiornamento della “Tabella delle malattie professionali”, avvenuto proprio in quell’anno, sono state inserite in “Tabella” le patologie muscolo-scheletriche le cui denunce sono così aumentate in misura vorticosa.
L’INAIL, come noto, classifica le malattie professionali in base ad un sistema “Tabellare misto”, vale a dire che nella “Tabella delle malattie professionali” (che viene aggiornata periodicamente) sono elencate tutte le malattie che vengono riconosciute automaticamente al lavoratore che è stato esposto per un dato numero di anni all’agente patogeno collegato alla malattia; per le malattie “non tabellate”, invece, al lavoratore spetta “l’onere della prova” cioè deve dimostrare (con documenti, certificazioni mediche, testimonianze, ecc.) l’origine professionale della malattia. Questa circostanza ha indotto i lavoratori a ricorrere massicciamente allo strumento assicurativo al fine di vedersi riconoscere ed indennizzare quelle patologie (Muscolo scheletriche e Sindromi del tunnel carpale) che prima non venivano neppure denunciate in quanto, non essendo tabellate, avevano scarsa probabilità di essere riconosciute.
In questo arco di tempo le denunce di malattie professionali sono “emerse” prepotentemente salendo ininterrottamente dalle 30.000 circa del 2008 alle 60.000 del 2016, praticamente raddoppiate. La crescita si è andata man mano indebolendo negli ultimi anni finché nel 2017 la spinta si è completamente esaurita e ha fatto registrare, nei primi undici mesi dell’anno, un calo del 3,7% rispetto allo stesso periodo 2016. Nello stesso tempo le denunce di Patologie dell’apparato muscolo scheletrico sono diminuite del 4,3% e le Sindromi del tunnel carpale di ben il 6,7%.
“Su queste premesse – conclude il Presidente Bettoni commentando l'analisi elaborata e sviluppata dall’Associazione - non è azzardato prevedere che l’andamento del fenomeno, raggiunto ormai il suo livello ‘fisiologico’, sia destinato ad assestarsi su valori che risultano più congrui ed in linea con gli altri Paesi dell’Unioni Europea. Purtuttavia, la forza dell’ANMIL che risiede principalmente nella propria rete di volontari e il cresciuto impegno associativo sul fronte della prevenzione con progetti e iniziative dedicate in modo capillare sul territorio alla formazione e alla prevenzione, ci vedranno protagonisti e in prima linea per contribuire a questo indispensabile cambiamento”.
Fonte: ANMIL
08/05/2014: La presenza del Rspp non esonera il datore di lavoro dagli obblighi di sicurezza
Con sentenza n. 18296 del 5 maggio 2014, la Corte di Cassazione ha affermato che non esonera il datore di lavoro dall’obbligo di fornire, ai propri dipendenti, i dispositivi di protezione individuale necessari a prevenire i rischi in relazione alle lavorazioni svolte nell’azienda, la presenza del RSPP (Responsabile del servizio di prevenzione e protezione) sul luogo di lavoro.
28/04/2014: È morto Rino Pavanello, segretario dell'Associazione Ambiente e Lavoro e Presidente della CIIP
Sabato scorso 26 aprile è morto improvvisamente a Milano Rino Pavanello, segretario dell'Associazione Ambiente e Lavoro e Presidente della CIIP, Consulta Interassociativa Italiana per la Prevenzione, a cui aveva dedicato tempo e passione.
14/04/2014: Pubblicati gli elenchi nominativi degli esperti qualificati e medici autorizzati
Pubblicato l'elenco nominativo relativo agli esperti qualificati e quello relativo ai medici autorizzati, figure professionali incaricate rispettivamente della sorveglianza fisica e della sorveglianza medica della radioprotezione ai sensi dell'Allegato V del Decreto legislativo 17 marzo 1995, n.230 e s.m.i.
04/04/2014: Allegato 3B: proroga al 30 aprile
Prorogata al 30 aprile 2014 la possibilità di trasmissione in ritardo dell'allegato 3b da parte dei medici competenti
03/04/2014: Modifica alla Direttiva Seveso
Modifica al Decreto legislativo 17 agosto 1999, n. 334, e successive modificazioni, in attuazione dell’articolo 30 della direttiva 2012/18/UE sul controllo del pericolo di incidenti rilevanti connessi con determinate sostanze pericolose
18/02/2014: Ministero del lavoro: firmato un decreto per semplificare l'adozione dei MOG nelle PMI
12/02/2014: La ricerca dell’Inail per la sicurezza dei lavoratori nella Terra dei fuochi
La molteplicità delle sostanze sversate abusivamente e date alle fiamme è una minaccia per chi opera sui territori delle province campane interessate dal fenomeno. I ricercatori del Dipia dell'Istituto affrontano alcune problematiche della vicenda e forniscono indicazioni sui comportamenti da adottare.
15/01/2014: INAIL: Incentivi 2014
Pubblicato il nuovo bando Incentivi ISI 2013. Dal 21 gennaio all’8 aprile 2014 sarà possibile inserire online i progetti di miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza del lavoro.
19/12/2013: 10 gennaio 2014. Obbligo di conclusione dei corsi di aggiornamento per i datori di lavoro esonerati dalla frequenza dei corsi, ai sensi dell'articolo 95 del d.lgs. n. 626/1994
15/11/2013: Ciao Ermanno. Un ricordo di Rocco Vitale
25/10/2013: Salute e sicurezza sul lavoro, a 17 imprese il premio di Inail e Confindustria
I riconoscimenti assegnati ad aziende che hanno raggiunto livelli di eccellenza sul fronte della prevenzione e della gestione dei rischi, nell’ambito dell’iniziativa promossa per il secondo anno consecutivo dall’Istituto e dall’associazione degli industriali con l’obiettivo di favorire la diffusione delle prassi migliori
17/10/2013: Settimana europea per la sicurezza e la salute sul lavoro: dal 21 al 25 ottobre
01/10/2013: SISTRI al via dal 1° ottobre 2013: la Circolare esplicativa
Il Ministero dell'Ambiente ha pubblicato nella serata di ieri una circolare di chiarimento in merito a Sistri, che conferma la partenza del sistema per oggi 1° ottobre 2013.
26/08/2013: CONVERSIONE DECRETO DEL FARE
In g.u. n. 194 del 20 agosto 2013 è pubblicata la Legge 9 agosto 2013 n. 98: Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, recante disposizioni urgenti per il rilancio dell'economia.
09/08/2013: "Decreto del fare" e modifiche al decreto 81/2008: approvazione definitiva
La Camera ha approvato in via definitiva il disegno di legge, già approvato dalla Camera e modificato dal Senato, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, recante disposizioni urgenti per il rilancio dell'economia
01/08/2013: Prosegue al Senato la discussione per la conversione in legge del DL 69/2013 che contiene le modifiche al decreto 81/2008
In Senato continua la discussione per la conversione in legge del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, il cosiddetto “decreto del fare”.
26/07/2013: La Camera approva il decreto del fare e le modifiche al decreto 81
La Camera dei Deputati ha approvato il disegno di legge di conversione del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, nel testo approvato dalle Commissioni.
24/07/2013: Decreto del fare e decreto 81: votata la fiducia sulla conversione in legge
Votata la questione di fiducia posta dal Governo sull'approvazione, senza emendamenti ed articoli aggiuntivi, dell'articolo unico del disegno di legge di conversione del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69.
22/07/2013: Decreto del fare: la Camera rinvia in Commissione
Misure urgenti per il rilancio dell’economia: rinvio della camera in Commissione
05/07/2013: Comunicata all’Italia una nuova procedura d’infrazione europea concernente la non corretta attuazione delle misure in materia di sicurezza e salute dei lavoratori
Trasmessa con lettera del 2 luglio 2013 la comunicazione concernente l'avvio della procedura d'infrazione n. 2013/4117 del 26 giugno 2013 per non corretto recepimento della direttiva 89/391/CEE concernente l'attuazione di misure volte a promuovere il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori durante il lavoro
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