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29/10/2018: Anti-disciplinarità e sinergie per vincere la sfida della sicurezza nell’era digitale

I nuovi rischi e le opportunità della quarta rivoluzione industriale

FIRENZE - “Le nuove tecnologie hanno un effetto duplice: inducono rischi emergenti ma possono anche garantire strumenti nuovi ed efficaci per la mitigazione del rischio”. È illustrando questo concetto di grande attualità che il presidente dell’Inail, Massimo De Felice, martedì pomeriggio ha aperto a Firenze, nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, il seminario di aggiornamento dei professionisti Inail della Consulenza tecnica accertamento rischi e prevenzione (Contarp), della Consulenza statistico attuariale (Csa) e della Consulenza per l’innovazione tecnologica (Cit), che nei due giorni successivi è proseguito presso l’Auditorium della Camera di Commercio del capoluogo toscano.

 
De Felice: “Un approccio trasversale per gestire il cambiamento”. “È un seminario altamente ‘anti-disciplinare’ – ha spiegato De Felice – dove con questo termine intendiamo profonda conoscenza delle discipline, ma anche capacità di collaborazione tra discipline. È quello che serve per fronteggiare i nuovi rischi dell’innovazione, che si sta sviluppando a ritmi davvero travolgenti, almeno rispetto a quelli tradizionali”. Per il presidente dell’Istituto la gestione efficace di questi cambiamenti passa attraverso la costituzione di “un ‘centro di pianificazione dell’innovazione’, capace di lavorare in modo ‘anti-disciplinare’, che proponga lo studio preliminare di progetti innovativi” da affidare successivamente a “gruppi di lavoro trasversali alle Direzioni centrali, governati dal principio di competenza e non dal ruolo istituzionale dei partecipanti”. Sarebbe opportuno, inoltre, “abolire i recinti professionali per poter portare tecnici professionisti alle dipendenze delle Direzioni centrali, cambiando quindi gli schemi tradizionali della divisione del lavoro per integrare al massimo le competenze, proprio nello stile anti-disciplinare”.

 
Lucibello: “Nell’Istituto un reticolo di professionalità che lo arricchiscono”. Articolato in cinque sessioni e due tavole rotonde affidate alla moderazione di altrettanti responsabili di strutture centrali Inail – Giovanni Paura (Pianificazione e Comunicazione), Carlo Biasco (Assistenza protesica e Riabilitazione), Carlo De Petris (Innovazioni tecnologiche), Agatino Cariola (Rapporto assicurativo), Ester Rotoli (Prevenzione), Giuseppe Mazzetti (Risorse umane) e Stefano Tomasini (Organizzazione digitale) – il seminario ha coinvolto biologi, chimici, statistici e ingegneri. Come ha sottolineato nel suo intervento il direttore generale, Giuseppe Lucibello, l’Istituto infatti è “una famiglia molto articolata, dove la ricchezza è data dalla complessità delle figure professionali che la animano”.

 
Servizi innovativi e prodotti all’avanguardia per la tutela dei lavoratori. L’evento ha rappresentato un importante momento di riflessione e confronto con il mondo accademico, scientifico e istituzionale sul tema della salute e della sicurezza sul lavoro. Attraverso 33 poster e 36 relazioni distribuite nei tre giorni dell’evento sono state affrontate, in particolare, tematiche riguardanti la gestione dei nuovi rischi, le nuove modalità di organizzazione del lavoro, dal “lavoro agile” alla “gig economy”, e la ricerca di soluzioni innovative che le supportino anche in ambito riabilitativo e di reinserimento socio-lavorativo, concentrando l’attenzione sul contributo che le diverse professionalità di Contarp, Cit e Csa possono fornire in merito a servizi innovativi e prodotti all’avanguardia, nell’ottica di un sistema integrato a tutela dei lavoratori.

 
Luciano: “Necessario aggiornare il sistema tariffario”.  Un altro argomento di attualità discusso nel corso del seminario è quello dell’aggiornamento del sistema delle tariffe Inail che, come ha ricordato il presidente del Consiglio di indirizzo e vigilanza dell’Istituto, Giovanni Luciano, “sono bloccate dal 2000”. Le tariffe attuali, ha aggiunto, “sono fatte su dati di osservazione del 1997, quando si moriva e ci si ammalava di più”. Il presidente del Civ ha precisato anche che la rimodulazione proposta dall’Istituto “ha bisogno dell’approvazione del governo” e ha auspicato che passi, “perché è l’unico esempio di riduzione del cuneo fiscale per le imprese”, dicendosi convinto che “si possano tagliare le tariffe e allo stesso tempo migliorare le prestazioni, perché c’è comunque lo spazio per incrementare le prestazioni a favore degli infortunati e dei malati professionali”. 

 
Una riflessione a tutto campo tra presente e futuro. Dalle tre giornate di Firenze è emerso un quadro a 360 gradi che – come hanno sottolineato nelle loro relazioni conclusive i coordinatori generali di Contarp, Cit e Csa, Fabrizio Benedetti, Paolo Guidelli e Silvia D’Amario – ha permesso di tracciare una sintesi accurata del lavoro svolto fino a oggi, proponendo allo stesso tempo, a partire dalle esperienze fatte, una riflessione sulle modalità tecniche di azioni da mettere in campo per il miglioramento della tutela assicurativa, della prevenzione, delle attività di reinserimento socio-lavorativo, delle collaborazioni e delle relazioni istituzionali interne ed esterne all’Inail. Mentre la quarta rivoluzione industriale è in pieno svolgimento, infatti, lo scenario sta evolvendo di nuovo, rendendo necessario affrontare con tempestività le diverse problematiche – economiche, sociali, finanziarie, etiche, legali, ambientali – che accompagnano questi cambiamenti, per valutarne l’impatto e ragionare sulle eventuali contromisure da adottare. Alcuni esempi concreti di approccio e risoluzione di questi problemi, frutto della collaborazione instaurata tra i professionisti di Contarp, Cit e Csa, sono contenuti negli Atti del seminario, disponibili nella sezione “Pubblicazioni” del sito Inail.
 

Fonte: INAIL


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