Per utilizzare questa funzionalità di condivisione sui social network è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'

18/01/2019: Bettoni (ANMIL): 2018, un anno di aspettative deluse

La crescita delle morti sul lavoro ha colpito in modo particolare alcuni settori.

Nel 2017 l’Italia è uscita definitivamente dalla più lunga e pesante crisi economica del dopoguerra. Tutti i principali indicatori macroeconomici di quell’anno mostrano, infatti, segni molto positivi: PIL +1,6%, Produzione industriale +3,0%, Occupazione +1,2%. Sembravano esserci dunque tutte le premesse che nel 2018 la ripresa si consolidasse e si rafforzasse ulteriormente creando le basi per un nuovo ciclo espansivo per la nostra martoriata economia.

 

Ma la realtà attuale, purtroppo, sembra essere ben diversa dalle aspettative: nell’ultimo bollettino mensile l’ISTAT ha rivisto al ribasso le previsioni del Pil nel 2018 stimando una crescita dell'1,1% in termini reali, con probabili ulteriori ritocchi al ribasso; una previsione che peggiora quella precedente, diffusa a maggio, che stimava un incremento dell'1,4%. Discorso pressoché analogo vale per la Produzione industriale che, nella media dei primi dieci mesi dell’anno, è cresciuta dell’1,7% rispetto all’anno precedente, ben al di sotto della performance 2017. Come naturale conseguenza, nel 2018 è previsto un rallentamento anche dell’Occupazione che, espressa in termini di unità di lavoro, dovrebbe crescere appena dello 0,8% supportata dall’aumento delle unità dipendenti mentre la contrazione di quelle indipendenti dovrebbe attenuarsi quasi completamente.

 

Per il nuovo anno, dunque, tutte le previsioni parlano di un peggioramento generalizzato dell’economia nazionale.

Ma ancora più deludente e preoccupante è il bilancio che si prospetta per il fenomeno infortunistico nel 2018. Già a partire dal 2015, ai primi segnali di ripresa produttiva, il calo degli infortuni generato dalla crisi aveva subito un sensibile rallentamento mantenendosi sostanzialmente stabile sui 640.000 infortuni denunciati anche nei successivi anni 2016 e 2017. Le statistiche INAIL relative ai primi dieci mesi dell’anno 2018 indicano adesso una crescita degli Infortuni sul lavoro nel loro complesso, anche se in misura contenuta (+ 0,2%), ma che segna comunque una inversione di tendenza rispetto ai mesi precedenti; in particolare, si rilevano incrementi soprattutto per le fasce di età fino a 29 anni (+4,1%) e tra i 60 e i 69 anni (+5,8%): in pratica giovani e anziani, che sono notoriamente le categorie più fragili ed esposte  a rischio nel mondo del lavoro.    

 

Ancora più pesante si va profilando il bilancio delle Morti sul lavoro. Le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale presentate all’Istituto nei primi dieci mesi di quest’anno, infatti, hanno fatto registrare un saldo molto pesante e pari a +9,4%: 945 vittime del lavoro, vale a dire 81 in più rispetto alle 864 segnalate tra gennaio e ottobre del 2017. Nel solo mese di ottobre le morti sono state 78, ovvero 11 in più rispetto alle 67 dello stesso mese del 2017. Stiamo assistendo impotenti ad un drammatico crescendo che già nei primi otto mesi del 2018 aveva registrato un aumento degli infortuni mortali del 4,5%, salito poi a +8,5% nel mese successivo per toccare infine, come detto, quota +9,4% nell’ultima rilevazione.

 

La crescita delle morti sul lavoro ha colpito in modo particolare il settore dei Trasporti (+19,2%), quello delle Costruzioni (+12,3%) e in generale l’Industria manifatturiera (+6,0%): tutti settori notoriamente ad alto rischio che hanno trovato nuovi impulsi in questo periodo di pur modesta ripresa economica. Da sottolineare l’aumento dei decessi in occasione lavorativa tra gli under 34 (da 147 a 171 casi mortali) e gli over 65 (da 65 a 71). Anche qui a pagare i costi umani più pesanti sono ancora i lavoratori più giovani, vittime innocenti di un sistema di lavoro sempre più precario ed insicuro, e gli anziani che, dopo lunghi decenni di lavoro spesso usurante, vedono ancora lontano il sospirato traguardo di una meritata pensione.

 

È da notare, inoltre, come un peso notevole in questa triste contabilità spetti sicuramente alla lunga catena di quegli episodi, che tecnicamente vengono denominati “incidenti plurimi”, che nel corso dell’anno hanno insanguinato il Paese.

 

A partire dalla tragedia del 25 gennaio scorso, quando il treno regionale Milano-Cremona  uscì dai binari causando tre morti e cinquanta feriti, passando per il crollo del ponte Morandi a Genova (15 lavoratori morti oltre i molti civili) e gli incidenti stradali in Puglia in cui hanno perso la vita 16 braccianti extracomunitari, sino ad arrivare alle quattro persone travolte da una frana in una condotta fognaria a Isola Capo Rizzuto in Calabria ed ai cinque lavoratori coinvolti in due incidenti stradali nel Lazio e in Lombardia. Per citare solo i casi più eclatanti.

 

Mai come in questo caso ci rendiamo conto che la sicurezza è figlia diretta della prevenzione; la mancanza di verifiche tecniche nella costruzione e manutenzione delle infrastrutture, la carenza di ispezioni e controlli nei luoghi di lavoro e la scarsa adozione di misure collettive ed individuali di protezione, stanno generando una situazione di fronte alla quale non è possibile restare indifferenti.

 

È evidente che dieci anni di “Testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro” non hanno prodotto i risultati auspicati.

Per quanto riguarda, infine, le Malattie professionali, dopo la diminuzione registrata nel corso di tutto il 2017, in controtendenza rispetto al costante aumento degli anni precedenti, nei primi 10 mesi di quest’anno le malattie professionali protocollate dall’Inail sono tornate ad aumentare, anche se a un ritmo via via decrescente. Allo scorso 31 ottobre, infatti, l’incremento si è attestato all’1,9% (pari a circa 900 casi in più rispetto allo stesso periodo del 2017), sempre trainato dalle patologie dell’apparato muscolo scheletrico, anch’esse comunque in costante rallentamento, segno che forse si sta esaurendo la spinta di queste malattie “emergenti” che, nel corso del decennio precedente, erano più che raddoppiate.     

 

Anche nel campo delle tutele giuridiche il bilancio può dirsi alquanto deludente

Infatti, se è vero che nel 2018 il Legislatore ha proseguito nel rafforzamento, sul piano formale, delle norme prevenzionistiche, in vari ambiti e settori di attività ed in relazione a rischi particolari, si osserva come i livelli di efficacia di dette tutele restano ancora insoddisfacenti, specie in alcune aree del Paese ed in alcuni comparti.

Lo confermano, in primo luogo, i dati statistici INAIL sopra citati.

 

Analoghe conferme ci sono pervenute, purtroppo, dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro, considerato che dal Rapporto annuale dell’attività di vigilanza in materia di lavoro e legislazione sociale anno 2017 emerge che la stessa nell’anno 2017 ha interessato n. 22.611 aziende, e sono state contestate n. 36.263 violazioni prevenzionistiche, di cui 28.364 penali e 7.899 amministrative. Delle 28.364 violazioni di carattere penale, 9.899 sono da ritenersi gravi, in quanto ostative al rilascio del DURC, mentre 4.625 (nel 2016 erano 4.196) sono riferibili alla violazione dell’articolo 4 della legge n. 300/1970. Inoltre, con riferimento al semestre gennaio-giugno 2018 (ultimo disponibile al momento), su tutto il territorio nazionale sono stati effettuati 87.773 controlli. In particolare, l’attività di vigilanza ha registrato 71.461 accessi in materia di lavoro, 9.812 in materia previdenziale e 6.500 in materia assicurativa. Per quanto concerne la vigilanza lavoristica è stata segnalata una percentuale pari al 65% di fenomeni di irregolarità in materia di rapporti di lavoro, e fenomeni pari addirittura all’82% in materia di vigilanza tecnica (salute e sicurezza sul lavoro)

 

Rimane così la necessità urgente di portare a termine il processo di attuazione del Testo Unico Sicurezza che, a dieci anni dalla sua emanazione, non è stato ancora completato. Infatti, anche a fine 2018, sono ancora più di venti i provvedimenti da attuare e alcuni riguardano materie anche di grande rilievo, come ad esempio il sistema di qualificazione delle imprese e la sorveglianza sanitaria speciale. In effetti, le norme inattuate producono assenza di tutela per i lavoratori e incertezze nella gestione della prevenzione da parte dei datori di lavoro.

 

Molta strada c’è ancora da compiere sotto il profilo della semplificazione e della razionalizzazione della normativa in materia di sicurezza sul lavoro. Un esempio molto significativo riguarda la formazione per la sicurezza che, sebbene opportunamente riformulata dagli accordi Stato-Regioni del 2011 e del 2016, presenta eccessivi formalismi burocratici che per nulla giovano alla effettiva capacità di modificare positivamente i comportamenti delle persone.  Una attenzione particolare meritano poi i lavori della Commissione Consultiva Permanente per la salute e sicurezza sul lavoro che, purtroppo, stenta ancora a ripartire nella sua nuova composizione.

 

Si tratta di una circostanza inaccettabile considerato che l’ANMIL, formalmente entrata a far parte della Commissione da settembre 2015 per effetto del Jobs Act, non è stata ancora formalmente convocata a prendere parte ai lavori della Commissione che, nel frattempo, continua di fatto a riunirsi nella sua vecchia composizione.

 

Si auspica pertanto che il 2019, anno in cui verrà a scadere il mandato quinquennale della Commissione, veda finalmente scendere in campo l’ANMIL in questa importantissima attività istituzionale a tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori.

 

Fonte: ANMIL

 

 

29/01/2018: L’esternalizzazione del rischio

Si terrà a Milano il 14 febbraio il convegno "L’esternalizzazione del rischio" organizzato dal Centro per la cultura della prevenzione nei luoghi di lavoro e di vita.


26/01/2018: Un sito Web per tutti coloro che sono coinvolti nella attuazione del nuovo regolamento generale europeo

Come rimanere sempre aggiornati sul nuovo regolamento generale sulla protezione dei dati.


25/01/2018: La cultura necessaria a proteggere i dati personali

Parola del Garante della Privacy. Intervento di Antonello Soro, Presidente del Garante per la protezione dei dati personali


24/01/2018: Autoliquidazione INAIL 2017/2018: istruzioni.

Le istruzioni relative all’autoliquidazione annuale dei premi 2017/2018, di cui si evidenziano le novità e le scadenze.


23/01/2018: Infortuni e malattie professionali: online gli open data Inail del 2017

I dati analitici delle denunce di infortunio e malattia professionale presentate all’Istituto entro il mese di dicembre.


22/01/2018: Studio sulla fattibilità di un’indagine telefonica tramite computer per la stima dell’esposizione da sostanze cancerogene nell’Unione europea

L’esposizione a sostanze cancerogene può causare il cancro, uno dei principali responsabili dei decessi lavoro-correlati nell’UE.


19/01/2018: Dall'incidente sul lavoro al lavoro di attore

La testimonianza di Franco Trevisi, iscritto all'ANMIL dagli anni sessanta: "Nella vita si riparte sempre"


18/01/2018: Verifiche periodiche: pubblicato l'elenco dei soggetti abilitati

Il Decreto direttoriale n. 3 del 16 gennaio 2018,


17/01/2018: Allarme per ennesime morti da intossicazione

Un bilancio degli infortuni 2017


16/01/2018: Albo Nazionale Gestori Ambientali: indicazioni in caso di non regolarità contributiva

Circolare del Comitato Nazionale dell'Albo Gestori Ambientali prot.n.31 del 8/1/2018


12/01/2018: Il 17 gennaio entra in vigore la nuova direttiva cancerogeni

Pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea la Direttiva europea 2017/2398 del 12 dicembre 2017 che modifica la direttiva 2004/37/CE sulla protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da un’esposizione ad agenti cancerogeni o mutageni durante il lavoro.


11/01/2018: Al via la XVI edizione del concorso per le scuole “Primi in sicurezza”

Per il concorso “Primi in sicurezza”, che si inserisce tra le attività previste dal Protocollo siglato tra MIUR ed ANMIL, quest’anno il tema/slogan è “Mettiamoci al sicuro! Tutti insieme per dire stop agli incidenti sul lavoro”.


10/01/2018: Il ruolo del medico competente e il reinserimento lavorativo

L’Associazione Medici del Lavoro della Provincia di Brescia organizza il 27 gennaio 2018 un convegno per affrontare i temi del reinserimento e l’integrazione lavorativa delle persone con disabilità da lavoro.


09/01/2018: Terremoti: previsione, emergenze e soccorso

Mercoledì 17 gennaio 2018 si terrà a Trieste il convegno dal titolo “Terremoti: previsione, gestione delle emergenze e soccorso”.


08/01/2018: Infortuni e malattie professionali dei primi 11 mesi del 2017

Un comunicato stampa dell’Inail presenta gli open data Inail: presentate 589.495 denunce di infortuni sul lavoro (+0,3%), 952 dei quali con esito mortale (+1,8%). Prosegue il trend in diminuzione delle malattie professionali (-3,7%).


21/12/2017: Calendario sulla Sicurezza 2018

La salute non è un hobby, è la vita: “Rischi, Emergenze e Comportamenti Sicuri".


21/12/2017: Ransomware: i consigli del Garante privacy

Come difendersi dal software che prende "in ostaggio" pc e smartphone


20/12/2017: Con il nuovo bando Isi dall’Inail più di 249 milioni di euro per la prevenzione nelle aziende

Le imprese interessate potranno inserire online i propri progetti a partire dal prossimo 19 aprile


19/12/2017: La vicenda eternit: in Cassazione lascia sgomenta anche Anmil

...ma non incide nel merito delle responsabilità


18/12/2017: È in arrivo il 2018... insieme a una nuova campagna Ambienti di lavoro sani e sicuri

Ambienti di lavoro sani e sicuri 2018-19


61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71