30/01/2024: Bologna città 30
Quali sono i vantaggi dei nuovi limiti di velocità in città?
Più sicurezza stradale
È l’obiettivo principale della Città 30: salvaguardare la vita delle persone e azzerare le morti in strada nelle aree urbane.
Perché abbassare la velocità a 30 km/h in città?
Ad oggi si è dimostrata la strategia migliore per ridurre gli incidenti stradali e la loro gravità, e rendere più sicure le vie della città, per tutte le persone, in qualsiasi modo si muovano.
Ce lo dicono innumerevoli studi scientifici e i risultati reali registrati dalle molte città che in Europa hanno scelto i 30 km/h, o i 20 mph nel caso di Londra, che ad esempio ha ottenuto -25% collisioni totali, -25% morti e feriti gravi, -36% collisioni con utenti vulnerabili, -63% pedoni investiti.
A 30 chilometri orari, nel giro di qualche tempo gli incidenti, in particolare quelli più gravi, diminuiscono di norma circa di un quarto e gli incidenti mortali quasi della metà.
Ma andiamo con ordine.
La velocità è la prima causa di incidenti mortali in città.
Il 70% dei morti sulle strade delle città italiane è dovuto a sole tre cause, guardando ai comportamenti pericolosi:
La velocità conta sempre: o come causa diretta, o come fattore che comunque aggrava le conseguenze delle altre violazioni (cambiano infatti molto, a seconda della velocità a cui avviene, gli effetti di un impatto tra veicoli o dell’investimento di una persona).
Fonti: Elaborazione Fondazione Innovazione Urbana su dati rapporto "Statistiche incidenti stradali 2021 ACI-ISTAT, Roma luglio 2022
La stragrande maggioranza degli incidenti avviene in città.
* Fonte: ISTAT 2021
** Fonte: European Road Safety Observatory Facts and Figures – Urban areas – 2022]
La maggior parte delle vittime in città sono pedoni, ciclisti e motociclisti.
Fonte: Elaborazione su dati ISTAT, 2021
A 30 km/h diminuisce di circa 8 volte la probabilità di incidente mortale per pedoni e ciclisti.
Se una persona a piedi, in bicicletta o in moto viene investita da un’auto a 30 km/h, il rischio di morire è del 10%: equivale a una caduta dal primo piano.
Al contrario se viene investita da un’auto a 50 km/h e oltre, il rischio di morire è superiore al 80%: equivale a precipitare dal terzo piano.
La Città 30, dunque, riduce sia il numero di incidenti, perché si frena in tempo, sia la gravità degli incidenti: l’impatto è meno forte e perciò meno grave.
Fonte: OMS, FIA (Federazione Internazionale Auto) e World Bank: "Speed management - A ROAD SAFETY MANUAL
E se un bambino o un anziano attraversa la strada all’improvviso?
A 30 km/h sarà possibile evitarlo perché la distanza di arresto (reazione più frenata) sull’asciutto è di 13 metri.
A 50 km/h sarà molto difficile evitarlo, perché l’arresto avverrà a distanza più che doppia (28 m).
La Città 30, dunque, non solo riduce la gravità degli incidenti perché in caso di impatto le lesioni sono meno severe, ma previene ed evita che avvengano alcuni incidenti perché si fa in tempo a frenare.
A 30 km/h hai una visuale più ampia e sicura.
Quante volte sui giornali leggiamo “non l’ho visto” o “è sbucato all’improvviso” dopo un investimento stradale? In realtà non è fatalità: è velocità.
Quando viaggi alla velocità di 30 km/h, infatti, la tua visuale laterale raddoppia rispetto a 50 km/h. Riuscirai così a vedere un ostacolo improvviso, come ad esempio un bambino, in tempo per evitare l’impatto.
Meno inquinamento e consumi energetici
Andando “più piano” (con una velocità di punta inferiore) si inquina di più?
Non in città. La guida nelle strade urbane è fatta di accelerate e decelerate continue. Anche volendo viaggiare a 50 all’ora, i semafori ravvicinati e le tante altre variabili del traffico cittadino non permettono di mantenere a lungo la stessa velocità.
È proprio questo stile di guida, detto “stop and go”, a essere dannoso e pericoloso: comporta più consumi di carburante, produce più emissioni inquinanti e climalteranti, non ti fa arrivare prima e aumenta il rischio di incidente.
Le polveri sottili tra l’altro vengono prodotte anche dall’usura degli pneumatici e dei freni, soprattutto in fase di frenata.
Viceversa, andando a 30 all’ora in città, grazie a una velocità più costante al posto di accelerate e frenate continue, si consuma e inquina di meno.
Inoltre, aumentando gli spostamenti a piedi, in bici e coi mezzi pubblici grazie alla maggiore sicurezza sulle strade cittadine, lo smog diminuisce anche per effetto della riduzione dell’uso dei mezzi privati.
Secondo uno studio empirico di Jesùs Casanova, ricercatore dell’Università Politecnica di Madrid, andando a 30 chilometri orari in città le emissioni di CO2 risultano sensibilmente ridotte: nelle zone con il limite a 50 chilometri orari, il picco di emissione dell’automobile utilizzata per i test è stato di 2,2 grammi al secondo. La stessa automobile, in una zona dove il limite era di 30 chilometri orari, ha registrato un picco di emissione inferiore a un grammo di CO2 al secondo.
Diversi studi accettati in letteratura affermano che guidare a velocità più elevate è più efficiente dal punto di vista delle emissioni e dei consumi di carburante. I risultati, tuttavia, si basano sulla simulazione di viaggi a velocità costanti, caratteristici di autostrade o strade extraurbane, non certo di quelle urbane. In questi studi non sono invece considerati gli “stop-and-go”, dovuti agli ostacoli e motivi di rallentamento tipici del traffico in città (incroci, semafori, strisce pedonali, auto che svolta o che esce da un parcheggio, etc.): di conseguenza, non è valutato il significativo impatto ambientale delle continue accelerazioni e decelerazioni.
Da questo punto di vista, un approccio innovativo allo studio delle emissioni urbane è stato sviluppato nel 2023 nel Regno Unito, utilizzando un modello di simulazione avanzato, basato su dati di guida e condizioni di traffico reali raccolti nelle strade di Londra. Il centro di ricerca Future Transport Research ha analizzato l'impatto dei limiti di velocità e dello stile di guida in condizioni di traffico urbano sulle emissioni di CO2 (anidride carbonica, con impatto negativo sul riscaldamento globale) e NOx (ossidi di azoto, dannosi per le vie respiratorie), calcolando come la riduzione del limite di velocità da 30 mph (l’equivalente dei nostri 50 km/h) a 20 mph (30 km/h) porti a una notevole diminuzione delle emissioni: fino al 37,8% per la CO2 e fino al 78,8% per gli ossidi di azoto (NOx). Lo studio inoltre dimostra come uno stile di guida “aggressivo” aumenti il consumo di carburante dell'8,5%.
Anche i dati reali di test su strada confermano che a 30 km/h aumenta la sicurezza stradale e in più si riducono anche i consumi, facendo bene sia all'ambiente che al nostro portafoglio quando ci muoviamo in macchina. Secondo una prova pratica condotta dai collaudatori della rivista automobilistica “alVolante”, infatti:
- I consumi di carburante nel ciclo reale del traffico urbano non solo non aumentano, ma anzi a 30 km/h sono inferiori tra il 3% e l'8% rispetto alla guida stop-and-go a 50 km/h, contribuendo anche a ridurre le emissioni inquinanti;
- Lo spazio effettivo di frenata a 30 km/h è inferiore di ben due terzi a quello necessario per fermarsi quando si viaggia invece a 50 km/h (aggiungendo anche il tempo di reazione, si arriva a un po’ meno della metà).
Fonti: Jesùs Casanova, Environmental assessment of low speed policies for motor vehicle mobility in city centres, Global Nest Journal, 2012; rivista alVolante, “Zone a 30 km/h: è davvero utile andare più piano?”, Future Trasport Research, Urban transport modelling – An investigation into the effects of urban traffic, speed limits and driving style on travel times, fuel efficiency and CO2 and NOx emissions, 2023
Più mobilità attiva
Con la velocità ridotta a 30 km/h, è più piacevole e sicuro spostarsi a piedi e in bicicletta in città: diminuiscono i pericoli sulla strada, il caos e il rumore del traffico, che oggi sono i principali ostacoli per chi vorrebbe muoversi in modo differente ma ha paura.
Con strade più tranquille e più spazio da dedicare a nuove infrastrutture per la cosiddetta mobilità attiva, diventa più naturale spostarsi a piedi e in bici, anziché in auto o in moto, per i tragitti fino a 5 km e 15 minuti, che sono la maggior parte dentro una città come Bologna.
In ogni caso, viaggiare a 30 chilometri orari non impedisce di continuare a usare l’auto o la moto, ma, evitando i picchi di velocità, rende le strade più sicure tutelando soprattutto chi è più esposto al pericolo, come i pedoni (che in fondo siamo tutti noi quando non stiamo usando un mezzo di trasporto), i ciclisti, i bambini, le persone anziane e con disabilità.
Moderando la velocità a 30 chilometri orari, si riduce lo spazio necessario per la circolazione dei veicoli sulla carreggiata stradale e diventa possibile recuperare spazio per allargare i marciapiedi, creare ciclabili, aumentare gli spazi verdi anche per l’adattamento al clima.
In tutte le Città 30 europee la riduzione della velocità a 30 km/h si è rivelata un incentivo naturale a camminare di più e usare la bicicletta. I risultati? Evidenti benefici per la salute, per l’ambiente e un traffico più fluido per tutti, perché ogni persona a piedi o in bicicletta è un’auto in meno in circolazione.
Traffico più fluido e meno stress
La Città 30 è una misura che favorisce tutte le persone, anche ciascuno di noi quando usa l’auto o la moto.
Abbassare il limite di velocità in città non aumenta il traffico, anzi lo rende più fluido per due motivi.
Il traffico scorre meglio se procede a velocità più costante e uniforme, come in città accade se si procede a 30 km/h. Invece gli stop-and-go, tipici dello stile di guida a 50 km/h, favoriscono il formarsi di code, a causa delle improvvise accelerate seguite da altrettanto bruschi rallentamenti.
Inoltre, grazie a strade più sicure, diminuiscono le auto in circolazione e quindi la congestione, perché più persone sono incentivate a spostarsi con mezzi alternativi, più leggeri e meno ingombranti. Ogni persona in più a piedi o in bicicletta è un’auto in meno e strade più libere per chi ha necessità di muoversi in auto o moto, o chi guida veicoli a motore per lavoro, come corrieri, artigiani, autisti del bus, tassisti.
Una velocità più costante garantisce non solo una circolazione più fluida ma anche una rilevante combinazione di benefici: meno inquinamento, meno stress e più attenzione sulla strada.
Ci metti lo stesso tempo
Sembra impossibile, invece è proprio così: non ci sono significative variazioni dei tempi medi di percorrenza in auto da 50 a 30 all’ora.
Per le dinamiche tipiche del traffico urbano, con il limite massimo di velocità a 30 km/h nei tragitti brevi le perdite di tempo negli spostamenti motorizzati sono nulle e nei tragitti di media distanza sono minime, nell'ordine di pochi secondi o minuti.
Com’è possibile? In realtà attualmente la velocità media in città è già inferiore ai 30 km/h, anche di molto negli orari di punta del traffico.
Questo conferma che lo stile di guida tipico dei 50 km/h, fatto di grandi accelerate e continue frenate, crea pericolo, inquinamento e rumore, ma senza far guadagnare veramente tempo. D’altra parte, è nell’esperienza di ciascuno di noi: quante volte siamo stati sorpassati da un’altra macchina a tutta velocità su una strada urbana, per poi ritrovarci di nuovo accodati insieme poche decine di metri dopo?
A 30 km/h, invece, si circola a velocità più costante, mettendoci lo stesso tempo o quasi. Un’approfondita analisi costi-benefici del piano Bologna Città 30, ha dimostrato, applicando i 30 km/h ai dati reali delle velocità e del traffico della città prima del provvedimento, che la perdita di tempo equivale in media a 12” per spostamento per persona.
Tempi di percorrenza degli spostamenti interni a Bologna:
Avrai modo di provare e apprezzare anche tu uno stile di guida più tranquillo, senza accelerate e frenate brusche, che rende i tuoi tragitti più scorrevoli.
In altre parole, a 30 km/h arriviamo praticamente alla stessa ora ma senza stress.
Meno rumore
Sapevi che il rumore del traffico motorizzato è la principale causa di inquinamento acustico in città?
Il rumore nelle nostre strade non è da sottovalutare perché può danneggiare la salute e influire sulla qualità complessiva della vita delle persone, creando un ambiente stressante, poco piacevole e poco salutare. Città 30 è una misura importante per ridurre l’inquinamento acustico e per proteggere la salute e il benessere di tutte le persone.
Un’esposizione prolungata al rumore, infatti, può causare stress, ansia, depressione, disturbi del sonno, irritabilità, difficoltà di concentrazione e aumento del rischio di incidenti stradali.
Può avere inoltre effetti dannosi sullo sviluppo dei bambini andando a interferire con l’apprendimento e la memoria.
Ridurre la velocità delle auto di 20 km/h consente di dimezzare il rumore (circa -3 decibel) in prossimità delle corsie di marcia. E dare così più spazio ad altri suoni della città, come ad esempio il canto degli uccellini.
La Commissione europea di recente ha chiesto di accelerare e rafforzare gli sforzi per abbattere il rumore del trasporto su strada, con una combinazione di misure che comprenda “significative riduzioni del traffico stradale nelle città (... e) limiti di velocità su strada inferiori, dove sono presenti altri benefici collaterali come la sicurezza stradale”: ecco la Città 30.
Fonte: "Relazione della Commissione europea sull’implementazione della direttiva sul rumore ambientale" del 20 marzo 2023.
Più spazio per tutti
La Città 30 è una città più a misura di persona, che favorisce una maggiore equità e democrazia nell'accesso e nell'uso dello spazio pubblico. Che per definizione è lo spazio di tutte e tutti.
La strada, secondo il codice, è o meglio sarebbe “l’area ad uso pubblico destinata a pedoni, veicoli e animali”. Da decenni è diventata invece quasi solo un luogo di scorrimento e parcheggio di veicoli a motore. Grazie alla Città 30, le strade e le piazze torneranno progressivamente a essere un luogo plurale, di incontro, socialità, gioco, commercio, cultura, attività motoria, sport, oltre che ovviamente di mobilità delle cose e delle persone, ma tutte.
Per questo vogliamo che gli spazi pubblici siano accessibili e godibili anche dalle persone con mobilità ridotta come bambine e bambini, persone anziane, persone con disabilità visiva o motoria, papà e mamme con passeggino. Per questo vogliamo che le strade possano essere percorse in sicurezza anche dagli utenti della strada non motorizzati, come ciclisti e pedoni.
Serve ridurre la velocità dei veicoli per promuovere un uso condiviso, in sicurezza, delle strade da parte di tutte le persone.
Ridisegnando lo spazio pubblico renderemo la città più inclusiva e democratica con spazi nuovi per camminare, per andare a scuola, per guardare le vetrine, trovando anche sedute per riposarsi, piazze pedonali per socializzare e l’ombra di nuovi alberi e piante.
Tanti benefici raggiungibili riducendo di poco la velocità dei veicoli.
Più economia locale
La Città 30 crea un ambiente favorevole alle attività commerciali locali e di prossimità. La città diventa più viva e attraente perché chiunque si può sentire più sicuro e a proprio agio durante gli spostamenti a piedi.
Moderare la velocità e migliorare la qualità dello spazio pubblico, con marciapiedi più larghi, sedute e verde, può rendere le strade più sicure, tranquille e piacevoli, incoraggiando prima di tutto gli abitanti a passeggiare, incontrarsi e trascorrere più tempo all'aperto, frequentare maggiormente i negozi e le attività del proprio quartiere. Anche i visitatori della città e i cittadini che si spostano in bicicletta o in scooter sono più propensi a fermarsi per fare acquisti, cenare o visitare attrazioni turistiche.
Un maggiore afflusso di pedoni può portare a un aumento delle opportunità di vendita per i negozi e le attività locali, favorendo una maggiore vitalità economica diffusa in tutta la città e non solo in centro.
06/06/2014: Cassazione: l’esperienza decennale dei lavoratori non può sostituire la formazione
Con la sentenza n. 21242 del 26 maggio 2014, la Corte di Cassazione ha affermato la responsabilità del datore di lavoro sul mancato obbligo formativo previsto dal TU sulla sicurezza (Decreto Legislativo n. 81/2008), per l’infortunio occorso al lavoratore, indipendentemente dal fatto che quest’ultimo sia stato munito di tutti i dispositivi di protezione individuale previsti per il rischio connesso e che abbia un’esperienza pluriennale con i macchinari abitualmente utilizzati al lavoro. I giudici della Suprema Corte hanno spiegato come l’esperienza e le competenze dei lavoratori non possono sostituire in nessun modo la formazione impartita dal datore di lavoro.
05/06/2014: Rassegna-Concorso Inform@zione: SCADENZA PROROGATA AL 30/06
04/06/2014: Pubblicato il nuovo elenco dei soggetti abilitati per l'effettuazione delle verifiche periodiche
Con il Decreto Dirigenziale del 27 maggio 2014 è stato pubblicato l'elenco di cui al punto 3.7 dell'Allegato III del Decreto 11 aprile 2011, dei soggetti abilitati per l'effettuazione delle verifiche periodiche di cui all'articolo 71, comma 11, del Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81, come modificato e integrato dal Decreto Legislativo 3 agosto 2009, n. 106.
03/06/2014: Sistri: nuovi servizi a supporto delle aziende
30/05/2014: Inail e Confindustria promuovono il premio “Imprese per la sicurezza”
Inail e Confindustria promuovono la terza edizione del premio “Imprese per la sicurezza”.
29/05/2014: Incentivi Inail: l’invio telematico oggi dalle 16 alla 16.30
La seconda fase della procedura per l’assegnazione degli incentivi stanziati con il bando Isi 2013, per sostenere progetti di miglioramento dei livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, si svolgerà tra le ore 16 e le 16:30 del 29 maggio.
28/05/2014: D.Lgs. 81/08: il Ministero del lavoro rende disponibile il testo aggiornato con tutte le disposizioni integrative e correttive
Disponibile on line il testo coordinato del Decreto Legislativo 9 aprile 2008 n. 81 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro con tutte le disposizioni integrative e correttive.
27/05/2014: INAIL – Incentivi alle imprese: Regole tecniche e modalita' di svolgimento
INAIL – Incentivi alle imprese per la realizzazione di interventi in materia di salute e sicurezza sul lavoro – Regole tecniche e modalità di svolgimento
26/05/2014: Denuncia la presenza di amianto su GuardiaNazionaleAmianto
Il sito GuardiaNazionaleAmianto è una piattaforma digitale che permette ad ogni singolo cittadino di segnalare luoghi in cui ci sia una presunta presenza di amianto.
23/05/2014: Ilva: condannati 28 ex dirigenti per le morti causate dall'amianto
Il tribunale di Taranto ha condannato 28 ex dirigenti dell'Ilva per le morti causate dall'amianto e da altre sostanze cancerogene provenienti dallo stabilimento siderurgico. Le pene più alte sono state inflitte agli ex manager della vecchia Italsider pubblica alla quale subentrò il gruppo Riva. Gruppo che lunedì darà al Commissario Enrico Bondi una "risposta formale" sul piano industriale
22/05/2014: Open data Inail: presentato il modello di lettura delle malattie professionali
Il presidente dell’Istituto, Massimo De Felice, ha illustrato al Civ i risultati – di prossima pubblicazione in un “Quaderno di ricerca dell’Inail” – della seconda fase del progetto avviato nel 2012 per mettere a disposizione del pubblico l’insieme dei dati, per singolo caso, relativi agli infortuni sul lavoro e alle tecnopatie
21/05/2014: Convegno gratuito sul rischio per arti superiori e rachide in edilizia
Il Centro Edile per la Formazione e la Sicurezza di Udine organizza il seminario gratuito “Il rischio per arti superiori e rachide in edilizia : valutare correttamente per prevenire in modo efficace”
20/05/2014: Infortunio sul lavoro e responsabilità solidale del direttori dei lavori – Sentenza 09 aprile 2014, n. 8372
19/05/2014: REACH: modifica dell'allegato XVII
Modifica dell'allegato XVII che fissa restrizioni in materia di fabbricazione, immissione sul mercato e uso di talune sostanze, miscele e articoli pericolosi.
16/05/2014: La Cassazione ha riconosciuto la responsabilità dell’azienda per l’infarto di un lavoratore troppo stressato sul lavoro.
15/05/2014: Arresto cardiaco improvviso: troppe vittime!
Incontro informativo per tutti, domenica 18 maggio 2014, ore 11.30, Polisportiva Villa De Sanctis, Via dei Gordiani 5, a Roma-Casilino.
14/05/2014: INAIL: nota 3266/2014 - domanda di riduzione del tasso medio di tariffa
L'Inail, con nota n. 3266 del 9 maggio 2014, informa che per le ditte che hanno iniziato l’attività da non oltre un biennio, l’applicazione della riduzione ex Legge n. 147/2013 è subordinata al rispetto delle norme in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, ai sensi di quanto previsto agli artt. 19 e 20 delle modalità per l'applicazione delle tariffe approvate con il D.M. del 12 dicembre 2000.
14/05/2014: Riduzione dei premi e contributi Inail: modalità operative
In vista della scadenza dell'autoliquidazione, è stata emanata la circolare Inail 25/2014 con la definizione delle modalità operative
13/05/2014: Caduta dal ponteggio e concorso di colpa del lavoratore: non bastano la negligenza, l’imprudenza e l’imperizia del lavoratore per escludere la responsabilità del DDL.
Corte di Cassazione - Sez. Civile - Sentenza n. 2455 del 4 febbraio 2014 - Caduta dal ponteggio e concorso di colpa del lavoratore: non bastano la negligenza, l’imprudenza e l’imperizia del lavoratore per escludere la responsabilità del Datore Di Lavoro.
09/05/2014: Convegno - Caduta dall’alto, tetti e coperture dei condomini: una strage annunciata. Intervista a R.Guariniello.
Si svolgerà a Milano mercoledì 14 maggio il convegno “Caduta dall’alto, tetti e coperture dei condomini: una strage annunciata”.
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