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08/06/2022: Buone pratiche per la sicurezza nei cantieri temporanei o mobili

Premiati i vincitori della prima edizione del concorso INAIL

ROMA – Valorizzare il merito e l’operato di quanti si impegnano per rendere i cantieri più sicuri è un elemento fondamentale nella costruzione di un sistema di prevenzione partecipata, in cui le migliori esperienze di alcuni diventano esempio e supporto per tutti, lavoratori e imprese. Questo il principio ispiratore del concorso nazionale “Archivio delle buone pratiche per le salute e la sicurezza sul lavoro nei cantieri temporanei o mobili”, rivolto alle aziende, ai coordinatori per la sicurezza nei cantieri e agli enti pubblici, con l’obiettivo di promuovere la condivisione delle buone pratiche di tipo tecnico, organizzativo e procedurale in un settore ad elevata incidentalità.

Alla premiazione i vertici dell’Inail. La consegna dei riconoscimenti ai primi classificati nelle tre categorie in concorso si è svolta il 18 maggio presso l’Auditorium della Direzione generale dell’Inail. All’evento, moderato dal direttore centrale prevenzione, Ester Rotoli, hanno partecipato il presidente dell’Istituto, Franco Bettoni, il direttore generale, Andrea Tardiola, e il consigliere d’amministrazione, Cesare Damiano. Tra gli ospiti intervenuti, il direttore dell’Ispettorato nazionale del lavoro, Bruno Giordano, il presidente del Cni e coordinatore della Rete delle professioni tecniche, Armando Zambrano, il presidente del Formedil, Orlando Saibene, e il consigliere giuridico del ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Pasqualino Albi.

Innovazione e replicabilità tra i requisiti necessari per partecipare. I progetti presentati sono stati 43, valutati da un comitato tecnico scientifico e una giuria in base a sei requisiti fondamentali, tra i quali innovazione, fattibilità tecnico-economica, replicabilità ed efficacia prevenzionale. Organizzazione del cantiere, nuove tecnologie e tecniche innovative di formazione, tra gli ambiti interessati. Le regole e le procedure del concorso sono state presentate da Antonio Leonardi, coordinatore del Gruppo di lavoro edilizia del Gruppo tecnico interregionale SSL e del Piano prevenzione edilizia, Tommaso De Nicola, dirigente vicario Direzione centrale prevenzione Inail e Gaetano Fede, Cni e Rete delle professioni tecniche.

L’iter di riconoscimento dei progetti vincitori come “Buone pratiche”. I premi sono stati assegnati ai primi tre classificati per ogni categoria, consegnati personalmente agli autori dei progetti vincitori: il Piano generale di cantierizzazione dedicato al processo di ricostruzione dell’Aquila, realizzato dall’Università degli studi e dall’Ese-Cpt (Ente paritetico unificato), il Fascicolo in cloud, un’app per l’informativa sui rischi della Esse ti esse ingegneria di Padova, e il progetto di sviluppo della tecnologia Bim realizzato dalla Mito Ingegneria. Oltre alla pubblicazione su siti e riviste degli enti organizzatori, è previsto l’invio dei lavori alla Commissione consultiva permanente per la salute e la sicurezza su lavoro e l’eventuale riconoscimento come “Buone pratiche”.

Bettoni: “È indispensabile intervenire con politiche di prevenzione mirate”. Il presidente dell’Inail, Franco Bettoni, ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa rivolta ad uno dei settori in cui gli infortuni risultano spesso gravi. “I dati più aggiornati – ha spiegato – ci dicono che nel settore delle costruzioni nel primo trimestre del 2022, rispetto allo stesso periodo del 2021, si è registrato un incremento delle denunce di infortunio in occasione di lavoro del 15%. È indispensabile, quindi, intervenire con politiche di prevenzione mirate, come gli incentivi alle imprese. In un approfondimento dedicato ai 13 bandi Isi promossi dall’Istituto a partire dal 2010 – ha sottolineato – è emerso che i settori di attività economica maggiormente interessati al finanziamento sono stati quello agricolo, quello delle costruzioni e quello della fabbricazione di prodotti in metallo. Inoltre – ha concluso – negli ultimi anni il bando è stato modificato al fine di favorire le aziende ad alto rischio: le quote dei progetti ammessi legati a lavorazioni più rischiose dal 2010 al 2020 sono aumentate del 49,3%”.

Tardiola: “Iniziative come queste sono un modo nuovo di fare politiche pubbliche”. “Con un’iniziativa di questa natura, l’Inail coglie un punto di innovazione nel modo di fare politiche pubbliche”, ha commentato il direttore generale, Andrea Tardiola. “Nella storia delle istituzioni italiane l’approccio è molto normativo, generale e sanzionatorio, ma questo non basta più. Non si governa solo con questi strumenti, lo si deve fare arricchendoli con esperienze virtuose, come quelle premiate oggi, che si agganciano ai grandi temi organizzativi, gestionali ed economici dei sistemi produttivi del PaeseLa Direzione centrale prevenzione – ha aggiunto – ha colto un elemento di metodo importante su cui proseguire: dobbiamo sgranare le migliori esperienze, le migliori pratiche che ci sono nel Paese, perché nessun legislatore è in grado di intercettare tutto, è sul territorio che si comprende davvero con quali modalità operare”.

Damiano: “Premiare le aziende virtuose è un tratto di civiltà essenziale”. “La premialità è un principio in cui credo molto, premiare le aziende virtuose è un tratto di civiltà essenziale”, queste le parole di commento del consigliere d’amministrazione dell’Istituto, Cesare Damiano, che si è soffermato sulla bontà delle convenzioni, come quella con il Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, che l’Inail sta stipulando in questo periodo, intese come occasioni di scambio di opinioni e di idee per migliorare. “Chi fa bene deve essere premiato”, ha concluso.

Rotoli: “Abbiamo il compito di aiutare le imprese anche attraverso le buone pratiche”. Il direttore centrale prevenzione, Ester Rotoli, durante i suoi interventi ha messo in evidenza gli aspetti fondamentali dell’attività prevenzionale dell’Inail. “Istituzioni e parti sociali devono collaborare per realizzare una prevenzione partecipata e dare supporto e assistenza reali alle aziende. L’edilizia – ha ribadito – è un settore tra quelli ad elevata incidentalità, con profili di irregolarità diffusa: abbiamo il compito di aiutare le imprese in questa compliance alla salute e sicurezza anche attraverso le buone pratiche”. Rotoli ha ricordato poi la centralità di temi più ampi come la qualificazione della mano d’opera, la formazione professionale e la progettazione organizzativa.

Giordano: “Importante il tema della progettazione della sicurezza nelle piccole e medie imprese”. Il direttore dell’Ispettorato nazionale del lavoro, si è soffermato, infine, sulle attività di vigilanza svolte tra il 2021 e il 2022. Per quanto riguarda le sospensioni, aumentate in generale del 128% tra il primo trimestre 2021 e lo stesso periodo del 2022, Giordano ha evidenziato come, in edilizia, il 61% di esse riguardi la sicurezza e solo il 39% la materia del lavoro nero. “Le principali violazioni riscontrate – ha spiegato – riguardano la sorveglianza sanitaria, nel 43% dei casi, mentre soltanto il 20% dei casi è legato alle misure relative alla prevenzione delle cadute dall’alto. Emerge, quindi, la centralità del tema della progettazione e della programmazione della sicurezza, soprattutto nelle pmi”.

Premiazione Concorso Nazionale - Archivio Buone pratiche per la salute e la sicurezza sul lavoro nei cantieri temporanei o mobili

Fonte: INAIL





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