09/12/2020: Come si calcola la mortalità associata al Covid-19
Il Sistema di Sorveglianza dell’ISS rileva i pazienti positivi all'infezione da SARS-CoV-2 sulla base di tampone molecolare. E poi?
Come vengono raccolti i dati dei casi di COVID-19 nel sistema di sorveglianza dell’ISS?
Il Sistema di Sorveglianza dell’ISS rileva i pazienti positivi sulla base di tampone molecolare all'infezione da SARS-CoV-2 diagnosticati sul territorio Italiano. I dati vengono inviati e validati dalle 19 Regioni e 2 Province Autonome al Sistema di Sorveglianza dell’ISS che produce le statistiche nazionali. Il sistema oltre a misurare l’incidenza di diffusione della malattia raccoglie anche i dati sui decessi.
Come si definiscono i decessi dovuti al COVID-19?
Nel riportare i decessi COVID-19 sul Sistema di Sorveglianza, l’ISS suggerisce di seguire le indicazioni di ECDC e OMS per identificare i decessi associati a COVID-19. Queste indicazioni sono state riprese in un Rapporto sulla definizione, certificazione e classificazione delle cause di morte per COVID-19 che contiene le indicazioni per la definizione di un decesso come dovuto a COVID-19 e per compilazione dei certificati di morte.
Come posso essere sicuro che la morte sia causata dal COVID-19 e non da un’altra patologia?
I criteri per definire un decesso per COVID-19 sono indicati nel rapporto sopracitato e comprendono:
· Decesso occorso in un paziente definibile come caso confermato microbiologicamente (tampone molecolare) di COVID-19
· Presenza di un quadro clinico e strumentale suggestivo di COVID-19
· Assenza di una chiara causa di morte diversa dal COVID-19
· Assenza di periodo di recupero clinico completo tra la malattia e il decesso.
Se la morte è causata da un evento non immediatamente riconducibile al COVID-19, ad esempio un infarto, ma il soggetto è positivo, come deve essere classificato il decesso?
La positività al Sars-Cov-2 non è sufficiente per considerare il decesso come dovuto al COVID-19, ma è necessaria la presenza di tutte le condizioni sopra menzionate, inclusa l’assenza di chiara altra causa di morte. Va precisato però che non sono da considerarsi tra le chiare cause di morte diverse da COVID-19 le patologie pre-esistenti che possono aver favorito o predisposto ad un decorso negativo dell’infezione (per esempio cancro, patologie cardiovascolari, renali ed epatiche, demenza, patologie psichiatriche e diabete). Sono da considerarsi cause di morte associate a COVID-19 le complicazioni o gli esiti collegati a patologie pre-esistenti che possono aver favorito o predisposto ad un decorso negativo un paziente con quadro clinico compatibile con COVID-19. Nel caso specifico, se l’infarto avviene in un paziente cardiopatico con una polmonite COVID-19, è ipotizzabile che l’infarto rappresenti una complicanza del COVID-19 e quindi il decesso deve essere classificato come dovuto a COVID-19. Se l’infarto avviene in un paziente che non ha un quadro clinico compatibile con COVID-19, il decesso non deve essere classificato come dovuto a tale condizione.
I dati sui decessi in Italia sono sovrastimati?
No, è probabile anzi che siano sottostimati nei mesi di marzo e aprile. In questo periodo molti pazienti sono deceduti senza essere testati e perciò le loro informazioni non sono state inserite nel Sistema di Sorveglianza. La stima fatta nel rapporto congiunto ISS-Istat sull’eccesso di mortalità è che nei mesi di marzo e aprile i decessi legati in maniera diretta o indiretta al COVID-19 siano circa il doppio rispetto a quelli misurati nel Sistema di Sorveglianza. Questa sottostima dei decessi si è comunque molta ridotta e quasi azzerata da maggio fino a fine estate. Nei mesi più recenti i Sistemi di Sorveglianza stanno osservando un nuovo aumento dei decessi. A breve sarà possibile valutare un eventuale eccesso di mortalità nei mesi autunnali/invernali tramite il confronto con i dati di mortalità Istat.
Quindi tutti i decessi riportati al Sistema di Sorveglianza sono causati dal COVID-19?
Un’analisi dei certificati di decesso, svolta congiuntamente da ISS e Istat, ha mostrato che il COVID-19 è la causa direttamente responsabile della morte nell'89% dei decessi raccolti nel Sistema di Sorveglianza, quindi in circa 9 casi su 10 dei deceduti censiti. Questa analisi includeva i deceduti del periodo marzo-maggio e un’analisi aggiornata di tali dati è attualmente in corso di svolgimento.
Letalità: cosa è? E’ un indice affidabile?
La letalità indica la proporzione di deceduti tra i malati di una certa patologia. E’ espressa come il rapporto tra numero di decessi e numero di casi diagnosticati con una certa patologia. Nel caso dell’infezione da SARS-CoV-2, un documento dell’OMS (Scientific Brief del 4 agosto 2020) indica che l’indice di letalità può essere un parametro fuorviante soprattutto quando viene utilizzato per paragonare diversi Paesi. Il documento riporta che i Paesi sono difficili da confrontare per una serie di ragioni. Possono essere più o meno propensi e capaci a rilevare tutte le infezioni da SARS-CoV-2 e segnalare tutti i decessi associati a COVID-19. In particolare, i Paesi potrebbero utilizzare definizioni di casi e strategie di test diverse o conteggiare i casi in modo diverso (ad esempio, con casi lievi non testati o conteggiati). Si segnala inoltre che il profilo dei pazienti (ad esempio età, sesso, etnia e comorbidità sottostanti) può variare da Paese a Paese e questo potrebbe spiegare parte delle differenze. In particolare si sottolinea che l’Italia è uno dei Paesi con più alto indice di vecchiaia e questo spiega gran parte delle differenze con gli altri Paesi europei. Le differenze tra Paesi nell’indice di letalità possono anche essere parzialmente spiegate dalle tempistiche con cui vengono segnalati i decessi e pertanto non si può escludere che in altri Paesi la letalità possa essere sottostimata. L’ISS aveva segnalato queste criticità legate all’uso dell’indice di letalità in una pubblicazione internazionale nel mese di Marzo 2020. È da tenere presente infine che anche l’andamento temporale della letalità nel nostro Paese va interpretato con cautela. La progressiva espansione della capacità diagnostica durante il corso dell’epidemia ha portato a un incremento della quota di casi asintomatici o paucisintomatici identificati e notificati al Sistema di Sorveglianza. Questo si è tradotto in un decremento della letalità nel tempo del quale occorre tener conto quando si interpreta il trend.
Quindi come si può stimare l’impatto del COVID-19 sui decessi?
Una delle strategie più efficaci per misurare l’impatto del COVID-19 sui decessi è quello di misurare l’eccesso di mortalità, vale a dire quanti morti in più (per tutte le cause) ci sono stati nel Paese rispetto agli anni precedenti. Questo eccesso di mortalità viene solitamente espresso come una percentuale (quanto percentualmente sono aumentati i decessi per tutte le cause nel paese rispetto agli anni precedenti). Un recente rapporto dell’Ocse sottolinea che "Esaminando il numero totale di decessi registrati, molte delle criticità legate ai diversi modi in cui i paesi che registrano le morti per COVID-19 vengono rimossi). L’eccesso di mortalità può fornire un'indicazione dell'impatto complessivo del COVID-19, non solo tenendo conto dei i decessi attribuiti direttamente a COVID-19 ma anche quelli che possono essere persi o indirettamente collegati, come i decessi causati da un trattamento ritardato o mancato a causa di un sistema sanitario sovraccarico".
Quale è l’eccesso di mortalità rispetto agli anni scorsi in Italia e negli altri Paesi Europei?
Il rapporto dell’OCSE sopramenzionato ha analizzato l’eccesso di mortalità (vale a dire l’aumento del numero dei decessi rispetto agli anni precedenti) in alcuni Paesi Europei in un periodo di 10 settimane da Marzo in poi. Questo rapporto ha mostrato che il numero totale di decessi registrati in Spagna ha registrato un aumento del 61% rispetto al numero di decessi registrati in media nello stesso periodo nei 5 anni precedenti. Il Regno Unito ha registrato il 56% di morti in più rispetto agli anni precedenti. Italia e Belgio hanno registrato aumenti del 40%. Germania, Danimarca e Norvegia hanno riportato circa il 5% di decessi aggiuntivi in un periodo di 10 settimane. L’OCSE sottolinea tuttavia che questi dati vanno interpretati con cautela perché la prima fase dell’epidemia è variabile da Paese a Paese e pertanto un periodo di osservazione più lungo sia necessario per interpretare i dati.
Cosa pubblica l’ISS sui decessi COVID-19
Dall’inizio dell’epidemia l’ISS pubblica e ha pubblicato numerosi report e valutazioni sui decessi COVID-19. E’ fondamentale che queste pubblicazioni vengano analizzate alla luce degli aspetti sopra menzionati.
Aggiornamento nazionale Epidemia COVID-19 – pubblicazione settimanale su www.epicentro.it
Aggiornamento su Caratteristiche dei pazienti deceduti positivi all'infezione da SARS-CoV-2 in Italia – pubblicazione settimanale su www.epicentro.it
Rapporto ISS-Istat su ‘Impatto dell'epidemia COVID-19 sulla mortalità totale della popolazione residente. Periodo gennaio-maggio 2020’
Rapporto ISS-Istat su ‘impatto dell’epidemia COVID-19 sulla mortalità: cause di morte nei deceduti positivi a SARS-CoV-2’
Rapporto ISS-Istat-Inail su ‘Definizione, certificazione e classificazione delle cause di morte per COVID-19’
Queste si vanno ad aggiungere alle pubblicazione scientifiche sul tema decessi COVID-19 firmate da ricercatori ISS.
Fonte: ISS
09/01/2020: Eea: Europa lontana dai target ambientali, male la gestione degli ecosistemi
Su clima e inquinamento si fa troppo poco: l'Europa non raggiungerà i suoi obiettivi per il 2030 senza un’azione urgente. Timmermans promette: “Nei prossimi cinque anni metteremo in atto un’agenda veramente trasformativa”.
08/01/2020: Bando Isi 2019
Dall’Inail più di 250 milioni di euro per la sicurezza nei luoghi di lavoro
07/01/2020: Venticinque iniziative politiche nazionali per affrontare i DMS legati al lavoro
Che cosa fanno i paesi europei ed extraeuropei per affrontare i disturbi muscoloscheletrici associati al lavoro (DMS)?
20/12/2019: Albo Nazionale Gestori Ambientali: iscrizione macchine operatrici
Alcuni chiarimenti in merito all’iscrizione dei veicoli classificati come “macchine operatrici”.
19/12/2019: Il Rapporto annuale del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti sull’incidentalità nei trasporti stradali
L’Inail ha partecipato allo studio e all’analisi dell’argomento con un contributo in cui vengono presentati i dati riferiti alle denunce di infortunio e agli indennizzi erogati dall’Istituto
18/12/2019: Il diritto di accesso. Lettura guidata alle principali questioni controverse
La guida operativa sul diritto di accesso è destinata a tutte le figure professionali Inail impegnate quotidianamente nella non semplice gestione delle istanze di accesso agli atti.
17/12/2019: Cop 25: i grandi temi della prima settimana di negoziati
Crediti verdi, impegno sociale, surriscaldamento degli oceani. Tanti gli argomenti affrontati nella capitale spagnola, ma le decisioni sembrano ancora lontane, nonostante la pressione degli attivisti.
16/12/2019: BANDO ISI 2019
Incentivi alle imprese per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro
16/12/2019: Rinnovata la collaborazione tra Inail e Federchimica
Il protocollo d’intesa conferma e rafforza il percorso condiviso iniziato nel 2013, con la firma del primo accordo quadro tra l’Istituto e la Federazione nazionale dell’industria chimica, che associa oltre 1.400 imprese in cui operano più di 92mila addetti
13/12/2019: L’Italia e il Goal 13: per il clima servono cambiamenti senza precedenti
Il Goal 13 (lotta contro il cambiamento climatico) in sintesi
12/12/2019: Linea Guida Assogastecnici sulle GMP per impianti gas alimentari
Disponibili le Linea guida per l’applicazione del Regolamento 2023/2006/CE sulle Buone Pratiche di Fabbricazione nel settore dei gas alimentari
11/12/2019: Privacy: controllo più efficace sui grandi sistemi informativi Ue
Istituita a Bruxelles una nuova Commissione che sarà coordinata da Giuseppe Busia, Segretario Generale del Garante italiano
10/12/2019: Sicurezza alimentare sempre più a rischio, colpa dei cambiamenti climatici
Indice globale della fame: aumenta il numero delle persone denutrite nel mondo, maggiormente colpiti i Paesi a basso reddito. Per l’obiettivo fame zero è necessario calibrare le decisioni globali a livello locale.
09/12/2019: Ambienti di lavoro sani e sicuri 2019
Disponibili gli atti e i video della conferenza
06/12/2019: La crescita delle emissioni di gas serra non conosce limiti
L’ultimo bollettino dell’Organizzazione meteorologica mondiale certifica che sul clima si sta facendo ben poco: nuovo record per la concentrazione di CO2 in atmosfera.
05/12/2019: Scuola: osservazioni sul Piano straordinario per adeguamento a normativa antincendio
Documento della Conferenza delle Regioni del 28 novembre.
04/12/2019: Sicurezza dentro e fuori la scuola
Nasce un percorso trasversale alle diverse materie che mette sullo stesso piano gli studenti di tutte le età
03/12/2019: Il nuovo modello OT23 per la riduzione del tasso medio di tariffa
Il modello è consultabile e scaricabile dal portale Inail.it insieme alla guida per la sua corretta compilazione
03/12/2019: L’EU-OSHA guarda al futuro e agli anni positivi che verranno
L’attività dell’Agenzia per prevedere le sfide nuove ed emergenti per la salute e la sicurezza dei lavoratori.
02/12/2019: Le ultime tipologie di frode dei malviventi
È ben noto che la fantasia dei malviventi non ha limite, quando si tratta di architettare degli imbrogli, ed ecco la ragione per cui occorre stare sempre sul chi vive e tenersi aggiornati sulle più recenti tipologie di frode.
41.5 42.5 43.5 44.5 45.5 46.5 47.5 48.5 49.5 50.5 51.5