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Sono trascorsi 7 anni dall'entrata in vigore del DLgs.81/2008.
E' tempo di bilanci e di rilanci anche per la prevenzione dei rischi che, complice la difficile situazione economica, stenta ad affermarsi. Inoltre, soprattutto nell'ultimo periodo, il quadro legislativo generale di riferimento per la tutela della salute e sicurezza negli ambienti di lavoro è andato progressivamente soggetto ad una serie di adeguamenti principalmente volti alla ricerca di semplificazioni e riduzioni di adempimenti ritenuti eminentemente burocratici.
Ormai da tempo la salute e la sicurezza sul lavoro devono essere considerate un elemento di competitività.
La strategia prevenzionale basata sulla mera conformità formale alla legge mostra limiti evidenti e la riduzione significativa di numero e gravità degli infortuni e delle malattie professionali non può che passare per un approccio strutturato dell’individuazione di specifici obiettivi la cui realizzazione porti a risultati misurabili di effettivo miglioramento delle condizioni di igiene e sicurezza sul lavoro.
Questo approccio manageriale alla salute e sicurezza sul lavoro può concretizzarsi attraverso l’adozione di un SGSL. Quella dei Sistemi di Gestione della Salute e Sicurezza sul Lavoro è una storia sviluppatasi negli ultimi 15 anni grazie ad un lavoro continuo che sta offrendo risultati positivi ed indica opportunità di sviluppo che si stanno determinando anche grazie all’evoluzione complessiva degli standard gestionali (ISO 45001, MOG) e degli strumenti applicativi utili alle aziende per migliorare le loro performance e misurare i progressi raggiunti Le aziende devono, ad esempio, conoscere in dettaglio le conseguenze e le opportunità offerte dal Decreto Legislativo n. 231 dell’8 giugno 2001 che ha introdotto in Italia il principio di “responsabilità amministrativa d’impresa”: secondo il Decreto l’azienda è responsabile per i reati commessi nel suo interesse o a suo vantaggio da persone che hanno funzioni di amministrazione o di direzione nonché da persone che ne esercitano, anche di fatto, la gestione e il controllo, dai sottoposti e fornitori. D.Lgs. 231/2001
prevede tuttavia anche un esimente da questa responsabilità per inadempimento in caso di adozione ed efficace attuazione di idonei modelli di organizzazione, gestione e controllo (modelli 231).
Modelli che si traducono nella più efficiente gestione aziendale, con ritorni economici positivi, nella logica dei sistemi di gestione ISO 9001, ISO 14001, OSHAS 18001.
110.5 111.5 112.5 113.5 114.5 115.5 116.5 117.5 118.5 119.5 120.5
04/09/2015: Convegno gratuito “Il Testo Unico oggi”
Si terrà il 25 settembre il seminario gratuitp “Il Testo Unico oggi. Aziende sicure e competitive nell’ottica del D.Lgs. 231/2001”
Convegno
“Il Testo Unico oggi. Aziende sicure e competitive nell’ottica del D.Lgs 231/2001”
venerdì 25 settembre 2015 dalle ore 9.00 alle ore 14.00
presso Centro Congressi Sgr (Sala Sole) – Via Chiabrera, 34 - Rimini
“Il Testo Unico oggi. Aziende sicure e competitive nell’ottica del D.Lgs 231/2001”
venerdì 25 settembre 2015 dalle ore 9.00 alle ore 14.00
presso Centro Congressi Sgr (Sala Sole) – Via Chiabrera, 34 - Rimini
Sono trascorsi 7 anni dall'entrata in vigore del DLgs.81/2008.
E' tempo di bilanci e di rilanci anche per la prevenzione dei rischi che, complice la difficile situazione economica, stenta ad affermarsi. Inoltre, soprattutto nell'ultimo periodo, il quadro legislativo generale di riferimento per la tutela della salute e sicurezza negli ambienti di lavoro è andato progressivamente soggetto ad una serie di adeguamenti principalmente volti alla ricerca di semplificazioni e riduzioni di adempimenti ritenuti eminentemente burocratici.
Ormai da tempo la salute e la sicurezza sul lavoro devono essere considerate un elemento di competitività.
La strategia prevenzionale basata sulla mera conformità formale alla legge mostra limiti evidenti e la riduzione significativa di numero e gravità degli infortuni e delle malattie professionali non può che passare per un approccio strutturato dell’individuazione di specifici obiettivi la cui realizzazione porti a risultati misurabili di effettivo miglioramento delle condizioni di igiene e sicurezza sul lavoro.
Questo approccio manageriale alla salute e sicurezza sul lavoro può concretizzarsi attraverso l’adozione di un SGSL. Quella dei Sistemi di Gestione della Salute e Sicurezza sul Lavoro è una storia sviluppatasi negli ultimi 15 anni grazie ad un lavoro continuo che sta offrendo risultati positivi ed indica opportunità di sviluppo che si stanno determinando anche grazie all’evoluzione complessiva degli standard gestionali (ISO 45001, MOG) e degli strumenti applicativi utili alle aziende per migliorare le loro performance e misurare i progressi raggiunti Le aziende devono, ad esempio, conoscere in dettaglio le conseguenze e le opportunità offerte dal Decreto Legislativo n. 231 dell’8 giugno 2001 che ha introdotto in Italia il principio di “responsabilità amministrativa d’impresa”: secondo il Decreto l’azienda è responsabile per i reati commessi nel suo interesse o a suo vantaggio da persone che hanno funzioni di amministrazione o di direzione nonché da persone che ne esercitano, anche di fatto, la gestione e il controllo, dai sottoposti e fornitori. D.Lgs. 231/2001
prevede tuttavia anche un esimente da questa responsabilità per inadempimento in caso di adozione ed efficace attuazione di idonei modelli di organizzazione, gestione e controllo (modelli 231).
Modelli che si traducono nella più efficiente gestione aziendale, con ritorni economici positivi, nella logica dei sistemi di gestione ISO 9001, ISO 14001, OSHAS 18001.
Non si può, infine, far riferimento alla “responsabilità amministrativa d’impresa” senza ricordare e analizzare il corretto ruolo degli OdV, degli Organismi di Vigilanza che, secondo il D.Lgs. 231/2001, hanno compiti di verifica, applicazione ed aggiornamento dei modelli di organizzazione, gestione e controllo, in coordinamento con l’Ente.
Lo scopo dell’incontro è quello di fare il punto della situazione ed evidenziare lo stato dell’arte e le prospettive future facendo tesoro delle esperienze e del punto di vista di tutti gli attori. Una preziosa occasione di confronto per diffondere la cultura della sicurezza e per conoscere le nuove opportunità economiche a vantaggio delle imprese.
Lo scopo dell’incontro è quello di fare il punto della situazione ed evidenziare lo stato dell’arte e le prospettive future facendo tesoro delle esperienze e del punto di vista di tutti gli attori. Una preziosa occasione di confronto per diffondere la cultura della sicurezza e per conoscere le nuove opportunità economiche a vantaggio delle imprese.
15/01/2015: L’impegno di Giorgio Napolitano per la difesa della salute e della sicurezza dei lavoratori
15/01/2015: Il sostegno di EU-OSHA all’Anno europeo per lo sviluppo 2015
15/01/2015: Legge di Stabilità 2015: le principali novità e le iniziative dell’ANMIL
14/01/2015: Tessile e abbigliamento, nel quinquennio 2009-2013 incidenti in calo di oltre un terzo
14/01/2015: Cos’è il radon: sicurezza ed igiene degli edifici
13/01/2015: Per i sette morti del rogo nella ditta cinese di Prato condanne fino a otto anni e otto mesi
13/01/2015: La salute e la sicurezza del bambino
12/01/2015: Canne fumarie e camini: tecniche costruttive e pericoli
12/01/2015: Scale portatili e sgabelli
09/01/2015: La casa e i suoi pericoli
09/01/2015: Chiude per “l’indifferenza” l’Osservatorio Indipendente di Bologna dei morti sul lavoro
08/01/2015: Danno biologico tra criticità e prospettive: è online il Quaderno di ricerca Inail
07/01/2015: Schema di attestazione del tirocinio propedeutico all’esame di abilitazione per l’iscrizione nell’elenco nominativo degli esperti qualificati
29/12/2014: Consiglio dei Ministri: approvato il nuovo decreto legge “Milleproroghe”
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29/12/2014: Istruzioni operative per la formazione dei lavoratori addetti alla condizione dei trattori agricoli o forestali
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29/12/2014: Virus Ebola: le informazioni per i viaggiatori
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22/12/2014: Un nuovo regolamento europeo per la sicurezza nelle gallerie ferroviarie
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19/12/2014: Prorogato al 15 gennaio 2015 il bando FIPIT per la sicurezza delle piccole e microimprese
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19/12/2014: Conferenza delle Regioni: no al ritorno delle competenze allo Stato in materia di sicurezza e politiche sul lavoro
Conferenza delle Regioni: no all’emendamento costituzionale che riporta le competenze allo Stato in materia di sicurezza e politiche sul lavoro
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