Per utilizzare questa funzionalità di condivisione sui social network è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'

27/01/2016: Da marzo 2017 stop ai sensori CCD

I progettisti di sistemi di videosorveglianza devono prepararsi a fare a meno dei sensori della Sony. Le alternative disponibili.

La Sony ha annunciato poco tempo fa che dal marzo 2017 cesserà la produzione dei sensori CCD, prodotti in uno stabilimento dedicato in Giappone.
Il grosso della produzione si sposterà sui nuovi sensori CMOS, che hanno caratteristiche né migliori, né peggiori ma soprattutto diverse da quelle degli altri sensori.
Vediamo che cosa ci aspetta per il prossimo futuro.
Tanto per cominciare, quest’ultima famiglia di sensori ha fatto dei grandissimi progressi negli ultimi anni e viene utilizzata sempre più spesso in nuove progettazioni.
Non v’è dubbio che l’annuncio della Sony non fà altro che stimolare gli attuali produttori di questi sensori a fare sempre di più e di meglio in modo da mettere a disposizione dei progettisti soluzioni compiutamente soddisfacenti.
Ad esempio, il numero di pixel che possono essere ricavati da una supporto di silicio è nettamente aumentato, grazie anche alla dimensione sempre più ridotta del singolo pixel.
I progettisti di sensori avanzati ritengono che nel giro di poco tempo saranno disponibili sensori da tre a cinque megapixel, mettendo pertanto a disposizione un valido sostituto degli attuali sensori ad alta risoluzione.
Un altro vantaggio dei sensori CMOS è legato a un minore assorbimento di energia e ad una riduzione di costi, che bene si abbina con la richiesta, da parte degli installatori, di prodotti con costi sempre più contenuti, pur mantenendo un elevato livello di qualità della telecamera.
Come ulteriore elemento di tranquillizzazione per i progettisti, la Sony ha già confermato che continuerà a  supportare la richiesta di sensori CCD, sulla base di programmi di acquisto da parte dei maggiori grossisti mondiali, che dovranno presentare le proprie esigenze entro la metà del 2016. Tra il prolungato sostegno ai sensori CCD e la spinta alla innovazione, possiamo ritenere  che il mondo della videosorveglianza non avrà granché da soffrire dalla cessazione della disponibilità di questi sensori, ma potrebbe perfino trarne dei significativi benefici.
 
Adalberto Biasiotti

26/02/2015: Piattaforme di Lavoro Elevabili e Drug-Test


25/02/2015: Assosegnaletica/ANIMA: una nuova squadra per il rilancio del settore


25/02/2015: 3 marzo 2015: al via le domande di finanziamento per il bando ISI


24/02/2015: La sicurezza dei pedoni: un manuale sulla sicurezza stradale


24/02/2015: La sicurezza e la tutela sul lavoro delle donne che operano nel campo dell’assistenza sanitaria


23/02/2015: Sentenza Eternit, depositate le motivazioni: il processo già prescritto prima di iniziare


23/02/2015: Al lavoro in bici: è un’avventura?


23/02/2015: Seminario gratuito sulla formazione efficace il 27


20/02/2015: In cinque anni quasi dimezzati gli infortuni sul lavoro nelle costruzioni


20/02/2015: Casa Sicura 2015: salute e sicurezza di colf e badanti


20/02/2015: Linee di indirizzo per valutare l’attività dei medici competenti


19/02/2015: Attività di vigilanza: conformità di formazione e valutazione del rischio


18/02/2015: INAIL: linee di indirizzo per un SGSL per il settore Gomma Plastica


18/02/2015: Firmato accordo contro mobbing e molestie sessuali


18/02/2015: Indagine europea sui rischi nuovi ed emergenti delle imprese: seconda edizione


17/02/2015: UNI: cosa sta facendo la normazione nazionale per la sicurezza?


17/02/2015: Linee di indirizzo per collaborazione alla valutazione dei rischi


17/02/2015: Revisione della Direttiva DPI: cosa cambia, cosa rimane inalterato


16/02/2015: REACH: entro il 18 febbraio puoi rivolgerti all'ECHA per informazioni sulle domande di autorizzazione


16/02/2015: Cadute dall’alto: una nuova circolare sui dispositivi di ancoraggio


107 108 109 110 111 112 113 114 115 116 117