Per utilizzare questa funzionalità di condivisione sui social network è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'

19/01/2018: Dall'incidente sul lavoro al lavoro di attore

La testimonianza di Franco Trevisi, iscritto all'ANMIL dagli anni sessanta: "Nella vita si riparte sempre"

Ha una voce bellissima. C'era da aspettarselo da un attore. Franco Trevisi ha studiato recitazione al Piccolo Teatro di Milano, quello fondato da Strehler e ha lavorato con i grandi: da Fo a Ronconi, in teatro, da Fellini a Bertolucci a Lizzani, al cinema. Per citare soltanto alcuni nomi fra i tanti che hanno accompagnato la sua carriera, che passa anche attraverso alcune serie televisive, come La piovra, Distretto di Polizia e Don Matteo. Il contatto con l'ANMIL? Lui è un iscritto della prima ora perché, quando era ancora un ragazzo, ha avuto un incidente sul lavoro in una fabbrica di Carpi, nel modenese. Stava costruendo, in serie, il pupazzo di grido negli anni Sessanta, Topo Gigio. Ma il resto della storia preferisco farlo raccontare al protagonista. 

- Prima l’infortunio sul lavoro e poi il lavoro di attore. C’è una relazione fra questi due momenti della sua vita?

Non c'è una relazione diretta. Quando ero ragazzo, d'estate andavo a lavorare in una fabbrica che produceva oggetti di plastica per guadagnarmi la vacanza al mare e ho lasciato la mano sinistra nella pressa, che mi ha rovinato e staccato il dito mignolo. Un incidente che mi ha segnato parecchio e mi ha creato un vero e proprio complesso. Mi sembrava che tutti mi guardassero e si accorgessero che mi mancava un dito. Per fortuna ho avuto una famiglia che mi ha protetto. Ricordo che ho sofferto non solo moralmente, ma anche fisicamente. Ho anche pensato al suicidio e poi, piano piano, mi sono reso conto che la gente non guardava la mia mano. E poiché gli incidenti sul lavoro sono purtroppo all'ordine del giorno, sono contento di condividere la mia esperienza perché credo possa essere un invito a tutti gli infortunati sul lavoro a superare le difficoltà e a non abbattersi troppo. Nella vita si riparte sempre e c'è sempre una soluzione. Ho infatti continuato a studiare e ad amare il cinema e la musica, come prima dell'infortunio e dopo l'esame di maturità ho lasciato Carpi, la mia terra natale e sono andato a Milano per iscrivermi all'università. Il fatto di essere invalido mi ha consentito, grazie alle agevolazioni di legge, di trovare presto un lavoro in banca. Avevo 20 anni e, poiché l'ambiente non mi sembrava particolarmente stimolante, ho chiesto al mio istituto di girare l'Europa, anche perché conoscevo bene le lingue. Ed è stato proprio in quel momento che mi si è aperto un mondo: Francia, Germania, Inghilterra. Andavo sempre a teatro e ho scoperto la mia vera vocazione: quella di fare l'attore. La recitazione, come la musica e il ballo, è uno strumento per mettere la nostra mente e il nostro corpo in comunicazione con il mondo. Consiglierei a molti malati di utilizzare queste tecniche anche a scopo terapeutico. 

 

- Quando è diventato socio dell'ANMIL?

Subito dopo essermi infortunato. Vivevo in Emilia e noi emiliani non stiamo mai con le 

mani in mano. Ho scoperto ben presto che c'era questa Associazione. Me ne hanno parlato a Carpi, dove l'ANMIL era conosciuta già allora. E così mi sono iscritto, quando ero ancora un ragazzo. 

 

- La sua invalidità le ha creato problemi nel lavoro di attore?

No, assolutamente. Posso dire che il dito rovinato, grazie ad una eccellente operazione, non si vedeva. Ricordo che una volta, durante un film del regista francese Chouraqui, ho dovuto subire una finta amputazione ad un dito. Curioso, vero? 

 

- Quanto è importante la propria realizzazione per superare un handicap fisico? 

Oggi posso vedere, con gli occhi del presente, che sono stato fortunato perché, al di là dell'infortunio, sono riuscito a fare quello che volevo nella vita. E non è poco. Chi ha invalidità più grandi di quella che ho riportato io - e deve vivere con quello che gli viene riconosciuto - spesso deve superare, oltre le difficoltà fisiche, anche problemi economici. Ritengo che, ancora oggi, non venga riconosciuto un giusto risarcimento agli invalidi del lavoro. 

 

Qual è la cosa che le piace di più del suo lavoro?

(Prima di rispondere Franco Trevisi canticchia "La prima cosa bella", una vecchia canzone dei "Ricchi e Poveri", ndr)

La prima cosa bella che ho avuto dalla vita...sono le prove. Aggiungo che spero di morire "sano" in palcoscenico o davanti alla macchina da presa. Ma il momento più bello in assoluto è ancora più intimo: quando mi viene dato il copione e lo leggo per la prima volta. È questo il momento in cui prendo il primo contatto con il mio personaggio. Non devo avere nessuno attorno, neppure il mio cane (che sento abbaiare in sottofondo, ndr) e devo restare solo con il mio mondo. È un po' come vedere la luce per la prima volta e incontrare quel personaggio, che sei tu e non sei tu. 

 

- Il momento più bello della sua vita e quello più brutto?

Comincio dal più brutto. Ero a New York per lavoro quando è morto mio padre e non sono riuscito a vederlo, prima che spirasse, perché il mio aereo ha subito un ritardo di sette ore a causa del maltempo. Per quanto riguarda il momento più bello, posso dire - anche rischiando di essere banale - che ogni età della vita ha i suoi momenti migliori e peggiori. Ho avuto una infanzia bellissima: ho vissuto in campagna e, anche se la mia era una famiglia povera, sono cresciuto giocando e cantando, dalla mattina alla sera, con tanti altri bambini. Ricordo che i miei cugini vivevano a Modena e, per rientrare a casa la sera, dovevano chiedere le chiavi ai loro genitori. Io invece sono sempre stato libero. 

 

- Fa attività per l’ANMIL?

Con l'ANMIL ho preso contatto recentemente e mi sono detto disponibile a dare il mio contributo. Farò quello che mi verrà chiesto e che sarà prioritario per l'Associazione. 

 

- Quanto è importante per lei la prevenzione?

Penso che sia la cosa più importante nella vita, in tutti i suoi aspetti, a cominciare dalla comunicazione. Qualunque cosa tu intenda fare, devi essere preparato. Ma non credo che la preparazione sia sempre possibile nella società di oggi, che presenta aspetti che vorrei definire "oscurantisti". Soprattutto quando si parla di sicurezza, prevenire è fondamentale perché "dopo" potrebbe essere troppo tardi. Se ripenso al mio incidente sul lavoro, ricordo che, essendo pagato a cottimo, non ho usato il dispositivo di sicurezza perché mi avrebbe fatto perdere tempo.

 

- C'è una domanda che non le ho fatto e a cui le piacerebbe rispondere? 

Ci sarebbe tanto da dire per un emiliano che vive a Roma. Quando sono arrivato qui per lavoro, nel 1978, mi sembrava di essere in paradiso. Ma oggi non è più così. Ho girato il mondo e ho girato l'Italia e ho trovato un senso civico che a Roma manca. Non credo che sia una questione politica, ma di qualità degli uomini. 

 

- Vuole inviare un messaggio alle vittime del lavoro?

Vorrei invitare ogni lavoratore ad utilizzare tutti gli strumenti di sicurezza a sua disposizione. Sento parlare di incidenti sul lavoro, il più delle volte, in occasione di grandi eventi. Il tema dovrebbe invece entrare nella coscienza quotidiana. E dovremmo essere proprio noi, vittime del lavoro, a parlare per prime di prevenzione, in un mondo che non se ne occupa.  

 

Fonte: ANMIL

 


06/02/2020: Global McKinsey institute: il cambiamento climatico ci costerà caro

Il think thank americano analizza gli impatti socio-economici del surriscaldamento globale. Sovraffollamento, ondate di calore, perdita di ore lavorative, svalutazione del capitale tra i possibili effetti.


05/02/2020: FAQ Coronavirus

Le risposte dell’ISS ai dubbi più frequenti su esposizione, prevenzione e trasmissione


04/02/2020: SICURELLOsi SAFETY: Il labirinto

In caso di emergenza siamo proprio sicuri di riuscire ad abbandonare il luogo dove ci troviamo?


03/02/2020: Infezione da coronavirus 2019

Domande e risposte del Ministero della Salute


31/01/2020: GlobalAbc: settore edilizio responsabile del 39% delle emissioni di CO2

Produzione di materiali, spreco energetico, sistemi di condizionamento dell’aria. Un rapporto Unep fa luce sugli sprechi negli edifici. L’intenso consumo di elettricità rende necessario l’accesso alle rinnovabili: il 2020 sarà un anno cruciale.


30/01/2020: Enisa: uno strumento per la valutazione del rischio di sicurezza

Uno strumento elaborato da un gruppo di lavoro cui ha partecipato anche il Garante


29/01/2020: E' online il canale di SICURELLO.si SAFETY

Dopo il conto alla rovescia partito il primo gennaio 2020 è online il canale di SICURELLO.si SAFETY.


28/01/2020: La cybersecurity al centro della giornata europea della protezione dati

"Spazio cibernetico bene comune: protezione dei dati, sicurezza nazionale". Il convegno organizzato dal Garante per la privacy in programma il 30 gennaio


27/01/2020: Promozione e applicazione dei modelli di organizzazione e gestione nelle Pmi

Roma, 30 gennaio 2020. Un evento nazionale organizzato dall’Inail e da Sistema Impresa in cui sono illustrati i principali aspetti dell’utilizzo di questi strumenti semplificativi


24/01/2020: Gli assistiti Inail si raccontano: in un filmato due anni di “Belle Storie”

Prosegue con nuovi video-racconti la campagna di narrazione avviata nel 2018 e dedicata alle esperienze di reinserimento degli infortunati sul lavoro. In una clip, online sul portale istituzionale, le testimonianze raccolte nelle precedenti edizioni


23/01/2020: Nazioni unite: al via la “Decade of action” per l’attuazione dell’Agenda 2030

Revisione degli impegni nazionali, strategie comunicative efficienti, quadri di finanziamento efficaci. Questi alcuni degli strumenti per accelerare il raggiungimento degli SDGs.


22/01/2020: Un approfondimento sui metodi progettuali antincendio

Codice di prevenzione incendi: la metodologia per l’ingegneria della sicurezza antincendio, gli scenari per la progettazione prestazionale e la salvaguardia della vita.


21/01/2020: Global risks report 2020: i primi cinque rischi mondiali sono tutti ambientali

Clima, cyber sicurezza, fratture geopolitiche e disuguaglianze, i temi del nuovo rapporto Wef. Fondamentale la cooperazione tra leader mondiali, imprese e responsabili politici. Per i giovani, la condizione del Pianeta è allarmante.


20/01/2020: Prevenire e contrastare molestie e violenza sul lavoro

L'INAIL traccia il quadro completo della normativa nazionale e internazionale e delle misure attuabili per combattere discriminazioni e abusi


17/01/2020: L’EU-OSHA è un successo

Guarda il messaggio video rivolto all’EU-OSHA da Nicolas Schmit, commissario europeo per l’Occupazione e i diritti sociali


16/01/2020: Una maglietta “intelligente” in grado di rendere il lavoratore più sicuro

Se l’abito del lavoratore diventa un dispositivo di protezione individuale contro il rischio infortuni


15/01/2020: 80 app spia per ogni smartphone. Serve uno scudo digitale

Antonello Soro, Garante dei dati personali: "Il diritto alla privacy sia riconosciuto come universale, altrimenti sul piano economico e tecnologico saremo terra di conquista"


14/01/2020: Amianto, online il nuovo opuscolo sul Fondo Inail per le vittime

stituito nel 2008 per garantire una prestazione aggiuntiva ai lavoratori che percepiscono una rendita per patologie asbesto-correlate e ai loro eredi, dal 2015 prevede anche una misura assistenziale una tantum per i malati di mesotelioma non professionale causato da esposizione familiare o ambientale


13/01/2020: Prosegue online la Consultazione Pubblica su salute e sicurezza nei luoghi di lavoro

Fino a venerdì 31 gennaio sarà online, sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, la Consultazione Pubblica sulla salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro.


10/01/2020: Assicurazione obbligatoria contro gli infortuni domestici

Un vademecum completo sull’assicurazione, dall’iscrizione alle prestazioni economiche, le modalità per richiederle e cosa fare in caso di infortunio. In evidenza l’attivazione dei nuovi servizi telematici obbligatori dai 1° gennaio 2020.


40.5 41.5 42.5 43.5 44.5 45.5 46.5 47.5 48.5 49.5 50.5