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05/04/2019: Dieci anni dopo ancora l’Aquila

Le indicazioni previste nel D. Lgs. 81/2008 sono utili e necessarie anche in molti casi di interventi negli eventi sismici e calamità naturali.

La tragedia del terremoto che ha colpito l’Aquila, con molti paesi dell’Abruzzo centrale, suscitano ancora interesse, preoccupazioni e sono continuo e costante dibattito.  E’ difficile ricordare quei giorni, soprattutto per chi li ha vissuti sul posto, ma la “questione” dell’Aquila è anche nostra, direi dell’intero paese.

 

La prima considerazione riguarda il sisma. Evento non previsto né prevedibile. Però è chiaro che qualcosa non abbia funzionato: ma non è la prima volta.

 

La politica del territorio e della sua salvaguardia interessa solo a parole (o a leggi inapplicate) ma, nei fatti, nulla è cambiato negli ultimi cento anni. I corsi dei fiumi vengono deviati, si disboscano le colline, si avvelenano le falde acquifere, si costruisce sugli argini e nelle anse dei fiumi e, poi, prima o poi la natura si ribella. Quello dell’Aquila, dieci anni fa (ricordando anche il terremoto di Amatrice (2016) e di Ischia (2017) si collega idealmente e tristemente alle catastrofi ambientali del Polesine (1951), Vajont (1963), l’alluvione di Firenze (1966), Val di Stava (1985), Valtellina (1987), Genova (1970), Friuli (1976), Piemonte (1994).

 

Nel 1989 il Dipartimento della Protezione Civile ha commissionato un censimento delle aree sismiche storicamente colpite da frane, inondazioni e terremoti con lo scopo di tenerle sotto controllo. E’ servito ben a poco. L’Italia rimane “uno sfasciume pendulo” come la descriveva Giustino Fortunato nel 1904.

 

In una delle zone più sismiche del mondo, il Giappone, contro il pericolo ricorrente dei terremoti le case sono costruite con sistemi antisismici e non si costruiscono casermoni e grattacieli. I terremoti si ripetono ma non vi sono danni per le persone e le case. In Italia non mancano le leggi antisismiche, sempre da rivedere, aggiornare ed applicare. Si parla tanto ma non si conclude niente.

 

Lo sfascio italiano, dieci anni fa, colpiva l’Aquila. Quale lezione.

 

Con una seconda considerazione che riguarda il territorio vi è una domanda la cui risposta non può essere solo e unicamente a livello giudiziario. Gli uomini, all’Aquila, hanno sbagliato consapevolmente sbagliato: come hanno (o meglio non hanno) progettato gli ingegneri ed i geometri, come sono stati realizzati (o non realizzati) i lavori da parte delle imprese costruttrici, come sono stati fatti (o non sono stati fatti) i controlli.  Le condanne emesse dai tribunali non risolvono il problema della prevenzione e di progettare e costruire applicando le leggi e le norme antisismiche.

 

Però all’Aquila, con la terza considerazione, voglio ricordare come è emerso il lato positivo dell’uomo. Fin dal primo giorno del tragico evento sono stati migliaia gli uomini e le donne dei Vigili del Fuoco, delle forze dell’ordine, Polizia e Carabinieri, i soldati e l’enorme esercito della Protezione Civile che da tutta Italia con le loro colonne mobili hanno portato aiuto, conforto e solidarietà alle popolazioni colpite dal terremoto.

 

Partendo da questa considerazione abbiamo assistito nei mesi e negli anni successivi a questa tragedia un grande impegno di educazione e di formazione sui rischi derivanti da terremoti e alluvioni. Nella scuola, prima di tutto, si è manifestata una grande azione, anche spontanea, di coinvolgimento di ragazzi, studenti ed insegnanti per l’apprendimento delle tecniche per evitare i rischi.

 

Una protezione civile che ha tratta dall’evento nuova consapevolezza per riprendere con forza una campagna di sensibilizzazione e di formazione continua sulle tematiche della sicurezza delle persone.

 

Per coloro che si occupano anche si salute e sicurezza sul lavoro è facile trovare non solo i punti comuni ma considerare il problema nel suo complesso e nella sua unitarietà. Le indicazioni previste nel D. Lgs. 81/2008 sono utili e necessarie anche in molti casi di interventi negli eventi sismici e calamità naturali.

 

Sicuramente vi sono, ancora, molti aspetti di natura tecnica e progettuale su cui intervenire con decisione e chiarezza. Ritardi nella ricostruzione con responsabilità politiche e procedure normative inefficaci e burocraticamente incomprensibili. In molti volontari che hanno vissuto direttamente quella esperienza vi è sempre un rivolo di amarezza per vedere che le cose non sono ancora finite, con un sistema post terremoto ancora fragile e barcollante. Però quella esperienza è stata passata di mano in mano ed è ormai entrata a far parte del patrimonio di tutti.

 

Un progetto che non finisce e che deve essere alimentato ogni giorno col ricordo di un impegno e la speranza per far crescere una formazione ed una partecipazione consapevole di lavorare per la sicurezza.

 

Rocco Vitale

 


05/07/2013: Protesta della SIMLII per il ritardo nella emanazione del decreto sull'Allegato 3B

Comunicato di protesta della SIMLII sul ritardo nella emanazione dell'annuciato decreto ministeriale di proroga dei termini di invio e sperimentazione dell'Allegato 3B


03/07/2013: Modificate le sanzioni al Decreto 81


03/07/2013: Denuncia di infortunio e di malattia professionale in via telematica


24/06/2013: Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto legge 21 giugno 2013, n. 69, il “decreto del fare”

Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 21 giugno 2013 il decreto legge 21 giugno 2013, n. 69 – cosiddetto “decreto del fare” o “decreto fare” - che era stato approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 15 giugno.


21/06/2013: Il Consiglio dei Ministri ha approvato un disegno di legge che contiene ulteriori semplificazioni per le imprese in materia di salute e sicurezza sul lavoro

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03/06/2013: Appello processo Eternit, il magnate Schmidheiny condannato a 18 anni

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31/05/2013: Illegittimo l’articolo della legge 96/2010 che impedisce l’applicazione dei requisiti acustici passivi degli edifici e dei loro componenti

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27/05/2013: Sentenza Thyssen: depositate le motivazioni

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Gianmarco e Massimo Moratti, presidente e amministratore delegato della Saras, la raffineria di Sarroch (Cagliari) di loro proprietà, sono indagati nell’inchiesta per omicidio colposo per la morte di un operaio deceduto nell'aprile 2011.


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26/04/2013: 28 aprile 2013 - Giornata mondiale dell'OIL per la salute e la sicurezza sul lavoro 2013

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24/04/2013: 26 aprile 2013: Worker Memorial Day

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15/04/2013: Modifica alle disposizioni di prevenzione incendi delle strutture ricettive turistico-alberghiere


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La Regione Puglia ha approvata la Legge Regionale 1/2/2013 n. 2 con la quale è stato stabilito che il registro degli infortuni non è soggetto a vidimazione da parte dell’organo di vigilanza territorialmente competente e che i datori di lavoro possono sostituire il registro cartaceo con registrazioni effettuate su supporto informatico.


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Decreto del Ministro dell’Interno 20 dicembre 2012, recante “Regola tecnica di prevenzione incendi per gli impianti di protezione attiva contro l'incendio installati nelle attività soggette ai controlli di prevenzione incendi".


26/03/2013: Disposta la revisione delle patenti di abilitazione per l'impiego dei gas tossici

E' disposta la revisione delle patenti di abilitazione per l'impiego dei gas tossici rilasciate o revisionate nel periodo 1° gennaio - 31 dicembre 2008.


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