10/09/2021: Dopo l’infortunio un nuovo lavoro e l’amore per lo sport
Online la video-storia di Michele
POTENZA - Un nuovo lavoro, la passione per la pallanuoto e la voglia di realizzare i propri sogni. Questa è oggi la vita di Michele Caputo, dopo un infortunio sul lavoro e grazie a una forte motivazione e alle persone che hanno creduto in lui. Nell’ambito della campagna dedicata al reinserimento delle persone con disabilità da lavoro, partita a maggio su radio e tv e ancora in corso sui social e sul portale istituzionali, raccontiamo l’esperienza di questo 40enne di Melfi, in Basilicata, in un video-racconto. Già pubblicato alcuni mesi fa tra le “belle storie” di rinascita dedicate ai nostri assistiti e oggi rieditato in una nuova veste grafica, il filmato ci accompagna, con la voce del protagonista e di alcune persone che lo hanno seguito e sostenuto nel suo percorso di rinascita, nella nuova vita di Michele.
L’incidente e il percorso di riabilitazione. Tornato nel proprio paese d’origine a 35 anni, dopo alcune esperienze in altre città, Caputo trova lavoro in un’azienda che produce motori per navi. Nel 2015 subisce un infortunio: mentre svuota dei cartoni da imballaggio viene schiacciato da un cestello di metallo, riportando un grave trauma cranico. Tredici giorni in coma, poi un delicato intervento chirurgico e inizia per lui un difficile percorso di riabilitazione.
Rimettersi in gioco con la pallanuoto. "Quando ero ancora in clinica riabilitativa - racconta Michele - ho conosciuto l'assistente sociale dell'Inail, che mi ha sempre supportato". L'equipe multidisciplinare Inail della sede di Potenza, realizza il progetto di reinserimento sociale attraverso lo sport "Nessuno escluso", dedicato a 14 infortunati sul lavoro, tra i quali anche Michele, in collaborazione con il Comitato Italiano Paralimpico. Dall'iniziativa nasce una squadra di pallanuoto paralimpica e per Caputo inizia una nuova avventura. "Con Michele ha funzionato veramente tutto, è stato un progetto ben riuscito - racconta Filomena Zaccagnino, assistente sociale Inail – perché tutto quello che c'è dietro a un progetto di reinserimento ha dato i frutti sperati”.
Una nuova opportunità è possibile. "Ringrazio il Comitato Italiano Paralimpico e Inail per i progetti e i finanziamenti che ci permettono di fare inclusione" - dice Mario Giugliano, referente nazionale pallanuoto Finp. La squadra viene sponsorizzata da un'azienda del territorio che rimane così colpita dalle storie degli atleti, da decidere di assumere uno di loro. A febbraio 2020, poco prima dell’inizio della pandemia, Michele partecipa ai colloqui. "Mi sono sembrate subito delle persone veramente disponibili. A settembre mi arriva la telefonata del signor Umberto Passarelli Pula, presidente dell’azienda: "Michele ti ricordi di me? Dobbiamo vederci". Sono andato in azienda e mi hanno dato la bella notizia". "L'idea iniziale – sottolinea il presidente dell’azienda - era quella di dare un ruolo e un'occupazione a un giovane, inserendo nel nostro organico uno di questi ragazzi. Michele ha molta voglia di fare e questa è un'opportunità di rinascita per tutti: consentire a un ragazzo di guardare oltre è come accendere una lampadina in una stanza buia".
L’impegno dell’Istituto. Questa storia testimonia che l’impegno di un ente pubblico come Inail può innescare processi di coinvolgimento sociale che portano migliorare la vita delle persone. In questo caso particolare poi, Michele ha anche trovato una nuova occupazione senza che nemmeno fossero attivati gli specifici finanziamenti previsti da Inail per il reinserimento professionale delle persone con disabilità da lavoro. Oggi Michele ha ritrovato il suo ruolo nella società e può dare forza anche agli altri. "Fate uscire il coraggio che avete dentro di voi - spiega - non perdete mai la speranza perché ci sarà sempre qualcuno che crederà in voi, come hanno fatto con me, e potrete raggiungere i vostri obiettivi".
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Fonte: INAIL
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