23/11/2020: Emergenza Covid-19, in ottobre denunciate all’Inail 12mila infezioni di origine professionale
Il nuovo report elaborato dalla Consulenza statistico attuariale dell’Istituto, conferma la recrudescenza della "seconda ondata" dei contagi sul lavoro, dopo il rallentamento post lockdown
Nella sanità e assistenza sociale il 69,8% delle denunce e il 21,6% dei decessi. Rispetto alle attività produttive coinvolte dalla pandemia, il settore della sanità e assistenza sociale – che comprende ospedali, case di cura e di riposo, istituti, cliniche e policlinici universitari, residenze per anziani e disabili – con il 69,8% delle denunce e il 21,6% dei casi mortali codificati precede l’amministrazione pubblica (attività degli organismi preposti alla sanità – Asl – e amministratori regionali, provinciali e comunali), in cui ricadono l’8,7% delle infezioni denunciate e il 10,2% dei decessi. Gli altri settori più colpiti sono i servizi di supporto alle imprese (vigilanza, pulizia e call center), il manifatturiero (tra cui gli addetti alla lavorazione di prodotti chimici e farmaceutici, stampa, industria alimentare), le attività dei servizi di alloggio e ristorazione e il commercio all’ingrosso.
L’incidenza dei settori di attività nelle varie fasi dell’epidemia. Ripartendo l’intero periodo di osservazione in tre intervalli – fase di “lockdown” (fino a maggio compreso), fase “post lockdown” (da giugno ad agosto) e fase di “seconda ondata” di contagi (settembre-ottobre) – si possono riscontrare significative differenze in termini di incidenza del fenomeno. Per l’insieme dei settori della sanità, assistenza sociale e amministrazione pubblica, in particolare, si osserva una riduzione dell’incidenza delle denunce nella seconda fase e una risalita nella terza. Si è passati, infatti, dall’80,5% dei casi codificati nel primo periodo fino a maggio compreso, al 49,8% del trimestre giugno-agosto, per poi risalire al 74,5% nel bimestre settembre-ottobre. Viceversa in altri settori, con la graduale ripresa delle attività, l’incidenza dei casi di contagio è aumentata nelle prime due fasi e si è ridotta nella terza. È il caso, per esempio, dei servizi di alloggio e ristorazione, passati dal 2,5% del primo periodo, al 6,2% del trimestre successivo e all’1,9% nel bimestre settembre-ottobre, o dei trasporti, passati rispettivamente dall’1,2%, al 5,6% e al 2,2%. Il decremento in termini di incidenza osservato nell’ultimo bimestre in questi settori non deve però trarre in inganno: in ottobre, infatti, il fenomeno è ripreso vigorosamente per numerosità delle denunce in tutti i settori. A diminuire, tuttavia, è la quota di questi casi sul totale, a fronte del più consistente aumento che caratterizza nuovamente la sanità, sia in valore assoluto che relativo. Il commercio si distingue dagli altri settori per una continua crescita nelle tre fasi considerate, dall’1,4% della prima al 3,0% della seconda fino al 3,5% della terza.
Nell’ultimo bimestre oltre quattro casi su 10 tra i tecnici della salute. L’analisi dei contagi sul lavoro per professione dell’infortunato conferma che la categoria più colpita è quella dei tecnici della salute, con il 39,3% delle infezioni denunciate, circa l’83% delle quali relative a infermieri, e il 10,0% dei casi mortali, seguita dagli operatori socio-sanitari (20,0%), dai medici (10,1%), dagli operatori socio-assistenziali (8,4%) e dal personale non qualificato nei servizi sanitari, come ausiliari, portantini e barellieri (4,6%). Le altre categorie professionali più coinvolte sono quelle degli impiegati amministrativi (3,4%), degli addetti ai servizi di pulizia (2,0%), dei dirigenti sanitari (1,1%) e dei conduttori di veicoli (1,0%). L’incidenza dei casi di contagio per le professioni sanitarie si è progressivamente ridotta nelle prime due fasi ed è risalita nella terza. I tecnici della salute, prevalentemente infermieri, sono infatti passati dal 39,6% del primo periodo, fino a maggio compreso, al 23,3% del trimestre giugno-agosto, per poi risalire al 41,1% nell’ultimo bimestre. I medici, scesi dal 10,2% nella fase di “lockdown” al 4,0% in quella “post lockdown”, nella seconda ondata dei contagi fanno registrare un’incidenza dell’11,0%. Altre professioni hanno visto invece aumentare la loro incidenza sul totale dei casi di contagio nelle prime due fasi e registrato una riduzione nella terza, come gli esercenti e addetti nelle attività di ristorazione (passati dallo 0,6% del primo periodo al 3,6% di giugno-agosto e all’1,0% tra settembre e ottobre), gli addetti ai servizi di sicurezza, vigilanza e custodia (passati dallo 0,6% all’1,2% e poi allo 0,9%) o gli artigiani e operai specializzati delle lavorazioni alimentari (dallo 0,2% al 6,0% e allo 0,3%).
L’età media dei contagiati è di 47 anni, il 69,7% sono donne. Quasi sette contagiati su 10 (69,7%) sono donne, con un’età media dall’inizio dell’epidemia di 47 anni per entrambi i sessi. Il 43,1% del totale delle denunce riguarda la classe 50-64 anni, seguita dalle fasce 35-49 anni (36,4%), 18-34 anni (18,4%) e over 64 anni (2,1%). I casi mortali, invece, sono concentrati soprattutto tra gli uomini (83,7%) e nelle fasce 50-64 anni (70,8%) e over 64 anni (19,0%), con un’età media dei deceduti di 59 anni. I tecnici della salute hanno un’età media al contagio di 44 anni, inferiore rispetto a quella degli impiegati addetti alla segreteria e agli affari generali (51 anni), del personale non qualificato nei servizi sanitari e di istruzione (50 anni), dei medici e dei conduttori di veicoli (49 anni).
Milano, Napoli e Roma le province più colpite nell’ultimo mese sotto osservazione. L’analisi territoriale evidenzia che più della metà delle denunce presentate all’Istituto (53,1%) ricade nel Nord-Ovest, seguito da Nord-Est (22,3%), Centro (13,2%), Sud (8,3%) e Isole (3,1%). Concentrando l’attenzione sui decessi, la percentuale del Nord-Ovest sale al 55,6%, mentre il Sud, con il 16,6% dei casi mortali denunciati, precede il Nord-Est (13,3%), il Centro (12,7%) e le Isole (1,8%). Con un terzo dei contagi denunciati (33,1%) e il 41,3% dei decessi la Lombardia si conferma la regione più colpita. Le province con il maggior numero di contagi sono Milano (11,3%), Torino (7,7%), Brescia (4,4%), Bergamo (3,8%), Roma (3,5%) e Genova (3,0%). Quella di Milano è anche la provincia che registra il maggior numero di infezioni di origine professionale denunciate nel mese di ottobre, seguita da Napoli e Roma. Le province in cui sono avvenuti più decessi, invece, sono quelle di Bergamo (11,4%), Milano (8,1%), Brescia (7,5%), Napoli (6,3%), Cremona (5,4%) e Roma (4,2%).
- Scheda nazionale - I dati sulle denunce da Covid-19 (monitoraggio al 31 ottobre 2020)
- Abruzzo
- Basilicata
- Calabria
- Campania
- Emilia Romagna
- Friuli Venezia Giulia
- Lazio
- Liguria
- Lombardia
- Marche
- Molise
- Piemonte
- Provincia autonoma di Bolzano
- Provincia autonoma di Trento
- Puglia
- Sardegna
- Sicilia
- Toscana
- Umbria
- Valle d’Aosta
- Veneto
Fonte: INAIL
10/05/2018: Premio cinematografico «Ambienti di lavoro sani e sicuri 2018»
Il miglior documentario o film d’animazione che concentra l’attenzione su temi correlati all’attività lavorativa riceverà in premio 5000 euro.
09/05/2018: Progetto per migliorare la formazione dei lavoratori addetti alle operazioni di asfaltatura
Si è tenuta presso la Sede INAIL di Belluno un conferenza stampa per la presentazione del progetto.
08/05/2018: RSPP e Coodinatori: casi di condanne penali
Un convegno gratuito a Reggio Emilia il 28 maggio.
04/05/2018: ECHA: nuovo sito Le sostanze chimiche nella nostra vita
Il sito contiene la normativa di riferimento e numerose notizie su salute, ambiente, lavoro, nanomateriali, primo soccorso per l’esposizione a sostanze chimiche.
03/05/2018: Digitalizzazione e SSL: è ora disponibile la sintesi del workshop
Un workshop relativo ai rischi nuovi ed emergenti associati alle TIC con i punti focali dell’EU-OSHA
02/05/2018: Bando Isi: al via la procedura per l’assegnazione dei 249 milioni di euro
Le domande possono essere inserite sul portale dell’Istituto fino alle ore 18 del 31 maggio
27/04/2018: La Giornata mondiale per la sicurezza e la salute sul lavoro 2018 è incentrata sulla SSL per i giovani
Promossa una campagna globale intesa a migliorare la sicurezza e la salute sul lavoro dei giovani lavoratori e porre fine al lavoro minorile.
26/04/2018: 28 aprile: giornata mondiale della Sicurezza sul lavoro
Le iniziative di ANMIL.
24/04/2018: Sicurezza sul lavoro: basta alle vittime degli incidenti mortali
Impegno comune di Istituzioni e parti sociali per dire basta alle vittime degli incidenti mortali
24/04/2018: Lancio della campagna Osha: sostanze pericolose
L'EU-OSHA lancia oggi a Bruxelles la nuova campagna 2018-19 “Healthy Workplace Manage Dangerous Substances”.
23/04/2018: Morti per amianto alla Olivetti di Ivrea
La Corte d'Appello ribalta la decisione di primo grado ed assolve tutti gli imputati
20/04/2018: Quadro legislativo sulle sostanze pericolose negli ambienti di lavoro
Una Scheda informativa dell'Eu-Osha.
19/04/2018: Stress legato all’attività lavorativa
Il factsheet 22 dell'Eu-Osha
19/04/2018: Il mobbing sul posto di lavoro
Il factsheet 23 dell'Eu-osha.
18/04/2018: La violenza sul lavoro
Il factsheet n. 24 dell'Eu-Osha.
18/04/2018: Prevenzione della violenza sul personale nel settore dell’istruzione
Il factsheet n. 47 dell'Eu-Osha, ancora attualissimo.
17/04/2018: Terre e rocce da scavo: produzione e riutilizzo
La gestione delle terre e rocce da scavo rivista alla luce del DPR 120/17 e l'aggiornamento delle FAQ
16/04/2018: Security Essen:dal 25 al 29 settembre 2018
La più importante manifestazione congressuale e fieristica d’Europa, afferente alla sicurezza, ci aspetta ad Essen.
13/04/2018: Salute e sicurezza negli ambienti di lavoro in presenza di sostanze pericolose
L’EU-OSHA invita le organizzazioni a intraprendere un partenariato nell’ambito della campagna che sarà lanciata il 24 aprile
12/04/2018: Modello Unico di Dichiarazione Ambientale 2018
Il modello e le istruzioni per la presentazione delle Comunicazioni entro il 30 aprile 2018
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