Per utilizzare questa funzionalità di condivisione sui social network è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'

23/11/2020: Emergenza Covid-19, in ottobre denunciate all’Inail 12mila infezioni di origine professionale

Il nuovo report elaborato dalla Consulenza statistico attuariale dell’Istituto, conferma la recrudescenza della "seconda ondata" dei contagi sul lavoro, dopo il rallentamento post lockdown

ROMA - I contagi sul lavoro da Covid-19 denunciati all’Inail alla data dello scorso 31 ottobre sono 66.781, pari al 15,8% del complesso delle denunce pervenute dall’inizio dell’anno e al 9,8% dei contagiati nazionali comunicati dall’Istituto superiore di sanità (Iss) alla stessa data. I casi mortali sono 332, 13 in più rispetto al monitoraggio precedente al 30 settembre (quattro avvenuti a ottobre, i restanti riferiti a mesi precedenti per effetto del consolidamento dei dati) e pari a circa un terzo del totale dei decessi denunciati all’Inail dall’inizio dell’anno, con un’incidenza dello 0,9% rispetto ai casi mortali da Covid-19 comunicati dall’Iss. Come sottolineato dal decimo report nazionale elaborato dalla Consulenza statistico attuariale dell’Istituto, pubblicato oggi insieme alla versione aggiornata delle schede di approfondimento regionali, l’analisi delle denunce per mese di accadimento rileva che al picco dei contagi dei mesi di marzo e aprile (dove si concentra quasi il 70% dei casi) è seguito un ridimensionamento a maggio e soprattutto nei mesi estivi di giugno-agosto (al di sotto dei mille casi mensili, anche in considerazione delle ferie per molte categorie di lavoratori). A settembre si è però cominciata a registrare una recrudescenza delle denunce, che hanno sfiorato i 1.700 casi, per arrivare al mese di ottobre nel quale la “seconda ondata” dei contagi ha avuto un impatto significativo anche in ambito lavorativo, portando a quota 12mila le nuove denunce di infezione da Covid-19 di origine professionale, cifra peraltro destinata ad aumentare nella prossima rilevazione, per effetto del consolidamento particolarmente influente sull’ultimo mese della serie.

Nella sanità e assistenza sociale il 69,8% delle denunce e il 21,6% dei decessi. Rispetto alle attività produttive coinvolte dalla pandemia, il settore della sanità e assistenza sociale – che comprende ospedali, case di cura e di riposo, istituti, cliniche e policlinici universitari, residenze per anziani e disabili – con il 69,8% delle denunce e il 21,6% dei casi mortali codificati precede l’amministrazione pubblica (attività degli organismi preposti alla sanità – Asl – e amministratori regionali, provinciali e comunali), in cui ricadono l’8,7% delle infezioni denunciate e il 10,2% dei decessi. Gli altri settori più colpiti sono i servizi di supporto alle imprese (vigilanza, pulizia e call center), il manifatturiero (tra cui gli addetti alla lavorazione di prodotti chimici e farmaceutici, stampa, industria alimentare), le attività dei servizi di alloggio e ristorazione e il commercio all’ingrosso.

L’incidenza dei settori di attività nelle varie fasi dell’epidemia. Ripartendo l’intero periodo di osservazione in tre intervalli – fase di “lockdown” (fino a maggio compreso), fase “post lockdown” (da giugno ad agosto) e  fase di “seconda ondata” di contagi (settembre-ottobre) – si possono riscontrare significative differenze in termini di incidenza del fenomeno. Per l’insieme dei settori della sanità, assistenza sociale e amministrazione pubblica, in particolare, si osserva una riduzione dell’incidenza delle denunce nella seconda fase e una risalita nella terza. Si è passati, infatti, dall’80,5% dei casi codificati nel primo periodo fino a maggio compreso, al 49,8% del trimestre giugno-agosto, per poi risalire al 74,5% nel bimestre settembre-ottobre. Viceversa in altri settori, con la graduale ripresa delle attività, l’incidenza dei casi di contagio è aumentata nelle prime due fasi e si è ridotta nella terza. È il caso, per esempio, dei servizi di alloggio e ristorazione, passati dal 2,5% del primo periodo, al 6,2% del trimestre successivo e all’1,9% nel bimestre settembre-ottobre, o dei trasporti, passati rispettivamente dall’1,2%, al 5,6% e al 2,2%. Il decremento in termini di incidenza osservato nell’ultimo bimestre in questi settori non deve però trarre in inganno: in ottobre, infatti, il fenomeno è ripreso vigorosamente per numerosità delle denunce in tutti i settori. A diminuire, tuttavia, è la quota di questi casi sul totale, a fronte del più consistente aumento che caratterizza nuovamente la sanità, sia in valore assoluto che relativo. Il commercio si distingue dagli altri settori per una continua crescita nelle tre fasi considerate, dall’1,4% della prima al 3,0% della seconda fino al 3,5% della terza.

Nell’ultimo bimestre oltre quattro casi su 10 tra i tecnici della salute. L’analisi dei contagi sul lavoro per professione dell’infortunato conferma che la categoria più colpita è quella dei tecnici della salute, con il 39,3% delle infezioni denunciate, circa l’83% delle quali relative a infermieri, e il 10,0% dei casi mortali, seguita dagli operatori socio-sanitari (20,0%), dai medici (10,1%), dagli operatori socio-assistenziali (8,4%) e dal personale non qualificato nei servizi sanitari, come ausiliari, portantini e barellieri (4,6%). Le altre categorie professionali più coinvolte sono quelle degli impiegati amministrativi (3,4%), degli addetti ai servizi di pulizia (2,0%), dei dirigenti sanitari (1,1%) e dei conduttori di veicoli (1,0%). L’incidenza dei casi di contagio per le professioni sanitarie si è progressivamente ridotta nelle prime due fasi ed è risalita nella terza. I tecnici della salute, prevalentemente infermieri, sono infatti passati dal 39,6% del primo periodo, fino a maggio compreso, al 23,3% del trimestre giugno-agosto, per poi risalire al 41,1% nell’ultimo bimestre. I medici, scesi dal 10,2% nella fase di “lockdown” al 4,0% in quella “post lockdown”, nella seconda ondata dei contagi fanno registrare un’incidenza dell’11,0%. Altre professioni hanno visto invece aumentare la loro incidenza sul totale dei casi di contagio nelle prime due fasi e registrato una riduzione nella terza, come gli esercenti e addetti nelle attività di ristorazione (passati dallo 0,6% del primo periodo al 3,6% di giugno-agosto e all’1,0% tra settembre e ottobre), gli addetti ai servizi di sicurezza, vigilanza e custodia (passati dallo 0,6% all’1,2% e poi allo 0,9%) o gli artigiani e operai specializzati delle lavorazioni alimentari (dallo 0,2% al 6,0% e allo 0,3%).

L’età media dei contagiati è di 47 anni, il 69,7% sono donne. Quasi sette contagiati su 10 (69,7%) sono donne, con un’età media dall’inizio dell’epidemia di 47 anni per entrambi i sessi. Il 43,1% del totale delle denunce riguarda la classe 50-64 anni, seguita dalle fasce 35-49 anni (36,4%), 18-34 anni (18,4%) e over 64 anni (2,1%). I casi mortali, invece, sono concentrati soprattutto tra gli uomini (83,7%) e nelle fasce 50-64 anni (70,8%) e over 64 anni (19,0%), con un’età media dei deceduti di 59 anni. I tecnici della salute hanno un’età media al contagio di 44 anni, inferiore rispetto a quella degli impiegati addetti alla segreteria e agli affari generali (51 anni), del personale non qualificato nei servizi sanitari e di istruzione (50 anni), dei medici e dei conduttori di veicoli (49 anni).

Milano, Napoli e Roma le province più colpite nell’ultimo mese sotto osservazione. L’analisi territoriale evidenzia che più della metà delle denunce presentate all’Istituto (53,1%) ricade nel Nord-Ovest, seguito da Nord-Est (22,3%), Centro (13,2%), Sud (8,3%) e Isole (3,1%). Concentrando l’attenzione sui decessi, la percentuale del Nord-Ovest sale al 55,6%, mentre il Sud, con il 16,6% dei casi mortali denunciati, precede il Nord-Est (13,3%), il Centro (12,7%) e le Isole (1,8%). Con un terzo dei contagi denunciati (33,1%) e il 41,3% dei decessi la Lombardia si conferma la regione più colpita. Le province con il maggior numero di contagi sono Milano (11,3%), Torino (7,7%), Brescia (4,4%), Bergamo (3,8%), Roma (3,5%) e Genova (3,0%). Quella di Milano è anche la provincia che registra il maggior numero di infezioni di origine professionale denunciate nel mese di ottobre, seguita da Napoli e Roma. Le province in cui sono avvenuti più decessi, invece, sono quelle di Bergamo (11,4%), Milano (8,1%), Brescia (7,5%), Napoli (6,3%), Cremona (5,4%) e Roma (4,2%).
 

09/05/2023: Giornata dell'Europa

L'Anno europeo delle competenze viene lanciato in occasione della Giornata dell'Europa, il 9 maggio 2023: condividi l’impegno dell’EU-OSHA a favore di luoghi di lavoro più sani e sicuri.


09/05/2023: Sicurezza e salute sul lavoro nell’era digitale

Il nuovo sito web della campagna è ora attivo


08/05/2023: FORUM SICUREZZA TORINO 2023

Tornano gli appuntamenti che mettono al centro la sicurezza sui cantieri e nei luoghi di lavoro promossi dall’Ordine degli Architetti di Torino e organizzati dalla Fondazione per l’architettura / Torino


03/05/2023: Seminario “L’uso della tecnologia per il miglioramento delle condizioni di lavoro”

Gorizia, 12 maggio 2023. La finalità formativa dell’evento che si svolge presso il Polo didattico dell’Università di Trieste, è riconoscere le implicazioni sanitarie ed etiche legate all’utilizzo della tecnologia negli ambienti di lavoro


02/05/2023: Decreto Lavoro 2023

Il Comunicato stampa del Consiglio dei Ministri n. 32


02/05/2023: Primo maggio, all’Inail la commemorazione delle vittime del lavoro

Due corazzieri hanno deposto una corona di fiori del presidente della Repubblica davanti al monumento che ricorda i minatori che persero la vita durante la realizzazione del traforo del San Gottardo


02/05/2023: Festeggiamo piangendo ancora più morti

ANMIL sulla Giornata Mondiale della Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro del 28 aprile e la Festa dei Lavoratori del 1° Maggio


28/04/2023: Giornata mondiale per la sicurezza sul lavoro

Bettoni: “Consolidare sinergia tra istituzioni e parti sociali”. All’Inail la cerimonia dei sindacati delle costruzioni


27/04/2023: 28 aprile: la giornata per un ambiente di lavoro sicuro e salubre

Il tema scelto nel 2023 per la giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro è il riconoscimento dell’ambiente di lavoro sicuro e salubre come principio e diritto fondamentale del lavoro.


26/04/2023: Adottato dal Parlamento europeo il nuovo regolamento macchine

Il Parlamento europeo approva il nuovo Regolamento macchine che prenderà il posto dell’attuale direttiva macchine 2006/42/CE. Nei prossimi mesi il regolamento sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea.


21/04/2023: Firmato un nuovo protocollo per migliorare formazione e prevenzione

L’Inail firma un protocollo con la confederazione AEPI che prevede la realizzazione di studi e iniziative congiunte per promuovere la cultura della sicurezza sul lavoro, attraverso lo sviluppo di linee guida, buone pratiche e strumenti per la riduzione dei rischi.


19/04/2023: La sicurezza e la salute nel settore dell’istruzione in Europa

Registrati gratuitamente per il webinar del 26 aprile "Gestione della SSL nel settore dell’istruzione: la situazione nei luoghi di lavoro europei"


18/04/2023: Salute e sicurezza nelle aree portuali

Firmato un protocollo tra Inail, Mit e Assoporti


14/04/2023: Salute e sicurezza sul lavoro, il Civ Inail approva le Linee di mandato 2022-2026

Il Consiglio di indirizzo e vigilanza, presieduto da Guglielmo Loy, ha dato il via libera all’unanimità al documento strategico della VII Consiliatura, che definisce l’orizzonte verso il quale indirizzare l’azione dell’Istituto nel prossimo quadriennio


11/04/2023: Forum della prevenzione

Gli eventi di "Made in INAIL: innovazione, salute, sicurezza".


11/04/2023: NESSUN DUBBIO: Spettacolo teatrale

A Imola il 28 aprile: nella Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro.


05/04/2023: Il resoconto della 19ª Giornata della Sicurezza

Un'importante occasione di confronto tra tutti gli “attori” che sul territorio si occupano di sicurezza sui luoghi di lavoro.


04/04/2023: La neve di oggi è l’acqua di domani

lo strumento IT-SNOW


31/03/2023: Intelligenza artificiale: il Garante blocca ChatGPT

Raccolta illecita di dati personali. Assenza di sistemi per la verifica dell’età dei minori


30/03/2023: Gli ispettori antincendio svolgono un ruolo fondamentale per la sicurezza sul lavoro

La presenza del vicepresidente dell’Inail alla cerimonia di giuramento testimonia l’importanza della collaborazione tra l’Istituto e il Corpo dei Vigili del fuoco nella formazione degli addetti e nella prevenzione del rischio incendi


8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18