18/11/2014: Eternit: capitolo finale.
La condanna per disastro ambientale doloso. Il 3 giugno 2013 la Corte d’Appello di Torino condannò a 18 anni di reclusione, e al pagamento di 89 milioni di euro di risarcimento, l’ex amministratore delegato del gruppo, il magnate svizzero Stephan Schmidheiny, unico imputato rimasto dopo la morte del barone belga Louis De Cartier a 15 giorni dalla sentenza di secondo grado. Schmidheiny è stato riconosciuto colpevole del reato di disastro ambientale doloso legato alle esalazioni delle polveri d’amianto lavorato nei quattro stabilimenti italiani di Casale Monferrato (Al), Cavagnolo (To), Rubiera (Re) e Bagnoli (Na).
Inasprita in appello la sentenza di primo grado. Rispetto al primo grado, l’appello ha inasprito l’originaria condanna a 16 anni di reclusione. A determinare la differenza sono stati i due stabilimenti di Bagnoli e Rubiera, in relazione ai quali il disastro era stato inizialmente dichiarato prescritto dal tribunale. Un aspetto non condiviso dalla Corte d’Appello secondo la quale, invece, “il particolare evento di disastro verificatosi anche in quei siti ha preso la forma di un fenomeno epidemico che, esattamente come in quelli di Casale Monferrato e Cavagnolo, si è esteso lungo l’asse cronologico con durata pluridecennale”. Il calcolo finale della pena è stato, alla fine, articolato in 12 anni di reclusione per le vittime di Casale – dove aveva sede la fabbrica più importante e dove è stato riscontrato il numero più alto di morti e ammalati – e due anni ciascuno per quelle degli altri tre stabilimenti.
I giudici: “Fatta disinformazione sulla pericolosità dell’amianto”. I primi due gradi di giudizio hanno dato, dunque, ragione alle tesi accusatorie sostenute dal team di magistrati guidati dal pubblico ministero, Raffaele Guariniello. La colpa principale di Schmidheiny (e De Cartier) – sottolinea il verdetto contestato dai legali dell’ex ad – è di “avere fatto disinformazione circa la pericolosità dell’amianto anche quando questa era ormai nota in tutto il mondo”. Da qui, l’accusa di disastro ambientale doloso continuato, l’unica che ha retto fino al secondo grado. L’altra contestazione per omissione dolosa di cautele antinfortunistiche nei confronti dei dipendenti è stata, invece, giudicata prescritta: decisione che ha portato all’esclusione dell’Inail dal novero dei soggetti con diritto al risarcimento. In primo grado, all’Istituto erano stati assegnati 15 milioni di euro.
Non ancora eseguito il risarcimento di 89 milioni di euro. Tra coloro che – oltre alle vittime e ai loro familiari – aspettano ancora i risarcimenti ci sono la Regione Piemonte (20 milioni) e il Comune di Casale Monferrato (30 milioni). Finora, infatti, la provvisionale a carico del magnate – che risiede in Svizzera e non rischia l’estradizione – non è stata eseguita e i legali di parte civile temono che il suo patrimonio sia stato trasferito ad altri soggetti. La difesa di Schmidheiny respinge ogni responsabilità diretta del proprio cliente. “Si fece carico della sicurezza e spese 75 miliardi dell’epoca, senza intascare nulla – ha commentato alla conclusione del procedimento d’appello Astolfo Di Amato, l’avvocato che difenderà il miliardario elventico anche in Cassazione insieme Franco Coppi – Ora gli arriva addosso una condanna a diciotto anni. Sono indignato perché l’accusa ha cambiato le carte in tavola parecchie volte nel corso del processo”.
Avviate altre due inchieste parallele. Il processo Eternit ha visto anche l’avvio di un’inchiesta bis, giunta a luglio alla fase di chiusura delle indagini. A carico dell’ex ad l’accusa mossa è di omicidio volontario per il decesso di 213 persone tra i lavoratori dei quattro siti italiani e i residenti in quelle località a partire dal 1976. Nel capo di accusa si ritiene che “per mero fine di lucro” la Eternit decise di proseguire l’attività per un decennio nonostante l’alto grado di insicurezza nelle fabbriche. Esiste, infine, anche un filone ter relativo alla morte per amianto dei lavoratori italiani negli stabilimenti della multinazionale in Svizzera e Brasile. Il tumore causato alle vie respiratorie dalle polveri dell’amianto è a lenta decorrenza e ha un tempo di latenza molto lungo: per questo l’elenco delle vittime non si può considerare ancora esaurito. A agosto, 35 sindaci italiani guidati da Titti Palazzetti, primo cittadino di Casale, hanno chiesto all’Università di Yale di revocare la laurea ad honorem conferita a Schmidheiny nel 1996.
09/04/2019: Work-life balance
Approvata dal Parlamento europeo la direttiva c.d. work-life balance
08/04/2019: Dichiarazione eprtr dati anno 2018
Sul portale ISPRA è stato pubblicato l'avviso relativo ai soggetti obbligati alla dichiarazione EPRTR, riferita ai dati del 2018, da presentare entro il prossimo 30 aprile 2019.
05/04/2019: Dieci anni dopo ancora l’Aquila
Le indicazioni previste nel D. Lgs. 81/2008 sono utili e necessarie anche in molti casi di interventi negli eventi sismici e calamità naturali.
04/04/2019: Le giornate della protezione dei dati a Berlino
Il 20 e 21 maggio un’occasione unica per fare il punto dell’applicazione del regolamento europeo a un anno dalla sua piena entrata in vigore.
03/04/2019: Modificato il Regolamento CLP
Pubblicato il Regolamento 27 marzo 2019, n. 521 che Modifica il Reg. 1272/2008 relativo alla classificazione, all'etichettatura e all'imballaggio delle sostanze e delle miscele.
02/04/2019: I vari aspetti della vita delle attrezzature a pressione
Disponibile il "Conference proceedings - 1° EPERC international conference pressure equipment innovation and safety"
01/04/2019: Con Previs e Informo l’Inail approfondisce i fattori di rischio lavorativi per l’assistenza alle imprese
Un nuovo sistema di sorveglianza e un modello territoriale partecipativo finalizzato al sostegno delle aziende
29/03/2019: Privacy e intelligenza artificiale: vigilare sugli algoritmi
Le linee-guida con i principi da rispettare affinché l’impiego di AI avvenga nel rispetto dei principi della nuova Convenzione 108
28/03/2019: All’Inail il Premio AIF “Adriano Olivetti” per il corso elearning “Studiare il lavoro”
Quattro i riconoscimenti per il programma formativo su salute e sicurezza ideato per gli studenti in alternanza scuola-lavoro.
27/03/2019: La salute della persona nelle relazioni di lavoro
Il video del conveno in ricordo di Marco Biagi.
26/03/2019: Buone pratiche nell’affrontare il tema delle sostanze pericolose
La sintesi dell’incontro dei partner della campagna dell’EU-OSHA
25/03/2019: Amianto, nemico dei marittimi
22/03/2019: Le competenze non tecniche a supporto del RLS
Un seminario gratuito a Milano il 27 marzo.
21/03/2019: MATline, una risorsa sempre nuova
La banca dati delle sostanze cancerogene
20/03/2019: Tutela del nostro patrimonio culturale: tre buone notizie
Purtroppo spesso i mezzi di comunicazione di massa danno notizia di furti e danneggiamenti nei confronti del nostro patrimonio culturale. Oggi invece siamo lieti di condividere tre buone notizie.
19/03/2019: Il regolamento europeo sui DPI n. 2016/425
Un provvedimento con molte scadenze
18/03/2019: Pubblicata la UNI EN 13374:2019
La norma specifica i requisiti e i metodi di prova per sistemi temporanei di protezione dei bordi destinati all'uso durante la costruzione o la manutenzione di edifici e di altre strutture.
14/03/2019: Il datore di lavoro è responsabile anche se l’evento deriva da un malore
La recente sentenza della Corte di Cassazione n. 1469 del 14 gennaio 2019
13/03/2019: Cantieri post sisma. Aspetti di salute e sicurezza
Si terrà a Camerino il 29 marzo un convegno gratuito che intende porre l’attenzione sugli aspetti di salute e sicurezza nei cantieri
12/03/2019: Le donne e la sicurezza sul lavoro
Quali differenze fra uomo e donna possono incidere sulla SSL? Cosa possono fare i datori di lavoro?
50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60