Per utilizzare questa funzionalità di condivisione sui social network è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'

01/10/2019: Focus sull’inchiesta della Procura di Milano sui lavoratori digitali (riders)

La violazione delle norme antinfortunistiche e i presunti profili di sfruttamento dei lavoratori del settore.

A poche settimane dall’emanazione del decreto legge n. 101/2019, che ha definito le tutele lavoristiche, assicurative e prevenzionistiche dei lavoratori impiegati nelle attività di consegna di beni per conto altrui, in ambito urbano e con l’ausilio di velocipide o di veicoli a motore assimilabili, anche attraverso piattaforme digitali (c.d. riders), si riaccendono i riflettori su tale categorie di lavoratori. Infatti, la Procura di Milano ha recentemente aperto un’indagine – al momento non penale ma solo conoscitiva  – volta a far luce non solo sulla violazione delle norme antinfortunistiche ma anche su presunti profili di sfruttamento dei lavoratori e tra i lavoratori del settore, rispetto ai quali paiono addirittura ipotizzarsi casi di caporalato.


Dalle notizie diffuse a mezzo stampa, infatti, sembrano essere stati rilevati casi di cessione, da parte degli stessi ciclofattorini, degli strumenti usati per effettuare le consegne a persone sprovviste di documenti in regola, in cambio di una percentuale dell’incasso su ogni consegna. 


L’indagine è stata altresì estesa alla sicurezza stradale. Precisamente, agli incidenti stradali che vedono coinvolti i ciclofattorini. A riguardo, secondo alcune testate giornalistiche, la Procura di Milano sembrerebbe intenzionata a trattare ogni singolo incidente stradale che li vede coinvolti come un caso di “infortunio sul lavoro”, con la conseguente affermazione della responsabilità penale dei datori di lavoro (ex d.lgs. n. 81/2008 e codice penale) e della responsabilità amministrativa delle aziende (ex d.lgs. n. 231/2001).


È stato pertanto avviato un monitoraggio degli incidenti stradali che vedono coinvolta tale tipologia di lavoratori, al fine tuttavia di tutelare non solo loro ma anche automobilisti e pedoni. Ultimo filone di accertamento pare essere quello sui profili igienico-sanitari riguardanti i contenitori che utilizzano.

 

Avv. Donatella Saccia, Ufficio Salute e Sicurezza ANMIL

 

Fonte: ANMIL


16/02/2015: Reach. Guida Echa: Orientamenti per gli utilizzatori a valle


16/02/2015: UNI 11347/2015: riduzione dell’esposizione a rumore nei luoghi di lavoro


13/02/2015: La preghiera dei vigili del fuoco


13/02/2015: Disponibili i bollettini di informazione su biocidi e gestione delle sostanze chimiche

Disponibili i bollettini di informazione su biocidi e gestione delle sostanze chimiche


12/02/2015: L‘evoluzione della tutela sanitaria Inail dalla cura al reinserimento


12/02/2015: Nuova scheda sugli stabilimenti a rischio di incidente rilevante


11/02/2015: Telefoni cellulari: come ridurre il rischio di esposizione a radiofrequenze


11/02/2015: La sicurezza nei lavori sulle coperture. Sistemi di prevenzione e protezione contro la caduta dall’alto


10/02/2015: Amianto, il pericolo corre anche nelle tubature dell’acqua


10/02/2015: Adeguamento antincendio degli hotel: nuova proroga?


09/02/2015: Internet: adottate dagli Ixp le misure di sicurezza richieste dal Garante


09/02/2015: La "Scuola Sicura" della Regione Lombardia


06/02/2015: Truck and Bus: campagna di controlli su mezzi pesanti


06/02/2015: INAIL: disponibili due software per la sicurezza del macchinario


06/02/2015: Inail: il rischio chimico nella bonifica dei siti contaminati


06/02/2015: Seminario gratuito sulla prevenzione incendi


05/02/2015: Un film per raccontare la morte delle operaie di Barletta nel 2011


05/02/2015: INAIL: Autoliquidazione entro il 16 febbraio


04/02/2015: Cassazione: confermate le condanne per il crollo al Liceo Darwin


04/02/2015: La gestione del rischio da campi elettromagnetici in Italia


108 109 110 111 112 113 114 115 116 117 118