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18/05/2015: Gestione dello stress lavoro correlato, l’Italia all’avanguardia in Europa

Aziende italiane tra le prime che si sono attivate per affrontare il problema

ROMA - L’Italia si posiziona tra i primi cinque Stati europei per la gestione dello stress lavoro correlato e i piani di azione messi in campo per fronteggiarne i rischi. A rivelarlo è la seconda indagine sui rischi nuovi ed emergenti (Esener), promossa dall’Agenzia europea per la salute e la sicurezza sul lavoro (Eu-Osha) su un campione complessivo di 49.320 imprese con almeno cinque dipendenti in 36 Paesi: i 28 dell’Ue più Albania, Islanda, Montenegro, Repubblica di Macedonia, Serbia, Turchia, Norvegia e Svizzera.
 
Rotoli: “Risultato frutto della sinergia tra istituzioni e parti sociali”. “I dati positivi per l’Italia emersi dall’indagine europea Esener confermano una crescente attenzione alle problematiche psicosociali sui luoghi di lavoro nel nostro Paese – commenta Ester Rotoli, direttore centrale Prevenzione Inail e manager del Focal Point Italia di Eu-Osha – Ma è importante sottolineare lo sforzo comune di tutti gli attori istituzionali e regionali e delle parti sociali nel raggiungimento degli obiettivi, nonché il contributo delle aziende, in termini di impegno e motivazione del management, e di partecipazione dei lavoratori”.
 
Il tema al centro della campagna biennale dell’Agenzia di Bilbao. Lo stress lavoro correlato e i rischi psicosociali, in particolare, sono al centro della campagna biennale 2014-2015 dell’Agenzia di Bilbao. “La campagna attuale – precisa Rotoli a questo proposito – ha rappresentato un volano per sensibilizzare sull’argomento e diffondere informazioni e conoscenze utili alle imprese. Le molteplici iniziative sul territorio, i numerosi esempi di buona pratica raccolti dal Focal Point Italia e l’impegno dei partner nazionali a promuovere la campagna, ne sono un significativa testimonianza”.
 
Più che raddoppiato il dato del 2008. La seconda indagine Esener nel nostro Paese ha raggiunto 2.254 aziende e la percentuale di quelle che hanno avviato iniziative per affrontare il fenomeno dello stress lavoro correlato è risultata essere pari quasi al 50%, rispetto alla media europea di poco superiore al 30%. Il dato appare ancora più significativo se confrontato con quello della prima indagine Esener del 2008, quando il nostro Paese si collocava al 16esimo posto con una percentuale del 20%, leggermente al di sotto della media europea calcolata su 31 Stati.
 
La metodologia Inail un riferimento anche per altri Paesi. Questo miglioramento conferma l’efficacia degli adeguamenti normativi proposti dal Testo unico in materia di salute e sicurezza del 2008, delle azioni di coordinamento tra le istituzioni e del contributo offerto dalla metodologia dell’Inail per la valutazione e la gestione dello stress lavoro correlato, che insieme ad altri rischi psicosociali si stima sia il motivo all’origine di più della metà dei giorni di assenza per malattia. Sviluppata e validata dal Dipartimento di Medicina, Epidemiologia, Igiene del Lavoro e Ambientale (Dimeila) dell’Istituto partendo dai modelli europei, oggi questa metodologia risulta la più utilizzata in Italia ed è stata presa come riferimento anche da altri Paesi, come Francia, Giappone e Gran Bretagna.
 
In un portale risorse e strumenti a sostegno delle aziende. Questa attività, frutto del lavoro svolto in collaborazione con le Regioni e nell’ambito della Commissione consultiva permanente per la salute e la sicurezza sul lavoro, ha portato alla realizzazione di un portale di approfondimento che mette a disposizione un manuale e, previa registrazione, una serie di risorse e strumenti per supportare le imprese nella valutazione e gestione del rischio da stress lavoro correlato, attraverso un percorso scientificamente corretto che prevede il coinvolgimento coordinato, partecipato e integrato dei lavoratori e delle figure della prevenzione presenti all’interno delle aziende.
 
La valutazione dei rischi in più di nove imprese su 10. Nell’ultima indagine Esener l’Italia spicca anche per il dato relativo alla regolarità della valutazione dei rischi, che ha riguardato il 94% delle aziende del campione nazionale – a fronte di una media del 76% nei 28 Paesi dell’Ue – e la pone al primo posto, insieme alla Slovenia, a livello europeo. Nel complesso le ragioni che hanno spinto la stragrande maggioranza delle imprese italiane ad affrontare le problematiche legate alla salute e alla sicurezza sono state la volontà di evitare sanzioni da parte degli ispettori del lavoro (96%), il rispetto delle esigenze dei lavoratori e dei loro rappresentanti (93%) e il mantenimento della reputazione aziendale (92%).
 
Ai primi posti anche per formazione e Rls. Gli altri ambiti presi in considerazione dall’indagine Esener in cui il nostro Paese registra percentuali molto significative sono l’adozione di un documento che delinea responsabilità e procedure per la salute e la sicurezza sul lavoro, disponibile nel 98% delle imprese del campione nazionale, la formazione dei manager sulla prevenzione, attuata nel 90% delle aziende, e la presenza dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza nell’87% delle imprese, che rappresenta la quota più elevata registrata a livello europeo.
 
Fonte: INAIL.
 
 
 

02/02/2017: Parere relativo alla proposta di direttiva sulla protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da esposizione ad agenti cancerogeni o mutageni

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Recepito dalla Regione Piemonte l’Accordo sottoscritto in sede di Conferenza permanente per i rapporti fra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano, repertorio 128/CSR del 7 luglio 2016.


30/01/2017: Campi elettromagnetici: linee guida per valutare l'esposizione

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27/01/2017: Albo Gestori ambientali: nuove modalità di iscrizione

L'Albo gestori ambientali ha emanato una delibera con nuovi criteri, requisiti e modalità per l'iscrizione delle imprese che effettuano l’esercizio dei trasporti transfrontalieri di rifiuti sul territorio italiano.


25/01/2017: Tutela dei danni alla salute negli ambienti di lavoro

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17/01/2017: ADR 2017: recepita la Direttiva (UE) 2016/2309

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16/01/2017: La campagna Ambienti di lavoro sani e sicuri 2018-19

Il tema e gli obiettivi della campagna.


13/01/2017: Quando necessita il trattamento per lo smaltimento dei rifiuti in discarica?

Un documento di ISPRA riporta i criteri tecnici per stabilire quando il trattamento non è necessario ai fini dello smaltimento dei rifiuti in discarica ai sensi dell’art. 48 della L. 28 dicembre 2015 n.221.


12/01/2017: Dal 1 gennaio in Francia c'è il "diritto di disconnessione"

Dopo un periodo sperimentale di cui avevo dato conto in questo articolo, dal primo gennaio in Francia è legge il «diritto di disconnessione».


11/01/2017: Pubblicata nell’Unione Europea una rettifica del regolamento CLP

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10/01/2017: Nuova edizione del Contratto per la fornitura di calcestruzzo preconfezionato

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10/01/2017: SISTRI: Aggiornamento Sezione Documenti

caso d'uso: gestione rifiuti respinti.


09/01/2017: Regolamento REACH: online il corso multimediale

Corso di formazione multimediale sul Regolamento REACH realizzato dall’Helpdesk nazionale. L'accesso è gratuito e aperto a tutti gli utenti.


09/01/2017: Echa: Aggiornamento Guide tecniche

Pubblicati gli aggiornamenti della Guida alla registrazione e la Guida alla condivisione dei dati.


23/12/2016: Dall’Inail altri 244 milioni di euro per la sicurezza nelle imprese

Pubblicato il nuovo bando Isi.


22/12/2016: Calendario 2017: La salute non è un hobby, è la vita

Il calendario 2017 delle Arti, Mestieri e Professioni


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