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12/11/2015: Il binomio sicurezza-appalti alla terza Giornata nazionale del Cni
Importante favorire la partecipazione e la collaborazione per realizzare un sistema efficiente
Il binomio sicurezza-appalti venerdì scorso ha fatto da tema portante della
terza Giornata nazionale dell’ingegneria della sicurezza, appuntamento ormai consolidato promosso dal Consiglio nazionale degli ingegneri (Cni), che quest’anno lo ha organizzato a Roma insieme all’Associazione nazionale dei costruttori edili (Ance).
Un momento di scambio alla luce delle novità normative. La terza Giornata nazionale ha visto la partecipazione dei maggiori stakeholder impegnati a promuovere la cultura della salute e della sicurezza nei cantieri, rappresentando un momento concreto di scambio di conoscenze tecnico-scientifiche, alla luce delle disposizioni legislative vigenti e degli aggiornamenti normativi nel settore edile. Per l’Inail sono intervenuti il direttore centrale Prevenzione, Ester Rotoli, che ha portato i saluti istituzionali, e il coordinatore generale della Contarp, Fabrizio Benedetti, che ha affrontato il tema della gestione della salute e sicurezza sul lavoro, con particolare riferimento al comparto delle costruzioni.
Le azioni messe in campo dall’Istituto. Nel suo intervento, Rotoli ha sottolineato l’importanza di eventi come la Giornata promossa dal Cni, che favoriscono la partecipazione e la collaborazione di diverse entità per realizzare e supportare un sistema di prevenzione efficiente, anche nello specifico comparto edile. Il direttore centrale Prevenzione si è soffermato, in particolare, sulle iniziative promosse dall’Istituto per il sostegno al nuovo piano dell’edilizia e sulle azioni messe in campo per favorire e sostenere l’adozione dei sistemi di gestione della sicurezza sul lavoro (Sgsl), lo sviluppo della normazione tecnica volontaria e i sistemi premiali, come gli incentivi Isi per la realizzazione di interventi in materia di salute e sicurezza sul lavoro e lo sconto sul premio assicurativo OT24.
“Investire in sicurezza conviene”. Tutte queste iniziative vedono coinvolti diversi soggetti, istituzionali e non, a costituire una rete di socializzazione di competenze e strumenti per la prevenzione, come peraltro auspicato dalla comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, relativa al quadro strategico dell’Ue in materia di salute e sicurezza sul lavoro 2014-2020. “Da parte Inail – ha spiegato Rotoli – noi continueremo a svolgere il nostro ruolo di informazione, formazione, incentivazione delle imprese anche nel settore edile, con la ricerca finalizzata alla prevenzione, promuovendo e diffondendo in particolare modelli organizzativi gestionali (Mog), con la convinzione che investire in sicurezza conviene”.
“Lavorare insieme è un successo”. Chiudendo il suo intervento con una citazione di Henry Ford, Rotoli ha sottolineato che “mettersi insieme è un inizio, rimanere insieme è un progresso, lavorare insieme è un successo”, per insistere sull’opportunità di fare squadra, perché la collaborazione porta a un prodotto condiviso dalle parti che contribuiscono, a vario titolo e con diversi ruoli e competenze, al risultato finale.
Benedetti (Contarp): “Sgsl tra i principali strumenti di prevenzione”. Come evidenziato da Fabrizio Benedetti, “l’adozione e attuazione di un sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro costituisce uno dei principali strumenti di prevenzione”. L’analisi dei dati infortunistici, infatti, ha mostrato, per le aziende delle costruzioni che hanno sviluppato un Sgsl, riduzioni del 33% della frequenza e del 42% della gravita degli infortuni nel comparto.
Benefici anche per la competitività delle imprese. “Attraverso un sistema di gestione aziendale finalizzato a garantire il raggiungimento degli obiettivi di salute e sicurezza – ha spiegato il coordinatore della Contarp – si consegue il miglioramento delle prestazioni prevenzionali migliorando, nel contempo, l’efficienza dei processi dell’impresa”. Inoltre, ha aggiunto Benedetti, “un Sgsl è lo strumento previsto dalla legge per costituire il modello organizzativo e gestionale, prescritto dall’articolo 30 del decreto legislativo 81/2008, con il quale esentarsi dalle responsabilità amministrativa delle imprese, cioè dalla pesanti sanzioni economiche e interdittive previste, in applicazione del decreto 231/01, per quelle imprese in cui avvengono i reati di omicidio colposo e lesioni colpose gravi e gravissime per inadempienza delle norme di tutela della salute e sicurezza sul lavoro”.
Procedure semplificate per le Pmi. Benedetti ha ricordato che implementare un Sgsl non solo è possibile nelle piccole imprese, ma può aiutarle anche nel mantenere la conformità alle leggi. Appositi modelli applicativi sono stati resi disponibili dal decreto ministeriale del 13 febbraio 2014, con il quale sono state pubblicate procedure semplificate per l’attuazione di modelli organizzativi e gestionali per le piccole e medie imprese, evitando l’errore di utilizzare modelli sviluppati per le grandi imprese che possono essere persino dannosi per l’efficacia operativa e prevenzionale di una Pmi.
Un approccio di sistema fra istituzioni e imprese. Le attività illustrate e l’approccio gestionale testimoniano la convinzione dell’Inail che l’integrazione di sistema per la prevenzione si possa realizzare attraverso lo sviluppo della rete, supportata da una politica di collaborazione per migliorare la produttività e promuovere la competitività. La sfida, quindi, è quella di incentivare, in un’ottica di azione di sistema fra istituzioni e imprese, politiche volte al sostegno delle aziende ai fini della promozione della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, per arrivare al benessere organizzativo.
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Pubblicato dall’Inail il “Rapporto annuale regionale 2014 – Abruzzo” che riporta in sintesi l’andamento dei dati relativi a infortuni e malattie professionali.
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Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale europea il Regolamento (UE) 2016/266 del 7 dicembre 2015 che istituisce dei metodi di prova ai sensi del Regolamento Reach.
Convegno gratuito organizzato da PuntoSicuro il 20 Maggio 2016 mattina a Milano su "Rischi di genere, età e tecnostress: conoscerli e riconoscerli per valutare bene e prevenire meglio."
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