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Il rischio biologico dei lavoratori trasfertisti: l'esempio del Virus Zika
I lavoratori che effettuano trasferte lavorative in paesi con scadenti condizioni igieniche devono essere gestiti secondo una procedura standard.
In sostanza occorre
Step generale
1) identificare i lavoratori che, abitualmente, effettuano questi viaggi ed individuare un
rischio biologico per i principali batteri/virus
2) inserire il fattore di rischio nel D.V.R., elaborando delle procedure
3) Fornire al medico competente la lista di questi lavoratori
4) Inserire il fattore di rischio nei programmi formativi dei lavoratori esposti
5) Il medico propone a questi lavoratori una copertura vaccinale, secondo il principio del consenso/dissenso informato, contro epatite a, epatite b, tetano, difterite, tifo.
6) i lavoratori esposti decidono o meno di sottoporsi alle vaccinazioni/richiami di base
Step individuale
7) in occasione di ogni viaggio, viene data comunicazione al medico competente che provvede a raccogliere le relative informazioni nei luoghi di destinazione, a verificare la situazione sanitaria ed a trasmettere le informazioni al lavoratore: precauzioni generali, eventuali allerte sanitarie locali, come gestire eventuali problemi sanitari, principali ospedali del paese con elevato standard di qualità, ecc (come esemplificato nei post sopra riportati). Ad esempio può essere utile proporre la profilassi antimalarica oppure l'antimeningococcica sulla base di allerte sanitarie evidenziate nel paese di destinazione. Ma questo dipende caso per caso.
L'epidemia in corso da virus zika in alcuni paesi è l'esemplificazione dello step individuale che può funzionare solo se esistono delle procedure rodate: l'azienda informa il medico competente del viaggio programmato ed il medico competente attiva la procedura.
Orbene, quali sono le informazioni da dare ai lavoratori in merito al caso specifico dello zika, senza generare paure incontrollate e nello stesso tempo quali sono le misure di precauzioni che le aziende devono adottare?
L'infezione da zika, di per sè, è una malattia benigna che decorre come una banale influenza. Il problema riguarda gli effetti sulla gravidanza e le possibili complicanze dell'infezione.
Sono stati identificati dei clusters di casi di microcefalia e altri disturbi neurologici (Sindrome di Guillain-Barré) occorsi in alcune aree affette dal virus Zika.
I cluster di microcefalia e sindrome di Guillain-Barré sono stati, momentaneamente, associati alla trasmissione del virus Zika. Non vi è ancora alcuna certezza.
La microcefalia è una malformazione neurologica del neonato dovuta al mancato pieno sviluppo della scatola cranica. Semplificando, la testa del neonato non cresce in proporzione con il resto del corpo, mantenendo dimensioni al di sotto della media con il cervello che quindi non sviluppa tutte le proprie funzionalità. I neonati affetti da microcefalia hanno di solito difetti neurologici molto marcati con attacchi di vario tipo, che possono essere mortali. In alcuni casi i difetti cognitivi sono visibili da subito, mentre quelli legati alle funzioni motorie diventano evidenti nelle fasi successive della crescita.
La sindrome di Guillain-Barré è una radicolo-polinevrite che si manifesta con paralisi progressiva agli arti con andamento disto-prossimale (di solito prima le gambe e poi le braccia. Di solito è una malattia benigna (guarisce spontaneamente). In alcuni rari casi può interessare la muscolatura respiratoria determinando una paralisi respiratoria grave: in Colombia sono stati segnalati 3 casi letali. La malattia è solitamente innescata da un''infezione. Non è specifica del virus zika. Anche l'influenza può scatenare la sindrome.
La trasmissione avviene attraverso la puntura di una zanzara (Aedes aegypti). E' mia opinione personale: vista la rapida diffusione dell'epidemia, mi pare strano che la diffusione sia solo attraverso le punture di insetto. Ma è la mia opinione profana è basata su una riflessione semplicistica.
Occorre precisare che l'ECDPC segnala la situazione dei casi autoctoni: casi di zika contagiati sul luogo. Sulla stampa si legge di casi anche italiani o negli USA: si tratta, in questo caso, di soggetti rientrati dalla aeree interessate.
Pertanto le lavoratrici in stato di gravidanza, in età fertile o che non possono escludere una gravidanza devono essere escluse dai viaggi in queste regioni.
Lo stesso per i portatori di patologie croniche che possono predisporre alla infezioni: diabete, malattie autoimmunitarie, ecc.
Per tutti gli altri
I viaggiatori in queste aeree dovrebbero avvalersi di misure di prevenzione individuale contro le punture di zanzara al chiuso e all'aperto, soprattutto dall'alba al tramonto.
Si consiglia pertanto di:
- utilizzare repellenti per zanzare, in conformità con le istruzioni indicate sull'etichetta del prodotto; repellenti a base DEET non sono raccomandati in presenza di bambini sotto i tre mesi di età, mentre possono essere utilizzati senza controindicazioni specifiche da donne in gravidanza
- indossare camicie a maniche lunghe e pantaloni lunghi, soprattutto durante le ore in cui il tipo di zanzara che trasporta il virus Zika (Aedes) è più attivo
- dormire o riposarsi in camere schermate o climatizzate e utilizzare zanzariere, anche durante il giorno.
I viaggiatori che presentano sintomi compatibili con la malattia da virus Zika entro le tre settimane dal ritorno da aree in cui è stata riportata trasmissione locale del virus, sono invitati a contattare il proprio medico, avendo cura di riferire del loro recente viaggio.
Le donne in stato di gravidanza, che hanno viaggiato in aree in cui è stata riportata trasmissione locale del virus Zika, devono dar notizia del loro viaggio durante le visite prenatali, al fine di essere valutate e monitorate in modo appropriato.
Lavoratori in trasferta all'estero e nuova raccomandazione Antipolio
Segnalo che l'Organizzazione Mondiale della Sanità diffonde nuove raccomandazioni in tema di antipolio.
In 10 paesi il poliovirus è circolante: Afghanistan, Camerun, Etiopia, Guinea equatoriale, Iraq, Israele, Nigeria, Pakistan, Somalia e Siria. In Israele è stato trovato nella rete fognaria ma non si è manifestato alcun caso di poliomelite paralitica.
I
soggetti vaccinati (vaccinazione dell'infanzia) non corrono rischi in quanto protetti dal virus: possono essere infettati dal virus a livello intestinale per un breve periodo senza manifestare sintomi. Essi tuttavia possono trasportare il virus che può quindi contagiare persone non vaccinate nel proprio paese d'origine. E' per questo che l'OMS raccomanda ai residenti dell'UE, ai
soggetti vaccinati che effettuano viaggi nei sopracitati paesi, di ricevere una dose supplementare di vaccino IPV nei 12 mesi precedenti la data in cui prevedono di lasciare il paese dove il poliovirus è ancora circolante.I residenti UE che non sono vaccinati contro la polio o che non sono certi del loro stato vaccinale dovrebbero recarsi presso il Centro Vaccinale di zona per verificare la propria copertura.
In Italia la
vaccinazione è normalmente effettuata nel primo anno di vita (vaccino esavalente) seguito da un richiamo tra i 5 e i 6 anni.
Dott. Cristiano Ravalli
ASL di Milano presenta Viaggia in Salute, APP per dispositivi mobili (smartphone e tablet) dedicata ai viaggiatori internazionali.
In Lombardia non è consentito effettuare i controlli alcoldipendenza ma solo i controlli alcolimetrici
Disponibile un’app che permette di effettuare una chiamata di emergenza e inviare contemporaneamente la posizione esatta del chiamante alla Centrali del Numero Unico dell’Emergenza (NUE) 112 della Lombardia.
Prevalenza dei disturbi muscolo-scheletrici e incidenza del lavoro festivo e notturno sullo stress
Il 3 luglio 2015 si terrà a Padova si terrà il convegno nazionale “La formazione nelle imprese edili: novità normative, criticità e prospettive”.
A Porcia di Pordenone una enorme gru da cantiere è crollata in uno spazio tra due villette.
L'analisi epidemiologica sugli infortuni del lavoro accaduti nel 2014 nelle aziende attive nel territorio dell’ULSS 5 Ovest vicentino
Il 12 giugno 2015 si terrà a Messina si terrà il convegno “Protezione delle vie respiratorie”.
Bando Isi 2014: il 25 giugno parte il terzo step relativo alla la fase di inoltro delle domande di accesso ai finanziamenti
La nuova Circolare del 15 maggio 2015 relativa alla “Classificazione delle attrezzature a pressione in applicazione dell’articolo 13 della direttiva 2014/68/UE del 15 maggio 2014”.
Come applicare la deroga di due anni per l'adozione della etichetta CLP.
Modifica all'allegato III del decreto del 19 marzo 2015 - Sistema di gestione della sicurezza finalizzato all’adeguamento antincendio.
Le regole per il corretto trattamento dei dati personali dei lavoratori da parte di soggetti pubblici e privati
Dal 1° luglio basterà un clic per avere il rilascio on-line del Durc in formato “.pdf
Schema di piano delle demolizioni, ai fini del controllo da parte del CSE dell'art. 92 Dlgs. 81/08
Sono state ridotte le condanne per tutti i sei imputati del processo Thyssekrupp.
I contenuti del provvedimento.
Allegato 3B del D.Lgs 81/08: prime analisi dei dati inviati dai medici competenti ai sensi dell’art. 40