Per utilizzare questa funzionalità di condivisione sui social network è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'
107 108 109 110 111 112 113 114 115 116 117
06/05/2016: L’aggiornamento delle normative M2M di ETSI
M2M fa riferimento al fatto che le normative permettono di gestire meglio lo scambio di informazioni tra due macchine. Di Adalberto Biasiotti.
Prima che i lettori si spaventino per gli acronimi, presenti nel titolo, chiarisco subito che ETSI è lo European telecommunications standard institution, vale a dire l’ente pubblico, incaricato di sviluppare, in ambito europeo, normative afferenti al settore delle telecomunicazioni.
L’acronimo M2M fa riferimento al fatto che le normative, di cui oggi parlo, permettono di gestire la comunicazione, o meglio lo scambio di informazioni tra due macchine.
Queste normative sono di particolare interesse, soprattutto perché si sta diffondendo sempre più l’utilizzo di apparati, nei quali è incorporato un protocollo di collegamento a Internet, nel quadro di vari progetti ed oggetti, che collettivamente hanno assunto il nome di Internet of Things – IoT.
Queste norme rappresentano una linea guida che permette di facilitare lo scambio di informazioni fra apparati, appartenenti alla famiglia IoT, e creare una piattaforma comune per l’interconnessione tra apparati di diversi produttori. La norma copre i requisiti, l’architettura, l’interfaccia di programmazione, gli aspetti di sicurezza e le modalità di gestione di protocolli industriali di uso corrente, tre quali si mette in evidenza l’HTTP. Queste norme rappresentano un aggiornamento di una serie normativa precedente, pubblicata soltanto un anno fa, che però aveva subito dimostrato la necessità di incorporare nuovi aggiornamenti, soprattutto sulla base delle reazione degli utenti.
Questa nuova norma consente ai gestori del servizio di combinare dispositivi IoT di diverso tipo, con tutte le relative tecnologie ed applicazioni, facilitando per gli utenti la possibilità di approvvigionarsi di apparati presso diversi fornitori, utilizzando anche diversi gestori di comunicazione.
Un altro grande vantaggio di questa nuova edizione è che la norma ora offre all’industria una piattaforma espandibile, a prova di futuri miglioramenti ed innovazioni, consentendo quindi di investire con sicurezza in applicazioni IoT, senza timore di essere tagliati fuori da una evoluzione del mercato in senso limitativo.
Ma non è finita.
Il comitato incaricato di sviluppare questa norma sta già cercando di migliorarla ulteriormente, ed è fiducioso di poter pubblicare, a metà del 2016, una ulteriore edizione, che prende in particolare esame gli aspetti di sicurezza, che ha oggi non sono stati presi in adeguata considerazione dai produttori di apparati IoT.
Terrò aggiornati i lettori su queste evoluzioni normative, che sono fondamentali per facilitare l’allargamento della base degli utenti IoT, che vogliono operare in condizioni di compatibilità e sicurezza.
Adalberto Biasiotti
26/02/2015: Piattaforme di Lavoro Elevabili e Drug-Test
25/02/2015: Assosegnaletica/ANIMA: una nuova squadra per il rilancio del settore
25/02/2015: 3 marzo 2015: al via le domande di finanziamento per il bando ISI
24/02/2015: La sicurezza dei pedoni: un manuale sulla sicurezza stradale
24/02/2015: La sicurezza e la tutela sul lavoro delle donne che operano nel campo dell’assistenza sanitaria
23/02/2015: Sentenza Eternit, depositate le motivazioni: il processo già prescritto prima di iniziare
23/02/2015: Al lavoro in bici: è un’avventura?
23/02/2015: Seminario gratuito sulla formazione efficace il 27
20/02/2015: In cinque anni quasi dimezzati gli infortuni sul lavoro nelle costruzioni
20/02/2015: Casa Sicura 2015: salute e sicurezza di colf e badanti
20/02/2015: Linee di indirizzo per valutare l’attività dei medici competenti
19/02/2015: Attività di vigilanza: conformità di formazione e valutazione del rischio
18/02/2015: INAIL: linee di indirizzo per un SGSL per il settore Gomma Plastica
18/02/2015: Firmato accordo contro mobbing e molestie sessuali
18/02/2015: Indagine europea sui rischi nuovi ed emergenti delle imprese: seconda edizione
17/02/2015: UNI: cosa sta facendo la normazione nazionale per la sicurezza?
17/02/2015: Linee di indirizzo per collaborazione alla valutazione dei rischi
17/02/2015: Revisione della Direttiva DPI: cosa cambia, cosa rimane inalterato
16/02/2015: REACH: entro il 18 febbraio puoi rivolgerti all'ECHA per informazioni sulle domande di autorizzazione
16/02/2015: Cadute dall’alto: una nuova circolare sui dispositivi di ancoraggio
107 108 109 110 111 112 113 114 115 116 117