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13/05/2015: L'esposizione a radiazioni ionizzanti degli operatori sanitari
Indagine sulla esposizione a radiazioni ionizzanti degli operatori sanitari
Le moderne tecnologie radiodiagnostiche digitali, sviluppate inizialmente con l’impiego delle TAC (1987 start-up TAC seconda generazione) e dell’angiografia digitale stanno rivoluzionando anche il campo della radiodiagnostica per immagini “tradizionali”, oltre che di tutti gli apparecchi radiologici a supporto degli specialisti dei diversi settori medici (emodinamica, cardiologia, urologia, neurologia, ortopedia, etc.). Le nuove tecnologie, oltre che più performanti dal punto di vista radiodiagnostico, consentono anche rilevanti riduzioni delle dosi di radiazioni ionizzanti per paziente ed operatori sanitari direttamente coinvolti nella esecuzione degli esami. In questo articolo si sono analizzate le denunce di MP radioindotte anno per anno e i dati dosimetrici dei casi trattati dalle Regioni Sicilia, Friuli V.G., Sardegna, Calabria acquisiti per la stima della probabilità di causa di tumori radio-indotti. Si è sviluppato un metodo per verificare l’impatto delle nuove tecnologie e della conseguente riduzione delle dosi attribuite al personale sanitario che ha sviluppato patologie tumorali, a distanza di oltre 7 anni dalla prima applicazione del metodo della probabilità di causa da radiazioni ionizzanti.
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CONCLUSIONI
Lo studio ha preso in esame l’evoluzione delle tecnologie radiodiagnostiche ed ha caratterizzato dal punto di vista statistico le esposizioni del personale sanitario addetto alla radiodiagnostica negli anni, utilizzando i dati disponibili in quattro Contarp regionali (58 casi in
totale). Lo studio è stato svolto prendendo in esame come parametro di riferimento la dose media annua personale e classificando i dati per anno di inizio attività dei tecnopatici. È risultato un trend in diminuzione delle dosi medie annue (da 34 a 170 volte), grazie all’introduzione di tecnologie digitali alla fine degli anni ’70 e sensori molto più sensibili. Dagli anni ‘90 si è poi avuta un’ulteriore diminuzione grazie a nuove tecniche avanzate di imaging (analisi mediante introduzione di DSP).
Lo studio ha preso in esame l’evoluzione delle tecnologie radiodiagnostiche ed ha caratterizzato dal punto di vista statistico le esposizioni del personale sanitario addetto alla radiodiagnostica negli anni, utilizzando i dati disponibili in quattro Contarp regionali (58 casi in
totale). Lo studio è stato svolto prendendo in esame come parametro di riferimento la dose media annua personale e classificando i dati per anno di inizio attività dei tecnopatici. È risultato un trend in diminuzione delle dosi medie annue (da 34 a 170 volte), grazie all’introduzione di tecnologie digitali alla fine degli anni ’70 e sensori molto più sensibili. Dagli anni ‘90 si è poi avuta un’ulteriore diminuzione grazie a nuove tecniche avanzate di imaging (analisi mediante introduzione di DSP).
Contarp - Indagine sulla esposizione a radiazioni ionizzanti degli operatori sanitari - a cura di S. BUSONERO, G. GIANNETTINO, M. MURATORE, G. SPADACCINO (formato PDF, 110 kB).
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