09/12/2014: L’Inail garante di un sistema di tutela globale e integrata
“La flessione degli infortuni frutto anche delle azioni intraprese”. Lucibello ha ricordato i dati nazionali relativi all’andamento infortunistico, che nel 2013 hanno fatto registrare un calo del 9% degli infortuni riconosciuti sul lavoro dall’Istituto, passando dagli oltre 500mila del 2012 ai circa 457mila dell’anno scorso. Un trend positivo confermato anche lo scorso 9 ottobre da Eurostat, che ha quantificato in circa 3,2 milioni i casi registrati nell’Ue (3.878 quelli mortali), con una riduzione rispetto al 2008 pari, rispettivamente, al 14,1% per gli infortuni e al 20,8% per i casi mortali. Per il direttore generale dell’Inail questi risultati “sono anche un effetto delle diverse iniziative assunte in ambito prevenzionale dal sistema istituzionale e delle parti sociali, in attuazione delle strategie europee”.
Le agevolazioni a sostegno delle imprese. “L’Inail – ha aggiunto Lucibello – sostiene le imprese nel progressivo miglioramento dei processi produttivi e dell’organizzazione del lavoro, attraverso la diffusione di soluzioni organizzative e tecniche aziendali, per la riduzione dei costi sociali, economici e assicurativi”. Per incentivare l’adozione di misure di prevenzione, inoltre, “l’Istituto ha applicato una serie di agevolazioni che incidono significativamente sul costo del lavoro”: dalla riduzione dei premi e contributi assicurativi legata all’andamento infortunistico aziendale (legge 147/2013), pari al 14,17% nel 2014 (nel limite di un miliardo di euro) e al 15,38% nel 2015 (1,1 miliardi), alla riduzione dei premi per gli artigiani (legge finanziaria 2007), che nel 2014 è stata del 7,99% nel limite di 27 milioni, dalla riduzione fino al 20% dei contributi dovuti per l’assicurazione dei lavoratori agricoli dipendenti (protocollo del welfare 2007) all’oscillazione del tasso di prevenzione, che nell’ultimo quinquennio si è tradotta in un calo dei premi pari complessivamente a quasi 1,2 miliardi di euro, di cui hanno beneficiato oltre 173mila imprese.
Nel bando Isi 2014 incentivi per 267 milioni. Il direttore generale dell’Inail ha ricordato anche i risultati ottenuti grazie ai bandi Isi (Incentivi di sostegno alle imprese) per sostenere la realizzazione di progetti volti al miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Si tratta di “un sistema ormai strutturale – ha precisato Lucibello – frutto di un’apprezzabile scelta legislativa”, che tra il 2010 e il 2013 ha messo a disposizione del nostro tessuto produttivo circa 730 milioni di euro a fondo perduto che sono stati distribuiti tra circa 14mila progetti. “A tali somme si aggiungeranno i 267 milioni destinati alla predisposizione del nuovo avviso pubblico Isi 2014, di imminente pubblicazione”. Una novità di quest’anno è rappresentata invece dai 30 milioni impegnati dall’Istituto per il bando Fipit, “per l’erogazione di finanziamenti a sostegno delle piccole e micro imprese appartenenti ai settori dell’agricoltura, dell’edilizia e dell’estrazione dei materiali lapidei, che presentano indici infortunistici con valori tra i più elevati, sia in termini di frequenza che di gravità”.
“Notevoli interventi di rafforzamento dei controlli”. “Per quanto riguarda le attività di vigilanza – ha aggiunto Lucibello – gli interventi di potenziamento sono stati notevoli”. L’Inail, infatti, “in questi anni si è dotato di un sistema basato sullo sviluppo di strumenti tecnologici sempre più innovativi e sull’incremento delle banche dati esterne, attraverso la stipula di convenzioni e protocolli d’intesa con altri organismi che svolgono attività di controllo”. I risultati ottenuti nel triennio 2011–2013 dai circa 350 ispettori dell’Inail confermano l’efficacia di questo approccio: la percentuale delle aziende irregolari sul totale di quelle ispezionate è passata dall’85,59% all’87,75%, mentre i premi omessi accertati complessivamente – tenendo conto, cioè, anche dei premi recuperati grazie all’attività di controllo svolta dai funzionari amministrativi – sono aumentati di oltre il 30%, sfiorando nel 2013 i 140 milioni di euro.
“Mai avuto dubbi sulla necessità di un coordinamento efficace”. A proposito della razionalizzazione e semplificazione dell’attività ispettiva prevista dal Jobs Act, la legge delega in materia di lavoro appena approvata in via definitiva dal Senato, Lucibello ha sottolineato che “sulla necessità di un coordinamento efficace e sui risultati conseguibili da un impiego intelligente e flessibile delle risorse disponibili, l’Istituto non ha mai avuto dubbi e ha anche investito nel tempo nella realizzazione di quegli strumenti che la tecnologia mette a disposizione per favorire la condivisione delle informazioni, evitando duplicazioni”. Il percorso attuativo delle nuove disposizioni, secondo il direttore generale “dovrà garantire le esigenze dell’Inail, particolarmente soddisfatte fino ad oggi con risorse proprie e con la massima attenzione al perimetro di competenze delle altre istituzioni, in una logica di vera integrazione delle attività e di condivisione degli scopi comuni, continuando a valorizzare una forza ispettiva di assoluta eccellenza”.
Rampi: “All’Istituto funzioni e compiti sempre più importanti”. Le politiche per la promozione della salute e sicurezza sul lavoro avviate dall’Inail sono state al centro, questa mattina, anche dell’intervento del presidente del Civ Inail, Francesco Rampi, in occasione della tavola rotonda che ha concluso la sessione plenaria del seminario. “Qualche anno fa, come organismo di carattere strategico, avremmo avuto pochi argomenti per partecipare a un confronto come questo, dal momento che prima dei dlgs 81/2008 e 106/2009 la matrice assicurativa era ancora prevalente per l’Inail – ha affermato – Successivamente, malgrado alcune contraddizioni che ancora permangono a livello normativo, per l’Istituto si sono aperte nuove e importanti prospettive, con l’attribuzione di compiti sempre più importanti”.
“Essenziale un solido sistema di relazioni tra gli attori della prevenzione”. In questo contesto – ha ricordato Rampi – “le parti sociali svolgono un ruolo essenziale, definendo le strategie da mettere in atto, in particolare per quanto riguarda i tre ambiti degli incentivi economici alle imprese stanziati dai bandi Isi, dell’attività di ricerca in campo medico e sulla innovazione tecnologica e organizzativa e del sostegno alla cooperazione tra gli attori della prevenzione”. Proprio quest’ultimo punto assume un significato di importanza risolutiva: “perché qualsiasi aspetto – anche l’innovazione – da solo non è sufficiente se, all’origine, non è gestita da un solido sistema relazionale tra gli attori della prevenzione, un sistema che orienti la ricerca verso aspetti applicativi che non contemplino solo le componenti organizzative e tecnologiche, ma in primis includano dimensioni etiche condivise”.
“Guardare all’Europa”: pronto il secondo Quaderno del Civ. Infine, il presidente del Civ Inail ha sottolineato la forte attenzione dell’Istituto nei confronti di un approccio alla prevenzione in chiave internazionale. “Proprio oggi esce, su iniziativa dell’Inail, il secondo numero dei Quaderni del Civ dal titolo “Guardare all’Europa” – ha concluso Rampi – Si tratta di un volume importante che presenta i risultati di un lavoro comparativo svolto tra i più importanti Istituti europei di assicurazione infortuni di Italia, Francia, Germania e Finlandia e finalizzato alla condivisione di alcune fra le esperienze e le buone pratiche più incisive messe in atto in materia di prevenzione e sicurezza sociale”. Il Quaderno – disponibile sul portale dell’Istituto a partire dalla prossima settimana – raccoglie i risultati di un seminario organizzato dall’Inail – col patrocinio dell’Issa –proprio in occasione dell’apertura del semestre italiano di presidenza del Consiglio d’Europa.
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