11/04/2024: L’incidente alla centrale idroelettrica: le novità e le dichiarazioni
Aumentano le vittime accertate dell’esplosione nella centrale idroelettrica del bacino di Suviana avvenuta il 9 aprile 2024. Le indicazioni della Procura di Bologna, le dichiarazioni e lo sciopero sindacale e il lavoro incessante dei soccorsi.
Aumenta, come purtroppo previsto, il numero delle vittime del gravissimo incidente conseguente all’esplosione nella centrale idroelettrica di Bargi sul bacino artificiale di Suviana, nell'Appennino Bolognese.
Sono stati trovati nella giornata dell’11 aprile altri due corpi senza vita, facendo salire il numero, purtroppo ancora provvisorio, delle vittime dell’incidente a cinque. Le vittime sono state ritrovate nei piani interrati della centrale.
Nel frattempo la Procura di Bologna, per voce del procuratore capo di Bologna Giuseppe Amato, ha segnalato che ci sono accertamenti in corso sugli appalti e i subappalti.
Il procuratore capo ha tuttavia ricordato che il subappalto non è di per se stesso è un problema, perché “è una figura giuridica prevista dal codice civile a cui tradizionalmente si ricorre per avere personalità specifiche. Non deve essere vista in ottica pregiudizialmente negativa, lo sguardo verso le competenze non deve essere ideologico”. Ha poi indicato che, come Procura, “qui noi valuteremo le condizioni delle ditte e se dal punto di vista normativo, di prevenzione e infortunistica è stato fatto tutto”.
Sono state diverse in questi giorni anche le dichiarazioni sull’incidente connesse anche allo sciopero generale proclamato dalla Cgil e dalla Uil per oggi, 11 aprile e da noi ricordato anche durante la recente intervista a Ivana Veronese.
Lo sciopero è stato esteso a 8 ore tra i metalmeccanici in tantissime aziende lungo tutto il territorio nazionale. Ad esempio l'estensione a 8 ore è stata stabilita da Fiom e Uilm regionali per tutte le province dell'Emilia Romagna, delle Lombardia, delle Marche, della Sicilia.
Relativamente alle diverse dichiarazioni, segnaliamo che il leader della Uil, Pierpaolo Bombardieri, ha affermato che il sindacato avrebbe già segnalato due anni fa dei problemi di sicurezza nella struttura di Bargi.
Alla manifestazione di Cgil e Uil di Bologna ha partecipato anche il cardinale Matteo Zuppi, presidente della Cei, che ha ricordato come la sicurezza non sia un costo, un lusso, ma un dovere, un diritto inalienabile per ogni persona. Inoltre - ha sottolineato Zuppi - “la sicurezza richiede investimenti. Quando la sicurezza è vista come un costo inutile, vuol dire che siamo irresponsabili. Serve molta più attenzione alla sicurezza e dobbiamo farla più che dirla. Muoiono tre persone al giorno, bisogna parlarne meno e farla di più".
Concludiamo segnalando che durante le ricerche sono stati almeno cento i vigili del fuoco impegnati nei soccorsi alla centrale idroelettrica di Bargi e nella mattinata dell’11 aprile ha cominciato a stabilizzarsi l'afflusso d'acqua nei piani allagati della centrale, situazione che ha consentito la ripresa delle ricerche dei dispersi.
Rimandiamo anche alla lettura dell’articolo “Centrali idroelettriche: l’incidente alla centrale di Bargi e la sicurezza”.
RTM
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