Per utilizzare questa funzionalità di condivisione sui social network è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'

17/05/2022: L'ipoteca sulla transizione

I motori elettrici dei veicoli sono alimentati da batterie la cui realizzazione prevede la disponibilità di ingenti quantità di sostanze estratte dai giacimenti.

È stata la crisi dei microchip (che affonda le sue radici nella crisi sanitaria) a mettere a nudo le debolezze della catena di fornitura (supply chain) globale del settore automobilistico.
Di fronte ai monopoli, anche le industrie più agguerrite si stanno trovando con le armi spuntate. Se lo strapotere della Taiwanese Tsmc in materia di wafer di silicio era ignoto ai più, da anni l’Unione europea è consapevole del controllo della Cina su un numero impressionante di materie prime, indispensabili per la produzione di veicoli in genere e, soprattutto, di quelli protagonisti della transizione verso la neutralità carbonica.

Tipologie di “controllo”

Controllo che si può classificare in tre gradi: direttissimo, quando riserve e risorse si trovano in Cina; diretto, quando le miniere sono altrove, ma comunque di proprietà di compagnie cinesi (emblematico il caso dell’Africa, ormai quasi completamente colonizzata al grido di “materie prime in cambio di infrastriutture”); indiretto, se si considera la sola attività di raffinazione. Sta di fatto che, con qualche rara eccezione (per esempio, i metalli del gruppo del platino, utilizzati nei catalizzatori, nei sensori, e nelle candele), Pechino fa pesare la sua presenza a tutto tondo.

Le sostanze necessarie

Il Cobalto ad esempio, tutti i costruttori stanno cercando di ridurre la presenza o addirittura di eliminarlo dalla chimica delle batterie, ma bisognerà farci i conti ancora per qualche anno, forse un decennio. La Cina ne estrae meno di 3 mila tonnellate l’anno contro le 95 mila della Repubblica Democratica del Congo (dati United States Geological Survey riferiti al 2020) ma raffina tra la metà e l’80% delle circa 160 mila tonnellate prodotte a livello globale. Per quanto riguarda il Litio, la Cina, risulta soltanto terza per produzione, controllando l’80% della raffinazione, in particolare quella del minerale ricavato da roccia dura, (l’altra fonte della materia prima fondamentale per le batterie delle elettriche si trova nei salar dell’America Latina). Con il Manganese la Cina si posiziona al quinto posto nel mondo per quantità di tonnellate estratte. Il Nichel, quello di alta qualità utilizzato negli accumulatori non ha il passaporto cinese. La Grafite con la quale (trasformata nel neomateriale grafene) ci si aspetta di ridurre il tempo di ricarica delle batterie e che, al momento non viene nemmeno riciclata, proviene per il 70% da produzioni cinesi e da cui arriva il 47% di quella utilizzata nei cicli di produzione delle industrie automobilistiche europee. Fondamentale da sempre nelle auto è poi il Rame. E’ vero che circa la metà del fabbisogno continentale è coperto da materiale di recupero, ma altrettanto vero è che in ogni supercharger ce ne vogliono almeno otto chili. Moltiplicati per il numero di colonnine rapide di cui l’Europa avrà bisogno nei prossimi anni e considerato che la Cina è al terzo posto (dopo Cile e Perù) per estrazione con 1,7 milioni di tonnellate, ma di nuovo prima per raffinazione, con 9,8 milioni.
Stagno e Tungsteno (con oro e tantalio) fanno parte dei cosiddetti “Conflict minerals”, ovvero materie prime provenienti da aree dove estrazione e commercializzazione sono spesso associate alla violazione degli standard ambientali e sociali. Per il tungsteno possiamo davvero parlare di monopolio: sono in Cina 1,9 dei 3,4 milioni di tonnellate di riserve globali (depositi identificati e sfruttabili in maniera economicamente competitiva con le tecnologie disponibili; altra cosa sono le risorse, depositi probabili ma non ancora sfruttabili a costi accettabili). E sono ancora prodotte in Cina 69 mila dell’ 84 mila tonnellate totali. Dei 4,3 milioni di tonnellate di riserve di stagno mondiali 1,1 sono cinesi, così come 81 mila delle 270 mila tonnellate prodotte.

Terre rare

Se prendiamo in considerazioni le Terre rare del cui gruppo fanno parte minerali indispensabili per la transizione ecologica. Oltre che nei motori elettrici, sono utilizzate, per esempio, nelle pale eoliche.
Si trova in Cina un terzo di tutte le riserve di terre rare che il Governo di Pechino ha cominciato a sfruttare già negli anni 60, fino a diventare nel 1985 il primo produttore mondiale, supremazia che però è stata lentamente erosa: oggi “soltanto” il 58% delle 245 mila tonnellate complessive è targato Cina. Stato che rimane il primo cliente di queste sostanze, realizzando, per esempio, l’87% dei magneti in terre rare, cuore dei motori elettrici. I cinesi detengono inoltre anche la proprietà intellettuale dei processi di raffinazione, che effettuano a costi bassissimi, potendosi permettere d’ignorare ogni problematica relativa alla sostenibilità ambientale. L’unico impianto al di fuori dei confini della Repubblica Popolare si trova in Malesia. Ecco realizzato, nel corso degli anni, un “quasi” monopolio.

Fonte: ARPAT


07/03/2016: Gli oneri di sicurezza aziendali vanno indicati sempre!

Consiglio di Stato, sentenza n. 5873 del 30 dicembre 2015


04/03/2016: Terre e rocce da scavo: il parere del Consiglio di Stato

Un provvedimento sulla disciplina semplificata della gestione delle terre e rocce da scavo


04/03/2016: Su RadioRai1 si parla di sicurezza

Ospiti Raffaele Guariniello e Franco Bettoni, Presidente di ANMIL


03/03/2016: L'omicidio stradale e la sicurezza sul lavoro

I nuovi reati di omicidio stradale e lesioni personali stradali e gli intrecci con le norme di prevenzione.


03/03/2016: Omicidio stradale: è legge

Introduzione del reato di omicidio stradale e del reato di lesioni personali stradali


02/03/2016: Promemoria: Sorveglianza Sanitaria per i lavoratori agricoli stagionali

Il Decreto 6 marzo 2013 del Ministero del Lavoro, in materia di sorveglianza sanitaria dei lavoratori stagionali del settore agricolo.


02/03/2016: Come sapere tutto sul nuovo regolamento generale europeo sulla protezione dei dati

Come i lettori ben sanno, tra breve verrà pubblicato il nuovo regolamento generale europeo sulla protezione dei dati, che innova profondamente le regole attuali. Ecco come saperne di più. Di Adalberto Biasiotti.


01/03/2016: Al via il bando Incentivi Isi 2015 di INAIL

L’INAIL finanzia le imprese che investono in sicurezza


01/03/2016: OT24: chiarimenti da Inail

Le risposte alle domande più frequenti ricevute da Inail.


29/02/2016: Cosa fa l’Europa per il contrasto al terrorismo

Le numerose iniziative che l’Europa sta attuando, per rendere sempre più efficiente ed efficace la lotta al terrorismo. Di Adalberto Biasiotti.


29/02/2016: Convegno nazionale amianto: gli atti

Disponibili gli atti del convegno nazionale promosso dalla fondazione vittime dell’amianto “Bepi Ferro.


26/02/2016: Guardare all’Europa - La prevenzione

Il terzo volume della collana pone il confronto tra i sistemi di prevenzione e di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro di Danimarca, Germania, Italia e Regno Unito.


26/02/2016: Telecamere finte: sì o no?

Alcune amministrazioni comunali, strette nella tagliola del patto di stabilità, hanno pensato bene di ampliare l’esistente impianto di videosorveglianza, grandemente apprezzato dai cittadini, installando delle telecamere finte. Di Adalberto Biasiotti.


24/02/2016: In arrivo il nuovo Regolamento UE sui DPI

Disponibile il testo non definitivo.


23/02/2016: I quanti e la National Security Agency

Una rivoluzione drammatica: il passaggio dai semiconduttori ai quanti.


22/02/2016: Tour per la Sicurezza sul Lavoro

Un “pellegrinaggio laico” lungo un percorso che attraverserà tutta l’Italia


19/02/2016: Uso delle casseforti: un delicato confine tra safety e security.

Una bimba si è rinchiusa accidentalmente all’interno di una cassaforte con apertura temporizzata. Non è l’unico problema che può coinvolgere questi mezzi forti. Adalberto Biasiotti


18/02/2016: C’era proprio bisogno di questo incontro!

Un incontro con i numerosi soggetti, che sono coinvolti nella sicurezza privati in Italia. Ecco i punti principali. Di Adalberto Biasiotti.


18/02/2016: A Modena la Sicurezza sul Lavoro, in pratica

Convegno gratuito il 25 febbraio.


17/02/2016: Seminario gratuito sulle verifiche periodiche delle attrezzature di sollevamento

“Verifiche periodiche delle attrezzature di sollevamento cose e persone: regime di controllo e criticità”: il 19 febbraio a Bergamo


85.5 86.5 87.5 88.5 89.5 90.5 91.5 92.5 93.5 94.5 95.5