Per utilizzare questa funzionalità di condivisione sui social network è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'

13/12/2019: L’Italia e il Goal 13: per il clima servono cambiamenti senza precedenti

Il Goal 13 (lotta contro il cambiamento climatico) in sintesi

Il rapporto ASviS registra un miglioramento altalenante. L’indicatore migliora infatti fino al 2014, per poi peggiorare nel triennio successivo, parallelamente al trend di ripresa economica. Analizzando l’indicatore nel dettaglio, è da notare come nel computo totale delle emissioni di gas serra, tre quarti di questi provengano dal settore produttivo, mentre il resto è causato dai consumi familiari.

 

Documento di grande rilevanza per il goal 13 è stato lo Special Report 15 (SR15), pubblicato il 6 ottobre 2018 dall’Ipcc. Questo testo ha valutato gli impatti dell’aumento della temperatura di 1,5°C entro fine secolo, e le relative misure di riduzione delle emissioni di gas serra necessarie per raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2030 e contrastare futuri effetti irreversibili. Il messaggio del Rapporto è chiaro: limitare l’aumento della temperatura è possibile ma richiede cambiamenti economici e sociali senza precedenti. La transizione pone infatti problemi sociali importanti, e non deve gravare pesantemente sui ceti più deboli. 

 

Il 25 ottobre 2018 il Parlamento europeo ha approvato, a questo proposito, una risoluzione in cui propone di innalzare l’obiettivo di riduzione delle emissioni al 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990, impegnandosi a realizzare un’economia “climaticamente neutra” entro il 2050. Per quanto riguarda l’Italia, però, il Piano Nazionale d’Adattamento ai Cambiamenti Climatici (Pnacc), necessario per l’attuazione del Target 13.1, è ancora fermo (consultazione chiusa il 31 ottobre 2017). La pianificazione delle misure di mitigazione deve integrarsi necessariamente con il Pnacc, i cui strumenti partecipativi vanno utilizzati appieno. Questo piano, già presentato nel 2017, deve essere urgentemente portato in approvazione e sostenuto da uno strumento normativo che ne prescriva l’attuazione a livello nazionale, regionale, locale e settoriale. Nessuna novità si registra per quanto riguarda l’adeguamento del contributo italiano all’obiettivo di finanziare con cento milioni di dollari all’anno entro il 2020 il Green Climate Fund, necessario per assistere la transizione energetica dei Paesi in via di sviluppo. 

 

Benché non delinei nuovi elementi di politica economica per l’abbattimento delle emissioni di gas serra così come norme per contrastare il cambiamento climatico, la Legge di Bilancio del 2019 contiene però decisive norme di contrasto al dissesto idrogeologico. Ad esempio, assegna 2,6 miliardi di euro per gli interventi in materia di problemi idrogeologici, riconoscendo il concetto di resilienza ecosistemica dei territori (target 13.1).

 

Guarda la videointervista al coordinatore del Gruppo di lavoro ASviS sui Goal 7 e 13, Toni Federico

 

L’indicatore composito per

Si segnala un miglioramento per l’indicatore headline (gas serra totali secondo l’inventario nazionale delle emissioni) fino al 2014 per poi peggiorare nel triennio successivo. Il settore produttivo è l’obiettivo primario per un calo significativo delle emissioni di gas serra.

 

Le regioni italiane e il Goal 13

Nel caso del Goal 13 non si dispone di dati regionali.

 

Il resoconto degli ultimi 12 mesi 

L’obiettivo di riduzione delle emissioni al 55% entro il 2030 è stato fatto proprio dalla nuova Presidente della Commissione Ursula Von der Leyen nel discorso programmatico pronunciato di fronte al Parlamento europeo. A novembre del 2018 la Commissione europea ha dettato una nuova strategia per un’economia “climaticamente neutra” al 2050, coerente con un forte rilancio delle sue ambizioni, alla quale il Consiglio europeo ha risposto il 18 febbraio 2019 ribadendo la necessità e l’urgenza di alzare il livello d’ambizione europeo e globale in riscontro alla necessità di perseguire gli sforzi necessari per limitare l’aumento della temperatura terrestre a 1,5°C.

È ancora fermo il Piano Nazionale d’Adattamento ai Cambiamenti Climatici (Pnacc), per il quale mancano le modalità di attuazione e l’erogazione dei sostegni economici alle amministrazioni locali, senza i quali il Piano diventa irrilevante. La Legge di Bilancio 2019 restituisce invece la competenza del dissesto idrogeologico al ministero dell’Ambiente. 

Infine, pur non situandosi nello spazio delle normative di legge, è importante citare la mozione parlamentare 135 che il Governo ha fatto approvare al Senato in data 5 giugno 2019. Con essa viene respinta la “dichiarazione di emergenza climatica”, già adottata da altri Paesi e amministrazioni locali italiane ed europee. D’altra parte, la mozione riconosce che le attività antropiche contribuiscono al riscaldamento globale e impegna il Governo a:

• adottare ogni iniziativa finalizzata alla decarbonizzazione dell’economia, garantendo la sicurezza del sistema energetico;

• attuare ogni misura che favorisca la transizione dalle fonti energetiche fossili alle fonti rinnovabili, compatibilmente con la grid parity, e il passaggio dall’economia lineare all’economia circolare;

• realizzare ogni iniziativa volta a favorire l’autoproduzione distribuita di energia da fonti rinnovabili (prevista dal Pniec);

• promuovere politiche di sviluppo infrastrutturale e iniziative virtuose di mobilità urbana;

• attuare tutte le misure necessarie al raggiungimento degli obiettivi di riduzione di gas serra concordate a livello internazionale ed europeo.

Se realmente attuata, la mozione 135 delineerebbe una strategia accettabile per la transizione energetica e la lotta al cambiamento climatico da parte del Governo.

 

Le proposte dell’ASviS 

È necessario, in primo luogo, sostenere la proposta di “Dichiarazione d’emergenza ambientale e climatica”, già approvata nei mesi scorsi da alcune regioni e da diverse città.

Deve essere riconosciuto il ruolo chiave degli investimenti pubblici per togliere l’Italia dalla stagnazione puntando sullo sviluppo sostenibile e sulla decarbonizzazione. 

Servono misure chiare e strutturali per orientare la riconversione delle imprese nella transizione, favorendo gli investimenti necessari per rendere processi, prodotti e servizi coerenti con gli obiettivi della green economy. Questa riconversione deve essere trasversale e riguardare nel suo complesso il sistema economico, per la gran parte composto da piccole e medie imprese.

 

Leggi l’Analisi del Goal 13 nel Rapporto ASviS 2019 e le proposte dell’Alleanza su Crisi climatica ed energia

Consulta il Rapporto ASviS 2019

Scopri i Target del Goal 13

Scopri di più sull’indicatore del Goal 13: consulta il database

 

Fonte: ASVIS


18/09/2024: Prospettive di transizione verso la sostenibilità in Europa

L’integrazione del clima, dell’ambiente e della sostenibilità fra le priorità strategiche dell’UE è fondamentale per il successo


17/09/2024: Vademecum "La scuola a prova di privacy"

Un’agile guida, rivolta ad istituzioni scolastiche, docenti, studenti e famiglie, per assicurare la più ampia protezione dei dati delle persone che crescono, studiano e lavorano nel mondo scolastico.


13/09/2024: Brandizzo, le proposte della Commissione della Camera per evitare nuove tragedie

La presentazione della Relazione della Commissione parlamentare d’inchiesta sulle condizioni di lavoro della Camera, in relazione a grave incidente di Brandizzo del 30 agosto 2023.


12/09/2024: OiRA al servizio dei lavoratori dei distributori di benzina

Strumenti gratuiti e accessibili di valutazione interattiva dei rischi online (OiRA ) per le stazioni di servizio


11/09/2024: La qualità dell’aria in Europa

Continua a migliorare, ma i livelli di inquinamento sono ancora pericolosi in molte aree


09/09/2024: OspedaleSicuroDuemila24

Due giorni di convegni sulle strategie di prevenzione, sulle metodologie specifiche d’indagine e sulle misure correttive adottabili per la valutazione, la prevenzione e la gestione dei rischi nel comparto sanitario.


04/09/2024: Estintori di incendio… novità in vista

Pubblicata in lingua italiana la norma UNI 9994 parte 1. Il documento tratta il controllo iniziale e la manutenzione degli estintori di incendio. Vediamo tutti i dettagli…


03/09/2024: Polveri sottili dal Canada

L’analisi aggiornata di Arpa Valle d’Aosta


27/08/2024: Sport senza barriere, la storia di Giovanna Fasciani

Con l’equitazione combatto le mie paure


31/07/2024: Il clima in Italia

Il Rapporto SNPA “Il clima in Italia nel 2023”


26/07/2024: Come le variazioni climatiche influenzano gli incendi

Un comunicato stampa del Consiglio nazionale delle ricerche mostra come, secondo uno studio, il clima influenzi gli incendi boschivi e l'ampiezza delle aree bruciate, determinando la quantità di vegetazione secca che può alimentarli.


24/07/2024: La potenziale rivoluzione dell’energia geotermica

Un progetto islandese apre nuove frontiere nella ricerca scientifica, promettendo di trasformare l'estrazione energetica e la mitigazione dei rischi vulcanici attraverso l'accesso diretto a una camera magmatica.


23/07/2024: Costruiamo insieme un lavoro sicuro

La nuova campagna di INAIL


17/07/2024: Salute e sicurezza sul lavoro, dall’Inail 14 milioni di euro per la formazione

Una campagna nazionale dedicata alla prevenzione di infortuni e malattie professionali, con una particolare attenzione alle azioni di sensibilizzazione sui rischi nuovi ed emergenti.


16/07/2024: La sfida ambientale per la finanza sostenibile

Aperta la consultazione pubblica sul documento tecnico al fine di recepire feedback e le considerazioni da parte degli stakeholder.


11/07/2024: Una "Bella storia" di reinserimento lavorativo

Federico racconta la sua storia di reinserimento dopo l'infortunio ricominciando a lavorare con una nuova mansione nella stessa azienda dove lavorava prima


09/07/2024: Regolamento UE per l’approvvigionamento di materie prime critiche

Il Regolamento UE n.2024/1252


04/07/2024: Privacy e email aziendali: il provvedimento del Garante

Le regole per la gestione corretta dei metadati


03/07/2024: I rifiuti sanitari sterilizzati possono essere smaltiti come rifiuti urbani

L'interpello Ministero Ambiente n.43348/2024


02/07/2024: Proteggiamoci dal caldo

Lo spot della campagna promossa dal Ministero della Salute, in collaborazione con l’Inail, per prevenire i rischi legati all’esposizione alle alte temperature


1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11