22/09/2016: L’ottimizzazione del lavoro dei “seniors”
Meglio invecchiare durante il Lavoro, un aspetto importante della prevenzione.
A cura del gruppo di lavoro “Action Scientifique en Milieu du Travail” (Group ASMT) du “Centre Interservices de Santé et de Médecine du Travail”, Paris giugno 2016
Link al sito cisme.org
Nell’introduzione il volume presenta le definizioni dell’età umana (età cronologica, psicologica, sociale, soggettiva, funzionale).
Consta di quattro parti:
- La prima parte si sofferma sulla capacità fisica massima al lavoro (forza muscolare, propriocezione, fatica e bisogno di recupero, sensibilità dei neurorecettori, visione, udito).
- La seconda parte prende in considerazione le capacità cognitive secondo l’età (tempi di reazione, memoria, attenzione, intelligenza, apprendimento, creatività, presa di decisioni).
- La terza parte tratta le capacità sociali (assenteismo, infortuni e malattie professionali, autonomia, adattamento al lavoro, performance, implicazione e motivazioni, soddisfazioni sul lavoro, stress e burn-out, desiderio di ritirarsi dal lavoro).
- La quarta parte illustra i fattori di rischio legati al lavoro che possono aggravare l’invecchiamento nelle varie categorie socio-professionali (quadri qualitativi del lavoro, professioni intermedie, impiegati amministrativi, impiegati nel commercio e servizi).
Nelle conclusioni si riassume l’ottimizzazione del lavoro dei “seniors” (ricorso alla loro esperienza, margini di manovra possibili, riduzione delle pressioni temporali, adeguamento ai carichi di lavoro, riduzione dei carichi multipli).
La variabilità interindividuale è fattore rilevante per le diverse evoluzioni individuali legate a fattori genetici, alla storia e ai percorsi professionali, alla riduzione di usura prematura di certe funzioni e al mantenimento di una formazione continua.
Fonte: CIIP
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