25/01/2018: La cultura necessaria a proteggere i dati personali
Parola del Garante della Privacy. Intervento di Antonello Soro, Presidente del Garante per la protezione dei dati personali
La capacità di proteggere i dati personali deve rappresentare per le imprese non tanto e non solo un obbligo giuridico quanto, piuttosto, un requisito preferenziale, un asset competitivo. Questa prospettiva, che viene già oggi favorita dalla crescente domanda sociale di cittadini sempre più consapevoli del valore dei propri dati, sarà resa ancora più determinante dalla capacità performativa del Regolamento europeo 2016/679.
Il Regolamento nasce con l'obiettivo dichiarato di sviluppare uno spazio di libertà, sicurezza e giustizia, ma anche di realizzare un "clima di fiducia per lo sviluppo dell'economia digitale in tutto il mercato interno", promuovendo "la certezza giuridica e operativa tanto per le persone fisiche quanto per gli operatori economici e le autorità pubbliche". Questo stretto rapporto è, del resto, il riflesso della centralità della protezione dei dati nell'economia e nella società digitale, nelle quali si sono aperte sfide sempre nuove per la sicurezza dei dati, sia per le imprese sia per le Pubbliche amministrazioni.
Secondo uno studio presentato nelle scorse settimane da Accenture, l'Italia è tra i dieci Paesi al mondo più colpiti dai crimini informatici: nell'ultimo anno, i costi del cybercrime sono cresciuti del 23% rispetto all'anno precedente. Le aziende dei settori finanziario e dell'energia sono le più colpite. Per queste ragioni, la sicurezza dell'ecosistema digitale costituisce un obiettivo strategico del nostro Paese e la protezione dei dati e dei sistemi ne rappresenta il presupposto principale, il primo e più efficace strumento di contrasto di tali forme di criminalità.
L'intera trama normativa del nuovo Regolamento è improntata all'obiettivo di adeguamento all'evoluzione tecnologica. Si pensi alle caratteristiche sconvolgenti dei big data, dell'Internet of things e dell'intelligenza artificiale, che indeboliscono l'efficacia di strumenti tradizionali – quali ad esempio il consenso informato – su cui ha sinora ruotato la disciplina. È dunque indispensabile, come richiesto dal Regolamento, che venga anticipata la soglia della tutela alla fase della progettazione dei sistemi (secondo i criteri di privacy by design e privacy by default) nel rispetto dei principi di precauzione e prevenzione.
Un'importanza fondamentale assume con la nuova disciplina la prevenzione del rischio mediante la responsabilizzazione del titolare (il principio di accountability), l'introduzione di istituti nuovi come la "valutazione d'impatto" per trattamenti di dati che presentino rischi elevati per i diritti e le libertà delle persone, il rafforzamento dei diritti degli interessati e delle misure di tutela e sanzionatorie. In questo senso, la responsabilizzazione delle imprese e della Pa promossa dal Regolamento determinerà un processo di introiezione della disciplina utile, più di ogni altra misura, a prevenire le violazioni e a garantire la tutela dei diritti dei cittadini.
Un'essenziale innovazione è costituita dalla figura del responsabile della protezione dati (Rpd), che assolve anche una funzione preventiva, nella misura in cui orienta l'organizzazione aziendale verso modelli virtuosi dal punto di vista della protezione dati, sensibilizzando e formando il personale, sorvegliando sullo svolgimento della valutazione d'impatto e cooperando con l'autorità. Considerata la rilevanza assunta da tale figura per una corretta attuazione del Regolamento, il garante ne ha consigliato la designazione anche al di fuori dei casi di obbligatorietà (Pubbliche amministrazioni e titolari che svolgano trattamenti di dati sensibili su larga scala o inerenti il controllo sistematico degli interessati). Ma il Regolamento punta anche a semplificare il quadro giuridico e a razionalizzare gli oneri amministrativi, obiettivo perseguito con la riduzione di questi ultimi (è abolito, ad esempio, l'istituto della notificazione all'Autorità di protezione dati), con un risparmio, per le imprese, stimato nella misura di 130 milioni di euro annui.
Il nuovo quadro giuridico europeo in materia di protezione dati rappresenta dunque un grande passo avanti nella direzione di un governo equilibrato delle innovazioni tecnologiche che hanno profondamente modificato la nostra società. Ma ciò che, più di ogni altra misura, garantirà l'effettività dei diritti sanciti sarà la diffusione di quella "cultura della privacy" necessaria per promuovere, a un tempo, sviluppo economico e libertà, efficienza amministrativa e dignità della persona.
Antonello Soro
Presidente del Garante per la protezione dei dati personali
Fonte: garanteprivacy
08/05/2014: La presenza del Rspp non esonera il datore di lavoro dagli obblighi di sicurezza
Con sentenza n. 18296 del 5 maggio 2014, la Corte di Cassazione ha affermato che non esonera il datore di lavoro dall’obbligo di fornire, ai propri dipendenti, i dispositivi di protezione individuale necessari a prevenire i rischi in relazione alle lavorazioni svolte nell’azienda, la presenza del RSPP (Responsabile del servizio di prevenzione e protezione) sul luogo di lavoro.
28/04/2014: È morto Rino Pavanello, segretario dell'Associazione Ambiente e Lavoro e Presidente della CIIP
Sabato scorso 26 aprile è morto improvvisamente a Milano Rino Pavanello, segretario dell'Associazione Ambiente e Lavoro e Presidente della CIIP, Consulta Interassociativa Italiana per la Prevenzione, a cui aveva dedicato tempo e passione.
14/04/2014: Pubblicati gli elenchi nominativi degli esperti qualificati e medici autorizzati
Pubblicato l'elenco nominativo relativo agli esperti qualificati e quello relativo ai medici autorizzati, figure professionali incaricate rispettivamente della sorveglianza fisica e della sorveglianza medica della radioprotezione ai sensi dell'Allegato V del Decreto legislativo 17 marzo 1995, n.230 e s.m.i.
04/04/2014: Allegato 3B: proroga al 30 aprile
Prorogata al 30 aprile 2014 la possibilità di trasmissione in ritardo dell'allegato 3b da parte dei medici competenti
03/04/2014: Modifica alla Direttiva Seveso
Modifica al Decreto legislativo 17 agosto 1999, n. 334, e successive modificazioni, in attuazione dell’articolo 30 della direttiva 2012/18/UE sul controllo del pericolo di incidenti rilevanti connessi con determinate sostanze pericolose
18/02/2014: Ministero del lavoro: firmato un decreto per semplificare l'adozione dei MOG nelle PMI
12/02/2014: La ricerca dell’Inail per la sicurezza dei lavoratori nella Terra dei fuochi
La molteplicità delle sostanze sversate abusivamente e date alle fiamme è una minaccia per chi opera sui territori delle province campane interessate dal fenomeno. I ricercatori del Dipia dell'Istituto affrontano alcune problematiche della vicenda e forniscono indicazioni sui comportamenti da adottare.
15/01/2014: INAIL: Incentivi 2014
Pubblicato il nuovo bando Incentivi ISI 2013. Dal 21 gennaio all’8 aprile 2014 sarà possibile inserire online i progetti di miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza del lavoro.
19/12/2013: 10 gennaio 2014. Obbligo di conclusione dei corsi di aggiornamento per i datori di lavoro esonerati dalla frequenza dei corsi, ai sensi dell'articolo 95 del d.lgs. n. 626/1994
15/11/2013: Ciao Ermanno. Un ricordo di Rocco Vitale
25/10/2013: Salute e sicurezza sul lavoro, a 17 imprese il premio di Inail e Confindustria
I riconoscimenti assegnati ad aziende che hanno raggiunto livelli di eccellenza sul fronte della prevenzione e della gestione dei rischi, nell’ambito dell’iniziativa promossa per il secondo anno consecutivo dall’Istituto e dall’associazione degli industriali con l’obiettivo di favorire la diffusione delle prassi migliori
17/10/2013: Settimana europea per la sicurezza e la salute sul lavoro: dal 21 al 25 ottobre
01/10/2013: SISTRI al via dal 1° ottobre 2013: la Circolare esplicativa
Il Ministero dell'Ambiente ha pubblicato nella serata di ieri una circolare di chiarimento in merito a Sistri, che conferma la partenza del sistema per oggi 1° ottobre 2013.
26/08/2013: CONVERSIONE DECRETO DEL FARE
In g.u. n. 194 del 20 agosto 2013 è pubblicata la Legge 9 agosto 2013 n. 98: Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, recante disposizioni urgenti per il rilancio dell'economia.
09/08/2013: "Decreto del fare" e modifiche al decreto 81/2008: approvazione definitiva
La Camera ha approvato in via definitiva il disegno di legge, già approvato dalla Camera e modificato dal Senato, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, recante disposizioni urgenti per il rilancio dell'economia
01/08/2013: Prosegue al Senato la discussione per la conversione in legge del DL 69/2013 che contiene le modifiche al decreto 81/2008
In Senato continua la discussione per la conversione in legge del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, il cosiddetto “decreto del fare”.
26/07/2013: La Camera approva il decreto del fare e le modifiche al decreto 81
La Camera dei Deputati ha approvato il disegno di legge di conversione del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, nel testo approvato dalle Commissioni.
24/07/2013: Decreto del fare e decreto 81: votata la fiducia sulla conversione in legge
Votata la questione di fiducia posta dal Governo sull'approvazione, senza emendamenti ed articoli aggiuntivi, dell'articolo unico del disegno di legge di conversione del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69.
22/07/2013: Decreto del fare: la Camera rinvia in Commissione
Misure urgenti per il rilancio dell’economia: rinvio della camera in Commissione
05/07/2013: Comunicata all’Italia una nuova procedura d’infrazione europea concernente la non corretta attuazione delle misure in materia di sicurezza e salute dei lavoratori
Trasmessa con lettera del 2 luglio 2013 la comunicazione concernente l'avvio della procedura d'infrazione n. 2013/4117 del 26 giugno 2013 per non corretto recepimento della direttiva 89/391/CEE concernente l'attuazione di misure volte a promuovere il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori durante il lavoro
116 117 118 119 120 121 122 123 124 125 126