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03/07/2020: La gestione delle emergenze ambientali nel 2019

Le attività svolte in collaborazione con la Sala Operativa della Protezione Civile

Dal settembre 2014 ARPAT, per la gestione delle emergenze ambientali, ha stipulato una convenzione di livello regionale con la Sala Operativa di Protezione Civile (SOP) della Città Metropolitana di Firenze che opera pertanto da quella data come sala operativa di ARPAT.

 

Il numero della SOP è quindi numero unico di attivazione di ARPAT per tutti gli Enti competenti e le Polizie del territorio della Regione Toscana in caso di eventi che impattano o possono impattare sull’ambiente.

 

All’interno della convenzione vi è l’utilizzo di una piattaforma Web che permette la condivisione di numerosi dati territoriali e specifici di strutture di interesse tenuti aggiornati e in continua implementazione; fra questi le aziende a Rischio di incidente Industriale di cui la piattaforma contiene tutti i Piani di Emergenza Esterni (PEE). Tutti i dati sono georeferenziati e inseriti in una cartografia che tramite layer sovrapposti permette, per il sito di interesse durante l’emergenza, di identificare numerose informazioni utili alla gestione dell’evento (acquedotti, fognature, scaricatori di piena, specifiche aziende, depuratori civili, corsi d’acqua superficiali, pozzi, sporgenti e captazioni ad uso potabile, ecc.).

 

La possibilità di inserimento di questa tipologia di dati, con informazioni sovrapponibili secondo il tipo di necessità, risulta utile a definire una “mappa di rischio” dell’area interessata da un possibile incidente e ad analizzare scenari in fase preventiva.

 

La piattaforma permette quindi di registrare tutte le chiamate e le attivazioni in emergenza gestite dall’Agenzia e quindi di rendicontare l’attività svolta in modo piuttosto puntuale.

 

Le statistiche per l’anno 2019 mostrano 279 chiamate alla Sala Operativa di cui 195 pari a circa il 70% giunte durante l’orario di servizio che si estende per 12 ore giornaliere ed 84 chiamate in orario cosiddetto di reperibilità e cioè le 12 ore serali e notturne, ed i festivi.

 

Del totale delle chiamate che hanno portato all’attivazione, con un intervento sul campo, delle strutture dell’Agenzia competenti per il territorio interessato dall’evento le attivazioni risultano 191 di cui 131 in orario di lavoro e 60 in reperibilità.

 

Confronto con gli anni precedenti
Anno20152016201720182019
Chiamate331279310266279
% reperibilità37,038,541,629,730,2

 

Interventi20152016201720182019
212209203203191
no101701076488

La tematica principale di attivazione di ARPAT continua, come negli anni precedenti, a riguardare l’inquinamento delle acque superficiali con il 52% degli interventi .

 

La seconda causa di attivazione costituita dalle maleodoranze si attesta sul 15%, mentre la tematica incendi di qualsiasi natura copre il 12% degli interventi con un lieve aumento rispetto all’anno precedente. In particolare gli incendi sui siti di gestione e smaltimento rifiuti costituisce il 2,7% degli interventi svolti.

 

 

Altro dato interessante è costituito dai segnalanti, identificati come tutti coloro che richiedono l’intervento di ARPAT.

 

La Polizia Municipale continua ad essere l'interlocutore principale nelle chiamate di emergenza con il 37,3%,  valore che insieme a quelle provenienti direttamente da uffici comunali diversi sale al 43,9%. Questo è giustamente in relazione alla maggior vicinanza di questi enti al relativo territorio.

 

ARPAT anche quando avvisata da altri enti di norma chiede l'attivazione e la collaborazione in particolare della Polizia municipale che può raggiungere i luoghi di evento in tempi brevi costituendo quindi un valido interlocutore sia nelle prime fasi iniziali in assenza di personale dell’Agenzia in campo ma anche successivamente durante la gestione dell'evento essendo fra l'altro personale a diretto contatto con l'autorità competente locali.

 

Per chi vuole approfondire:

 

Fonte: ARPAT

 


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