Per utilizzare questa funzionalità di condivisione sui social network è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'

03/07/2015: La prevenzione nei luoghi di lavoro: un confronto tra esperienze europee

La gestione della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro in quattro Paesi europei - Italia, Danimarca, Germania e Regno Unito

Il 19 giugno si è tenuto a Roma, presso il Parlamentino dell’INAIL, il seminario internazionale La prevenzione nei luoghi di lavoro: un confronto tra esperienze europee. L’apertura dell’evento, organizzato da INAIL, con il Patrocinio di ISSA – International Social Security Association, è stata affidata alla introduzione di Massimo De Felice, Presidente INAIL e alla relazione comparata di Francesco Rampi, Presidente CIV di INAIL.
 
Il seminario, che si pone in linea di continuità con l’analogo evento tenutosi lo scorso anno, ha rappresentato l’occasione per fare il punto, in chiave comparata, sulla gestione della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro in quattro Paesi europei - Italia, Danimarca, Germania e Regno Unito - attraverso l’analisi trasversale di otto principali parametri: sistemi nazionali di analisi dei dati sugli infortuni e sulle malattie professionali; strumenti e modalità di ricerca in materia di salute e sicurezza sul lavoro; sistemi di formazione e informazione dei lavoratori; forme di prevenzione e tipologie di incentivi; attività di vigilanza; quadro normativo; regolamenti; standard e norme tecniche.
 
L’evento si è articolato su due principali tavole rotonde. La prima - che ha occupato la sessione mattutina – è stata coordinata dal Presidente dell’INAIL ed ha visto gli interventi di Anders Christensen, Consulente WEA – Working Environment Authority, Danimarca; Karl Heinz Noetel, Consulente DGVU Germania; Kevin Myers, Direttore Generale Regolamenti, HSE – Health and Safety Executive, Regno Unito; Ester Rotoli, Direttore centrale prevenzione INAIL. I relatori hanno risposto ad una serie di domande strutturate sui primi cinque dei parametri di indagine sopra menzionati rappresentando il quadro dei rispettivi Paesi di provenienza.
 
La seconda sessione è stata coordinata dall’Avvocato Luigi La Peccerella ed ha visto gli interventi di: Dorthe Bjerrum Harrow, Dirigente WEA – Working Environment Authority, Danimarca; Walter Eichendorf, vice Direttore Generale DGVU, Germania; Kevin Myers, Direttore Generale Regolamenti HSE, Regno Unito; Francesco Battini, Presidente Oiv INAIL. I relatori hanno risposto ad una serie di domande strutturate in tema di normativa, regolamenti e norme tecniche nei quattro Paesi oggetto di analisi. Le conclusioni del seminario sono state affidate ad Hans Horst Konkolewsky, Segretario Generale ISSA.
 
L’indagine comparata ha messo in evidenza alcune analogie tra l’Italia e la Germania per quel che concerne la evoluzione storica del sistema normativo di sicurezza e prevenzione, caratterizzate entrambe da una decisiva innovazione - avviatasi negli anni Novanta, dopo l’entrata in vigore della direttiva europea 89/391 - e da un importante e più recente aggiornamento dei sistemi normativi tra il 2008 e il 2013. Dall’altra parte la Danimarca e il Regno Unito presentano determinate analogie, nella misura in cui l’impatto della direttiva 89/391 è stato meno intenso nei rispettivi sistemi normativi che si presentavano già molto completi e moderni a partire dagli anni Settanta.  Parallelamente, l’articolazione del sistema delle fonti in materia di salute e sicurezza sul lavoro, tanto in Italia quanto in Germania, è caratterizzata da quattro principali livelli gerarchici: norme costituzionali, norme europee, leggi ordinarie, regolamenti. Diversamente, tanto il sistema danese quanto quello anglosassone sono caratterizzati dall’assenza di norme di livello costituzionale sul tema; il Regno Unito, peraltro, difetta altresì di norme secondarie.
 
Per quanto concerne la titolarità dei poteri pubblici, l’Italia e la Germania affidano allo Stato Centrale e alle autorità locali la potestà normativa; diversamente in Danimarca e nel Regno Unito lo Stato Centrale avoca interamente a sé tali poteri. Quanto alle caratteristiche dell’obbligo di sicurezza, l’indagine comparata rivela che mentre in Danimarca, Germania e Italia il datore di lavoro è tenuto a garantire il rispetto di tutte le misure “necessarie a tutelare la integrità fisica e morale del prestatore di lavoro”, nel Regno Unito tale obbligo si traduce nella garanzia di attuazione di tutte le “misure ragionevolmente praticabili”. Ciò per effetto di una diversa interpretazione, al livello dei Pesi membri, del principio comunitario della “massima sicurezza possibile”. In verità anche in Italia tale principio è stato soggetto a tre diverse interpretazioni, da parte della dottrina e della giurisprudenza, a seconda dell’adozione di una posizione di maggiore o minore tutela per il lavoratore.
 
Quanto agli “attori” principali dei sistemi di prevenzione, la comparazione rivela una analoga articolazione dei soggetti della sicurezza in tutti i Paesi analizzati, con la peculiarità - tutta italiana - della presenza della figura del preposto.
 
Passando poi alla analisi dei sistemi nazionali di prevenzione, tutti i Paesi analizzati utilizzano una varietà di strumenti; tra questi spicca in particolare il ruolo - svolto rispettivamente e nell’ordine proposto in Danimarca, Regno Unito, Germania e Italia - dai seguenti parametri: finanziamenti diretti (circa 80 milioni di euro l’anno in Danimarca); attività di ricerca (ex post per trovare soluzioni nel Regno Unito); adozione di norme secondarie (emanate anche dagli istituti assicuratori in Germania); incentivi economici (circa 300 milioni di euro l’anno in Italia).
 
In tutti i quattro Paesi, si ravvisa poi la presenza di una pluralità di organismi pubblici che svolgono attività mirate per la prevenzione, con particolare riferimento alle attività di studio e ricerca, con un ingente investimento in risorse umane impegnate; tra queste molto elevati sono i numeri dell’INAIL con 700 ricercatori e tecnici.
 
Per quanto concerne invece le attività ispettive e di vigilanza, si rileva una interessante differenza tra il modello italiano e tedesco da una parte – caratterizzati tradizionalmente da una articolazione a più livelli di tale funzione - e il modello anglosassone e quello danese dall’altra, caratterizzati dalla presenza di una unica agenzia nazionale per le attività ispettive. Molto variegato è pure il novero delle attività che gli organi ispettivi svolgono e gli esiti di tale attività; in merito un tratto comune ai sistemi sanzionatori di Germania, Danimarca e Regno Unito è la presenza di istituti collaborativi tra autorità ispettiva e datori di lavoro che consentono la non immediata applicazione della sanzione a fronte della rilevazione di una infrazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro e la contestuale possibilità di una messa in regola, entro termini prescritti. Solo qualora fallisca questo tentativo di collaborazione tra pubblico e privato, interviene l’applicazione della sanzione vera e propria in una logica di entità crescente e proporzionale.
Il sistema descritto, pur con le debite distinzioni tra i vari Paesi, non può paragonarsi agli istituti italiani della prescrizione e della disposizione che, seppur sottesi da una logica di operoso dialogo tra datori di lavoro e autorità di vigilanza, presuppongono comunque l’apertura e la contestuale sospensione del procedimento penale, diversamente da quanto descritto per i Paesi sopra analizzati in cui l’intervento del sistema penalistico si verifica solo a fronte della mancata volontà di collaborazione da parte del privato.
 
Quanto agli organismi partecipativi, poi, ognuno dei Paesi descritti presenta sedi istituzionali preposte alla partecipazione delle parti sociali nelle scelte di politica legislativa in materia di sicurezza sul lavoro, nell’ambito dei rispettivi organismi pubblici centrali e/o territoriali.
 
Nel complesso l’analisi rivela comunque una forte differenziazione del sistema anglosassone rispetto agli altri tre Paesi; tali differenze dipendono soprattutto dal diverso contesto socio-economico, dal modello sociale e, ancora, dal principio di base del sistema di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro della massima sicurezza “ragionevolmente praticabile” vigenti nel Regno Unito.
 
Maria Giovannone
Direttore scientifico ANMIL Sicurezza
 
Fonte: ANMIL
 
 

29/04/2020: PuntoSicuro a Radio Anmil: infortuni in itinere e differenze di genere

Giovedì 30 aprile 2020 va in onda una nuova puntata della collaborazione tra PuntoSicuro e Radio Anmil Network. Si parlerà di infortuni in itinere e differenze di genere con un’intervista a Andrea Bucciarelli, Consulenza Statistico Attuariale dell’Inail.


29/04/2020: Covid-19: la sicurezza dei Vigili del fuoco

Gestione rischio operativo connesso all’emergenza COVID-19: linee guida e bonifica dei filtri delle mascherine.


29/04/2020: COVID-19: due seminari in streaming per la fase 2

Due appuntamenti in diretta streaming per affrontare due tematiche importanti in questo periodo di emergenza da Coronavirus.


29/04/2020: Gestione dello stress e prevenzione del burnout

Online il video tutorial di INAIL in cui sono illustrati i contenuti della procedura nazionale per attivare sul territorio servizi di supporto psicologico rivolti agli operatori sanitari.


28/04/2020: Covid-19: non è obbligatorio alcun test per rientrare al lavoro

Una precisazione dei medici del lavoro e della Società Italiana di Medicina del Lavoro (SIML).


28/04/2020: INAIL e trasporto pubblico: il documento tecnico per gestire il rientro al lavoro

La pubblicazione, realizzata da Inail e Iss, illustra le misure contenitive per affrontare il problema della mobilità tutelando la sicurezza della popolazione, con la graduale ripresa delle attività produttive dal 4 maggio.


28/04/2020: INAIL: dossier Covid-19

Durante la prima seduta del CdA INAIL il presidente si è soffermato sulle azioni promosse per il contenimento dell’emergenza Coronavirus, alle quali è dedicato un dossier speciale pubblicato oggi


28/04/2020: Giornata mondiale della sicurezza e salute sul lavoro

Coronavirus, dall’ILO l’invito ai paesi del G20 a promuovere interventi globali per affrontare l’emergenza lavorativa


27/04/2020: Ultime ore: fare i corsi in web-conference per non fermare la formazione

Sei un centro AiFOS e vuoi fare i corsi in videoconferenza? Fino al 30 Aprile approfitta della convenzione con Mega Italia Media: usa il sistema di web-conference ed eroga corsi online.


27/04/2020: Differimento dei termini per la consegna dei documenti sanitari

La consegna dei documenti sanitari che il Medico addetto alla sorveglianza sanitaria avrebbe dovuto effettuare entro la data del 23 febbraio 2020 o in scadenze successive ad essa, in via eccezionale potrà essere ugualmente effettuata entro il 31 luglio 2020.


27/04/2020: Emergenza Covid-19: una guida per chi si prende cura degli anziani

L'opuscolo realizzato da Iss, Inail e Cepsag offre informazioni sui comportamenti corretti da seguire per tutelare la salute di chi assiste una delle fasce più fragili della popolazione


27/04/2020: Covid-19: il decreto per la fase 2

Disponibile il decreto 26 aprile 2020 con le nuove disposizioni in vigore dal 4 maggio.


24/04/2020: Una proposta per la gestione del Protocollo anticontagio nei cantieri

Proteggere il cantiere per proteggere le persone: un manifesto che rappresenta la sintesi del lavoro di tecnici del settore edile e propone un percorso applicativo del Protocollo di sicurezza.


24/04/2020: Covid-19: la sicurezza degli animali da compagnia

Animali da compagnia e SARS-cov-2: cosa occorre sapere, come occorre comportarsi. Versione del 19 aprile 2020


24/04/2020: Covid-19: l'igiene degli alimenti

Indicazioni ad interim sull’igiene degli alimenti durante l’epidemia da virus SARS-CoV-2. Versione del 19 aprile 2020


23/04/2020: La APP Immuni: la parola al Garante della Privacy

Intervista ad Antonello Soro.


23/04/2020: COVID-19: linee guida per l'APP di tracciamento contatti e localizzazione

Linee-guida 04/2020 sull'uso dei dati di localizzazione e degli strumenti per il tracciamento dei contatti nel contesto dell’emergenza legata al COVID-19


23/04/2020: Coronavirus: l’elenco dei DPI validati dall’Inail

Il documento, che sarà aggiornato periodicamente, per ciascun dpi riporta la data di validazione, la tipologia di prodotto, il nominativo della ditta produttrice/importatrice e un’immagine, se disponibile.


23/04/2020: Protocollo d'intesa tra Dr Piemonte e Politecnico di Torino

Siglato il protocollo d’intesa con cui il Politecnico di Torino e la Direzione regionale Inail si impegnano a sviluppare azioni di promozione e sostegno della sicurezza dei lavoratori


22/04/2020: Inquinamento e Coronavirus

Gli effetti sull'inquinamento del blocco per il Coronavirus e gli studi sulle connessioni far questo e l'inquinamento


31.5 32.5 33.5 34.5 35.5 36.5 37.5 38.5 39.5 40.5 41.5