03/05/2019: La Riserva Cognitiva
Un’opportunità per lo sviluppo della sicurezza aziendale
Provate a immaginare di avere bisogno di una penna, ma di non riuscire assolutamente a ricordare il nome di quell'oggetto: veramente imbarazzante! Immaginate ora una situazione analoga: non riuscite a ricordarvi che l'oggetto di cui avete bisogno si chiama "penna", ma riuscite a dire al vostro interlocutore "dammi quella cosa per scrivere". La differenza sostanziale è che nel primo caso non riuscite ad avere l'oggetto di cui avete bisogno, nel secondo caso sì. La domanda importante riguarda quale caratteristica del nostro pensiero abbia permesso di trovare comunque questa seconda soluzione. Per rendere simbolicamente efficace la spiegazione provate a pensare che tra bisogno di avere una penna e il suo nome ci sia una sorta di unica strada, se la strada è interrotta non c'è nulla da fare: la parola "penna" non viene in mente. Anche nel secondo caso la strada diretta è interrotta, ma la persona è riuscita a trovare una strada alternativa ("dammi quella cosa per scrivere") per ottenere l'oggetto di cui ha bisogno.
La riserva cognitiva
La spiegazione di questo fenomeno si chiama “riserva cognitiva” (Cognitive Reserve). I primi lavori in questo campo risalgono agli anni ’80 (Katzman e altri, 1988) che nascono per spiegare i motivi per i quali soggetti affetti da demenza di tipo Alzheimer (AD) mostrino risultati migliori, ai test cognitivi, rispetto ad anziani di pari età non dementi. Successivamente è stata individuata la presenza di due diversi fattori (Stern, 2002). Il primo legato al numero di neuroni e alle relative dimensioni del cervello (Brain Reserve) a disposizione del singolo soggetto; il secondo legato alle modalità con le quali il cervello elabora le informazioni, fra queste l’efficienza e la flessibilità delle reti neurali (Cognitive Reserve). Entrambi i fattori sono in grado di migliorare la capacità di far fronte al danno cerebrale, ma anche di migliorare le prestazioni cerebrali, la prima è una dote soggettiva non modificabile, la seconda, invece, può essere efficacemente sviluppata. In particolare gli studi che hanno utilizzato le tecniche di neuroimmagine hanno evidenziato che soggetti con alta Cognitive Reserve hanno una maggiore resistenza al danno neuronale. Ovvero una maggior Cognitive Reserve permette una prestazione cognitiva migliore di soggetti che a parità di danno cerebrale ne hanno una inferiore.
Questi studi hanno una rilevanza anche nel campo della sicurezza sul lavoro e della gestione di situazioni critiche, infatti, la Cognitive Reserve accompagna tutto lo sviluppo cognitivo umano. Anche se le evidenze del suo ruolo positivo sono più chiare di fronte a un deterioramento mentale, nulla esclude che soggetti con una maggior Cognitive Reserve siano in grado di individuare risposte efficaci di fronte a situazioni critiche come quelle sopra evidenziate nell’esempio della penna. Si può quindi pensare che avere tra le risorse aziendali soggetti con una significativa Cognitive Reserve possa migliorare le loro risposte a tante situazioni critiche che spesso sfociano in incidenti o in errori cognitivi. Ciò in virtù del fatto che, come vedremo successivamente, più una persona svolge attività cognitive e sociali e coltiva interessi durante l’età adulta maggiore sarà la sua capacità di affrontare compiti cognitivi e situazioni di vita complessi o difficili. A oggi non si può dire che esista un modello condiviso e standardizzato per la misurazione della Cognitive Reserve, anche se la maggior parte delle ricerche segnala che sono tre le macro aree che ne favoriscono lo sviluppo:
la scolarità, che è certamente uno degli indici più utilizzati in questo settore;
la tipologia di lavoro svolto;
la gestione del tempo libero, che a parità degli altri due fattori emerge come dato significativo.
In particolare, in Italia, Nucci, Mondini e Mapelli (2012) hanno sviluppato uno specifico questionario denominato Cognitive Reserve Index (CRI) che ha il vantaggio di fornire indicazioni sugli aspetti da analizzare contemperando tutti tre i fattori sopra segnalati. Nel loro lavoro i ricercatori hanno ben evidenziato come la Cognitive Reserve cresca o rimanga stabile a seconda dell’attività cognitiva messa in pratica negli anni.
Riserva cognitiva: il ruolo dell’azienda
Rispetto al CRI desideriamo portare l’attenzione sull’aspetto relativo alla gestione del tempo libero perché la stessa potrebbe ben inserirsi in un progetto di welfare aziendale. In particolare sembra utile potenziare, tra la altre, attività sociali interaziendali, la lettura, la frequenza al cinema o al teatro, le attività artistiche e di volontariato, viaggi, mostre e concerti.
Non si tratta qui di produrre un elenco esaustivo di tutte le attività possibili, quanto di portare l’attenzione sul fatto che non si tratta solo di iniziative che sviluppano il benessere percepito, ma che accrescono la dote cognitiva fondamentale per saper affrontare efficacemente situazioni complesse proprio grazie a una Cognitive Reserve più sviluppata.
di Antonio Zuliani e Wilma Dalsaso
Fonte: PDE, n. 51 (pdf)
19/11/2020: La gestione del rischio da contagio da Coronavirus in ambiente di lavoro e nel contesto scolastico
L’Inail partecipa alla 37esima assemblea annuale dell’Anci con un webinar sul Covid-19
18/11/2020: Portale Agenti Fisici: report attività e presentazione risultati
Il 10 dicembre 2020 è previsto un seminario webinar del Portale Agenti Fisici.
17/11/2020: Trasporto merci pericolose su strada: Accordi Internazionali di deroga
Sottoscrizione degli Accordi Multilaterali ADR
16/11/2020: Covid: Un video con le indicazioni per la misurazione della temperatura corporea
Nel video sono illustrate, con animazioni audio e grafica, le procedure per una corretta rilevazione con i termometri infrarossi prima dell’accesso ai luoghi di lavoro
13/11/2020: Sorveglianza sanitaria eccezionale dei lavoratori fragili
A decorrere dal 5 novembre 2020 è di nuovo disponibile, per i datori di lavoro interessati, il servizio telematico per l’inoltro delle richieste di visita medica per Sorveglianza sanitaria eccezionale, in vigore sino al 31 dicembre 2020.
12/11/2020: Intelligenza artificiale e robotica: il video del Papa
Alcune immagini dell’esoscheletro del Centro Protesi Inail e di ITT scelte da Media Vatican per il filmato della Rete Mondiale di Preghiera del mese di novembre 2020.
11/11/2020: Covid-19 e ambiente
Le FAQ dell’Agenzia europea per l’ambiente
10/11/2020: Reinserimento lavorativo delle persone con disabilità da lavoro
INAIL promuove una campagna sul reinserimento e l’integrazione lavorativa delle persone con disabilità da lavoro
09/11/2020: Sono aperte le candidature per i Premi per le buone pratiche
EU-OSHA è alla ricerca di approcci innovativi per affrontare i disturbi muscolo-scheletrici (DMS) sul lavoro ai fini dell’iscrizione ai Premi per le buone pratiche 2020-22.
06/11/2020: Premio imprese per la sicurezza 2020: proroga termine di partecipazione
Prorogato al 21 dicembre 2020 il termine per la partecipazione al Premio imprese per la sicurezza 2020 - VII edizione.
05/11/2020: Pilastro europeo dei diritti sociali
Di’ la tua sul rafforzamento dell’Europa sociale e cogli l’occasione per esprimere il tuo punto di vista sul ruolo che la salute e la sicurezza sul lavoro (SSL) dovrebbero svolgere nel quadro del pilastro europeo dei diritti sociali.
04/11/2020: Coronavirus: firmato il DPCM 3 novembre 2020
Il testo con le nuove indicazioni e limitazioni in vigore dal 5 novembre 2020.
03/11/2020: APProva di privacy
Suggerimenti per usare le APP proteggendo i propri dati
02/11/2020: Test di laboratorio per SARS-CoV-2 e loro uso in sanità pubblica
Online la nota tecnica ad interim che rappresenta uno degli strumenti per l’implementazione e l’organizzazione della strategia di testing in modo omogeneo sul territorio nazionale
30/10/2020: COVID-19: pubblicato il Decreto Ristori
DECRETO-LEGGE 28 ottobre 2020, n. 137 Ulteriori misure urgenti in materia di tutela della salute, sostegno ai lavoratori e alle imprese, giustizia e sicurezza, connesse all'emergenza epidemiologica da Covid-19.
29/10/2020: Il video della giornata di studi: La nuova normalità: come cambia la sicurezza
Disponibile il video della giornata di studi SicurezzAccessibile che ha affrontato il tema della sicurezza in periodo di emergenza Covid-19.
28/10/2020: Trasporti e logistica, tra il 2015 e il 2019 le denunce di infortunio in calo del 6%
A questo settore multiforme e dinamico, che l’anno scorso ha dato lavoro a 1,2 milioni di persone, è dedicato il nuovo numero del periodico statistico Dati Inail. Nello stesso quinquennio il calo dei casi mortali segnalati all’Istituto è stato del 22,9%, da 144 a 111 decessi
27/10/2020: La privacy non è un ostacolo alla gestione della pandemia
La risposta di Pasquale Stanzione, Presidente del Garante per la protezione dei dati personali ad un articolo, che fornisce un'informazione completa.
26/10/2020: Coronavirus: pubblicato il Dpcm del 24 ottobre 2020
La conferenza stampa del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il testo del nuovo DPCM
23/10/2020: Covid-19: indicazioni per la durata e il termine dell’isolamento e della quarantena
La nuova Circolare del ministero della Salute del 12 ottobre 2020 aggiorna le indicazioni riguardo la durata e il termine dell’isolamento e della quarantena
25.5 26.5 27.5 28.5 29.5 30.5 31.5 32.5 33.5 34.5 35.5