Per utilizzare questa funzionalità di condivisione sui social network è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'

31/07/2019: Le conclusioni di un nuovo rapporto su clima e salute

Secondo l'Accademia europea delle scienze è prioritario stabilizzare il clima e aumentare gli sforzi per ridurre le emissioni di gas serra con l’obiettivo di raggiungere un’economia a zero emissioni fossili entro il 2050.

In un recente lavoro l’Accademia Europea delle Scienze (ESASAC) si è occupata di cambiamento climatico, evidenziando alcune importanti sfide da mettere in atto, in particolare la riduzione delle emissioni in atmosfera e il monitoraggio degli eventi metereologici estremi.

 

Molta attenzione, in questo report, è dedicata agli effetti sulla salute, che sono complessi, non solo perché sono sia diretti che indiretti, ma anche in quanto si intersecano con molte questioni, come l’urbanizzazione, l’invecchiamento e le abitudini della popolazione.

 

I messaggi che l’Accademia delle Scienze lancia sono i seguenti:

  • il cambiamento climatico è su scala globale, risulta attribuibile all’attività umana e sta già colpendo la salute umana con un rischio sempre maggiore nel futuro
  • è necessario assumere decisioni importanti in breve tempo per far sì che le temperature non si alzino sopra i due gradi rispetto a livello pre-industriale, già questo ridurrebbe i rischi per la salute umana
  • alcuni benefici sulla salute si potrebbe ottenere, nel breve termine, optando per la decarbonizzazione, la riduzione delle emissioni in atmosfera e l’adozione di misure di mitigazione dei cambiamenti climatici
  • gli effetti del cambiamento climatico sulla salute non sono confinati all’Europa ma vanno oltre i suoi confini
  • le soluzioni sono a portata di mano, ma sicuramente può essere fatto di più partendo dalle conoscenze attuali ma questo richiede una precisa volontà politica
  • la comunità scientifica ha un ruolo importante nel creare conoscenza e nel combattere l’ignoranza sugli effetti dei cambiamenti climatici sulla salute e sui fattori che aumentano la vulnerabilità ma anche sulle strategie di mitigazione da adottare in stretta collaborazione con i decisori politici.

 

L'Accademia è consapevole dell'esistenza di trends divergenti e della difficoltà di attribuire, con precisione, alcuni impatti sulla salute a specifici mutamenti ambientali e climatici; nonostante ciò, è evidente che il cambiamento climatico abbia effetti sulla salute di tutti i cittadini dei paesi europei, e non solo. Questo, senza un tempestivo intervento, non potrà che peggiorare e le fasce di popolazione più colpite sono, e saranno sempre di più, gli anziani, i bambini, i malati, i migranti ed altri gruppi emarginati della società.

 

Secondo l'Accademia europea delle scienze la priorità a livello politico è quella di stabilizzare il clima e aumentare gli sforzi per ridurre le emissioni di gas serra con l’obiettivo di raggiungere un’economia a zero emissioni fossili entro il 2050.

 

A livello di società, è necessario costruire legami strategici tra adattamento e mitigazione, lavorando sul cambiamento climatico, ma anche sull’inquinamento e su altri settori. Questo presuppone la definizione di un chiaro confine tra ciò che è di competenza dell’UE e ciò che, invece, riguarda i singoli Stati con l'obiettivo di integrare quanto più possibile le regole dell’una e degli altri.

 

Per quanto riguarda in particolare le politiche sanitarie, gli scienziati dell'Accademia sintetizzano il loro contributo nelle seguenti raccomandazioni.

 

La salute deve divenire un elemento trasversale di tutte le politiche, per questo è necessario:

  1. riformare la strategia di adattamento per assicurare maggiore attenzione sulle conseguenze che i cambiamenti climatici hanno sulla salute
  2. valutare l’impatto reale sulla salute delle strategie di adattamento e mitigazione legate ai cambiamenti climatici, come ad esempio quelle che riguardano i trasporti, l’energia e il settore immobiliare/edilizio, la qualità dell’aria, l’economia circolare, la bioeconomia, le politiche di migrazione
  3. sviluppare sistemi alimentari sani e sensibili al cambiamento climatico sia a livello di nazione che di singole città in comune accordo con la politica agricola comune dell’UE
  4. promuovere linee guida per una dieta sostenibile, valutando se e come l’UE, ma anche i singoli paesi membri, possono usare questi criteri per influenzare le politiche legate alla produzione di cibo
  5. mettere in connessione il cambiamento climatico e gli obiettivi di salute con tutte le altre politiche non solo quelle dei paesi confinanti ma anche politiche internazionali, con particolare riferimento a quelle stabilite dall’Organizzazione mondiale della salute, dal G7 e dal G20.

 

La ricerca deve colmare i "gap" di conoscenza con un continuo impegno per comprendere i meccanismi dell’impatto dell’ambiente sulla salute

  1. raccogliendo dati
  2. individuando gruppi vulnerabili
  3. definendo scenari alternativi anche attraverso la modellistica
  4. implementando gli indicatori di esposizione e vulnerabilità
  5. valutando l'efficacia concreta dei processi di adattamento e delle politiche di resilienza e mitigazione.

 

I dati devono essere integrati per rafforzare la comprensione dei legami tra rischio ed esposizione, inoltre devono essere approfonditi i rapporti tra ambiente, politiche socio-economiche e dati sanitari.

 

Il rischio legato alla salute e dovuto ai cambiamenti climatici deve essere oggetto di comunicazione, risulta urgente aumentare la consapevolezza di quali possano essere gli effetti dei cambiamenti climatici sulla salute umana.

 

La comunità scientifica deve fare di più:

  1. comprendere quali sono i comportamenti individuali ma anche quelli collettivi
  2. opporsi alla disinformazione e alla polarizzazione delle idee 
  3. rafforzare la risposta attraverso maggiori servizi sanitari ed anche attraverso l’attività delle Agenzie europee.

 

Link al  rapporto dell'Accademia Europea delle scienze

 

 

Fonte: ARPAT


15/03/2018: Valutare il rischio con ottica di genere

L’incontro è il primo di un ciclo che punta a valorizzare le diversità sul luogo di lavoro


14/03/2018: Protocollo d’intesa tra la Società Italiana di Medicina del Lavoro e il Ministero della Salute

il messaggio del Presidente Prof. Francesco Saverio Violante sulla sottoscrizione del Protocollo d’intesa tra la Società Italiana di Medicina del Lavoro e il Ministero della Salute


13/03/2018: Verifiche periodiche delle attrezzature a pressione

UNI 11325-12:2018 “Attrezzature a pressione - Messa in servizio ed utilizzazione delle attrezzature e degli insiemi a pressione - Parte 12: Verifiche periodiche delle attrezzature e degli insiemi a pressione”


12/03/2018: Linee guida nazionali sulla postura

Linee guida nazionali sulla classificazione, inquadramento e misurazione della postura e delle relative disfunzioni.


09/03/2018: Vibrazioni: quali conseguenze sul corpo umano?

UNI EN ISO 8041-1:2017 “Risposta degli esseri umani alle vibrazioni - Strumenti di misurazione - Parte 1: Strumenti per la misura di vibrazioni per uso generale”


08/03/2018: Rendere la salute e la sicurezza sul lavoro delle donne una priorità quotidiana

I rischi e le loro implicazioni per le donne nel quadro della gestione della salute e della sicurezza sul lavoro (SSL), con particolare riguardo alle lavoratrici meno giovani.


07/03/2018: ICT: protezione dei dati personali

UNI 11697:2017 “Attività professionali non regolamentate - Profili professionali relativi al trattamento e alla protezione dei dati personali - Requisiti di conoscenza, abilità e competenza”


06/03/2018: Chiarimenti interpretativi in tema di classificazione dei rifiuti

Il Ministero dell’Ambiente ha chiarito alcuni aspetti riguardanti le modalità di classificazione dei rifiuti tra i cui componenti siano presenti sostanze o miscele a base di rame.


05/03/2018: Rischio Industriale: nuovo elenco degli stabilimenti a rischio di incidente rilevante

Disponibile l'elenco degli stabilimenti a rischio di incidente rilevante assoggettati agli obblighi di cui al D.Lgs. 105/2015 redatto dall’ ISPRA.


02/03/2018: Rapporto Clusit 2017

Sicurezza informatica: un quadro estremamente aggiornato della situazione globale


01/03/2018: Green Logistics Expo Padova dal 7 al 9 Marzo 2018

Il primo grande appuntamento internazionale sulla Logistica Sostenibile.


28/02/2018: Industria 4.0 come miglioramento della sicurezza dei lavoratori

Da Napoli le proposte di flepar inail per investire in nuove tecnologie e prevenire gli infortuni


27/02/2018: La sicurezza sul lavoro in una prospettiva di genere

Si terrà a Trieste l'8 marzo il seminario gratuito "La sicurezza sul lavoro in una prospettiva di genere. Uomini e donne sono uguali?".


26/02/2018: Automazione, smart working, invecchiamento attivo

Le nuove sfide del lavoro tra incognite e opportunità


23/02/2018: Una disparità nella gestione dei rischi per la salute e la sicurezza sul lavoro

La nuova analisi ESENER-2


22/02/2018: Verifiche periodiche: pubblicato il diciassettesimo elenco dei soggetti abilitati

Con il Decreto direttoriale n. 12 del 14 febbraio 2018 è stato adottato il diciassettesimo elenco dei soggetti abilitati per l'effettuazione delle verifiche periodiche delle attrezzature di lavoro ai sensi del Dgls 81/08.


21/02/2018: La protezione dai fulmini dei parchi avventura

I parchi avventura (percorsi acrobatici in altezza, percorsi su corde alte e percorsi vita sospesi) sono strutture composte da percorsi aerei, ponti tibetani ed altri elementi, realizzati in legno, corda e cavi d’acciaio.


20/02/2018: Ocjo alla sicurezza: uno spettacolo sugli ambienti di lavoro e di vita

L’Anmil pubblica un’intervista a Bruzio Bisignano in relazione ad un evento teatrale sugli ambienti di lavoro e di vita. Da formatore ad autore e interprete di testi teatrali.


19/02/2018: Protocollo d’intesa con la Società Italiana di Medicina del Lavoro

In materia di salute e sicurezza dei lavoratori il Ministro della Salute ha firmato un Protocollo d’intesa con la Società Italiana di Medicina del Lavoro.


16/02/2018: Attivo il nuovo portale delle valutazioni ambientali VAS e VIA

Il Ministero dell'Ambiente ha rinnovato nella veste grafica il portale per le valutazioni ambientali VAS e VIA. I contenuti sono ora conformi alle disposizioni introdotte dal D.Lgs. 104/2017.


62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72