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15/01/2015: Legge di Stabilità 2015: le principali novità e le iniziative dell’ANMIL

Dopo un serrato dibattito protrattosi per tutto il mese di dicembre, la Legge di Stabiltià 2015 ha avuto il via libera definitivo delle Camere ed è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 300 del 29 dicembre scorso.
L’ANMIL, fin dalle prime fasi di discussione del provvedimento, ha instaurato una fitta rete di contatti istituzionali per rilanciare alcune delle tematiche rivendicative di maggiore urgenza e contrastare i punti della manovra di particolare impatto negativo, riuscendo ad ottenere sognificativi risultati.
 
Un emendamento alla manovra proposto dall’Associazione ha infatti attribuito  all’INAIL fondamentali competenze in materia di reinserimento e integrazione lavorativa delle persone con disabilità da lavoro. La disposizione va nella direzione di garantire agli assicurati servizi sempre più efficaci per una presa in carico completa ed efficiente, sia in coerenza con il ruolo sempre più attivo riconosciuto all’Istituto dal nostro ordinamento, sia nel rispetto della più recente legislazione comunitaria (Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità) che ha nella rimozione degli ostacoli per una piena inclusione lavorativa uno dei suoi principali obiettivi.
 
In questo modo l’INAIL potrà realizzare progetti personalizzati mirati alla conservazione del posto di lavoro o alla ricerca di una nuova occupazione, con interventi formativi di riqualificazione professionale, con progetti per il superamento delle barriere architettoniche e di adattamento delle postazioni di lavoro, allo scopo di evitare, come spesso succede, che l’infortunio o la malattia professionale abbiano come ulteriore conseguenza la perdita dell’occupazione.
Il primo passaggio del provvedimento alla Camera ha poi reso necessario affrontare con urgenza la questione della riforma degli Istituti di Patronato, per i quali il disegno di legge aveva prospettato tagli fino a 150 milioni di euro annui, introducendo inoltre importanti modifiche alla disciplina organizzativa, considerate troppo severe soprattutto dagli istituti minori o di recente costituzione.
 
Grazie all’impegno del Patronato ANMIL e dei tanti altri istituti coinvolti nelle modifiche, il Senato ha ridotto i tagli fino a 35 milioni di euro, approvando anche alcuni piccoli aggiustamenti alle novità, in ogni caso di grande portata, che entreranno in vigore con la Legge di Stabilità. Con effetto dall’esercizio finanziario 2016 sarà ridotta dall'80 per cento al 72 per cento la misura delle risorse erogate ai patronati in via previsionale. A valere sul gettito dei contributi previdenziali obbligatori incassati dall’anno 2014, l’aliquota di prelevamento per il finanziamento dei patronati passerà dallo 0,226 allo 0,207 per cento. Viene inoltre ridotta dal 2,5 all’1,5 la percentuale di attività rilevante ai fini del finanziamento statale sotto la quale si procede allo scioglimento degli Istituti. Confermati invece i nuovi requisiti sulla presenza territoriale (un numero di province la cui somma della popolazione sia pari ad almeno il 60% della popolazione italiana, più almeno 8 Paesi stranieri).
 
Nella manovra anche altre interessanti disposizioni finanziarie, come la messa a regime del 5 per mille (con 500 milioni di euro annui), nuove risorse alle politiche sociali (400 milioni di euro al Fondo per la non autosufficienza, 315 milioni al Fondo per le Politiche Sociali, incremento di 20 milioni di euro annui al Fondo per il diritto al lavoro dei disabili), incremento della dotazione ordinaria per il finanziamento del Servizio Civile e della Social Card.
Novità anche in relazione alle prestazioni del Fondo per le vittime dell’amianto, che nel 2015, 2016 e 2017 verranno estese in via sperimentale anche ai malati di mesotelioma che abbiano contratto la patologia per esposizione familiare a lavoratori impiegati nella lavorazione dell’amianto.
 
Fonte: ANMIL
 
 

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