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11/03/2016: Mamma mia, quante frodi!
È stato recentemente pubblicato un documento della servizio informativo criminale degli Stati Uniti, che prende in esame le varie tipologie di frode, di cui restano vittime ogni giorno aziende e consumatori. Di A.Biasiotti.
È stato recentemente pubblicato un documento della servizio informativo criminale degli Stati Uniti, che prende in esame le varie tipologie di frode, di cui restano vittime ogni giorno aziende e consumatori.
Stiamo parlando di milioni di soggetti all’anno e le frodi vengono perpetrate utilizzando un telefono, la posta elettronica, la posta tradizionale e Internet, cercando di indurre le persone a spedire denaro o rivelare informazioni personali.
La ricerca ha messo in evidenza che le vittime delle frodi appartengono a tutti i livelli di educazione e socioeconomici. Non vi è un profilo specifico di una vittima di frodi finanziarie e non vi è il livello di intelligenza ed istruzione, che possa impedire la perpetrazione di una frode.
In altre parole, tutti noi siamo a rischio!
Complessivamente un adulto su 10, parliamo quindi di 25.000.000 di persone negli Stati Uniti, sono rimaste vittime di frode nel 2011. Le tipologie di frode andavano da messaggi ingannevoli, che informavano circa la vincita di un premio, la vendita di prodotti per dimagrire, proposte di lavoro a casa, fatturazioni non autorizzate per servizi non resi e via dicendo.
Al proposito, lo studio ha messo in evidenza che una singola frode potrebbe distruggere un’azienda, devastare l’ambiente familiare, cancellando i risparmi di una vita, e arrecare danni dell’ordine di miliardi di dollari agli investitori.
Ad esempio, le operazioni di contrasto ad una frode, perpetrata con furto di identità, possono essere particolarmente stressanti. L’86 percento delle vittime di furto d’identità ha subito delle perdite economiche, legate a prelievi su carte di credito o su conti correnti bancari.
Il 36 percento delle vittime ha dichiarato di aver subito uno stress emotivo molto forte.
Per aiutare la popolazione in questi frangenti, è stato creato un kit, destinato alle vittime, agli avvocati e alle forze di polizia, nonché altri soggetti che aiutano le vittime di questa frode. È stata anche semplificata la procedura che permette di segnalare questa tipologia di frode.
Chi scrive ha offerto personalmente assistenza, nell’ambito di un programma volontario, a un’associazione senza fini di lucro che si è vista chiedere il pagamento di elevatissime somme per traffico telefonico, dell’ordine di 70.000 euro, sviluppato da un ignoto, che aveva rubato l’identità di questa associazione e si era intestato delle tessere Sim.
Ancora una volta, un’oncia di prevenzione vale una tonnellata di repressione ed ecco il motivo per cui bisogna essere sempre estremamente cauti, quando vengono avanzate richieste, che per un qualunque motivo potrebbero sembrare sospette.
Adalberto Biasiotti
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