Per utilizzare questa funzionalità di condivisione sui social network è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'

24/07/2018: Norme per la tutela e la sicurezza dei lavoratori digitali

Il commento di ANMIL.

Lo scorso 16 luglio si è tenuto, presso la facoltà di Economia dell’Università AncoraRoma Tre, il convegno incentrato sulla proposta di legge della Regione Lazio che ha la finalità di introdurre un catalogo di diritti e di tutele per i lavoratori digitali, aprendo la strada ad una nuova regolamentazione relativa alla attività prestata per le piattaforme digitali. 


Si tratta di piattaforme come Deliveroo e Just Eat, sulle quali era già sorta l’ipotesi - poi sfumata - di una regolazione nazionale nell’ambito del Decreto Dignità appena approvato dal governo.
Silvia Ciucciovino, docente di Diritto del Lavoro di Roma Tre e Consigliere del CNEL, nell’introdurre i lavori ha annunciato che il CNEL ha avviato un confronto con le parti sociali circa le possibili piste regolative, sia sul versante della legislazione sia su quello della contrattazione collettiva. “Invero - ha ricordato la professoressa - esistono due modi per garantire tutele e diritti a questa nuova categoria di lavoratori che sfugge alle tradizionali qualificazioni: il primo è ricondurre tali soggetti alla subordinazione, con numerosi risvolti critici in relazione al fatto che tali attività non corrispondono alla subordinazione nelle modalità di svolgimento; il secondo, prevede di introdurre un catalogo di diritti. A sua volta, tale catalogo può essere stabilito sulla base delle forme contrattuali già utilizzate dai datori di lavoro per l’attività lavorativa in oggetto, oppure può essere introdotto a prescindere dalla forma contrattuali. Quest’ultima scelta di campo è stata quella adottata dalla proposta di legge regionale. 
Claudio di Berardino, Assessore al Lavoro della Regione Lazio, ha successivamente presentato la proposta di legge che ha lo scopo di colmare il vuoto normativo su tali attività lavorative o, quanto meno, arginare le conseguenze lesive delle tutele e dei diritti dei lavoratori coinvolti. L’esempio maggiormente calzante è quello dei riders (“ciclofattorini”) che rappresentano l’8-10% di tutti i lavoratori di piattaforma e che spesso sono studenti, oppure persone che hanno perso lavoro o che hanno la necessità di “arrotondare” lo stipendio. Dopo aver consultato i lavoratori interessati, la legge presentata interviene in diversi ambiti di diritti e tutele: in riferimento alla salute e sicurezza sul lavoro, sarà a carico della piattaforma l’assicurazione contro gli infortuni e le malattie professionali, così come quella contro i danni cagionati a terzi, la formazione e i dispositivi di protezione individuali. Riguardo la tutela assistenziale e previdenziale, sarà a carico della piattaforma l’assicurazione di maternità e paternità. 
In relazione al compenso, la retribuzione sarà a tempo e non a cottimo, rimandando alla contrattazione collettiva la regolazione di dettaglio. 
Riguardo la necessità di monitorare in modo trasparente l’applicazione delle nuove norme, saranno creati da una parte una piattaforma su cui i lavoratori digitali dovranno iscriversi, dall’altra una consulta di esperti con compiti di monitoraggio e consultazione. Saranno inoltre istituiti protocolli d’intesa con INPS, INAIL e INL, mentre è stato stanziato un fondo di due milioni di euro per il periodo 2019-2020 per l’economia digitale. 
La seconda parte del convegno è stata dedicata alle riflessioni di natura giuslavorista esposte da numerosi professori universitari. 
Anzitutto, Roberto Romei, docente di Diritto del Lavoro a Roma Tre, ha affermato che utilizzare la soluzione della subordinazione per tali soggetti è di dubbia utilità, in ragione del fatto che il rapporto di lavoro in esame non è sempre riconducibile al rapporto datore di lavoro-prestatore. In questo senso, anche il Tribunale di Londra in una recente pronuncia ha definito i lavoratori di Uber “workers” (lavoratori), e non “employee” (dipendenti). Molto spesso, infatti, la piattaforma ha l’esclusivo ruolo di facilitare il rapporto tra prestatore e cliente, mentre nei casi come Uber la piattaforma è più intrusiva, stabilendo criteri a cui i lavoratori devono obbligatoriamente adeguarsi. Tuttavia, tali tipologie di piattaforme assumono solamente alcuni tratti distintivi dei datori di lavoro (ad esempio, organizzando il lavoro).


Lucia Valente, docente di Diritto del Lavoro presso La Sapienza, ha affermato che la proposta di legge regionale ha il merito di aver evitato l’incostituzionalità, astenendosi dal definire il rapporto di lavoro. È importante evidenziare che è necessario studiare e poi definire il nuovo modello social-tipico da tipizzare, soprattutto a fronte del fatto che le categorie del ‘900 non sono adatte a circoscrivere questi nuovi lavori. Il motivo principale risiede nel fatto che manca il datore di lavoro tradizionale: il prestatore dialoga con la piattaforma in un rapporto intermediario-intermediatore. 
Dal punto di vista contrattuale, è possibile utilizzare per tali soggetti il lavoro occasionale, già regolato relativamente alle tutele previdenziali e assicurative. Del resto, predominanti nella modalità di svolgimento di tale attività lavorativa sono le richieste e le necessità del consumatore caratterizzati da ampia volubilità. Per tale ragione, normare i lavori afferenti le nuove attività economiche digitali è molto difficile, col rischio di “ingessare” l’esigenza di flessibilità che il mercato richiede. L’unica soluzione, per il momento, può essere certamente la contrattazione collettiva. 


Michele Faioli, professore di Diritto del Lavoro presso l’Università̀ di Roma-Tor Vergata e Consigliere del CNEL, ha concordato sulla difficoltà di individuare il datore di lavoro: basti pensare che Deliveroo gestisce i riders da San Francisco, geo-localizzando i singoli lavoratori operanti anche in Italia.  Può essere comunque attuata una distinzione tra i diversi lavoratori digitali, a seconda della tipologia di piattaforma per cui lavorano: coloro che lavorano per Uber (e simili), ambito dominato da problemi di natura commerciale come la concorrenza; coloro che operano tramite Wicker (e affini), che rappresentano degli spazi online dove trovare professionisti, artigiani e lavoratori specializzati (dall’idraulico al falegname, ecc.); coloro che lavorano con le piattaforme attraverso cui trovare professionisti che offrono prestazioni facilmente praticabili via web (es. traduzioni testi); infine, i “deliveristi”, su cui è focalizzata l’attenzione dei giuslavoristi così come quella dei legislatori di tutto il mondo. In questo ambito, è necessario un intervento normativo su più livelli, partendo dallo sforzo del legislatore regionale con limitate competenze. Infatti, a livello nazionale, l’intervento può ricondurre tali soggetti nell’ambito dell’art. 2 del decreto n. 81 del 2015 (“Disciplina organica dei contratti di lavoro e revisione della normativa in tema di mansioni, a norma dell'articolo 1, comma 7, della legge 10 dicembre 2014, n. 183”), estendendo altresì i voucher per i lavoratori realmente occasionali su piattaforma. Inoltre, a livello europeo la soluzione potrebbe essere la modifica alla direttiva 2008/104/CE sul lavoro somministrato, introducendo previsioni ad hoc per tali soggetti partendo dalle numerose similitudini tra le piattaforme e le agenzie di somministrazione. 


Mimmo Carrieri, professore di Sociologia economica e del lavoroe presidente dell’AISRI (Associazione italiana di studi sulle relazioni industriali), ha ricordato che gli interventi di conversione dell’azione di mercato, di cui la legge regionale proposta ne è un esempio, si pongono in contrasto con gli interventi regolatori “neoliberali” degli ultimi anni, i quali lasciavano ampio spazio regolativo alle “leggi di mercato”. Il sentimento comune ha ormai bocciato la mentalità neoliberale che ha portato alla povertà nonostante il lavoro. Bisogna comunque domandarsi quali siano le richieste dei lavoratori digitali: anzitutto, questi soggetti – in genere under 30 – si caratterizzano per il fatto di non avere rapporti con i sindacati, che guardano con diffidenza, preferendo modalità di lotta specifiche tramite strumenti di autorappresentazione. Secondo Carrieri, essi rappresentano il cosiddetto Quarto Stato che si sta organizzando in forme nuove. Proprio per questo motivo è necessario incentivare l’azione della contrattazione collettiva e delle relazioni sindacali al fine di recuperare quella distanza tra lavoratori e rappresentanza. 


Arturo Maresca, professore di Diritto del Lavoro presso La Sapienza, ha ricordato che l’articolo 35 della Costituzione tutela il lavoro “in tutte le sue forme ed applicazioni”, per cui è doveroso colmare quel vuoto normativo sulle nuove frontiere del lavoro.  Invero, il merito della proposta di legge regionale è quello di individuare il soggetto da tutelare a prescindere dalla qualificazione, rappresentando una “tutela minima” contro il nulla finora esistente.  Altro aspetto da evidenziare riguarda il fatto che l’art. 5 della proposta stabilisce che le piattaforme hanno l’obbligo di rispettare i contratti collettivi di lavoro: una norma apparentemente inutile, ma fondamentale perché recepisce il problema cardine della promozione della contrattazione collettiva, soprattutto su temi, come il “corrispettivo”, che non sono di competenza regionale.  Il professore ha concluso la propria riflessione affermando che le sanzioni previste dalla proposta rischiano da una parte di deviare la promozione di comportamenti virtuosi, dall’altra di imporre misure precettive che creerebbero problemi di competenza costituzionale. La terza ed ultima parte del convegno è stata riservata all’intervento dell’azienda Moovenda e delle parti sociali. Hanno inoltre partecipato: Gianpaolo Sacconi di Moovenda, Stefano Liali di Unindustria, Flavia Frittelloni di Confcommercio Roma, Stefano Di Niola di Cna Roma, Michele Azzola di CGIL Roma e Lazio, Paolo Terrinoni CISL Lazio, Alberto Civica di UIL Roma e Lazio.

 

Fonte: ANMIL


03/03/2020: Aias: un vademecum per la Gestione del Rischio Coronavirus

La semplicità è l’elemento chiave per affrontare l’emergenza sanitaria mondiale “Nuovo Coronavirus”.


03/03/2020: Osha: Coronavirus disease

Focolaio di coronavirus (COVID-19), sicurezza e salute sul lavoro: le indicazioni di Eu-Osha


02/03/2020: Nuovo coronavirus: i numeri verdi regionali

Le Regioni hanno attivato numeri verdi dedicati per rispondere alle richieste di informazioni e sulle misure urgenti per il contenimento e la gestione del contagio del nuovo coronavirus in Italia.


28/02/2020: Coronavirus: Pillole antipanico, non aver paura di…

Alcune indicazioni dall'Istituto Superiore di Sanità


27/02/2020: Coronavirus: sviluppi e azioni in corso nelle varie regioni

Una tabella riepilogativa con i provvedimenti delle varie regioni.


26/02/2020: Coronavirus e mascherine filtranti, come proteggersi dal rischio contagio?

A colloquio con Claudio Galbiati e Alberto Spasciani, rispettivamente Presidente e Vice Presidente della sezione Safety di Assosistema Confindustria


25/02/2020: Coronavirus Safety: attivata task force per emergenza Coronavirus e DPI

Assosistema Confindustria ha creato un’apposita sezione sul proprio sito internet contenente i documenti elaborati dalla sezione Safety e la lista dei prodotti maggiormente richiesti che l’Associazione sta coordinando per l’approvvigionamento, insieme a Protezione Civile e Ministero della Salute.


24/02/2020: Assenze dal lavoro per coronavirus: 5 situazioni da conoscere

La repentina diffusione del contagio del Coronavirus crea situazioni particolari anche nella gestione delle assenze dal lavoro dei lavoratori.


23/02/2020: Coronavirus: il decreto legge per contrastare la trasmissione del virus

Il Consiglio dei ministri ha approvato il 23 febbraio un decreto legge con le misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-2019.


21/02/2020: Sconto per prevenzione da richiedere entro il 2 marzo

Scade il 2 marzo 2020 il termine per richiedere all’Inail la riduzione del premio per interventi aggiuntivi di miglioramento delle condizioni di prevenzione nei luoghi di lavoro effettuati nel 2019.


20/02/2020: Lavoro intermittente: istruzioni per comunicare la chiamata dei lavoratori dello spettacolo

Pubblicata la Circolare del 12 febbraio 2020 nella quale sono riportati chiarimenti in merito alle comunicazioni relative all'utilizzo di prestazioni lavorative rese in modalità intermittente da parte di lavoratori dello spettacolo.


19/02/2020: Aggiornata la procedura per la cessazione dell'incarico di Responsabile Tecnico

L'Albo Nazionale Gestori Ambientali ha pubblicato la deliberazione n. 1 del 30 gennaio 2020 con la disciplina relativa alla cessazione dell'incarico da Responsabile tecnico.


18/02/2020: SICURELLOsi SAFETY: A Carnevale ogni scherzo vale!!! Ma anche no....

Come organizzare una sfilata di carnevale?


17/02/2020: Un decalogo sul coronavirus

Da ISS e Ministero della Salute un decalogo sul coronavirus con Regioni, Ordini professionali e società scientifiche


14/02/2020: BIG DATA: pubblicata indagine AGCOM, AGCM E Garante Privacy

Pubblicato il rapporto finale dell’indagine conoscitiva sui Big Data


13/02/2020: Analisi di rischio dei siti contaminati

Opportunità e prospettive a 10 anni dai “Criteri metodologici


12/02/2020: Esposizione a silice, dall’Inail una mappatura completa del rischio

In un convegno a Roma il prossimo 5 marzo saranno presentati il Rapporto scientifico 2000-2019 e la banca dati contenente dettagliate informazioni sulla silicosi e sulle altre patologie connesse al rischio. Con un applicativo dell’Istituto sarà possibile evidenziare la pericolosità delle lavorazioni in relazione alle attività produttive


11/02/2020: SICURELLOsi SAFETY: un pacchetto dalla Cina

Finalmente i DPI vanno a ruba e tutti li vogliono usare.


10/02/2020: Le sfide della privacy

Intervento televisivo di Antonello Soro, Presidente del Garante per la protezione dei dati personali


07/02/2020: Eu-osha e Inail, siglato un accordo di collaborazione scientifica sui disturbi muscolo-scheletrici

Dalle strutture tecniche e di ricerca dell’Istituto saranno elaborati quattro articoli di approfondimento su queste patologie. L’iniziativa rientra fra le attività di supporto alla campagna 2020-2022.


39.5 40.5 41.5 42.5 43.5 44.5 45.5 46.5 47.5 48.5 49.5