Per utilizzare questa funzionalità di condivisione sui social network è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'

24/09/2020: Planetary emergency plan: dieci impegni per garantire la protezione dei beni comuni globali

Centri di ricerca e organizzazioni internazionali si uniscono per chiedere nuovamente all’Onu di dichiarare lo stato di emergenza planetaria. Necessarie azioni di resilienza e la sospensione del business as usual ai vari livelli della società.

“Stiamo vivendo al di sopra delle capacità del nostro Pianeta, mettendo i sistemi umani in rotta di collisione con i sistemi naturali di cui facciamo parte”. Il Club di Roma, in collaborazione con il Potsdam Institute for Climate Impact Research (Pik) e il supporto di altre organizzazioni come il Global Footprint Network e il Wwf, ha recentemente prodotto un aggiornamento del Planetary Emergency Plan, già pubblicato nel 2019, documento con cui centri di ricerca e organizzazioni internazionali chiedevano alle Nazioni Unite di dichiarare l'emergenza planetaria, attuando un piano d'azione per un futuro resiliente. “Ora, nel 2020, il Coronavirus sta infettando milioni di persone in tutto il mondo e ha causato oltre 700mila vittime, esponendo le nostre vulnerabilità e rafforzando la necessità di un'azione di emergenza”. Secondo il Rapporto, viviamo infatti in un mondo sempre più turbolento con pressioni crescenti sugli individui e sul Pianeta, capaci di innescare shock estremi come focolai di malattie, siccità, inondazioni e ondate di caldo.

 

 

“Il Coronavirus ha messo inoltre in risalto quanto la salute delle società e la stabilità delle economie siano profondamente legate alla condizione del nostro ecosistema” si legge nel documento. Questa affermazione è ancor più vera se pensiamo al fatto che il 22 agosto il Global Footprint Network ha dichiarato l’Earth Overshoot Day, ovvero il giorno dell’anno in cui viene raggiunta la quota massima di risorse che la Terra è in grado di produrre in un anno intero. Il blocco mondiale indotto dal Coronavirus ha ritardato questa data rispetto agli anni passati, causando una contrazione del 10% dell’impronta ecologica umana, ma, nonostante questo arresto, continuiamo ad usare le risorse ecologiche come se vivessimo su una Terra più grande di 1,6 volte. “La sostenibilità richiede che sia l'equilibrio ecologico che il benessere delle persone siano garantiti a lungo termine” ha affermato Laurel Hanscom, Ceo del Global Footprint Network, “quindi l'improvvisa contrazione dell'impronta ecologica di quest'anno non può essere confusa con un vero progresso".

 

Il recupero dalla pandemia ci offre dunque un’occasione di trasformazione in un momento critico per la nostra specie. La domanda è: su quali basi si può ripartire?  

 

Il Planetary Emergency Plan ha elaborato dieci impegni per garantire la protezione dei beni comuni globali, implementando una serie di politiche di trasformazione a livello nazionale e locale. “Gli impegni delineati in questo Rapporto sono definiti nel contesto dell'azione di emergenza. In sostanza significa la sospensione del business as usual a tutti i livelli della società, attraverso una riforma del processo decisionale politico e aziendale”.

 

  1. Entro il 2030, dichiarare gli ecosistemi in crisi beni comuni globali e aree protette, essenziali per il funzionamento stabile del nostro Pianeta, garantendo l'adeguata compensazione per i Paesi, le regioni e le comunità più colpite dalle calamità naturali.

  2. Stabilire, entro il 2025, una moratoria globale sulla deforestazione, triplicando i fondi annuali per la conservazione delle foreste. Allo stesso tempo, fermare tutti gli investimenti che guidano la deforestazione e l'uso insostenibile del suolo, veicolandoli verso la protezione del capitale naturale e le pratiche di uso rigenerativo del terreno.

  3. Firmare una moratoria sull'esplorazione e lo sfruttamento delle riserve di petrolio e gas dell'Artico, sostenendo l’arresto dell'uso di energia fossile e stabilendo un piano di conservazione della criosfera per proteggere questo ecosistema critico.

  4. Fermare il declino degli ecosistemi e degli habitat oceanici vulnerabili e garantire un Nuovo Trattato sulla protezione degli Oceani (ai sensi della Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare) per la protezione della biodiversità nelle aree al di fuori della giurisdizione nazionale.

  5. Entro il 2025, interrompere tutte le conversioni di zone umide, praterie e savane per la produzione di prodotti agricoli e triplicare gli investimenti annuali nella loro conservazione e recupero.

  6. Aumentare gli investimenti per fornire beni pubblici essenziali, come l'accesso all'assistenza sanitaria.

  7. Incrementare i flussi finanziari pubblici e privati ​​per il ripristino di ecosistemi critici, compresa la mobilitazione di 200 miliardi di dollari per il Green climate fund e il Global Environment Facility nel corso del prossimo decennio.

  8. Lanciare un fondo permanente pubblico-privato di emergenza planetaria per i beni comuni globali entro la fine del 2020 (basandosi sul modello dell’Amazon emergency fund).

  9. Introdurre strumenti politici e finanziari per costituire il "fondo per una just transition" entro la fine del 2020, sostenendo così le comunità che dipendono dai beni comuni globali, inclusi agricoltori locali, silvicoltori e popolazioni indigene.

  10. Entro il 2025, richiedere a tutte le grandi aziende, città e governi nazionali quotate in Borsa di impegnarsi a raggiungere obiettivi per i beni comuni globali (mitigazione e adattamento del clima, nonché protezione e rigenerazione degli ecosistemi), valorizzando la sostenibilità nei loro bilanci annuali.

 

“Queste iniziative devono progredire il più rapidamente possibile” conclude il Rapporto. “Il progresso umano a lungo termine e la prosperità nel Nord e nel Sud del mondo sono più importanti degli interessi economici a breve termine di una ristretta parte della società”.

 

Flavio Natale

 

Fonte: ASVIS

 


15/04/2020: Regione Veneto: alcune considerazioni sui test virologici

Aggiornato il documento della Regione Veneto “Nuovo coronavirus (SARS-CoV-2). Indicazioni operative per la tutela della salute negli ambienti di lavoro non sanitari”


15/04/2020: PuntoSicuro a Radio Anmil Network: gli incidenti stradali e la fretta

Giovedì 16 aprile 2020 va in onda la sesta puntata della collaborazione tra PuntoSicuro e Radio Anmil Network. Si parlerà degli infortuni nelle attività su strada con un’intervista a Federico Ricci, docente dell’Università di Modena e Reggio Emilia.


15/04/2020: Come adattare il lavoro alla vita con il Coronavirus

Nella fase 2, sarà necessario riprogrammare le modalità di svolgimento del lavoro pensando a nuovi modelli organizzativi per far fronte ai rischi emergenti dal diffondersi del Covid-19


14/04/2020: Webinar gratuito per organizzare corsi in videoconferenza

Sei un centro di formazione AIFOS? Scopri come sfruttare le potenzialità della videoconferenza per erogare corsi di formazione online


14/04/2020: Prevenzione e controllo delle infezioni: nuovi documenti sul sito ISS

Due documenti relativi al contesto sanitario e uno per il contesto comunitario


14/04/2020: New normals: i cinque mutamenti globali che caratterizzano il nostro futuro

Uno studio prodotto da un’esperta Undp illustra le sfide del mondo post-Coronavirus. Tra queste il mutamento tecnologico, l’accentramento della governance, l’e-commerce, il distanziamento sociale e il clima.


14/04/2020: Covid-19: da Inail e Microsoft un chatbot per l’autovalutazione dei sintomi

Un assistente virtuale progettato per rispondere in modo interattivo alle richieste delle persone che sospettano di aver contratto il coronavirus.


10/04/2020: BUONA PASQUA

Tutti uniti contro il Coronavirus!


10/04/2020: Epidemia Covid-19: tutela lavoratori fragili

Una richiesta chiarimenti e di costituzione urgente di tavolo tecnico.


10/04/2020: COVID-19: Vestizione e svestizione dei DPI

Come indossare e togliere i dispositivi di protezione individuale per precauzioni da contatto e droplet per proteggersi dal Coronavirus?


10/04/2020: Coronavirus: chiarimenti sulla certificazione medica e sulla tutela dell’Inail

Alcune precisazioni di INAIL sulle infezioni sul lavoro da Covid-19.


09/04/2020: Credito d'imposta per l'acquisto di DPI

L'articolo 30 del DECRETO-LEGGE 8 aprile 2020, n. 23 prevede un credito d'imposta per l'acquisto di DPI per le aziende.


09/04/2020: Cura Italia: disposizioni su salute e sicurezza per i lavoratori

Alcune disposizioni che riguardano la salute e sicurezza dei lavoratori, in relazione alla "Emergenza COVID-19".


09/04/2020: Coronavirus: online il video sui diversi tipi di maschere facciali

Pubblicato sul sito dell’Inail, il filmato fa un focus sulle norme tecniche per la produzione di questi dispositivi riassunte in una comunicazione del Ministero della Salute del 30 marzo scorso


08/04/2020: Il contact tracing per contrastare l'emergenza epidemiologica da Coronavirus

Audizione informale, in videoconferenza, del Presidente del Garante per la protezione dei dati personali sull'uso delle nuove tecnologie e della rete per contrastare l'emergenza epidemiologica da Coronavirus


08/04/2020: Crisi climatica e pandemia: l’inquinamento è stato un “boost” per il virus

Sfruttamento del suolo, deforestazione, emissioni tra le cause di propagazione del virus. L’emergenza climatica ha favorito la pandemia e ne richiama altre, ma per Gates questo shock può aiutarci a risolvere l’emergenza ambientale.


08/04/2020: PuntoSicuro a Radio Anmil Network: si parla di rischio strada

Giovedì 9 aprile 2020 va in onda la quinta puntata della collaborazione tra PuntoSicuro e Radio Anmil Network. Si parlerà di prevenzione degli infortuni nelle attività su strada con un’intervista a Annalisa Guercio della Contarp dell’Inail.


07/04/2020: Modifica allegato XIV del Regolamento REACH

Pubblicato il Regolamento (UE) n. 2020/171 che aggiunge 11 sostanze nella lista delle sostanze soggette ad autorizzazione.


07/04/2020: Coronavirus: come usare correttamente le maschere facciali?

Pubblicata la seconda parte del filmato, realizzato dall’Inail, che affronta il tema dei dispositivi di protezione individuale (dpi). In questo capitolo le indicazioni per proteggere le vie respiratorie


07/04/2020: Coronavirus: attenzione alle truffe

La Polizia di Stato segnala sul suo sito alcune truffe legate all'emergenza Covid-19.


35.5 36.5 37.5 38.5 39.5 40.5 41.5 42.5 43.5 44.5 45.5