14/09/2022: Preoccupazioni ambientali e comportamenti ecocompatibili degli italiani
Istat: aria, clima e smaltimento rifiuti sono le tre preoccupazioni ambientali più sentite tra la popolazione italiana
Secondo quanto riporta l'ISTAT, nel 2021, i cambiamenti climatici si confermano al primo posto tra le preoccupazioni per l’ambiente per la metà della popolazione dai 14 anni e più (51,5%). Seguono i problemi legati all’inquinamento dell’aria. Al terzo posto, leggermente distaccata, si colloca la preoccupazione per lo smaltimento dei rifiuti (44,1% degli over14). Ulteriori fattori di rischio ambientale vengono percepiti nell’inquinamento delle acque (40,1%) e nell’effetto serra e buco nell’ozono (34,9%).In fondo alla graduatoria vi sono le preoccupazioni legate al rumore e alla rovina del paesaggio.
Le politiche sul clima ma anche l'attenzione mediatica fanno salire le preoccupazioni legate al clima. L'attenzione per l’effetto serra, che nel 1998 coinvolgeva quasi sei persone su 10 (di 14 anni e più), è scesa di circa 20 punti percentuali e interessa nel 2021 soltanto il 34,9% degli intervistati. In senso inverso, il timore per i cambiamenti climatici, indicato nel 1998 dal 36,0% delle persone, sale al 52,5% nell’ultimo anno (+16 punti percentuali).
Valutando insieme i due problemi – effetto serra e cambiamenti climatici - emerge che l’attenzione aumenta in misura decisa a partire dal 2019 con la nascita dei movimenti di protesta ambientale a livello globale.
La preoccupazione per l’inquinamento dell’aria permane una costante per oltre la metà de cittadini dai vent'anni in sù.
Sul dissesto idrogeologico, che era tra le tematiche più preoccupanti nel 1998 (34,3%), l’attenzione è scesa molto, nel 2021 viene indicata solo dal 22 % della popolazione diai 14 anni e più.
Prendendo, invece, in considerazione i problemi legati all’inquinamento del suolo, dell’acqua e il tema della distruzione delle foreste, il più sentito è l’inquinamento delle acque che interessa in maniera costante circa il 40% delle persone dai 14 anni in sù. La distruzione delle foreste, che preoccupava nel 1998 il 25,2% della popolazione, scende al 22,3% nel 2021. Aumenta lievemente la percentuale di coloro che ritengono l’inquinamento del suolo tra le cinque preoccupazioni prioritarie in tema ambientale (da 20,3% a 22,9%).
Tra le altre preoccupazioni ambientali emerge quella legata alla produzione e allo smaltimento dei rifiuti che presenta un andamento altalenante nell’arco di venti anni: nel 2021, dopo una decisa diminuzione, ritorna quasi al livello del 1998 (da 46,7% a 44,1%).
Le preoccupazioni ambientali degli italiani variano da Nord a Sud. Infatti, i cambiamenti climatici preoccupano il 54,4,3% degli abitanti del Nord-est rispetto al 46,5% di quelli del Sud. L’inquinamento delle acque, invece, è particolarmente sentito dagli abitanti di entrambe le ripartizioni settentrionali, ma molto meno da quelli del Mezzogiorno, soprattutto nelle Isole.
Richiamano l’attenzione soprattutto dei residenti del Centro e del Mezzogiorno le tematiche legate alla produzione e allo smaltimento dei rifiuti (47,7% al Centro, 46,6% al Sud e 40,0% del Nord-est) e all’inquinamento del suolo (25,5% al Sud e 20,1% al Nord-ovest).
Vivere in centri dell’area metropolitana rafforza la preoccupazione sull’inquinamento dell’aria, l’inquinamento acustico e la produzione e lo smaltimento dei rifiuti. Risiedere nei piccolissimi comuni aumenta invece la sensibilità rispetto all’inquinamento del suolo e al dissesto idrogeologico.
L’età rappresenta un’importante determinante della variabilità delle preoccupazioni ambientali. I giovani fino a 34 anni sono più sensibili di altre fasce di età per ciò che riguarda la perdita della biodiversità (32,1% tra i 14 e i 34 anni contro 20,9% degli over55) e la distruzione delle foreste (26,2% contro 20,1%) e l’esaurimento delle risorse naturali (24,7% contro 15,9%).
Gli ultracinquantenni si dichiarano invece più preoccupati dei giovani per il dissesto idrogeologico (26,3% contro 17,0% degli under35) e l’inquinamento del suolo (23,7% contro 20,8%).
La quota di cittadini che esprimono preoccupazioni per lo stato dell’ambiente cresce all’aumentare del titolo di studio, come accade per i cambiamenti climatici, oggetto di attenzione del 61,2% dei laureati rispetto al 46,8% di coloro che hanno al massimo la licenza media. Lo stesso per il tema della produzione e smaltimento dei rifiuti (54,1% rispetto al 38,3%) e l’inquinamento delle acque (46,8% contro 36,5%).
Nella popolazione di età superiore ai 14 anni, i comportamenti ecocompatibili sono finalizzati soprattutto alla conservazione delle risorse naturali. Nel 2021 il 67,6% degli intervistati dichiara di fare abitualmente attenzione a
- non sprecare energia e acqua
- non adottare mai comportamenti di guida rumorosa al fine di
- diminuire l’inquinamento acustico.
- leggere le etichette degli ingredienti
- acquistare prodotti a chilometro zero.
L’attenzione verso comportamenti eco compatibili non è caratteristica delle fasce di età giovanili, anzii dopo i 25 anni le percentuali di coloro che adottano i comportamenti ecocompatibili risultano più elevate. Infatti non spreca acqua il 52,3% delle persone tra i 14 e i 34 anni rispetto al 71,2% degli over 55, così come mostra attenzione a non sprecare energia il 50,5% degli under 34 rispetto al 73,8% di coloro che hanno più di 55 anni.
Quanto alla scelta di mezzi di trasporto alternativi all’auto privata o ad altri mezzi di trasporto a motore privati le percentuali più elevate si registrano tra i giovani sotto i 34 anni, il 22,4% contro il 16,3% degli over55 opta abitualmente per mezzi alternativi.
Il genere non influisce sulle preoccupazioni di tipo ambientale anche se le donne sono mediamente più attente a mantenere comportamenti ecocompatibili. Le differenze più evidenti si colgono soprattutto sui comportamenti di acquisto: legge abitualmente le etichette degli ingredienti il 43,0% delle donne rispetto al 30,7% degli uomini e acquista come prassi alimenti o prodotti biologici il 17,2% delle donne e il 12,3% degli uomini. Le donne sono inoltre in media più attente a non sprecare acqua (68,5% rispetto al 63,2%) ed energia (69,8% rispetto al 65,2%).
Il titolo di studio si rivela una variabile determinante anche per l’analisi dei comportamenti ecocompatibili dei cittadini. Al crescere del livello di istruzione aumentano le quote di coloro che abitualmente li adottano, infatti tra i titoli più elevati e i più bassi vi sono oltre 20 punti percentuali di differenza nell’abitudine a leggere le etichette dei prodotti, quasi 15 nell’acquistare prodotti biologici e circa 10 nel rivolgere abitualmente le proprie preferenze verso i prodotti a chilometro zero. Una maggiore propensione delle persone con titolo di studio più elevato si rileva anche nell’attenzione a non sprecare acqua ed energia, ma la differenza è di minore entità.
Fonte: ARPAT
19/10/2015: Convegno in streaming "Promozione sani stili di vita in ambito lavorativo"
Si svolgerà il 21 ottobre il convegno gratuito "Promozione sani stili di vita in ambito lavorativo". L'evento sarà visibile anche in streaming.
19/10/2015: Workshop gratuito "Incidenti stradali e sicurezza"
Analisi delle circostanze e proposte operative per la riduzione degli infortuni stradali in occasione di lavoro ed in itinere
16/10/2015: Convegno in streaming sulle novità del d.lgs. 81/08
Si svolgerà il 19 ottobre il convegno gratuito "Le novità e gli adempimenti ai sensi del d.lgs. 81/08". L'evento sarà visibile anche in streaming.
16/10/2015: Settimana europea per la sicurezza: gli eventi dell'INAIL
L’Inail, in qualità di focal point per l’Italia, ha promosso un interessante calendario di seminari e appuntamenti culturali
15/10/2015: Le criticita' della formazione in materia di Salute e sicurezza sul Lavoro
Lettera inviata dalla CIIP al Ministero del Lavoro, al Coordinamento Tecnico delle Regioni, all'Assessorato alla Sanità dell'Emilia Romagna ed alla AUSL di Bologna.
15/10/2015: Seminari gratuiti per la Settimana della Sicurezza
La Direzione Centrale Organizzazione della Regione Emilia-Romagna organizza, dal 19 al 23 ottobre 2015, alcuni seminari in occasione della Settimana della Sicurezza. I Seminari saranno visibili anche in streaming
14/10/2015: Parametri microclimatici che influenzano l'inquinamento indoor
Pubblicata una disamina tecnica a cura del Gruppo di Studio Nazionale sull’Inquinamento Indoor
13/10/2015: Coro di cani: la sicurezza a teatro
Nell’ambito della Settimana Europea della Sicurezza l’Inail di Bergamo ha organizzato uno spettacolo teatrale dal titolo “Coro di cani”, che si svolgerà sabato 24 Ottobre presso il Teatro alle Grazie di Bergamo.
13/10/2015: Settimana europea per la sicurezza e la salute sul lavoro
Prevista dal 19 al 23 ottobre, la settimana fa parte della campagna Ambienti di lavoro sani e sicuri
12/10/2015: Resoconto della 65 Giornata Nazionale per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro
Gli interventi della manifestazione nazionale a Roma
09/10/2015: Il futuro della formazione ad Ambiente Lavoro
Dal 14 al 16 ottobre, ad Ambiente Lavoro 2015 di Bologna, Mega Italia Media presenta le novità e le offerte relative ai prodotti per la formazione alla sicurezza. In omaggio i calendari 2016 di PuntoSicuro.
09/10/2015: 65ª Giornata per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro
11 ottobre: L’ANMIL celebra la 65ᵃ edizione della Giornata Nazionale per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro.
08/10/2015: Ricerca attiva delle patologie professionali e miglioramento delle notizie sullo stato di salute dei lavoratori
Si terrà il 30 ottobre a Viterbo il seminario "Ricerca attiva delle patologie professionali e miglioramento delle notizie sullo stato di salute dei lavoratori"
06/10/2015: Prepararsi all’impatto
Cyber crimine in crescita del 30% nei primi sei mesi del 2015.
06/10/2015: Come cambia la procedura in caso di malattia professionale?
Sintesi dell'italico bordello di sovrapposizioni di leggi...
05/10/2015: Convegno sulla nuova norma CEI 11-27
Si terrà a Taranto il 9 ottobre un incontro tecnico di aggiornamento professionale sulla nuova edizione della norma CEI 11-27 "Lavori su impianti elettrici"
02/10/2015: La sicurezza sul lavoro va in scena con “Renaceré_Rinascerò”
Previste due date a ottobre a Roma e Milano.
02/10/2015: Itaca: analisi della direttiva 2014/23/ue in materia di appalti e concessioni
Approvato un documento sull'analisi delle nuove direttive europee in materia di contratti di concessione
01/10/2015: Il rischio biologico negli ambulatori “Prime Cure“ Inail
Proposta di valutazione attraverso una metodologia integrata.
30/09/2015: Pubblicata la nuova edizione della norma UNI EN ISO 9001:2015
UNI EN ISO 9001:2015 "Sistemi di gestione per la qualità - Requisiti”
95 96 97 98 99 100 101 102 103 104 105