09/05/2018: Progetto per migliorare la formazione dei lavoratori addetti alle operazioni di asfaltatura
Si è tenuta presso la Sede INAIL di Belluno un conferenza stampa per la presentazione del progetto.
Ha aperto l’incontro Danilo De Zaiacomo, Direttore del CFS (Centro Formazione per la Sicurezza di Sedico) illustrando le motivazioni che hanno portato alla presentazione del progetto: l'attività edile sta registrando timidi segnali di ripresa nella provincia di Belluno, che potrebbero aumentare decisamente con l'avvicinarsi dei Mondiali di sci di Cortina nel 2021. Tale manifestazione sarà importante per la provincia e per l’intera regione Veneto perché sulla direttrice verso la montagna Ampezzana si apriranno inevitabilmente cantieri stradali per adeguare l'odierna fragile rete viaria alla mole di traffico che dovrà sostenere. Per questo motivo il CFS di Sedico (BL) aveva presentato un progetto rivolto ai lavoratori del settore attraverso la manifestazione d’interesse INAIL Veneto 2017. L’accordo è stato firmato il 20 dicembre scorso, mentre le attività sono iniziate a gennaio. L’accordo che vede tra i partner anche l’ANCE di Belluno e SITEB, Associazione Italiana Bitume Asfalto Strade, ha lo scopo di definire delle buone pratiche per un corretto uso delle macchine per la stesa del conglomerato bituminoso. La normativa sull’utilizzo in sicurezza delle macchine specifiche per l’asfaltatura delle strade è abbastanza carente, pertanto si è deciso di realizzare questo progetto per approfondire la materia e realizzare delle buone pratiche che potranno poi assurgere a buone prassi, se convalidate dalla Commissione consultiva permanente del Ministero del Lavoro ex art. 6 d.lgs.81/08. In quest’ottica, il progetto sarà applicabile ai cantieri stradali in generale, con attenzione anche alle specifiche caratteristiche dei lavori stradali a quote elevate.
E’ intervenuta la dott.ssa Daniela Petrucci che ha illustrato ai presenti la politica dell’Istituto in tema di prevenzione con gli sconti premiali, i bandi ISI e i progetti di prevenzione. Ha inoltre colto l’occasione per definire il nuovo ruolo dell’Istituto nella presa in carico globale del lavoratore infortunato fino al reinserimento lavorativo. Sono state fornite alcune informazioni e dettagli sulle statistiche infortunistiche dell’INAIL con l’indicazione dell’andamento degli infortuni degli ultimi anni, nello specifico settore della cantieristica stradale. In relazione al progetto presentato è stato sottolineato come in un cantiere stradale al rischio della specifica attività lavorativa si aggiunge il rischio derivante dalla circolazione stradale.
Ha preso la parola poi Antonio Olivotto dell’ANCE – Confindustria Belluno Dolomiti che ha illustrato le problematiche del lavoro in cantiere, luogo di lavoro temporaneo e mobile con tutti i rischi di un luogo di lavoro e contemporaneamente della strada. L’ANCE e le aziende affiliate hanno fortemente voluto questo progetto perché vorrebbero che la sicurezza diventasse patrimonio comune di tutte le aziende del territorio che concorreranno agli appalti per i lavori stradali in provincia di Belluno, per poi essere estesa a tutti i lavoratori.
Vincenzo Son, Vicepresidente dell’organismo paritetico di parte sindacale, ha sottolineato l’importanza della sicurezza e della salute dei lavoratori perché il bilancio degli infortuni mortali e gravi debba essere portato ad un numero vicino allo zero.
Dario Pietro Tonin, presidente del CFS ha sottolineato l’importanza della formazione che deve necessariamente partire dai giovani per aumentare la consapevolezza del lavoro sicuro per se stessi e per i propri compagni di lavoro.
L’ing. Pierangelo Reguzzoni, direttore della Scuola Edile di Varese che collabora da tempo con il CFS di Belluno ha elogiato il progetto, cui ha fornito il proprio contributo in qualità di tecnico e ha auspicato una sempre più forte sinergia tra i vari attori della sicurezza, anche superando i confini regionali.
Ha preso la parola Martina Rigo responsabile della sicurezza per il CFS, che ha illustrato nel dettaglio i moduli formativi che si concluderanno ad ottobre con circa 100 ore di formazione per i lavoratori e i progettisti, con 10 discenti per ogni modulo con il coinvolgimento di 6 aziende della zona. L’attività di formazione riguarda i lavoratori impegnati con quattro tipologie di macchine: fresa, finitrice, rullo, emulsionatrice spazzolatrice.
Infine è intervenuto Serafino Loat, istruttore macchine, che ha parlato dei rischi delle singole macchine utilizzate abitualmente nei cantieri stradali, in particolare la fresatrice che è stata recentemente introdotta nell’asfaltatura delle strade e che, essendo poco conosciuta, può costituire un rischio per i lavoratori più anziani che non ne conoscono bene il funzionamento e, al contrario dei lavoratori più giovani, ne sottovalutano i pericoli nell’uso.
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