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12/02/2016: Quanti droni illegali!

Il 92 % dei droni testati non rispetta la direttiva afferente alle interferenze nelle reti di comunicazione.

L’IMQ, l’organo che in Italia si occupa di certificare apparati nel settore elettrico, ha messo in evidenza un rapporto, pubblicato il 21 ottobre 2015, che conferma i dubbi di molti tecnici, circa il fatto che i progettisti di droni non abbiano un gran rispetto per le attuali norme in tema di compatibilità elettromagnetica.
L’esame di un certo numero di apparati in commercio ha messo in evidenza i seguenti preoccupanti risultati:
  • il 92 % dei droni testati è risultato non conforme,
  • l’82 % dei droni testati è risultato non conforme ai requisiti amministrativi della direttiva,
  • il % dei droni  testati è risultato non conforme ai test  per un uso efficace dello spettro elettromagnetico, con  riferimento alla frequenza usata, la potenza di emissione e alle emissioni spurie.
L’esame ha altresì messo in evidenza che la gran parte delle non conformità sono da imputare ai dispositivi remoti di controllo, che evidentemente non sono stati progettati e realizzati in modo appropriato.
È bene che tutti coloro che utilizzano droni per attività di vigilanza ispettiva abbiano ben presente questo fatto e pretendano dai fornitori degli apparati le appropriate dichiarazioni liberatorie.
Se infatti essi utilizzano questi droni, non rispettosi delle vigenti direttive europee in termini di compatibilità elettromagnetica, gli operatori ed i piloti possono essere esposti a conseguenze, tanto più gravi ove queste interferenze possono creare danni diretti e indiretti ad altre reti di comunicazione.
 
Adalberto Biasiotti

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