Per utilizzare questa funzionalità di condivisione sui social network è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'

28/10/2019: Robotica e tecnologie indossabili per un nuovo approccio alla sicurezza del lavoro

Presentati a Roma i prototipi frutto della collaborazione tra Inail e Istituto italiano di tecnologia, nel corso del workshop “Sistemi cibernetici collaborativi. Stato di avanzamento dei progetti: esoscheletro collaborativo e robot teleoperativo”

ROMA - Robotica e tecnologie indossabili per la sicurezza del lavoro. Un esoscheletro collaborativo, un robot teleoperativo e un esoscheletro da mano che controlla un braccio robotico sono il frutto della collaborazione tra l’Inail e l‘Istituto italiano di tecnologia (Iit) e presentati ieri a Roma presso la Direzione Generale Inail nel corso di un workshop, con filmati e dimostrazioni partiche. L’obiettivo è tradurre i risultati della ricerca in prodotti tecnologici in grado di supportare l’attività umana, riducendo l’esposizione ai rischi lavorativi e il numero degli infortuni e delle malattie professionali. Presenti al workshop il presidente dell’Inail Massimo De Felice e il direttore generale Giuseppe Lucibello, il presidente dell’Iit Gabriele Galateri e il direttore scientifico Giorgio Metta, ricercatori e dirigenti di entrambi gli enti.

Strumenti collaborativi per migliorare la sicurezza dell’attività lavorativa. Visione e denominatore comune dei prodotti realizzati è la funzione del robot come collaboratore dell’uomo: uno strumento in grado di migliorare la sicurezza dell’attività lavorativa e l’ambiente in cui viviamo. L’esoscheletro presentato, realizzato con materiali leggeri, attivo e dotato di sensori tecnologicamente avanzati è pensato per ridurre drasticamente o eliminare del tutto le patologie da sovraccarico biomeccanico.

Circa 5 milioni i potenziali beneficiari. A beneficiarne, stando alle informazioni estratte da banche dati Inail, potrebbero essere circa 5 milioni di lavoratori addetti alla attività di movimentazione manuale dei carichi in settori come l’edilizia, la logistica, la sanità e il manifatturiero. Il primo brevetto di esoscheletro risale alla metà degli anni ’50, ma nel corso degli anni il suo utilizzo ha riguardato prevalentemente il settore militare e quello sanitario per scopi riabilitativi. Oggi, l’applicazione dell’esoscheletro può trovare spazio anche nell’ambito della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. In fase di realizzazione è stata valutata sia la compatibilità d’uso del dispositivo con la normativa in materia di salute e sicurezza, sia la possibilità di immissione sul mercato.

HyQReal: stato di avanzamento del quadrupede teleoperativo. Nel corso del workshop anche dimostrazioni pratiche delle capacità di HyQReal, il robot quadrupede teleoperativo in grado di spostare un aereo passeggeri di tre tonnellate, come provato lo scorso maggio a Genova per la prima volta al mondo. La sua funzionalità è stata progettata pensando alle caratteristiche umane, per riprodurne l’efficacia ed in particolare a locomozione, agilità e manipolazione. Dotato di 16 laser per ricostruire l’ambiente circostante in cui si trova ad operare, il robot può procedere in diverse modalità, incluso il trotto, pesa 125 kg, per un’altezza di 90 centimetri e una lunghezza di 130 centimetri ed è gestito da remoto da un operatore guida esperto. È progettato per interventi efficaci e tempestivi in diversi scenari, quali terremoti e ambienti confinati, e servirà a limitare il più possibile l’esposizione dei lavoratori in contesti che comportino rischi rilevanti per la salute e la sicurezza.

L’esoscheletro da mano che controlla un braccio robotico. L’attività di manipolazione è affidata, invece, a un braccio robotico che permette all’operatore-guida di afferrare, sollevare e manovrare fisicamente oggetti nell’ambiente remoto. Grazie a HexoTraC & Remote-Arm, evoluzione dell’esoscheletro per la mano basato su un modello esistente, l’operatore riceve dal braccio robotico un feedback sensoriale sia alle dita che al polso, che rende possibile la manipolazione accurata di oggetti che si trovano in contesti irraggiungibili o pericolosi. Durante la dimostrazione pratica il braccio robotico è stato infatti in grado di compiere azioni con estrema precisione. 

Sinergie strategiche per realizzare la mission dell’Istituto. I prodotti presentati fanno parte di un progetto di collaborazione tra i due Istituti, avviato due anni fa su un arco temporale triennale, ed oggi giunto alla fase finale del percorso. Collaborazioni strategiche per realizzare la mission dell’Inail che, nel corso degli anni ha ampliato la propria sfera di azione, integrando la tradizionale funzione assicurativa con attività di ricerca sempre più mirate in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

Fonte: INAIL


29/10/2018: Anti-disciplinarità e sinergie per vincere la sfida della sicurezza nell’era digitale

I nuovi rischi e le opportunità della quarta rivoluzione industriale


26/10/2018: Intervento multidimensionale di prevenzione dello stress lavoro

Expo Training 2018, presentati i risultati del progetto "Intervento multidisciplinare di prevenzione dello stress lavoro-correlato e delle sue conseguenze patogene nel personale del soccorso sanitario della Lombardia”


24/10/2018: A Carrara un convegno su ruoli e responsabilità in cava

Al centro dei lavori la salute e sicurezza sul lavoro nel comparto estrattivo


23/10/2018: Il terrorismo: un drammatico problema dell'Europa contemporanea

Il parlamento europeo ha deciso di organizzare una commissione speciale sul terrorismo (Terni)), che ha attivato un sito Web


22/10/2018: Settimana europea per la salute e la sicurezza sul lavoro dal 22 al 26 ottobre 2018

Partecipa in prima persona!


19/10/2018: La battaglia della sicurezza

A dieci anni dall'entrata in vigore del decreto 81/2008 quante le cose fatte e quante quelle ancora da fare?


16/10/2018: Campagna europea per la salute e la sicurezza negli ambienti di lavoro in presenza di sostanze pericolose

Gli appuntamenti in Liguria


15/10/2018: Promuovere la cultura della sicurezza perché nessuno diventi una vittima del lavoro.

La 68esima Giornata Nazionale per le Vittime del lavoro.


12/10/2018: Sicurezzaccessibile: convegno gratuito

Sicurezza e appalti: incroci pericolosi? Obblighi e criticità tra il d. Lgs 81/08 e il d.lgs 50/2016


11/10/2018: Nuove schede informative su nanomateriali e strumenti pratici per gestire le sostanze pericolose

A integrazione della campagna Salute e sicurezza negli ambienti di lavoro in presenza di sostanze pericolose , l’EU-OSHA ha redatto nuove schede informative che trattano due temi di rilievo per questo settore.


10/10/2018: Albo gestori ambientali: modalità per dimostrazione capacità finanziaria

Circolare del Comitato Nazionale dell'Albo Gestori Ambientali n.150 del 26/09/2018


09/10/2018: Il nuovo kit di strumenti Eu-Osha

Un nuovo aspetto e nuove risorse per il nostro kit di strumenti dedicato alla campagna


08/10/2018: Malprof 2013-2014

L'ottavo rapporto Inail - Regioni sulle malattie professionali


05/10/2018: L’eccesso di lavoro può uccidere. Ma anche la mancanza

Karoshi: un fenomeno sociale in crescita


04/10/2018: Infor.MO: gli infortuni mortali in agricoltura

Schede di approfondimento delle dinamiche, dei fattori di rischio e delle cause.


03/10/2018: La Settimana europea per la sicurezza e la salute sul lavoro 2018 è alle porte

Quali saranno gli eventi più prossimi a voi tra il 22 e il 26 ottobre?


02/10/2018: Non basta trovare i colpevoli degli incidenti, ma bisogna rimuovere le cause.

Da Confindustria si alza la voce del Direttore dell'Area Lavoro e Welfare, Pierangelo Albini


01/10/2018: La via da seguire per la sicurezza

Sintesi della conferenza "L’importanza delle dimensioni... la via da seguire per migliorare la sicurezza e la salute sul lavoro nelle micro e piccole imprese in Europa"


28/09/2018: Tecnologie assistive strumenti e percorsi

L’attività del progetto PdT1/2 “Osservatori: Service delivery in Assistive Technology”.


27/09/2018: La produzione di gessi di defecazione non rientra nei criteri End of Waste

Il Quesito n.7/2018 del Direttore Generale del Ministero dell'Ambiente


53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63