Per utilizzare questa funzionalità di condivisione sui social network è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'

19/12/2018: Salute e sicurezza sul lavoro, all’Inail un seminario a dieci anni dal decreto 81/2008

Organizzato dall’Avvocatura generale dell’Istituto, con il patrocinio del Consiglio Nazionale Forense, l’incontro, ospitato dal 12 al 14 dicembre presso la direzione generale di Roma, si è focalizzato sulle tutele universali e sui nuovi strumenti regolativi

ROMA - Una panoramica completa del decreto 81/2008, il cosiddetto Testo Unico della sicurezza sul lavoro, con l’analisi delle criticità e le proposte per una sua applicazione più puntuale. È stato questo il filo rosso che dal 12 al 14 dicembre ha unito gli interventi delle tre giornate del seminario nazionale degli avvocati Inail, che ha radunato nell’Auditorium della direzione generale di Roma, avvocati, docenti universitari, dirigenti dell’Istituto e professionisti coinvolti a vario titolo nei sistemi di prevenzione aziendale.
 
De Felice: “Capitale umano e capitale organizzativo centrali nel lavoro che cambia”.  “Occorre operare una valutazione complessiva dei fondamenti, dell’efficacia e delle innovazioni da apportare in un mercato del lavoro in continua evoluzione – ha spiegato in apertura il presidente dell’Inail, Massimo De Felice – Le nuove tecnologie della seconda età delle macchine pongono in evidenza due aspetti: la rilevanza del capitale umano, che deve riguardare una formazione non più focalizzata soltanto sui problemi ma rivolta anche alle discipline in una logica multisettoriale, e l’importanza del capitale organizzativo, inteso nella sua forma più tangibile di procedure, tecniche di produzione e processi di organizzazione, che riguarda sia le imprese che le istituzioni”.
 
Lucibello: “Cogliere le istanze del tempi e lavorare nell’interesse della collettività”. Il ruolo dell’Inail e l’apporto dell’avvocatura e delle professioni legali sono stati i temi toccati dall’intervento del direttore generale, Giuseppe Lucibello. Citando come esempio il coinvolgimento dell’Istituto in tre progetti per l’istituzione di “competence center” – quello della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa sulla robotica, quello del Politecnico di Milano sulla digitalizzazione delle piccole e medie imprese, e quello di Sapienza Università di Roma sulla cybersecurity in sanità – Lucibello ha ribadito la necessità di intervenire per accompagnare i mutamenti in atto. “Oggi – ha sottolineato – il mondo si muove velocemente e una soluzione rapida ma imperfetta è sempre preferibile a una perfetta ma tardiva. Occorre saper leggere il contesto e sapersi adeguare a quelle che sono le istanze dei tempi, lavorando nell’interesse generale”.
 
Luciano: “Fondamentale la funzione di vigilanza”. L’importanza dell’attività svolta dagli avvocati anche nel lavoro di aggiornamento e di approfondimento normativo è stata sottolineata dal presidente del Consiglio di indirizzo e vigilanza dell’Inail, Giovanni Luciano, che ha richiamato i dati sull’andamento infortunistico dell’ultima relazione annuale Inail per sottolineare come sia “fondamentale” l’attività di vigilanza, a cui deve fare seguito, per il presidente del Civ, una concreta attività di semplificazione e di aggiornamento dell’iter procedurale della valutazione del rischio professionale.
 
Pascucci: “Un’azione legislativa per completare il disegno della riforma avviata dal Testo Unico”. Dopo i saluti della giudice costituzionale Silvana Sciarra, Paolo Pascucci, ordinario di Diritto del Lavoro all’Università di Urbino Carlo Bo, ha ripercorso, nella sua relazione introduttiva, la genesi del decreto 81 che veniva già richiesto dalla riforma del Servizio sanitario nazionale e che trovò un impulso decisivo a seguito del tragico incidente della ThyssenKrupp, avvenuto nella notte tra il 5 e il 6 dicembre 2007. Dopo essersi soffermato su alcuni ritardi applicativi del decreto, Pascucci ha evidenziato, in particolare, la mancanza di sistematicità dei vari interventi successivi, auspicando “un’azione legislativa per completare il disegno della riforma”.
 
La trasformazione dell’occupazione e dei processi produttivi. Le trasformazioni nella struttura occupazionale e nei processi produttivi sono stati al centro dell’intervento di Emmanuele Pavolini, professore di Sociologia dei processi economici e del lavoro presso l’Università di Macerata, che ha individuato tra i fattori di spinta alla trasformazione del mercato del lavoro le tendenze in atto nella società, come l’invecchiamento della popolazione, e le attuali abitudini di consumo spinte da una globalizzazione della competizione e dalle crescenti implementazioni tecnologiche, che mettono a rischio parte dell’occupazione manuale e compromettono anche le attività di più alto profilo. Francesca Malzani, docente di Diritto del lavoro presso l’Università di Brescia, si è soffermata in particolare sulla “gig economy” e sullo “sfilacciamento” del rapporto tra il datore di lavoro, come intermediario di transazioni commerciali, e il lavoratore. Fenomeno non omogeno, la “gig economy”, ha sottolineato Malzani, è caratterizzata da forme di lavoro non standard, che rischiano di ridurre, o addirittura di eliminare, le attività di prevenzione. Di qui la necessità di integrare la prevenzione nella dimensione organizzativa di questi nuovi lavori, valutando correttamente i rischi e costruendo percorsi formativi mirati.
 
Norme europee e sistemi di vigilanza. La sicurezza sul lavoro, ha spiegato Mario Esposito, professore di Diritto costituzionale all’Università del Salento, è un tema fondante per i costituzionalisti, anche se poco praticato, e si pone in un’area di confine fra il diritto pubblico e quello privato. Se la Costituzione è piuttosto avara nell’enucleare principi organizzativi in materia di lavoro, la legislazione italiana degli ultimi anni deve molto alla regolamentazione normativa comunitaria, che dall’Atto Unico europeo al Trattato di Lisbona ha dato centralità alla sicurezza sociale. Sul sistema di vigilanza attualmente vigente nel nostro Paese si è soffermato Gaetano Natullo, docente di Diritto del lavoro presso l’Università del Sannio, che lo ha descritto come “multi-istituzionale, multi-livello e multi-funzionale”, in quanto incentrato “su competenze ripartite tra l’Ispettorato nazionale del Lavoro (Inl), le Regioni con le Asl, e l’Inail”. Escludendo un ritorno al passato, per Natullo una linea di percorso possibile è quella di un’ulteriore razionalizzazione delle funzioni di coordinamento, assegnando all’Inl e alle Asl la vigilanza in senso stretto e all’Inail le attività di promozione, formazione e consulenza, così da evitare sovrapposizioni.
 
Prevenzione aziendale tra organizzazione e valutazione dei rischi. Nel corso della sessione dedicata all’organizzazione del sistema di prevenzione aziendale, moderata da Riccardo D’Alia, avvocato generale dell’Inail, Luciano Angelini, professore all’Università di Urbino Carlo Bo, ha sottolineato come la responsabilità del datore di lavoro sia un impegno molto serio e le misure di prevenzione necessitino di un costante aggiornamento. Il ruolo dei consulenti come supporto ai datori di lavoro è stato approfondito da Chiara Lazzari, docente di Diritto del mercato del lavoro presso l’ateneo marchigiano, che ha sottolineato l’importanza della formazione per queste figure, mentre Martina Vincieri, giuslavorista nell’Università di Bologna, ha svolto un’articolata riflessione sulle “buone prassi” in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro e sulle modalità della loro qualificazione giuridica. Secondo Alberto Andreani, docente di Diritto dei sistemi di gestione della sicurezza sul lavoro all’università urbinate, diventa fondamentale considerare la sicurezza “non come una condotta legata a un comportamento estemporaneo, ma come una prassi costante derivante da una vera e propria cultura della prevenzione”.
 
Rotoli: “Collaborazione fra le istituzioni per superare le criticità”. Una panoramica delle politiche prevenzionali del Testo Unico è stata tracciata da Ester Rotoli, direttore centrale Prevenzione dell’Inail, che non ha nascosto le difficoltà ancora presenti, come “l’assenza di una strategia nazionale di prevenzione, un’attività intermittente e disomogenea della Commissione consultiva e del Comitato per le politiche nazionali, i ritardi nella realizzazione del Sistema informativo nazionale per la prevenzione (Sinp)”, ricordando allo stesso tempo alcune delle iniziative promosse dall’Inail su questo versante. A partire dal bando Isi, che tra 2010 e il 2017 ha consentito all’Inail di mettere a disposizione delle imprese oltre 1,8 miliardi di euro a fondo perduto per sostenere la realizzazione di progetti di miglioramento dei livelli di salute e sicurezza. Per Rotoli, inoltre, “è necessario procedere nel rafforzamento delle relazioni interistituzionali, riconoscendo il valore della pluralità delle competenze e l’importanza dei sistemi informativi quale supporto operativo alle strategie di prevenzione”, puntando “sulle tecnologie digitali per semplificare gli adempimenti a carico delle imprese e sostenere l’implementazione della salute e sicurezza sul lavoro”.
 
Gli apparati sanzionatori e il ruolo dei Rls. Al centro della sessione conclusiva, moderata da Giovanni Paura, direttore centrale Pianificazione e Comunicazione dell’Istituto, sono stati dibattuti gli aspetti sanzionatori, la rappresentanza e la partecipazione dei lavoratori per la sicurezza e i profili di tutela prevenzionistica e assicurativa. Sulle modalità di contrasto al fenomeno degli infortuni, Paura ha ricordato i dubbi legati all’effettiva devoluzione delle risorse a disposizione delle Asl e ai mezzi che l’Ispettorato nazionale del lavoro può mettere in campo. Con riferimento alla responsabilità penale personale nella sicurezza sul lavoro, Bruno Giordano, magistrato presso la Corte di Cassazione, ha evidenziato le criticità del sistema preventivo, auspicando “un’omogeneizzazione delle attività di contrasto alle condotte illecite”. Analogamente il consigliere di Cassazione Salvatore Dovere ha sottolineato come nella maggior parte dei casi l’infortunio sia “frutto di scelte organizzative, derivanti da un quadro complesso, che rendono difficile individuare un centro unico di imputazione”. Nella sua relazione Marco Lai, giuslavorista presso l’Università di Firenze, ha analizzato invece la flessibilità nei rapporti di lavoro, la discrepanza anagrafica e le evoluzioni tecnologiche intervenute in questo decennio. Per Lai, “in un approccio maggiormente partecipativo occorre rafforzare le competenze dei Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza e il loro sviluppo nelle relazioni con gli attori esterni e interni della prevenzione”.

La Peccerella: “Nel decreto 81 anche le nuove tipologie di lavoro”. Dell’universalizzazione delle tutele ha parlato Luigi La Peccerella, direttore della Rivista degli infortuni e delle malattie professionali Inail, chiedendosi se questa impostazione sia stata messa in crisi dall’evoluzione del mondo del lavoro, in cui la telematica è divenuta un elemento essenziale della prestazione lavorativa. In particolare, anche lo “smart working”, secondo La Peccerella, “rientra nell’applicazione del decreto 81”. L’ambito soggettivo di applicazione rimane quindi universalistico, non considera la qualificazione giuridica del rapporto di lavoro, e le modalità di svolgimento della prestazione lavorativa incidono sulla individuazione degli obblighi di sicurezza posti a carico del datore di lavoro.

Contenuti multimediali correlati


30/05/2023: Rifiuti da sfalci e potature di aree verdi pubbliche

La circolare del Comitato Nazionale dell'Albo Gestori Ambientali n.1 del 14/02/2023


30/05/2023: QR-code sostitutivo del provvedimento d'iscrizione

La delibera del Comitato Nazionale dell'Albo Gestori Ambientali n. 1 del 13/2/2023


25/05/2023: Un webinar sulle novità del “decreto lavoro”

Si terrà il 29 maggio il webinar gratuito "Le novità del “decreto lavoro: salute, sicurezza e tutela dei rapporti di lavoro"


25/05/2023: Il vademecum dell'Asl Emilia Romagna per le zone alluvionate

Indicazioni e norme di comportamento per i cittadini e i volontari coinvolti, per la pulizia e la disinfezione nelle zone dove l'acqua non è ancora defluita


23/05/2023: Come adattarsi meglio ai cambiamenti climatici

Un progetto sostenuto dall'UE ha sviluppato uno strumento di autovalutazione che aiuta i responsabili delle decisioni a verificare le azioni di adattamento climatico pianificate e ad anticipare i potenziali rischi.


19/05/2023: Forum della prevenzione “Made in Inail”

La sicurezza stradale in Lombardia tra prevenzione, tutela e mobilità sostenibile


19/05/2023: Bando Isi 2021: proroga termine upload documentazione

Prorogato al 12 giugno 2023 il termine di scadenza per la fase di upload della documentazione.


16/05/2023: Sharenting: le indicazioni del garante

Suggerimenti ai genitori per limitare la diffusione online di contenuti che riguardano i propri figli


15/05/2023: Gli open data Inail nel catalogo nazionale dell’Agid

Con la pubblicazione sul portale gestito dall’Agenzia per l’Italia digitale, la fruizione e il riutilizzo dei dati aperti dell’Istituto si estende anche a livello europeo


12/05/2023: Vertice sull'inventario della sicurezza e della salute sul lavoro

Lunedì 15 maggio, in occasione del vertice dell'UE sulla sicurezza e la salute sul lavoro (SSL), verrà lanciata la relazione principale, "Sicurezza e salute sul lavoro in Europa: stato e tendenze nel 2023".


09/05/2023: Giornata dell'Europa

L'Anno europeo delle competenze viene lanciato in occasione della Giornata dell'Europa, il 9 maggio 2023: condividi l’impegno dell’EU-OSHA a favore di luoghi di lavoro più sani e sicuri.


09/05/2023: Sicurezza e salute sul lavoro nell’era digitale

Il nuovo sito web della campagna è ora attivo


08/05/2023: FORUM SICUREZZA TORINO 2023

Tornano gli appuntamenti che mettono al centro la sicurezza sui cantieri e nei luoghi di lavoro promossi dall’Ordine degli Architetti di Torino e organizzati dalla Fondazione per l’architettura / Torino


03/05/2023: Seminario “L’uso della tecnologia per il miglioramento delle condizioni di lavoro”

Gorizia, 12 maggio 2023. La finalità formativa dell’evento che si svolge presso il Polo didattico dell’Università di Trieste, è riconoscere le implicazioni sanitarie ed etiche legate all’utilizzo della tecnologia negli ambienti di lavoro


02/05/2023: Decreto Lavoro 2023

Il Comunicato stampa del Consiglio dei Ministri n. 32


02/05/2023: Primo maggio, all’Inail la commemorazione delle vittime del lavoro

Due corazzieri hanno deposto una corona di fiori del presidente della Repubblica davanti al monumento che ricorda i minatori che persero la vita durante la realizzazione del traforo del San Gottardo


02/05/2023: Festeggiamo piangendo ancora più morti

ANMIL sulla Giornata Mondiale della Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro del 28 aprile e la Festa dei Lavoratori del 1° Maggio


28/04/2023: Giornata mondiale per la sicurezza sul lavoro

Bettoni: “Consolidare sinergia tra istituzioni e parti sociali”. All’Inail la cerimonia dei sindacati delle costruzioni


27/04/2023: 28 aprile: la giornata per un ambiente di lavoro sicuro e salubre

Il tema scelto nel 2023 per la giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro è il riconoscimento dell’ambiente di lavoro sicuro e salubre come principio e diritto fondamentale del lavoro.


26/04/2023: Adottato dal Parlamento europeo il nuovo regolamento macchine

Il Parlamento europeo approva il nuovo Regolamento macchine che prenderà il posto dell’attuale direttiva macchine 2006/42/CE. Nei prossimi mesi il regolamento sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea.


7.5 8.5 9.5 10.5 11.5 12.5 13.5 14.5 15.5 16.5 17.5