Per utilizzare questa funzionalità di condivisione sui social network è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'

11/12/2014: Salute e sicurezza sul lavoro, per la nuova strategia europea tre sfide e sette obiettivi

A sei mesi dal varo, il piano della Commissione Ue per la prevenzione di infortuni e malattie professionali è stato discusso da rappresentanti di istituzioni, organizzazioni datoriali e sindacati del continente nell’ambito del seminario internazionale promosso a Roma dall’Inail e dal Ministero del Lavoro
 
ROMA - Migliorare l’attuazione delle norme esistenti, rafforzando in particolare la capacità delle piccole e micro imprese di attuare misure di prevenzione dei rischi efficaci ed efficienti. Migliorare la prevenzione delle malattie professionali, affrontando i rischi nuovi ed emergenti senza trascurare quelli già esistenti. Tenere conto dell’invecchiamento della forza lavoro europea. Queste le tre sfide principali indicate dal nuovo quadro strategico in materia di salute e sicurezza sul lavoro della Commissione Ue per il periodo 2014-2020, che a sei mesi dalla sua presentazione è stato discusso da rappresentanti di istituzioni, organizzazioni datoriali e sindacati del continente nel corso di una sessione del seminario internazionale promosso a Roma, presso la Pontificia università urbaniana, dall’Inail e dal Ministero del Lavoro, nell’ambito delle attività del semestre di presidenza italiana del Consiglio dell’Unione europea.

Ogni anno più di 160mila vittime per incidenti e tecnopatie. Il compito di illustrarne i contenuti principali è toccato ad Armindo Silva, della direzione generale Occupazione, Affari sociali e Inclusione della Commissione europea, che aprendo la sessione ha citato alcuni dati che descrivono un contesto incoraggiante. Stando ai risultati di un’indagine di Eurobarometro pubblicata in aprile, infatti, l’85% dei lavoratori europei esprime un elevato livello di soddisfazione per quanto riguarda le condizioni di salute e sicurezza nei rispettivi impieghi. Silva ha ricordato, però, che sono ancora “circa quattromila le morti causate ogni anno da infortuni sul lavoro nei Paesi europei” e “160mila quelle provocate da patologie lavoro-correlate”, mentre “le vittime di incidenti gravi sono più di tre milioni”.

Il programma di azione 2014-2020. Per affrontare questo scenario, ha aggiunto il rappresentante della Commissione, “il nuovo quadro strategico si basa su un programma di azione pluriennale, in continuità con il passato”. Nel dettaglio, sono sette gli obiettivi individuati, a partire da “un ulteriore consolidamento delle strategie nazionali in materia di salute e sicurezza, attraverso per esempio il coordinamento delle politiche e l’apprendimento reciproco”, e da “un sostegno concreto alle piccole e micro imprese, per aiutarle a soddisfare meglio le norme in materia di salute e sicurezza”. In questo ambito rientra uno strumento pratico comela piattaforma web OiRA (Online interactive risk assessment), che semplifica la procedura di valutazione dei rischi da parte delle aziende.

Tra le priorità la semplificazione della legislazione esistente. La nuova strategia europea prevede, inoltre, una valutazione dell’efficienza degli ispettorati del lavoro nazionali, la semplificazione della legislazione esistente, “per eliminare gli eventuali oneri amministrativi inutili, salvaguardando allo stesso tempo un livello elevato di protezione della salute e della sicurezza dei lavoratori”, e la necessità di affrontare il tema dell’invecchiamento della forza lavoro e di migliorare la prevenzione delle malattie professionali “per affrontare i rischi attuali e quelli emergenti relativi a nanomateriali, tecnologie verdi e biotecnologie”.

I dati statistici e il coordinamento sovranazionale. Gli ultimi due obiettivi richiamati da Silva riguardano l’estensione e l’armonizzazione della raccolta dei dati statistici, “per ottenere migliori elementi di prova e sviluppare strumenti di monitoraggio”, e il rafforzamento del coordinamento con le organizzazioni internazionali come l’Organizzazione internazionale del lavoro (Oil), l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse). Per assicurare un approccio coerente e lungimirante alle condizioni di lavoro nell’Ue, così da garantire elevati livelli di qualità, sicurezza ed equità sul lavoro, secondo il rappresentante della Commissione è importante, in particolare, “lavorare a stretto contatto con le parti sociali e le autorità nazionali”, partendo da “una valutazione delle 24 direttive esistenti in materia di salute e sicurezza sul lavoro”, passaggio ritenuto “essenziale prima di avviare nuove iniziative”.

Il ruolo dell’Eu-Osha. Un ruolo centrale per il coordinamento delle azioni intraprese da ogni Stato membro spetta all’Agenzia europea per la salute e la sicurezza sul lavoro (Eu–Osha), che opera anche attraverso la rete dei suoi punti focali nazionali (l’Inail per l’Italia). “Per la realizzazione degli obiettivi fissati dal quadro strategico 2014-2020 – ha spiegato la direttrice Christa Sedlatschek – l’Eu-Osha ha già promosso iniziative importanti e la nostra intenzione è quella di continuare a offrire un contributo attivo”. L’Agenzia di Bilbao, però, “deve fare fronte alle sfide dei prossimi anni con risorse ridotte. Gli interventi realizzati in collaborazione con i nostri focal point dovranno perciò essere caratterizzati da un alto livello di efficienza”.

“Nelle Pmi si avverte la necessità di un sostegno”. “Il nostro ruolo – ha precisato Sedlatschek – è quello di offrire un supporto tecnico, anche per sviluppare progetti a favore delle piccole e medie imprese, in cui si avverte la necessità di un sostegno. Non eroghiamo fondi direttamente, ma realizziamo guide per accedere ai fondi disponibili e contribuiamo a pubblicizzare le buone prassi, anche in riferimento a specifiche categorie di lavoratori come donne, giovani e disabili”.

Nel 2016-2017 la campagna sull’invecchiamento della forza lavoro. Nel suo intervento la direttrice dell’Eu-Osha ha richiamato l’attenzione anche sull’importanza delle ispezioni, ritenute “essenziali per l’applicazione delle misure a tutela della salute e della sicurezza”, e ha sottolineato la grande partecipazione registrata dalla campagna europea “Ambienti di lavoro sani e sicuri”, incentrata nel biennio 2014-2015 sullo stress lavoro-correlato e sui rischi psicosociali, che coinvolge più di cento imprese di tutto il continente. La prossima edizione della campagna sarà invece dedicata a una delle tre sfide indicate nella strategia della Commissione: l’invecchiamento della forza lavoro europea.

Il peso dei carichi amministrativi inutili. Gli interventi successivi di Maureen O’Neill, presidente della sezione Lavoro, Affari sociali e Cittadinanza (Soc) del Comitato economico e sociale europeo, François Engels, responsabile per gli Affari sociali della Federazione europea artigianato e piccole e medie imprese (Ueapme), e Kris de Meester, presidente del gruppo di lavoro Salute e Sicurezza di Business Europe, associazione europea degli imprenditori, hanno concentrato l’attenzione soprattutto sulla necessità di eliminare i carichi amministrativi inutili che, come ha sottolineato O’Neill, rischiano di pesare in modo particolarmente negativo sulle piccole e medie imprese, che devono fare i conti con “la mancanza di risorse e competenze adeguate”.

“Necessario il coinvolgimento di istituzioni e parti sociali”. “Auspichiamo una semplificazione della legislazione e una riduzione del carico amministrativo”, ha ribadito anche de Meester, sottolineando la tendenza positiva registrata negli ultimi anni “rispetto alle condizioni e ai carichi di lavoro e alla conciliazione con la vita familiare”. Per il rappresentante di Business Europe, inoltre, la diffusione della cultura della prevenzione “non è un percorso su cui si può procedere da solisti. Il suo successo, infatti, è legato al coinvolgimento di tutte le istituzioni e le parti sociali europee e nazionali”.

“Regole più comprensibili sono più facili da mettere in pratica”. Gli ha fatto eco François Engels, che dopo aver espresso l’apprezzamento della Ueapme per il nuovo quadro strategico ha indicato proprio nella semplificazione della legislazione “una delle priorità delle Pmi, che spesso non attuano le norme perché non le capiscono”. Semplificare le leggi, ha aggiunto, “non significa ridurre la sicurezza, ma anzi averne di più, perché regole più comprensibili sono più facili da mettere in pratica”. Engels ha auspicato anche che gli ispettori del lavoro parlino “il linguaggio degli imprenditori, fornendo la loro consulenza alle imprese per sensibilizzarle rispetto alla prevenzione”, e ha definito il progetto OiRA “uno strumento importante per la valutazione del rischio nelle Pmi”.

Le critiche dei sindacati: “Documento generico”. Decisamente critico, invece, il giudizio di Laurent Vogel, direttore del dipartimento di salute e sicurezza dell’Istituto europeo dei sindacati (Etui), che ha bollato la nuova strategia della Commissione come “un documento che formula dichiarazioni generiche”. Dopo aver ricordato i morti di Casale Monferrato e di tutti gli stabilimenti Eternit – a meno di un mese dalla sentenza con cui la Cassazione ha cancellato per prescrizione la condanna inflitta in primo e secondo grado a Stephan Schmidheiny, ex manager della multinazionale dell’amianto – Vogel ha spiegato che “la carenza più drammatica” del nuovo quadro strategico riguarda proprio “il problema dei tumori professionali, rispetto ai quali l’attuale direttiva è insufficiente”.

“Il quadro normativo è obsoleto”. Per il rappresentante dell’Istituto europeo dei sindacati, è urgente, dunque, “una revisione delle direttive sugli agenti cancerogeni e sui disturbi muscolo-scheletrici, che riguardano un lavoratore su quattro”, anche perché “il quadro normativo attuale è stato varato più di 20 anni fa”. L’efficacia dell’azione di un governo, ha aggiunto, “di solito si valuta nei suoi primi cento giorni. Considerati, però, i tempi lunghi della burocrazia europea, diamo alla Commissione un anno di tempo per dimostrare che su questi temi intende davvero fare sul serio”.
 
Fonte: INAIL

19/03/2015: Autotrasporto merci: novità sul cronotachigrafo

Il 2 marzo 2015 è entrato in vigore una parte del Regolamento Europeo n. 165 del 2014 che modifica alcune disposizioni sull'obbligo di dotare del cronotachigrafo i mezzi destinati al trasporto merci.


18/03/2015: Pubblicate due nuove modifiche al regolamento REACH


18/03/2015: Sicurezza delle acque potabili

Le Linee guida italiane per la sicurezza di un sistema idropotabile e la protezione della salute dei consumatori, la situazione attuale e il convegno nazionale.


18/03/2015: Nuovo decreto per la sicurezza degli ascensori

Ascensori in servizio pubblico: decreto di modifica del D.P.R. 162/99


18/03/2015: Malattie professionali, i medici liguri si formano a distanza con l’e-learning

Un nuovo corso online per medici sulle malattie professionali per la diagnosi delle patologie lavoro-correlate.


17/03/2015: OIRA: valutazione interattiva dei rischi online del settore parrucchieri

La Salute e sicurezza nel settore dell'acconciatura: uno strumento per la valutazione dei rischi.


17/03/2015: Illegittimità di un licenziamento a seguito di non idoneità espressa dal medico competente

Sentenza del 10 marzo 2015, n. 4757: per il licenziamento il datore di lavoro deve dimostrare giudice che non vi siano altre mansioni diverse e di pari livello


17/03/2015: Appalti Pubblici: 4 documenti approvati dalla Conferenza delle Regioni

La Conferenza delle Regioni – con la collaborazione di Itaca ha approvato 4 documenti sulle nuove regole per gli appalti pubblici


16/03/2015: Scaffalature drive-in e drive-through: pubblicata la norma UNI 11575

UNI 11575:2015 - Scaffalature metalliche - Progettazione delle scaffalature drive-in e drive-through per lo stoccaggio statico di pallet


16/03/2015: La sicurezza degli impianti domestici per la produzione del calore

Disponibile un opuscolo con indicazioni di base per la sicurezza degli impianti di riscaldamento.


13/03/2015: Montaggio dei palchi: proseguire con forza nel consolidamento delle strategie di prevenzione

Confronto a tutto campo in un seminario nazionale di Inail e Assomusica.


13/03/2015: La riforma costituzionale e la sicurezza sul lavoro: le nuove modifiche alle competenze

Le modifiche al Titolo V della seconda parte della Costituzione relative alle competenze in materia di sicurezza.


13/03/2015: Nuove norme UNI in italiano

Disponibili alcune norme UNI in lingua Italiana.


12/03/2015: Prosiel lancia il libretto di impianto elettrico

Prosiel ha predisposto e pubblicato il Libretto d’Impianto Elettrico, uno strumento gratuito, utile e indispensabile per il professionista e il consumatore.


11/03/2015: Promuovere la bicicletta: 76 600 posti di lavoro e 10 000 morti/anno in meno in Europa

I vantaggi per la salute dovuti all'uso delle biciclette e la crescita di posti di lavoro per la loro vendita, manutenzione e nella realizzazione delle piste ciclabili.


11/03/2015: SISTRI: proroga sanzioni al 1° aprile

Differimento, dal 1° febbraio 2015 al 1° aprile 2015, dell'applicazione delle sanzioni Sistri per omessa iscrizione e versamento del contributo


10/03/2015: Approvata alla Camera la riforma costituzionale con le modifiche alle competenze sulla sicurezza

Approvata la modifica al Titolo V della seconda parte della Costituzione relativa anche alle competenze in materia di sicurezza. Ma il percorso è ancora lungo...


10/03/2015: Atti 8° Seminario Contarp. Dalla valutazione alla gestione del rischio.

Disponibili gli atti dell'8° Seminario di aggiornamento dei professionisti Contarp: Dalla valutazione alla gestione del rischio. Strategie per la salute e la sicurezza sul lavoro


10/03/2015: Il beneficio di smettere di fumare o di ridurre il numero di sigarette al giorno

Fumare un numero minore di sigarette al giorno determina una riduzione significativa del rischio di sviluppare patologie legate al fumo? Quali benefici hanno gli svapatori?


10/03/2015: Amianto alla centrale di Turbigo, ex manager assolti “per non aver commesso il fatto”

Erano sotto processo per omicidio colposo plurimo, con l’aggravante della violazione delle normative sulla sicurezza, per la morte di otto operai deceduti tra il 2004 e il 2012 a causa del mesotelioma pleurico.


105 106 107 108 109 110 111 112 113 114 115