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31/03/2016: Sempre più vicini gli European Data Protection Days 2016

Il ruolo del data protection officer nel futuro regolamento. Di Adalberto Biasiotti

Nella seconda metà del mese di aprile si terrà a Berlino la sesta edizione di un convegno, che deve attrarre l’attenzione di tutti coloro che sono interessati alla protezione dei dati personali. Questo convegno illustrerà in modo particolare il ruolo dell’addetto al protection officer, già esistente nell’ambito delle istituzioni europee, ma che ha fatto nuovo nel contesto delle aziende italiane ed europee.
 
Secondo le ultime affidabili informazioni, è ormai imminente la approvazione, con conseguente pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della unione europea, del nuovo regolamento generale sulla protezione dei dati. Questo regolamento costituirà una base vincolante per tutti i paesi europei, ponendo fine alle ben diverse modalità, con cui le varie nazioni hanno attuato le indicazioni della precedente direttiva in materia di protezione dei dati. In questo regolamento viene istituita formalmente la figura professionale della responsabile della protezione dei dati, oltre al protection officer, che ha fatto nuova per la gran parte delle aziende, pubbliche e private, che operano nell’ambito dei paesi dell’unione europea. Per contro, questo profilo è già ben noto nell’ambito delle istituzioni europee e quindi già si è consolidato il suo profilo professionale. Il presidente della prima sessione dello EDPD è Boyana Bellamy, che a questo profilo ha dedicato una interessante presentazione.
Dalla descrizione che il regolamento dà di questo profilo professionale, appare chiaro che il ruolo è legato ad una approfondita preparazione di base ed una esperienza pratica sul campo. Come bene ha ricordato il presidente della nostra autorità garante, Antonello soro, non è certo con una settimana di corso che si può costruire un profilo professionale così impegnativo. Sono richieste infatti conoscenze approfondite non solo in tema di protezione dei dati, ma anche in tema di tecnologie operative, metodologie di valutazione del rischio, metodologie di audit, stesura di manuali operativi: in poche parole, un data protection officer è certamente un professionista della security, ma con ulteriori specifiche preparazioni.
Un altro tema di grande interesse, che verrà trattato durante il convegno, riguarda la sentenza europea, che ha ritenuto non accettabile l’accordo Safe harbor. Gli Stati Uniti ed Europa hanno quindi messo a punto un nuovo documento, lo Eu-Usa privacy shield, che attualmente all’esame del Parlamento europeo. Il testo di questo documento ha sollevato alcune perplessità, che verranno certamente approfondite durante uno specifico dibattito.
 
Per saperne di più su questo argomento, e sulle giornate che si terranno a fine mese a Berlino, invito il lettore a collegarsi al sito:
 
 
Adalberto Biasiotti

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12/07/2018: La comunicazione del rischio per la salute e per l'ambiente

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11/07/2018: L'apprendimento non formale nel luogo di lavoro

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09/07/2018: Delibera Lombarda sull'aumento delle risorse per la sicurezza sul lavoro

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06/07/2018: Disponibile la nuova versione del Testo Unico sulla salute e sicurezza sul lavoro

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04/07/2018: Colf e badanti: crisi e ricaduta sul fenomeno infortunistico

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03/07/2018: Lo strumento OiRA per gli uffici nella legislazione nazionale italiana

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02/07/2018: Albo Nazionale Gestori Ambientali: nuova categoria 2-ter


29/06/2018: 21.551 sostanze chimiche registrate

Il periodo di registrazione di 10 anni si è concluso il 31 maggio 2018 con 21.551 sostanze registrate da 13.620 aziende europee per un totale di quasi 90.000 registrazioni.


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