Per utilizzare questa funzionalità di condivisione sui social network è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'

02/12/2015: Si aggrava l'allarme per la crescita delle morti sul lavoro

Prima analisi dei dati ufficiosi e provvisori sui morti sul lavoro del 2015

"A soli due mesi dalla fine dell’anno, sembra ormai praticamente inevitabile che il 2015, dopo un decennio ininterrotto di contrazione delle morti sul lavoro,  sia destinato a rappresentare l’anno che segnerà una preoccupante inversione di tendenza nell’andamento di questo fenomeno. Una situazione che nel nostro Paese non si verificava dal 2006, anno in cui, peraltro, la crescita degli infortuni mortali fu molto più contenuta (+5,1%)”, commenta gli ultimi Open Data INAIL il Presidente dell’ANMIL Franco Bettoni.
“Se infatti il numero complessivo degli infortuni sul lavoro continua a mantenere comunque il suo storico trend decrescente, pur se in fase di rallentamento, molto di più preoccupa la crescita delle morti per incidenti sul lavoro che, proseguendo la tendenza iniziata già nei primi mesi di quest’anno, ha segnato un incremento del 18,6% delle denunce di infortunio mortale, passate dagli 833 casi dei primi dieci mesi 2014 a 988 nel 2015, in pratica ben 155 vite umane spezzate in più, e nel solo mese di ottobre 2015, rispetto allo stesso mese del 2014, i morti per il lavoro sono aumentati di ben il 74%, da 50 a 87 vittime”. 
La crescita dei decessi risulta particolarmente grave per quelli avvenuti in occasione di lavoro che sono aumentati di oltre 100 unità, passando da 628 a 729 casi (+16,1%), a seguito dell’elevata mortalità che in questi ultimi dieci mesi si è registrata nei settori cosiddetti “ad alto rischio”, in particolare i Trasporti e le Costruzioni.
“Questi recentissimi dati sulla crescita delle morti sul lavoro, certamente da considerare ancora ufficiosi e provvisori – ha spiegato il Presidente dell’ANMIL -  non possono che destare allarme e profonda preoccupazione”.
In forte crescita anche gli incidenti in itinere mortali che sono aumentati di 54 unità (da 205 a 259 pari al +26,0%).
L’aumento ha interessato in misura consistente sia la componente maschile (+19,0%) che quella femminile (+14,3%): le lavoratrici, come noto, sono particolarmente soggette ai rischi insiti nel percorso casa-lavoro-casa per la peculiarità del loro molteplice ruolo in ambito sia familiare che lavorativo. 
Vale la pena segnalare che, sul piano territoriale, l’incremento degli infortuni mortali è stato molto intenso nelle regioni del Centro (+42,0%) e del Sud (+ 23,5%); mentre risulta inferiore alla media nazionale nel Nord Ovest e nel Nord Est, dove si registrano aumenti rispettivamente dell’11,8% e del 10,4%, e nelle Isole dove il dato, in controtendenza rispetto alle altre aree del Paese, si mantiene esattamente stazionario.
Le regioni più colpite sono in effetti proprio quelle del Centro-Sud, in particolare la Toscana dove le morti sul lavoro sono aumentate del 63,2% (da 57 a 93), la Campania con un incremento del 62,5% (da 56 a 91) e l’Umbria con un +56,3% (da 16 a 25).
Per quanto riguarda le attività economiche, il confronto tra i due periodi evidenzia un lieve calo degli incidenti mortali in Agricoltura (-2,9%) e una crescita moderata nel Commercio (+6,8%); per gli altri principali settori di attività economica si registrano, come si accennava, incrementi diffusi e percentualmente molto elevati: Trasporti (+44,8%), Industria manifatturiera (+18,9%) e Costruzioni (+16,7%).
Per quanto riguarda gli infortuni in generale, relativamente allo stesso periodo, si rileva un calo delle denunce di circa 26.000 unità (dai 549.000 dei primi dieci mesi 2014 ai 523.000 dell’analogo periodo 2015), pari a -4,7%: una flessione, cioè, che risulta sensibilmente inferiore rispetto a quelle degli anni precedenti. Ci si aspettava in effetti un calo più significativo, siamo di fronte, invece, ad un progressivo rallentamento della favorevole dinamica infortunistica che si era registrata negli ultimi anni”. 
“Dall’analisi di questi dati – resa possibile solo grazie all’importante lavoro svolto dagli Uffici statistici dell’INAIL e che sento il dovere di mettere in luce in quanto gli unici ufficiali anche se provvisori, sottolinea Bettoni - appare evidente che il maggior tributo in termini di vite umane viene fornito soprattutto  da quei settori ad alto rischio che cominciano ad avvertire i primi segnali della ripresa economica”.
“In questo senso non possiamo permettere che a pagare i costi della ripresa, ancora oggi, siano – conclude Bettoni - i lavoratori che rappresentano da sempre l’anello debole della catena produttiva”.
 
Fonte: ANMIL

07/07/2016: Corsi sulla sicurezza: undici inchieste su certificati falsi

Le violazioni dell'accordo Stato-Regioni sulla formazione in materia di sicurezza sempre più spesso finiscono in procura.


06/07/2016: Un bilancio infortunistico in chiaroscuro

Il commento di ANMIL all'andamento infortunistico del 2015


05/07/2016: La sfida della sicurezza e della salute sul lavoro

Che cosa si può fare nelle micro e piccole imprese?


04/07/2016: Il 7 luglio la possibile approvazione dell’Accordo sulla formazione RSPP

Arriva il 7 luglio, nella sede della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, il testo della revisione dell’Accordo sulla formazione degli RSPP e ASPP del 26 gennaio 2006.


01/07/2016: I rischi per la salute legati alle attività che si svolgono in piscina

Rischi dovuti all’attività in acqua, microbiologici, sostanze chimiche, affogamento o annegamento


30/06/2016: Strada e lavoro: un binomio ad alto rischio

La componente lavorativa ha un peso non indifferente nella incidentalità stradale.


29/06/2016: INAIL: la relazione annuale 2015

Disponibile la Relazione annuale 2015 con i dati statistici


29/06/2016: Privacy: la prima guida del Garante sul nuovo Regolamento Ue

Quali sono le principali novità contenute nel nuovo Regolamento europeo sulla protezione dei dati personali?


28/06/2016: Un protocollo d’intesa tra Inail e Federchimica

Protocollo per l'attuazione delle attività in materia di salute e sicurezza dei lavoratori.


27/06/2016: Un incontro sulla tutela di salute e sicurezza negli appalti

A Chiusdino (SI) il 13 luglio 2016 si terrà il seminario tecnico “Verso il nuovo codice degli appalti. La tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori”.


23/06/2016: Slitta l’approvazione della revisione dell’Accordo sulla formazione RSPP

Slitta probabilmente ai primi di luglio l’incontro in Conferenza Stato-Regioni per l’eventuale approvazione dell’Accordo sulla formazione degli RSPP e ASPP del 26 gennaio 2006.


23/06/2016: Futuro del lavoro: il crowdsourcing

Una rassegna sul futuro del lavoro e le implicazioni per la sicurezza e salute sul lavoro


23/06/2016: Agenzie ambientali: la Camera approva la legge di riforma

Il provvedimento istituisce il Sistema nazionale delle agenzie ambientali


22/06/2016: Relazione annuale Inail: nel 2015 infortuni sul lavoro in calo del 6,6%

In diminuzione anche il numero dei casi mortali, in via di consolidamento. Continuano a crescere, invece, le malattie professionali.


22/06/2016: Incidenti e malattie professionali in Campania

Alcune indicazioni tratte dal documento Inail “Rapporto annuale regionale 2014 – Campania”, pubblicato nel mese di dicembre 2015.


21/06/2016: Vacanze sicure, ma con le gomme in regola!

Un occhio attento della polizia stradale sullo stato delle gomme


20/06/2016: Rinnovata la squadra di AiFOS

I nuovi organismi direttivi per il quadriennio 2016-2020: Rocco Vitale e Francesco Naviglio riconfermati Presidente e Segretario Generale. Efisio Porcedda vice Presidente Vicario. Entra nel Comitato di Presidenza, assieme a Paolo Carminati, Adele De Prisco.


20/06/2016: Convegno INAIL sulla gestione del rischio stress lavoro-correlato

“La gestione del rischio stress lavoro-correlato: esperienze, monitoraggio e prospettive di sviluppo”: Roma, 14 luglio 2016


17/06/2016: Sicurezza a scuola: gli interventi che funzionano

Uno studio innovativo sotto molti punti di vista.


16/06/2016: Adempimenti per la revoca della sospensione

La nota n. 10084 del 18 maggio 2016 del ministero del Lavoro


81.5 82.5 83.5 84.5 85.5 86.5 87.5 88.5 89.5 90.5 91.5