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02/11/2015: Siamo tutti pedoni
Riparte la campagna che educa alla sicurezza stradale
Riparte la campagna sulla sicurezza stradale "Siamo tutti pedoni", promossa sotto l'Altro Patronato del Presidente della Repubblica da Spi-Cgil, Fnp-Cisl, Uilp-Uil, Osservatorio per l'educazione stradale e la sicurezza della Regione Emilia-Romagna e Centro Antartide.
"Siamo tutti pedoni" vuole richiamare l'attenzione sulle tragedie che coinvolgono il più debole utente della strada per far crescere la consapevolezza che questa strage può essere evitata. Facendo rispettare le regole, educando ad una nuova cultura della strada, rendendo più sicure le strade, attuando un'azione repressiva più incisiva, suscitando un protagonismo diffuso a favore di questa impresa civile. La campagna vuole anche sottolineare il valore del camminare non solo per la mobilità ma anche per la salute e l'ambiente. Vuole sensibilizzare al rispetto del diritto alla mobilità di portatori di handicap, anziani, genitori con passeggino evitando il parcheggio selvaggio e l'occupazione degli spazi riservati.
Ogni anno perdono la vita quasi 600 pedoni, e sono quasi 20.000 quelli che restano feriti sulle strade italiane. La maggior parte degli incidenti coinvolgono gli anziani e avvengono nei mesi da novembre a marzo, a causa della ridotta visibilità. Nelle città italiane si registra il 43% delle vittime della strada, contro una media europea del 34%, che in molti paesi scende anche sotto il 25%: Il 42% dei morti in città è un pedone o un ciclista: per migliorare la sicurezza stradale occorre partire dai centri urbani e intervenire proteggendo l'utenza debole. 7.000 morti e oltre 200.000 feriti in dieci anni: sono i dati sulle tragedie che coinvolgono i pedoni. Il 30% dei pedoni perde la vita mentre attraversa sulle strisce e oltre il 50% delle vittime ha più di 65 anni.
"Siamo tutti pedoni" vuole richiamare l'attenzione sulle tragedie che coinvolgono il più debole utente della strada per far crescere la consapevolezza che questa strage può essere evitata. Facendo rispettare le regole, educando ad una nuova cultura della strada, rendendo più sicure le strade, attuando un'azione repressiva più incisiva, suscitando un protagonismo diffuso a favore di questa impresa civile. La campagna vuole anche sottolineare il valore del camminare non solo per la mobilità ma anche per la salute e l'ambiente. Vuole sensibilizzare al rispetto del diritto alla mobilità di portatori di handicap, anziani, genitori con passeggino evitando il parcheggio selvaggio e l'occupazione degli spazi riservati.
Ogni anno perdono la vita quasi 600 pedoni, e sono quasi 20.000 quelli che restano feriti sulle strade italiane. La maggior parte degli incidenti coinvolgono gli anziani e avvengono nei mesi da novembre a marzo, a causa della ridotta visibilità. Nelle città italiane si registra il 43% delle vittime della strada, contro una media europea del 34%, che in molti paesi scende anche sotto il 25%: Il 42% dei morti in città è un pedone o un ciclista: per migliorare la sicurezza stradale occorre partire dai centri urbani e intervenire proteggendo l'utenza debole. 7.000 morti e oltre 200.000 feriti in dieci anni: sono i dati sulle tragedie che coinvolgono i pedoni. Il 30% dei pedoni perde la vita mentre attraversa sulle strisce e oltre il 50% delle vittime ha più di 65 anni.
Fonte INAIL
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