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29/01/2016: Sicurezza informatica e infrastrutture critiche

Disponibile una bozza di norma afferente alla sicurezza informatica delle infrastrutture critiche

 
Il 12 febbraio 2013 il presidente degli Stati Uniti dette ordine di sviluppare una norma, afferente al miglioramento della sicurezza informatica delle infrastrutture critiche.
Sulla base di questa istruzione, è stata sviluppata una traccia normativa, attualmente all’esame di tutti gli organismi specializzati nel settore.
Questa norma dà indicazioni analitiche su come impostare le attività di sicurezza informatica e come inquadrare i rischi legati alla sicurezza informatica nel processo gestionale di una azienda. Questo quadro di riferimento è articolato in tre parti:
-          il nocciolo, il profilo e le modalità di attuazione.
Il nocciolo raduna una serie di attività di sicurezza informatica, con riferimenti incrociati che sono caratteristici dei vari settori che compongono le infrastrutture critiche.
Il profilo permette all’organizzazione di allineare le attività di sicurezza informatica con i requisiti operativi, la capacità di fronteggiare rischi e le risorse disponibili.
La terza parte offre un meccanismo, a disposizione delle organizzazioni coinvolte, per esaminare  le caratteristiche del loro approccio alla gestione del rischio informatico.
Il documento, composto da una quarantina di pagine, è impostato secondo una tipica metodologia anglosassone, estremamente pratica e orientata ai risultati, piuttosto che ai metodi grazie ai quali i risultati possono essere ottenuti.
Resta inteso che questa norma non è in grado di essere applicata a qualsiasi infrastruttura critica, perché ogni organizzazione può avere rischi assolutamente unici, minacce assolutamente uniche, vulnerabilità assolutamente uniche e differenti capacità di fronteggiare  eventuali incidenti informatici, sia di natura accidentale, sia di natura dolosa.
Grazie però a questa norma è possibile individuare le attività fondamentali che consentono di continuare a rendere  i servizi critici, che la infrastruttura critica deve offrire, in modo da stabilire una priorità negli investimenti.
Questo documento è evidentemente in continua evoluzione e l’ente che lo ha emesso si preoccupa di aggiornarlo, mano a mano che giungono riscontri dalle infrastrutture critiche coinvolte ed anche dall’evoluzione dell’attività criminale.
 
 
Adalberto Biasiotti
 

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